Capitolo 19 Sotto questo cielo pieno di stelle...
Quando ci stacchiamo, siamo bagnati fradici per via della pioggia che non ha smesso di cadere per un secondo, ma abbiamo entrambi un sorriso che va da un orecchio all'altro. "Senti, per quanto riguarda il ballo di fine anno... ecco ti andrebbe di... insomma..." "sì Potter verrò volentieri al ballo con te" esclamo ridendo del suo essere così adorabilmente impacciato.
Rimaniamo abbracciati per qualche altro secondo, ma non troppo perché avendo i vestiti e i capelli zuppi non vogliamo prenderci qualcosa così torniamo in sala comune quasi levitando dalla felicità, mano nella mano, cosa che non sfugge ai nostri compagni di casa che si mettono ad esultare urlando cose come "ce l'avete fatta!" oppure "finalmente" "era ora" o "io li ho sempre shippati" e altre scemenze del genere che ci fanno scoppiare a ridere. Verso le quattro del mattino la festa è ancora nel vivo, ma poco dopo passa la McGranitt a farci smettere con una vestaglia da notte scozzese che per poco non ci fa scoppiare a ridere. Dopo aver fatto nuovamente le congratulazioni ad Al ed averci intimato di finirla se ne va impettita, così, anche se a malincuore, spegniamo la musica e iniziamo a riordinare e a pulire. Tra una spazzata e un bacio rubato si fanno le cinque meno venti e alla fine tutti esausti crolliamo nei nostri letti.
La mattina seguente la maggior parte di noi Serpeverde si alza direttamente per l'ora di pranzo, saltando la colazione, e quei pochi di noi che si sono alzati presto, dove comunque per presto le dieci o undici del mattino, hanno ora delle occhiaie spaventose... non che io sia da meno. Quando mi sono alzata, ci terrei a precisare che era mezzogiorno e trentasei, io e le mie compagne abbiamo usato quantità industriali di fondotinta e correttore per provare a coprirle, senza successo ovviamente. Isabelle è addirittura andata nella camera affianco a chiederne un altro tubetto, perché aveva praticamente finito il suo. Una volta seduti a tavola, nonostante le occhiaie e la grande stanchezza, le chiacchiere non mancano a causa dell'eccitazione per la vittoria di Al. Poco dopo la professoressa Patil passa fra i tavoli per comunicarci che nel pomeriggio è prevista una gita al villaggio vicino, così dopo pranzo mi accordo coi miei cugini per incontrarci tutti insieme ai Tre Manici di scopa e salgo con le mie amiche a cambiarmi. "Sai che adesso non ci scampi vero?" chiede Elisabeth chiudendo a chiave la porta. Io deglutisco e indietreggio lentamente mentre le altre tre avanzano verso di me con un ghigno malefico stampato in volto "ora ci racconterai tutto nei minimi particolari" afferma decisa Alyssa "senza lasciare fuori nessuna parola" continua Isabelle... ora si finiscono anche le frasi a vicenda? Santo Salazar fanno davvero paura. Non tento neppure di opporre resistenza perché so che sarebbe inutile ed inizio a raccontare la serata nei minimi dettagli da quando l'ho visto arrivare di corsa al bacio mozzafiato sotto la pioggia e arrivata a questa parte le mie migliori amiche sclerano come pazze sotto effetto di droghe.
Ah, si stanno comportando come al solito allora...
Per una volta sono stranamente d'accordo con te, coscienza, quando ci si mettono sanno essere davvero psicopatiche quelle tre.
***
I giorni passano, poi le settimane, i mesi e finalmente arriviamo ai primi di giugno e il ballo di fine anno si avvicina sempre di più. Le cose con Albus stanno andando a meraviglia e stiamo benissimo insieme, anche se non mancano frecciatine e qualche litigio tra di noi, i frequenti commenti delle mie amiche e le battutine dei nostri amici e parenti.
Quella calda mattina estiva, ci svegliamo tutte abbastanza in orario pronte per un'altra fantastica gita al villaggio; così dopo essermi lavata e vestita con un vestito rosso smanicato, mi reco con le mie amiche, i miei parenti e Zayn ad Hogsmeade e appena arrivati ci dirigiamo subito ai Tre Manici di Scopa e passiamo del tempo fantastico tutti insieme, tra risate, scherzi e bibite. Verso le quattro e mezza ci separiamo per andare ognuno nella propria direzione, chi al famoso negozio di dolci chi da Zonko chi a fare una semplice passeggiata. Lily e Dominique continuano con noi ragazze serpeverde la strada con noi per andare al negozio dove tutte hanno adocchiato alcuni abiti per il ballo; Rose, al contrario, con la sua solita antipatia per lo shopping, preferisce andare col fratello e con Roxanne ai Tiri vispi Weasley. Arrivate davanti al negozio ci fermiamo ad osservare la conosciuta vetrina allestita con colori pastello. Veniamo accolte dal dolce scampanellio della porta e dalla simpatica proprietaria. Dopo ore ed ore ed ore passate a provare abiti su abiti di ogni forma, colore e tessuto hanno trovato tutte i vestiti perfetti e, dopo aver pagato, ci dirigiamo piene di buste da Zonko, da Mielandia per rifornirci di dolci per l'estate e ovviamente facciamo un salto ai tiri vispi di Weasley a salutare zio George e a vedere quali altre follie si è inventato, poi verso le sei di sera iniziamo ad avviarci verso il castello. Ceniamo come al solito col fantastico banchetto preparato dagli elfi tra chiacchiere e resoconti della giornata, io in braccio ad Albus che non ho visto quasi per niente oggi. Poco dopo le undici ci ritiriamo ognuno nella propria camera e crolliamo dalla stanchezza per la pesante giornata.
***
"Giulia, forza sbrigati sono già le tre! Dobbiamo ancora iniziare a prepararci!" ebbene sì, finalmente dopo una settimana di attesa il giorno del ballo è arrivato e l'ora del banchetto di inizio si avvicina sempre di più.
Io sono sdraiata in sala comune da appena dieci minuti (comodamente sdraiata su Albus, ci terrei a precisare) quando tre pazze, conosciute anche col nome di mie compagne di dormitorio, mi strappano dalle braccia del mio cavaliere per portarmi a preparare. Ma io dico, perché devono stressare così tanto, avevo appena iniziato a riposarmi. E poi davvero, perché devono iniziare a prepararsi con così tante ore di anticipo? A me basta un'ora e mezza per fare tutto, trucco e capelli compresi... bah! Per un'occasione tanto speciale le mie cugine di grifondoro Rose, Lily, Roxanne e Dominique sono riuscite ad ottenere, non si sa come, quando o da chi, un permesso speciale per venire qui e ora ci stiamo preparando tutte insieme nella mia camera.
"Il vostro bagno è decisamente più spazioso e le tende sono di velluto più morbido delle nostre" "ti prego Domi non incominciare, devo stare chiusa con voi qui dentro altre sei ore, ci terrei ad uscirne sana di mente!" affermo decisa e leggermente alterata contro mia cugina, la quale mi risponde con una smorfia e una linguaccia, alla quale rispondo subito con un'altra linguaccia, manco avessimo tre anni: infatti, appena entrate nella camera, questi sono i primi commenti che sento da mia cugina, che da mezza Veela qual è non può certo lasciarsi sfuggire dettagli di tale importanza.
Ovviamente sono la prima che spediscono in doccia, perché sono quella coi "capelli più lunghi" e quindi impiegherò più tempo ad asciugarli. Non che non sia vero, in quanto ormai mi arrivino alla base della schiena, ma secondo mi stanno togliendo di mezzo per confabulare in tutta pace su come torturarmi più tardi. Infatti, quando tutte siamo docciate e profumate, avvolte nei nostri accappatoi, le ragazze mi buttano con forza sul letto, senza darmi la possibilità di oppormi o anche solo protestare, e mentre Dominique e Isabelle si occupano della manicure, Lily e Roxanne decidono che scarpe abbinare al vestito e Aly, Lizzy e Rose pensano ai capelli e al trucco. "Ragazze ma siete sicure che sia davvero necessario tutto ciò? Infondo è solo un altro ballo come tanti" dopo aver detto ciò, e aver ricevuto da loro un'occhiata talmente sconvolta che per un attimo mi fanno pensare di aver appena bestemmiato contro Merlino in persona di fronte alla preside, capisco che forse è meglio stare zitta e lasciarle fare per rendermi, testuali parole, "perfetta per il mio principe azzurro, anzi verde e argento". Dopo altre due ore di capelli tirati, forcine conficcate nel cranio, fondotinta, glitter ovunque (e quando dico ovunque intendo che due giorni dopo ancora me li trovavo attaccati al materasso) e altre torture rivolte principalmente a me, mi lasciano stare e vanno anche loro a finire prepararsi. Finalmente libera! Salazar ti ringrazio!
Quando anche loro finiscono di sistemare gli ultimi ritocchi, quest'inferno termina e siamo pronte per indossare i nostri vestiti. Quando mi guardo allo specchio non sembro nemmeno io: ho i capelli dolcemente raccolti in uno chignon con due ciocche arricciate che mi incorniciano il viso; invece, per quando riguarda il trucco sono andate su toni neutri, come piace a me, eye-liner e mascara per evidenziare l'occhio, con un ombretto chiaro e del lucida labbra. Per non parlare del vestito, da vera principessa.
Esco dal dormitorio cercando di non ammazzarmi coi trampoli color panna che le ragazze hanno scelto per me e più mi avvicino alla sala grande, più l'ansia mi sale. Giunta in cima all'ultima rampa di scale prendo un profondo respiro, svolto l'angolo ed inizio a scendere, un gradino per volta. Arrivata a metà il cuore mi si ferma davanti al magnifico spettacolo angelico che mi si presenta davanti, e vi assicuro che no, non si tratta di Jace Herondale senza maglietta. Tuttavia c'entra sempre un ragazzo, il mio ragazzo, il mio cavaliere che quando mi vede spalanca la bocca stupito, cosa che mi fa andare letteralmente a fuoco le guance. Arrivata in fondo alla scala, da perfetto gentiluomo, mi prende la mano e mi fa il baciamano facendomi diventare ancora più rossa di quanto già non sia, per poi darmi il tocco di grazia lasciandomi un bacio delicato all'angolo della bocca. "Sei stupenda" mi sussurra incantato vicino all'orecchio "grazie, anche tu sei splendido".
Mi accompagna in sala e dopo il discorso iniziale della preside che fa le congratulazioni a tutti i campioni, in particolare al vincitore, Albus mi porta in pista e balliamo insieme abbracciati tutta la sera, senza mai staccarci gli occhi di dosso. Mi perdo nel suo sguardo smeraldino e anche lui incatena i suoi occhi ai miei.
Due smeraldi immersi in un mare di zaffiro.
A mezzanotte passata, dopo ore passate a ballare, scherzare e soprattutto baciarci mi porta nel grande parco che circonda l'antico castello, illuminato fiocamente dalle candele incantate poste ai lati del sentiero che conduce al lago, e mano nella mano superiamo diverse altre coppiette, tra cui Alyssa e Scorpius (sapevo che quella stronzetta non me la raccontava giusta), Lily e Lysander (finalmente), dolcemente accoccolati su una delle tante panchine in pietra e... "ma quelli sono Zayn e Andrew Nott??" chiedo scioccata al mio ancor più stupito ragazzo, che annuisce confuso ma felice per il suo amico. Dopo un attimo di stupore, sorrido alla vista del mio migliore amico così felice e continuo la camminata fino al salice dove ci siamo baciati per la prima volta.
Vedo che è molto nervoso, più del solito almeno, e si tocca in continuazione la tasca della giacca, così gli prendo le mani e gliele stringo appena "Al, cosa c'è?" lui scrolla le spalle e mi sorride "sei sicuro?" "si" "come mai mi hai trascinata qui? Non vorrai mica rapirmi?" scherzo io rifugiandomi tra le sue braccia "non ti libererai tanto facilmente di me, sappilo. Sarò in circolazione ancora a lungo" continuo io ridacchiando "ci conto, principessa" arrossisco furiosamente per il nomignolo affibbiatomi mentre lui sorride, illuminando così i suoi meravigliosi occhioni verdi "dai, sul serio, come mai siamo qui?" insisto io "le stelle sono molto belle stasera" cerca di sviare il discorso lui "non cambiare discorso Al" "che c'è? Non posso voler semplicemente passare del tempo con la ragazza che amo?"
Boccheggio per mancanza d'aria e lo guardo con gli occhi fuori dalle orbite... calma Giulia, calma forse hai sentito male. "C-come scusa?" chiedo in cerca di conferma.
Lui mi guarda confuso all'inizio, poi realizza e sorride.
"Hai capito bene, testona di una Lupin, io ti amo, da molto tempo in realtà solo che non volevo accettarlo perché avevo paura... una fottuta paura di questo sentimento a me nuovo. La verità è che sono totalmente, perdutamente, follemente ed incondizionatamente innamorato di te dal primo momento che ti ho vista. Mi sono innamorato del tuo sorriso e della tua risata, del tuo sguardo da cerbiatta, del tuo fisico da urlo, dei tuoi capelli che sfuggono dalla coda quando giochiamo a quidditch, mi sono innamorato del tuo caratterino tutto pepe, ma anche solare e divertente, serio quando serve e protettivo verso coloro che ami. Mi sono innamorato te, Giulia Nymphadora Lupin e voglio passare ogni momento che mi resta insieme a te-
Non so davvero che dire. Mi ha totalmente spiazzata e commossa e sto piangendo come una fontana.
"Io... io..." la voce mi manca, così faccio un bel respiro e cerco di calmarmi e di stabilizzare la voce tremolante "davvero non so che cosa dire Al, per la prima volta in vita mia sono senza parole e fidati, sono in pochi a sapermi zittire. Anche io sono innamorata di te e da molto molto tempo, da quando mi hai aiutata in palestra, da quando il mio sguardo ceruleo ha incrociato quei due meravigliosi smeraldi che la gente comune chiama occhi, ma che per me brillano più di cento stelle e valgono come mille diamanti. Perché niente è più prezioso per me di un tuo sguardo o un tuo sorriso, non uno di quei sorrisi cordiali che si vedono spesso, no... il tuo sorriso è qualcosa di unico e magico, è così dolce da fare invidia allo zucchero. Scusa sono impacciata, non è da me, quello che sto cercando di dirti è che ti amo anche io Albus Severus Potter"
Concludo il mio discorso con gli occhi lucidi e un sorriso da ebete sulla faccia, soddisfatta di non essere scoppiata a piangere dalla commozione. Lui mi abbraccia di slancio e prende così il via un bacio che principesse Disney levatevi di mezzo. Quando ci stacchiamo, ed è solo per mancanza d'aria, lo vedo prendere un bel respiro e prima che possa chiedergli qualcosa s'inginocchia davanti a me.
Oh. Santissimo. Salazar.
"Giulia, come ho già detto prima ho tutta l'intenzione di passare ogni singolo attimo della mia vita con te. Non mi importa quanti litigi faremo per farti chiudere un libro e convincerti a uscire con me. Non mi importa le urla che mi subirò quando mi rifiuterò di vedere Under Games o come cavolo si chiama" "Hunger Games" lo correggo io piangendo e ridendo insieme "ecco appunto, quello. Dicevo, so che siamo molto giovani, e per questo non dico di farlo adesso, in fondo abbiamo tutta la vita insieme davanti, ma non mi importa di nulla se non di invecchiare insieme a te, con i nostri nipotini intorno che ci chiedono di raccontare loro per duecento milionesima volta la storia di come ci siamo conosciuti. Per questo ti chiedo..."
E tira fuori una scatolina di velluto blu dalla tasca interna della giacca.
Il fiato mi si blocca in gola.
"Vuoi tu, Giulia Nymphadora Lupin, farmi l'immenso onore di sposarmi e di diventare mia moglie, rendendomi l'uomo più felice di questo mondo?"
Quando sento quelle parole, il mio cervello, che fino a quel momento era rimasto completamente in panne, ricomincia pian piano a funzionare a dovere permettendomi di dare una risposta razionale e di senso compiuto.
"Si! Si si si si si si si e altre mille volte si!" urlo saltandogli al collo e baciandolo... beh più o meno razionale e di senso compiuto.
Facendo così, faccio cadere entrambi sull'erba ridendo e baciandoci più innamorati che mai. Ad un certo punto mi stacco e dico "però ora siamo troppo giovani. In più voglio prima completare gli studi per diventare auror, poi possiamo sposarci" scoppia a ridere di gusto trascinando anche me alla fine "sai sempre come rendere romantico un momento tu..." scuote la testa sconsolato, ma con un meraviglioso sorriso mozzafiato che tradisce il suo vero umore "certo come vuoi tu principessa" e torniamo a baciarci felici.
Una volta separati, rimaniamo a lungo abbracciati, sdraiati sull'erba, lui con la schiena poggiata al tronco del salice, io con la testa posata sulle sue gambe, con il mio futuro marito che mi accarezza dolcemente i capelli ed io che gioco con i suoi ricci corvini. Quando ci alziamo, sono quasi le due del mattino e decidiamo finalmente di rientrare al castello, essendo ormai rimasti da soli. Mentre camminiamo tenendoci per mano iniziamo ad immaginare le reazioni dei nostri amici alla notizia del nostro fidanzamento e ci viene da ridere immaginando la faccia che faranno le mie amiche. Lui mi mette un braccio sulle spalle, avvicinandomi maggiormente a sé, ci baciamo un ultima volta e finalmente entriamo nel castello.
Il tutto sotto questo cielo pieno di stelle, uniche testimoni della nostra eterna promessa d'amore.
Angolo autrice:
Salve a tutti! Mi scuso per il ritardo, ma stavolta giuro che non è colpa mia. Avevo iniziato a revisionare il capitolo a inizio ottobre insieme a tutti gli altri, ma ovviamente, appena decido di ricominciare a scrivere che succede? Mi anticipano i tre esami di geography mi pare ovvio no? (sono ad uno scientifico Cambridge, lasciate stare). Quindi praticamente dal 16 ottobre al 6 novembre sono stata sommersa di appunti dati e grafici, e poi non contenti i professori ci hanno messo tre verifiche nella settimana subito seguente! Come se non bastasse ho una quantità di compiti e interrogazioni in programma che mi basterebbero fino a marzo. Nonostante ciò, finalmente sono riuscita a pubblicarlo e sono contenta di come è uscito e spero che piaccia anche a voi.
Un bacione, ❤️
-Nicomylife-
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