Capitolo 13 Il torneo
Il primo settembre arriviamo alla stazione stranamente in orario e alle undici meno cinque siamo già tutti seduti negli scompartimenti, mentre il treno fischia, annunciando la sua imminente partenza, e i genitori dalla banchina mandano baci e fanno le ultime raccomandazioni ai figli, prima che il treno sparisca del tutto dalla loro visuale, curvando ed uscendo dalla stazione.
Appoggio la testa al vetro dello scompartimento e mi immagino come sarà tra un paio di anni, quando sarò io ad essere sulla banchina mentre saluto i miei figli, con mio marito che mi abbraccia e mi bacia dolcemente la fronte, asciugandomi le lacrime di commozione... senza nemmeno rendermene conto, vengo colta improvvisamente dalla stanchezza, addormentandomi, per essere poi svegliata dalla voce di Alyssa che mi avvisa che siamo arrivati alla stazione di Hogsmeade.
In sala grande, dopo lo smistamento aspettiamo di vedere il cibo apparirci nei piatti per dare il via la consueto banchetto, ma ciò non accade. Per la sala cominciano a diffondersi mormorii, finché la preside si alza e chiede silenzio, per poi iniziare a parlare "cari ragazzi, benvenuti e bentornati alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Spero che ognuno di voi abbia passato al meglio le sue vacanze e che si sia riposato, perché quest'anno sarà pieno di sorprese; infatti, prima di dare inizio al nostro solito e delizioso banchetto, vorrei comunicarvi una notizia: quest'estate, in seguito ad una lunghissima discussione, io ed il resto del corpo docenti di Hogwarts e il ministro della magia Kingsley Shacklebolt siamo arrivati ad un compromesso..." un silenzio carico di aspettativa segue le sue parole, pendiamo tutti dalle sue labbra in attesa di sapere "sotto la supervisione di auror scelti dal ministero come protezione, quest'anno Hogwarts ospiterà nuovamente il Torneo Tre Maghi!"
C'è un momento di incredulità che segue le sue parole nel quale nella sala non vola una mosca, nel quale le nostre menti sono ancora troppo impegnate ad elaborare per poter fare altro, ma dura solo mezzo secondo, perché poi scoppia un fortissimo applauso fatto mani, urla e fischi, talmente fragoroso che per un momento temo venga giù il soffitto.
"Ok, ok adesso calmatevi. Silenzio per favore. Ragazzi basta!" urla imperiosa la McGranitt e scende il silenzio, rotto comunque da alcuni bisbigli che percorrono le lunghe tavolate "ci tengo a precisare fin da ora che per ovvi motivi di sicurezza potranno partecipare solo, e ribadisco solo, gli studenti degli ultimi due anni e NON voglio sentire lamentele" la preside ha dovuto alzare la voce alla fine della frase per sovrastare le grida di protesta degli studenti più piccoli. "Silenzio! Le scuole di Beauxbaton e Durmstrang arriveranno sabato prossimo, quindi abbiamo una settimana per organizzarci al meglio. Dobbiamo fare bella figura con i nostri ospiti, quindi in questa settimana ognuno di voi dovrà assicurarsi che la propria sala comune ed il proprio dormitorio siano sempre in ordine. Lascio inoltre ai prefetti e ai capiscuola il compito di riordinare le aule a fine lezione. Bene, detto ciò, godiamoci il banchetto!"
Dopo cena, mi ritrovo in sala comune ad aspettare quelle tre matte delle mie amiche quando dalla porta entra lui. Che da giorni a questa parte non fa altro che tormentare i miei sogni. Che è costantemente al centro dei miei pensieri. Il motivo della mia sofferenza: Albus Severus Potter. Sto per alzarmi, pronta ad andare in camera, quando un paio di mani si poggia sui miei occhi "chi sono?" "mmh non lo so proprio, mago Merlino forse?" dico ridendo per poi voltarmi e abbracciare Isabelle e le altre due. Le osservo e noto con piacere che non sono cambiate poi molto, tranne Elisabeth che ha cambiato le punte dei capelli da rosa ad azzurro pastello e devo dire che le stanno molto bene così. Prima di salire in camera, lancio un'ultima occhiata alla sua testa mora e Alyssa, accortasi del mio sguardo triste e sofferente, mi abbraccia. A mezzanotte meno dieci, dopo un'intensa sessione di gossip e risate, ci mettiamo i nostri pigiami e ci addormentiamo.
***
Mi alzo con venti minuti di anticipo, stranamente, e vado in bagno a farmi una doccia e prepararmi. Prima di uscire mi piastro i lunghi capelli, mi trucco un po' e dopo aver controllato allo specchio un'ultima volta che sia tutto in ordine con la mia divisa, esco dando il buongiorno alle mie compagne.
Questa mattina finalmente arriveranno gli studenti delle altre scuole ed io non sto più nella pelle! In sala grande la McGranitt si alza per darci le ultime indicazioni "le due scuole arriveranno a cena e ci saranno una ventina di studenti a rappresentare ciascuna scuola. Per accoglierli, vi abbiamo diviso in due gruppi: i grifondoro e i tassorosso accoglieranno le studentesse di Beauxbaton davanti ai cancelli, mentre i serpeverde e i corvonero andranno al lago a salutare i ragazzi del nord". Mentre nel primo gruppo i ragazzi sospirano estasiati ed eccitati e le ragazze lanciano loro occhiate omicide (se gli sguardi avessero il potere di uccidere, la popolazione maschile di Hogwarts sarebbe dimezzata), nel secondo gruppo sta a noi ragazze esultare vittoriose, mentre i maschi borbottano a mezza voce insulti o maledizioni contro quelli di Durmstrang. A quel punto, finalmente, compare il cibo e tutta la sala comincia a mangiare; la colazione passa in un lampo e presto si fa ora di andare a lago così ci alziamo dalla sala grande. Tutti si mettono i cappotti e le sciarpe, perché fa abbastanza freddo per essere settembre, e la sala si alza; arrivati al portone la folla si divide: rosso e oro, giallo e nero a sinistra verso il cancello; verde e argento, blu e bronzo, dritti verso il lago.
"Secondo voi tra quanto si faranno vivi?" bisbiglia Alyssa ed in risposta riceve numerosi borbottii scocciati. Sono ormai venti o trenta minuti che siamo fermi in piedi al freddo senza che succeda nulla, ad aspettare senza nient'altro che il fruscio delle prime foglie autunnali mosse dal vento a rompere questo silenzio opprimente, quando una serpeverde del secondo anno, Marlene Richards, che mi ricordo solo per lo smistamento dell'anno scorso e per il suo visino cosparso di lentiggini rosse come i suoi capelli ricci, esclama "guardate laggiù!" e pian piano vediamo delle piccole onde increspare la superficie altrimenti piata come uno specchio del grande lago, fino a che una punta non emerge dalla superficie, seguita poi da una bandiera, poi da un albero, finché non possiamo ammirare in tutta la sua bellezza uno splendido veliero a tre alberi con le vele spiegate e le bandiere rosse con lo stemma della scuola che si muovono al vento. Un vero spettacolo!
Il primo a scendere dal veliero è il preside della scuola, un uomo alto e muscoloso dai tratti del viso ben marcati e con una leggera barba, un bell'uomo insomma, e anche abbastanza giovane; mentre scende la rampa la sensazione di familiarità verso quell'uomo aumenta sempre di più... aspetta un attimo: quello è Viktor Krum?! Una serie di bisbigli tutto intorno a me confermano i miei sospetti. Quello che sta stringendo la mano alla professoressa Patil, di difesa, nonché direttrice della casata Corvonero, è proprio il celebre cercatore bulgaro e ex campione del torneo, nonché prima cotta di zia Hermione; chissà quanto rideremo alla faccia di zio Ron quando glielo diremo. "Allora ragazzi, lui è Viktor Krum, preside della scuola di magia e stregoneria di Durmstrang, ma sono sicura che molti di voi già lo conosceranno. Signor Krum le do il mio più caloroso benvenuto a nome di tutti noi e le auguro un piacevole soggiorno presso la nostra scuola" dice la professoressa Patil e lui risponde con un cenno del capo poi alza la voce e dice qualcosa in bulgaro. Pian piano dalla nave iniziano a scendere, in fila uno dopo l'altro, una serie di dei greci dai fisici scolpiti e perfettamente fasciati dalle loro divise, conosciuti anche col nome di studenti di Durmstrang. Noi ragazze sospiriamo estasiate e ci spostiamo tutte in prima fila, mentre i ragazzi si ritirano dietro imbronciati, lasciandoci così una miglior visuale. Ed è a quel punto che lo vedo. È solo un attimo, mi si blocca il respiro, ma sono sicura di non sbagliarmi. Mentre rientriamo, seguendo la nostra professoressa non riesco a togliermi dalla testa quel ciuffo castano chiaro e quel mezzo sorriso che mi ha rivolto.
Arrivati in sala grande noi studenti di Hogwarts ci sediamo ognuno al proprio tavolo e attendiamo. "Adesso ragazzi vi prego di dare il benvenuto a madame Charlotte Martin e alle sue fanciulle giunte direttamente dalla campagna francese" inizia la nostra preside e le ragazze fanno il loro ingresso, leggiadre e aggraziate come sempre "le studentesse di Beauxbaton staranno in dormitorio con le corvonero del settimo anno. E ora, provenienti del gelido nord, forti e decisi come il vento che spira tra quelle montane, ecco a voi Viktor Krum e i ragazzi di Durmstrang!" e un grande applauso invade la sala, stavolta proveniente per lo più dalla metà femminile della scuola "i nostri ospiti staranno nei dormitori maschili di serpeverde. Detto ciò, diamo inizio al nostro banchetto" e mentre la preside accoglie madame Martin e Viktor Krum, un vociare allegro e caotico si diffonde in tutta la sala, mentre noi studenti iniziamo a presentarci con i nuovi arrivati.
Mentre sto beatamente mangiando in santa pace la mia deliziosa cena sento un calcio arrivarmi da sotto al tavolo "ahia! Isabelle! Ma sei scema, cosa..." ma lei con la mascella a terra e gli occhi a cuoricino, è incantata a guardare il posto accanto al mio, o meglio al ragazzo che vi si è appena seduto, allora giro la testa e... "o mio dio!" urlo attirando numerosi sguardi ma me ne frego e salto al collo del mio migliore amico "ciao piccoletta" dice baciandomi la guancia e abbracciandomi stretta sotto lo sguardo geloso di molti ragazzi e quello basito e invidioso delle ragazze "Zayn tu che ci fai qui?" esclamo con un sorriso a 32 denti "sai com'è ci studio" "quindi sei un mago?" chiedo stupita "esatto Dory" aww amo quando mi chiama così, potrebbe essere considerato il diminuivo del mio secondo nome, Nymphadora, ma al tempo quando me lo affibbiò non sapevo nemmeno di avere un secondo nome; infatti questo soprannome è dovuto al fatto che da piccola ero ossessionata dal cartone disney "Alla ricerca di Nemo" e siccome tendevo sempre a scordarmi le cose lui decise di iniziare a chiamarmi Dory, come il famoso pesciolino blu. Se ci provasse qualcun altro a chiamarmi così quel qualcuno si troverebbe con un arto in meno, ma detto da lui è dolcissimo, anche se dalle facce che stanno facendo le altre ragazze della mia casa a loro non deve andare molto a genio, ma care mie potete guardare quanto volete, non vi si filerà mai...
Prima di congedarci la professoressa McGranitt ci dice "ragazzi vorrei dirvi alcune cose. Allora, innanzitutto al torneo potranno partecipare solo gli studenti degli ultimi due anni, come ho già detto, i quali avranno tempo fino al 30 ottobre per iscriversi. La prima prova si terrà a metà novembre e a Natale avrà luogo il consueto ballo del ceppo; la seconda si terrà a febbraio mentre per l'altra ancora non abbiamo una data definita. Non ci saranno gli esami di fine anno. Purtroppo, non possiamo dirvi di più sulle prove, ma ci tenevo a comunicarvi che, in seguito agli eventi dell'ultimo torneo, quest'anno, Hogwarts ospiterà anche tre auror scelti dal ministero come ulteriore protezione: Harry Potter, Ronald Weasley e Ginevra Weasley, mentre come medimago in caso di emergenza saremo assistiti dal miglior pozionista del ministero, Draco Malfoy. Detto ciò, vi auguro buona notte e una buona permanenza al castello ai nostri ospiti" ci saluta la nostra preside e noi ci alziamo e seguiamo i prefetti verso la sala comune. Durante tutto il tragitto Zayn mi ha tenuto il braccio sulle spalle e il mento appoggiato sulla mia testa; dio santo, solo Salazar sa quanto posso voler bene a questo ragazzo, è come un fratello per me. Il caposcuola ci dice che quest'anno la parola d'ordine è Salazar, facile da ricordare anche per i nostri ospiti, e che il coprifuoco è alle undici, anche se sa che non lo rispetteremo e lui per primo non lo farà. Entriamo in sala comune, dove continuiamo a chiacchierare fino all'una passata, visto che il giorno dopo non c'è scuola. Mi dà la buonanotte con un tenero bacio sulla guancia, poi ognuno va in camera sua.
La mattina a colazione c'è un grande fermento per le tavolate. Prima di sedermi al tavolo verde e argento vado a salutare i miei cugini tra i grifondoro, perché col fatto che siamo di case diverse, non ci vediamo quasi, se non in classe o durante le partite di quidditch, durante le quali, essendo rivali, diciamo che non ci comportiamo molto amichevolmente gli uni nei confronti degli altri.
Mi accolgono con abbracci e sorrisi e mi chiedono se metterò il nome nel calice ed io annuisco, anche se un po' titubante, e stessa cosa Dominique, Rose, Roxanne e Lily, anche se Hugo dice che preferirebbe che non partecipassimo, ma noi alziamo le spalle e torniamo a parlare. "Chissà le facce di James, Fred e gli altri ragazzi quando scopriranno che proprio l'anno se ne sono andati noi assisteremo al Torneo dal vivo e non solo attraverso i racconti di zio Harry" scoppiamo tutti a ridere al commento di Rose. Sento le mie amiche chiamarmi dal mio tavolo, da cui poi ci dirigiamo verso il parco del castello dove probabilmente passeremo l'intera giornata.
Quella sera, in sala grande, c'è molta più confusione del solito poiché tutti gli studenti degli ultimi due anni aspettano con ansia di mettere il proprio nome nel calice; vedo passarmi davanti ragazzi e ragazze di tutte le case e scuole, finché non arriva il mio turno: sono molto nervosa e lascio andare il fiato, che non mi ero accorta di star trattenendo, solo quando vedo il mio biglietto scomparire tra le fiamme azzurre del calice.
***
31 ottobre.
Una data come un'altra direte voi.
No. Decisamente no.
Stasera, infatti, saranno scelti i campioni del torneo e tutta la sala grande è in trepidazione. Dopo cena i tavoli vengono addossati alle pareti e noi studenti ci mettiamo lì, chi seduto, chi in piedi, aspettando che si inizi. La nostra preside si alza e chiede silenzio "cari ragazzi, ben trovati. Senza ulteriori indugi, direi di iniziare subito" e dal calice si alza una fiamma rossa dalla quale esce un bigliettino azzurro "la campionessa di Beauxbaton è... Nicole Argent!" un grande applauso riecheggia tra le pareti dell'antico castello, mentre una splendida ragazza coi capelli biondi e gli occhi verdi si alza e va a posizionarsi davanti alla preside Martin. Una seconda fiammata porta con sé il secondo biglietto, che sembra essere stato strappato malamente da un vecchio quaderno "a gareggiare per Durmstrang abbiamo invece... Zayn Krum!" altri applausi; e mentre io gli lancio uno sguardo felice, preoccupato, ammirato e ansioso, lui si alza un po' emozionato e si posiziona davanti al padre, che gli dà una pacca sulla spalla. Infine, una terza fiamma, l'ultima, che porta con sé il biglietto col nome del nostro campione e fa trattenere il fiato a tutta la sala grande "per ultimo, ma non per importanza, il nostro campione non è niente di meno che... cavolo dovete proprio averlo nel sangue" fa un sorriso "Albus Severus Potter!"
Angolo autrice
Scusate per il ritardo. Per cercare di farmi perdonare l'ho scritto più lungo del solito. Spero vi piaccia e sappiate dal prossimo capitolo inizierà l'incasinatissimo torneo. Bacioni e buona notte
-giulia-
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