Capitolo 10 Mio cugino mi distrugge il salone

Uscita dalla stazione di King's Kross prendo un autobus che so che si ferma a due passi da casa mia; per fortuna ho avuto la grande idea di liberare la mia civetta mentre ero sul treno, perché già tutti mi guardano male a causa del baule, non oso immaginare se avessi avuto anche una civetta delle nevi con me cosa sarebbe successo. Ma poi cosa hanno da guardare questi babbani, porca Morgana! Non hanno mai visto una ragazza prendere un autobus da sola con un enorme baule con sopra il nome di una scuola mai sentita?

Ti sei appena risposta da sola

Noo! Ancora tu? Ed io che già mi preparavo a festeggiare il fatto che te ne fossi andata

Ma quanto sei spiritosa. Comunque sono la tua coscienza, non posso andarmene, genio. Ora capisco perché non sei finita tra i Corvonero. Non capisco cosa ho fatto di male per meritare di essere la coscienza di una ragazza ignorante come te

Io invece non capisco come mai sei ancora qua... e non nel Tartaro dove ti avevo detto di andare. Sparisci!

Per il momento sembra avermi dato ascolto e spero di stare tranquilla, almeno per un po'. Arrivo a casa e trovo mia madre che prende il sole sulla sdraio mentre legge una rivista e mio fratello e due suoi amici in costume che fanno i gavettoni. Quei due più mio fratello sono quelli che si considerano i fighetti della classe, che poi si credono chi sa chi solo perché hanno un fisico asciutto grazie agli allenamenti calcio, ma a me sinceramente non fanno nessun effetto, anzi in confronto ai ragazzi di Hogwarts loro non sono tutto sto granché. Se vi state chiedendo cosa ne so io dei loro addominali, vi basti sapere che essere amica e cugina dei ragazzi più fighi di tutta Hogwarts, con cui spesso vado a nuotare al lago o nella vasca del bagno dei prefetti, ha suoi vantaggi, tra cui vederli spesso in costume senza maglietta, oppure anche in mutande, dato che a volte organizziamo delle piccole serate in camera di qualcuno e i ragazzi stanno sempre e solo in mutande. Non che ci dispiaccia, ovviamente, a nessuna di noi...

Quando apro il cancello ed entro le reazioni dei due gruppi sono ben diverse: mia mamma alza lo sguardo dal giornale per farmi un sorriso e salutarmi con la mano e poi torna a leggere, mio fratello e i suoi amici, invece, si bloccano con i gavettoni in mano, e mi fissano, finché Jack, uno degli amici di mio fratello, dice "ehi Gianca, ma sei sicuro che quella figa è davvero tua sorella?" ma mio fratello non mi risponde nemmeno, troppo preso a fissarmi. Si ok che sono bella, e grazie al quidditch ho perso quei chiletti in più che avevo messo a causa di tutti quei meravigliosi banchetti, ma se non la smettono subito di fissarmi li strangolo, oppure li avadakedavrizzo direttamente e faccio un favore al mondo, ma questo vorrebbe dire essere espulsa dalla scuola e finire ad Azkaban e onestamente non è nella mia lista dei desideri. Ma ci pensa qualcun altro ad interrompere i miei complessi mentali "Non azzardatevi a provarci con la mia migliore amica, razza di balbettante bambocciona banda di babbuini" grida una voce, una voce che riconoscerei tra milioni; mi giro e lei è lì, nel suo vestitino, elegante come sempre, col sorriso stampato in faccia, uno zaino in una mano e una busta nell'altra "FEDEEEE!" urlo come una pazza gettandomi tra le sue braccia.

Quando ci stacchiamo, non prima di cinque minuti buoni, guardo cosa c'è dentro la busta: patatine, pretzel, smarties, popcorn, lattine di coca e altre leccornie; ci guardiamo negli occhi sorridendo, perché lei che viene casa mia con uno zaino e una busta piena di schifezze può voler dire solo una cosa "PIGIAMA PATRY!" urliamo insieme e scoppiamo a ridere.

Quella sera, ci chiudiamo a chiave in camera, poiché abbiamo scoperto che anche i compagni di mio fratello dormiranno qui e con loro non si è mai troppo sicure, e ci guardiamo intorno. Nel pomeriggio avevamo organizzato la camera, che ora è divisa a zone: la scrivania funge da buffet, il letto ha sopra il carica batterie per i telefoni, le cuffiette e il computer con almeno una ventina di DVD tra cui scegliere, poi c'è il pouf, con accanto un paio di miei libri in caso stanotte non riesca a dormire e abbia voglia di leggere, e per finire il tappeto ai piedi del letto, con macchina fotografica, foto già stampate, stampante per stamparne altre e due cuscini, per stare comode mentre le racconto il mio stramegaiperfantasticoso anno scolastico.

Non esiste quella parola

Devi.tacere.ORA!

Prima di tutto ci buttiamo sul "buffet" e riempiamo i piatti di un po' di tutto, per poi sdraiarci sul letto e farci la maratona di Harry Potter, inframmezzata dai miei commenti sui luoghi o personaggi, tipo "la Mc non è così severa come sembra, solo un po' troppo rigida" oppure "il castello di notte non è neanche lontanamente bello come fanno vedere" oppure ancora "stare su una scopa è la cosa migliore del mondo, dopo il banchetto di Natale, ovvio" e cose così. Verso mezzanotte ci sediamo sui pouf e le racconto tutto da quando Ginny mi è venuta a prendere al viaggio di ritorno. Mentre le sto raccontando del ballo e del quasi bacio (cosa per cui ha sclerato moltissimo e a cui purtroppo non era presente, ma, sue testuali parole, lei ci shippa già un mondo e se lo dice così c'è da averne paura, vedo Artemide tornare con delle lettere. Apro la finestra e la lascio posare sul mio braccio. "Wow!" esclama Fede "è bellissima, come si chiama?" "Artemide" "chissà perché non mi stupisce" risponde con un sorrisetto. Le apro la gabbietta, le do un biscotto e prendo le lettere. La prima è da papà che mi chiede se il ritorno è andato tutto bene e si scusa per non aver potuto venirmi a prendere, ma aveva la macchina dal meccanico. Prendo carta e penna e gli rispondo che il viaggio è andato bene e di non preoccuparsi, gli scrivo anche che ora sto facendo un pigiama party con Fede e che lo chiamerò domani. Poi prendo la seconda: è da parte di Alyssa.

Cara Giulia, come stai? Il ritorno è andato tutto bene? Spero di sì. Comunque, volevo darti una bella notizia: dato che quel demente di mio fratello è stato invitato per l'estate alla Tana da Albus- sono- un- idiota- perché- non- ammetto- che- mi- piace- Giulia- Potter insieme a Scorpius- mi- credo- figo- ma- non- lo- sono- affatto- Malfoy e dato che i miei lavorano anche d'estate verrò anche io quindi ci vedremo a luglio, invece con Lizzy e Isabelle ci vedremo direttamente alla stazione il primo settembre.

Baci Alyssa

Arrossisco quando leggo la parte di Al, ma sorrido subito scopro quando scopro la notizia e spiego a Fede che Alyssa è una delle mie tre pazze compagne di stanza, per poi rispondere anche a lei.

Ciao Aly, io sto bene, te? Il ritorno è andato bene, ora sono in camera mia con la mia migliore amica, con cui sto facendo un pigiama party, che mi suggerisce cosa scriverti perché sinceramente all'una e mezza di notte non sono molto sveglia, come ricorderai bene dall'episodio del tema di pozioni. È entusiasta dopo che le ho raccontato tutto, ma non ti preoccupare, sa che non deve farne parola con nessuno, altrimenti posso sempre pietrificarla. Scherzo, se poi mi espellono chi controlla che tu e quelle altre due matte non facciate saltare in aria la scuola (che poi sono io quella che vi suggerisce i piani, ma questi sono dettagli). Comunque, sono davvero molto felice che ci vedremo alla Tana.

A presto, Giulia

Però non ancora soddisfatta e decisa a vendicarmi sulla frecciatina su Albus, aggiungo

P.S. piccola curiosità curiosa: ma con Scorp vi siete scritti? Perché sai, mi sembrava molto interessato a te da quando ha dato il pugno a Fred per il bolide che ti ha lanciato alla finale.

Finalmente soddisfatta metto la lettera in una busta e spiego ad una Fede piuttosto confusa della nostra, ehm "più o meno amichevole" finale contro i grifondoro e della nostra fantastica vittoria. In più le spiego, riguardo alla parte "tema di pozioni" che una volta mi ero ridotta all'ultimo con i compiti e mi sono trovata a scrivere due temi di mezzo metro uno e quaranta cm l'altro a mezzanotte passata e ho preso T ad entrambi, perché avevo scritto che l'Amortentia era di colore rosa e faceva sprofondare chi la beveva in un sonno simile alla morte e per questo era molto pericolosa, e che il distillato di morte vivente era invece una pozione che rendeva chiunque la bevesse fortunato in amore e molto assonnato... un disastro insomma! A questo racconto scoppiamo tutte e due a ridere e poi apro la terza lettera.

Buonasera cara, come è andato il rientro? Spero di non disturbarti con questa lettera, volevo avvisarti che, se per te va bene, il signor Weasley, o Harry, ti passerà a prendere il primo luglio alle 10 di mattina con la metro polvere per portarti da noi. Spero che passerai una bella estate tesoro.

Un saluto da tutti noi. Molly Weasley

Rispondo anche a lei ringraziandola per tutto quello che fa per me e le assicuro che mi farò trovare pronta; metto la lettera con le altre due sul tavolo, domani le farò consegnare da Artemide.

La mattina seguente ci svegliamo alle undici e dopo esserci vestite scendiamo a fare colazione con latte e biscotti; poi scrivo un biglietto a mia madre e l'avviso che passerò il giorno da Fede e che tornerò sicuramente dopo cena. Le scrivo anche di avvisare mio fratello e i suoi amici che ho chiuso a chiave la mia camera e bloccato da dentro la finestra e che se in qualunque modo riuscissero ad entrare, ma ne dubito, io lo scoprirò e non sarà piacevole, si facessero raccontare da Giancarlo cosa è successo l'ultima volta. Una volta da Fede chiamiamo Zayn, che viene subito da noi, mentre con le gemelle facciamo una videochiamata, visto che si sono dovute trasferire in Svizzera per il lavoro dei loro genitori. Io sono veramente felice con loro e la giornata passa così, tra film, scherzi e chiacchere. Dopo ceno torno a casa e mi infilo sotto le coperte, felice come non mi sentivo dal ballo in maschera.

Giugno passa velocemente e il giorno della mia partenza per la Tana arriva in fretta. La mattina del primo luglio mi sveglio e vado a fare colazione con Fede, che ha dormito di nuovo da me. Finito di mangiare torniamo in camera e mentre Fede controlla che abbia messo tutto nel baule io vado a farmi una bella doccia rinfrescante e mi metto un paio di shorts bianchi e una maglietta rossa corta con una giacchetta jeans e i sandali neri. Alle dieci meno venti scendiamo col baule e ci accomodiamo in cucina per fare colazione, con mia madre che ci fa compagnia. All'improvviso sentiamo uno schiocco provenire dal salotto, seguito dal rumore di una sedia che si rompe e ci precipitiamo lì, io davanti con bacchetta spianata, pronta anche ad essere espulsa per uso di magia pur di protegger la mia famiglia. "Bel modo di accogliere tuo cugino. Ora me ne torno a casa e ti lascio qui" abbasso la bacchetta e salto in braccio a mio cugino James, che mi sorride malandrino "come mai mi hai distrutto la sedia?" "ciao, fa piacere anche a me rivederti dopo quasi un mese cuginetta e grazie di avermi quasi cavato un occhio con la bacchetta" mi dice ironico "scusa, ma sono sorpresa: Molly mi aveva detto che sarebbe venuto Arthur a prendermi o al massimo zio Harry" spiego "si, lo so, ma nonno Arthur non si sentiva molto bene e papà è stato chiamato d'urgenza al Ministero. Mamma mi aveva vietato di smaterializzarmi perché l'atterraggio mi risulta ancora un po' difficile, ma-" "ma tu non l'hai ascoltata come al solito" sospiro esasperata... non cambierà mai.

Solo ora mi accorgo che Fede sta letteralmente sbavando per mio cugino, così mi affretto con le presentazioni "Fede lui è Jamie, il mio cuginone, Jamie lei è Fede, la mia migliore amica" al suono della mia voce lei si risveglia dal mondo dei sogni e arrossisce, mentre balbetta qualcosa che, per pietà, possiamo interpretare come un saluto. Non che James sia messo meglio, perché non appena si è accorto della presenza della bionda nella stanza, è rimasto incantato. Stritolo la mia migliore amica in un abbraccio e le sussurro "mi mancherai" con le lacrime agli occhi, poiché d'altronde non ci saremmo viste per un altro anno. "Prometti di scrivermi" "ogni volta che sarà possibile, te lo prometto" rispondo stringendola ancora di più. James prende il mio baule e, dopo avermi presa per mano, sento la familiare stretta all'ombelico, tutto si fa confuso e vorticante per un paio di secondi per poi capitombolare per terra.

Neanche il tempo di rialzarmi che un uragano mi si catapulta addosso, un uragano noto anche con i nomi di Dominique, Rose, Lily e Alyssa; dopo essermi rialzata e stabilizzata un po' sento una voce dire "lasciate intera la mia sorellina" e quando mi giro vedo Teddy, oggi coi capelli blu e gli occhi verdi, bellissimo come sempre, e gli salto addosso, stritolandolo in un abbraccio che non esita a ricambiare. "Sempre più bella la mia sorellina; ora che anche Jamie, Fred e Lou hanno finito la scuola, chi allontanerà i ragazzi che ti girano intorno? Potrei chiedere a Hugo" dice borbottando tra sé e sé "voi facevate cosa?" urlo arrabbiata "ehm... eccoci Fred" dice e lui e James scompaiono "maschi" sospira Lily, ma poi sentiamo una voce dietro di noi, una voce che riconoscerei tra mille "che c'entrano i maschi sorellina? Non dovrò mica picchiare qualche tuo altro pretendente?" e arrivano le serpi con Albus davanti – da quando è diventato Albus? Lui è solo Potter per me e sempre lo sarà.

Certo, vai convinta che ti crediamo tutti

Ancora tu? Non te ne eri andata?

Primo: ancora con la storia dello sparire? Quante volte te lo devo dire che io non me ne posso andare? Secondo: prima o poi tu e quell'altro scemo vi metterete insieme, fidati di me

Prima che io possa dire alla mia coscienza qualcosa che non potreste sentire in caso non foste maggiorenni e che dovrebbe essere censurato in almeno settantaquattro paesi, arriva Victoire che esclama "stasera pigiama party!" e aggiunge, guardando specialmente me e Rose "la prima che manca si becca una fattura" e noi ragazze annuiamo, leggermente terrorizzate dal suo sguardo omicida, che rapidamente si trasforma in angelico e candido sorriso... dio quella ragazza è più bipolare di me. Dopo cena, dunque, ci chiudiamo in camera e dopo essersi messa ognuna il proprio pigiama ci sediamo in cerchio sul tappeto e giochiamo ad obbligo e verità, ridendo fino alle lacrime e divertendoci tutte insieme come non facevamo da tanto.

La mattina seguente ci prepariamo con un costume perché zia Ginny e zia Fleur hanno deciso di portarci in una splendida radura con un lago dall'acqua cristallino. È bellissimo! Arrivate, stendiamo i teli sulla riva erbosa e apparecchiamo per il picnic, poi tutti vanno in acqua, tranne me, quindi mi sdraio e mi metto a leggere uno dei libri che mi sono portata da casa.

Albus pov

Siamo finalmente arrivati al lago e dopo che le mie cugine hanno sistemato i teli e le tovaglie, ci tuffiamo tutti in acqua, tranne la piccola di casa Lupin, che si stende a leggere dandoci le spalle, e allora mi viene un'idea. Esco dall'acqua e mi avvicino furtivamente a le, poi me la carico in spalla e la tengo stretta mentre lei si dimena come una pazza, minacciandomi di una morte dolorosamente atroce, poi la butto in acqua che sta ancora urlando. Quando riemerge, devo ammettere che così, coi capelli bagnati, le guance rosse e la maglietta bianca ormai trasparente che lascia intravedere il costume nero che ha sotto, è molto bella... ma che dico, è più che bella, sembra una dea. 

Esce dall'acqua infuriata e va verso il suo asciugamano per togliersi i vestiti ormai completamente zuppi (mentirei se dicessi che non sono rimasto a fissarla come un idiota) e rientra in acqua, dirigendosi minacciosa verso di me e fa l'ultima cosa che mi sarei aspettato in questo momento da lei... mi schizza! Come ha osato quella piccola tappa schizzare me, il principe delle Serpi!? Così facendo dà il via ad una vera e propria gara di schizzi che continua per ore ed ore.

 E così passa il nostro pomeriggio, tra giochi e risate, rinchiusi nella nostra bolla di serenità, due amici che si divertono insieme, niente scuola, niente frecciatine, scherzi o sguardi maliziosi o cattivi, solo due ragazzi come tanti.

Angolo autrice:
Scusate se il capitolo è noioso lo so da sola ma non ho molte idee per collegare la parte prima e questa che viene ora. Assicuro che ci saranno colpi di scena. A presto.
-giulia-

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