Capitolo 5 Hogwarts sto arrivando...

La mattina del primo settembre veniamo svegliate alle nove dalle urla di Ginny che sta sgridando James e Hugo per non aver ancora preparato il bagaglio.

Dopo essermi stiracchiata e aver dato il buongiorno a tutte, prendo i vestiti e vado in bagno, prima che sia occupato da Dominique per le prossime sei ore. Mi faccio una doccia calda indosso un pantaloncino di jeans e una maglietta corta nera. Esco dal bagno, che è ovviamente subito occupato da Domi, e Lily insiste nel volermi acconciare i capelli in due trecce, nonostante le mie numerose proteste alle tirate di capelli. Dopo aver messo le converse, scendiamo a fare colazione e troviamo tutti alzati e svegli, chi più chi meno; ovviamente tra i "meno" rientrano James, Fred e Louis. Questi ultimi sono senza maglietta ed io cerco di guardare tutto tranne che i loro addominali scolpiti, perché, diciamocelo, anche se sono miei cugini, più o meno, non posso negare che siano bei ragazzi. "Ragazzi, mettevi subito una maglietta o traumatizzerete la nostra ospite" li riprende Fleur, col suo solito accento francese "mi dispiace mamma, ma noi siamo liberi di fare ciò che vogliamo!" afferma Louis. Fleur sospira rassegnata di fronte alla testardaggine del figlio, con Bill dietro di lei che soffoca una risata, spenta subito ad un'occhiataccia della moglie, che dopo tutti questi anni con noi ha affinato il suo sguardo alla Molly; allo stesso tempo Dominique provvede a tirare una maglietta a tutti e tre costringendoli a infilarsele e devo dire che è stata una scena davvero comica, vedere tre ragazzi grandi grossi e muscolosi farsi comandare a bacchetta da una biondina di un metro e sessanta, ma in loro difesa c'è da dire che le donne Weasley quando si arrabbiano fanno davvero paura.

Alle undici meno venti siamo tutti, bauli compresi, davanti al binario 9 ¾ e, a piccoli gruppi, passiamo attraverso la barriera e io rimango a bocca aperta quando mi ritrovo davanti l'imponente vecchio treno a vapore rosso e nero che a lungo ha occupato i miei sogni: l'Hogwarts Express.

La valanga di teste rosse, bionde e more si divide in tanti gruppetti più piccoli per poter cercare i propri amici, mentre io seguo il gruppo più numeroso, quello del sesto anno, formato da Dominique, Rose, Alice, Albus e Scorpius, Zabini e i gemelli Scamander e Nott; poi ci sono Rox e Lily, che insieme a Lucy e Hugo vanno al quinto anno, James, Fred, Louis, Frank e Molly sono al settimo, mentre Vic ha finito gli studi l'anno precedente e Teddy due anni fa.

In un improvviso atto di cavalleria i ragazzi ci aiutano a caricare i bauli sul treno, per poi andare dai loro amici a raccontarsi delle vacanze e a pianificare scherzi e roba varia mentre noi ragazze ci sediamo in uno scompartimento solo per noi.

Lentamente, prendendo a poco a poco velocità il treno esce dalla stazione e il mio viaggio verso la mia nuova vita ha davvero inizio. Passiamo la prima metà del viaggio a chiacchierare del più e del meno, loro raccontano a me di Hogwarts e io racconto loro della mi vita nel mondo babbano; al passaggio della signora del carrello dei dolci impazziamo più di zio Harry davanti ad un nuovo manico di scopa e facciamo una bella scorpacciata di tutto quel ben di dio: prendiamo cioccorane, caramelle Tutti Gusti +1, zuccotti di zucca, calderotti, piume di zucchero, gomme bolle bollenti e chi più ne ha più ne metta. Alla fine, temiamo di aver mangiato così tanto da non entrare più nemmeno nelle nostre divise...

Decido che ho bisogno di confidarmi con qualcuno, e so che posso fidarmi di loro, così prendo un bel respiro e mi preparo "ragazze dovrei dirvi una cosa" "non dirmi che ti sei presa una cotta per uno dei nostri fratelli" scherza Domi facendo ridacchiare le altre, per poi smettere subito vedendo il mio sguardo serio "so che vi potrà sembrare assurdo, anche io l'ho pensato quando tua madre me lo ha detto" comincio guardando Lily "ma io... i miei genitori, quelli veri intendo, ecco loro sono morti" sussurro tristemente "e non è tutto. I miei sono morti durante la battaglia di Hogwarts, io non li ho mai conosciuti, nessuno sapeva della mia esistenza, tranne i signori Weasley, George e Ginny, che sono il mio padrino e la mia madrina, e Harry; tutti sono convinti che i miei veri genitori abbiano avuto solo un figlio, il quale aveva tre anni quando loro sono morti, ma non è così. Il mio nome completo è Giulia Nymphadora Lupin e sono nata due mesi prima della battaglia di Hogwarts". Per un po' il silenzio regna nello scompartimento e alla fine Rose afferma "a noi sta bene", mentre le altre annuiscono per confermare le sue parole ed io tiro un sospiro di sollievo "sarà strano avere un'altra Lupin in casa" dice Lily "già" rispondono in coro le altre.

Poco prima dell'arrivo ci cambiamo e arrivate alla stazione di Hogsmeade vedo la professoressa McGranitt venirci incontro dicendomi di seguirla. Faccio cenno alle ragazze di proseguire e mi affretto a raggiungerla, mi dà il benvenuto ad Hogwarts e mi dice che verrò smistata dopo gli alunni del primo anno. Prendiamo una carrozza a parte e dopo aver scambiato qualche sorriso e poche parole cordiali, la conversazione finisce lasciandoci avvolte dal silenzio della stazione ormai quasi vuota. Dopo un po' la carrozza parte verso la nostra meta con un piccolo sobbalzo.

Dopo qualche altro minuto, svoltiamo una curva ed è qui che mi manca totalmente il respiro: imponente e antico, con le mura alte e scure, la sua sagoma si staglia nel cielo notturno illuminata dalle luci delle centinaia di finestre ecco il castello di Hogwarts.

Finalmente sono a casa.

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