-- Capitolo 69 -
- MARTA. -
Non mi piace assolutamente la piega che ha preso la serata. Proprio per niente forse no, ma di certo non mi aspettavo di trovarmi Sandro davanti. Ci mancava solo una rissa, ma per fortuna l'ho fermato in tempo.
Ora ci troviamo fuori dal locale, lontani dall'entrata in modo tale che le persone non possano infastidirci più di tanto. Dovrei avvisare Caro nel caso mi cerchi, ma suppongo che Sandro non sia venuto per puro caso. Scommetto che c'è lo zampino di quella ragazza. Dovrei strozzarla o ringraziarla?
«Vuoi dare spettacolo? »
Sbuffa. «Certo che no, ma non mi sembrava il caso che quel ragazzo continuasse a toccarti. »
«Stavamo solo ballando. »
«Troppo vicini. » ribatte immediatamente.
Scuoto la testa sospirando. Non ci posso credere che vuole farmi una ramanzina, non ne ha alcun diritto e non accetto certo critiche da lui. È sempre stato il primo a rendersi disponibile con le ragazze, perciò non può dire nulla.
«Cosa vuoi da me? »
Mi fissa qualche istante e vedo il fastidio sparire dal suo sguardo. I suoi occhi chiari tornano sereni e brillano di quella luce che mi fa impazzire. Sí, mi piace ancora parecchio Sandro e mi sto pentendo di averlo lasciato andare. Le ragazze hanno ragione, ho sbagliato e non avrei dovuto avere tanta paura, non avrei dovuto arrendermi al primo ostacolo. Sono consapevole del mio sbaglio e anche di essere sparita dalla circolazione senza permetterci una seconda occasione.
Da quando ho chiuso non mi sono più fatta vedere, andavo da Giorgia solo quando ero certa dell'assenza di Sandro. Ora che ce l'ho davanti mi sento una ragazzina con il cuore in gola e il pentimento negli occhi. Il cuore batte forte, stento a trattenere un sorrisetto stupido e credo persino di avere gli occhi a cuore.
Sí, mi piace e non è solo attrazione fisica. Ci ho pensato parecchio, ci ho riflettuto e sono arrivata alla conclusione che forse averlo vicino non è sbagliato. Sa della mia situazione famigliare e non è nemmeno stato cosí difficile parlarne con lui, mi è risultato più semplice del previsto. Non è scappato, non ha cercato di allontanarsi da me, ma al contrario mi è stato vicino. Si è preoccupato per me.
Sono stata così stupida a volerlo mandare via.
«Cosa succede? » chiede prendendomi il viso fra le mani. «Non stai bene? Tu padre non... »
Scuoto la testa senza fargli finire la frase.
Prendo un grosso respiro per calmarmi. Ho stupidamente le lacrime agli occhi senza che lui abbia fatto niente. È solo davanti a me e mi sono appena resa conto di ciò che ho gettato via. Ho distrutto un rapporto fantastico, con un ragazzo gentile e simpatico. Un ragazzo bello, con degli occhi così sereni da mettermi di buon umore, con la vivacità che coinvolge chi gli sta accanto.
«Non succede nulla. » mormoro sorridendo. «Cosa ci fai qui? »
«Cosa ci faccio qui? » ripete passandosi una mano dietro il collo. «Sono qui per te. Solo per te perchè senza vederti non ci so stare. Sono qui per chiederti di riprovarci, di non scappare, di non avere paura.» prende un respiro. «Cosa ne dici? »
Lo fisso incredula alle sue parole.
Vuole riprovarci con me. A quest'ora dovrebbe odiarmi e invece è qui per me, a chiedere di me.
Quanto è bello. I suoi occhi continuano a colpirmi e incantarmi. Non sono solo gli occhi, ma è tutto di lui perchè anche adesso è proprio bello. La maglia scura a maniche lunghe tirate fino al gomito, i jeans stretti e quel sorrisetto incerto e magnifico.
«Una cosa fisica? »
Si schiarisce la voce. «In realtà pensavo a qualcosa di serio. Una vera relazione. » sospira. «Lo so che tu non vuoi una relazione e nemmeno io l'ho mai voluta, ma dopo averti conosciuto ho cambiato idea perchè ti voglio solo per me. Non voglio che altri ragazzi ti vedano nuda, non sopporto nemmeno l'idea che qualcuno ti abbia stretto a sè. Voglio esserci solo io, ma voglio di più. Una relazione vera, con scenate di gelosia annesse.»
«Sandro... »
«Lo so. » dice bloccandomi. «So che non vuoi, ma potresti provarci. Sono sicuro che non sarebbe così terribile. Stiamo bene insieme, la nostra intesa sessuale è fantastica, quindi... perchè non provarci? »
Perchè non provarci? Non sembra una richiesta assurda e il suo ragionamento non è male e fila liscio anche nella mia testa. Era quello a cui stavo pensando io, quello su cui ho riflettuto.
«Perchè no? » mi ritrovo a dire.
Spalanca gli occhi. «Mi stai dicendo di sí? »
Annuisco sorridendo. «Possiamo provarci, una relazione vera. »
In un attimo annulla le distanze e mi bacia stringendomi a sè. Mi sono mancate le sue labbra, tanto.
«Vieni da me. » dico allontanandomi leggermente.
Si morsica il labbro. «La tua coinquilina... »
«Federica è andata via. » rispondo sorridendo. «Claudia è lesbica. »
Si fionda nuovamente sulle mie labbra e mi lascio trasportare in quel mondo dove siamo solo noi due.
- CAMILLA. -
Credevo che alla fine Giorgia avesse raggiunto le altre al locale e invece è qui davanti a me, con una crostata fra le mani e dei salatini.
Sorride incerta. «Ti va di passare la serata insieme?»
Mi sposto dalla porta d'ingresso permettendole di entrare. Appoggia la torta sul tavolino di vetro e poi si toglie la giacca di jeans rivelando una maglietta che è terribile perfino per me. È una di quelle che solitamente usa in casa e che non indosserebbe mai per uscire, a meno che non sia successo qualcosa.
«Gio, va tutto bene?» chiedo avvicinandomi.
«Certo.» risponde sorridendo. «Ho pensato di passare insieme la serata visto che le altre sono fuori.»
Annuisco. «È un'ottima idea.» mi appoggio al bracciolo del divano. «Vuoi parlarne, o guardare un film?»
Si morde il labbro nervosamente. «Cosí sembro una pessima amica che ti sfrutta e basta.»
«Gio, non sei una pessima amica e se vuoi parlare sono qui.»
Si passa una mano fra i capelli sciolti e si siede sul divano. «Credo di aver fatto una grandissima cavolata.»
Mi siedo al suo fianco aspettando che continui, ma il silenzio ci avvolge. Chiude gli occhi appoggiando la testa allo schienale del divano e sospira.
Deve aver fatto una cosa terribile per reagire in questo modo. Non riesco nemmeno a immaginare cosa può aver combinato. Avrei pensato subito a Jack, ma non si parlano e non si vedono da un bel po' e quindi le mie opzioni sono molto limitate.
«Sono andata a letto con Jack.»
Spalanco occhi e bocca senza sapere cosa dire. Lo avevo escluso fra le opzioni, credevo che non si sarebbero proprio più parlati e invece sono addirittura finiti a letto insieme. Cavolo!
Percependo il mio silenzio si decide ad aprire gli occhi e voltarsi verso di me.
Mi guarda torturandosi l'orlo della maglietta. «Dimmi qualcosa.»
«Non mi aspettavo nulla del genere.»
Sospira. «Nemmeno io.» si passa una mano fra i capelli abbassando lo sguardo. «Ci siamo incontrati mentre correvamo, sono finita a casa sua e poi... poi mi sono lasciata andare.»
«Perché è cosí sbagliato?» chiedo sedendomi accanto a lei. «Gio, ti ha scritto una canzone e non l'ho mai visto così con nessuna ragazza. Non lo conosco da tantissimo, ma in questi ultimi due anni ti posso garantire che si è sempre altamente fregato di tutte le ragazze, tranne te.»
«Anche tu e...»
«Siamo sue amiche.» dico bloccandola. «Tu gli piaci, posso garantiti che gli piaci parecchio.»
Scuote la testa. «Si sta sentendo con Caterina.»
«Caterina?» chiedo aggrottando la fronte.
Non può essere la ex coinquilina di Sandro, sarebbe da pazzi. Jack non potrebbe mai fare una cosa del genere al suo amico, non rischierebbe mai la sua amicizia per una ragazza del genere. Caterina è una brutta persona, mi dispiace dirlo, ma non auguro a nessuno di conoscerla.
«La ex coinquilina di Sandro.» specifica lasciandomi sbalordita.
«Non può essere.»
Annuisce. «Credimi, è proprio lei. È arrivata nel suo appartamento dopo... dopo che l'avevamo appena fatto.» sospira prendendo i salatini e mangiandone qualcuno. «Sono stata una stupida, era lí per un appuntamento!»
«Appuntamento?» chiedo scioccata.
Si stringe nelle spalle passandomi i salatini. «A quanto pare ci stanno provando sul serio. Forse è la ragazza giusta per lui.»
«Ti ha scritto una canzone!»
«E poi?» chiede sospirando. «Cam, mi ha scritto una canzone, ma è finita lí, non ci sono stati ulteriori passi avanti. Al contrario, abbiamo smesso di parlarci, di vederci e ora si sta sentendo con un'altra ragazza. Non sono io quella che vuole, non sono giusta per lui.» si ferma qualche istante abbassando lo sguardo. «Mi ha portato a letto e lí si è conclusa. Il suo obbiettivo era quello e l'ha raggiunto.»
«Sono sicura che non voleva solo portarti a letto.»
«Questo è ciò che dicono i fatti.» risponde stringendosi nelle spalle. Si volta verso di me cercando di sorridere. «Ti va di vedere un film?»
«Vuoi che parlo con Jack?»
Scuote forte la testa. «Non dire nulla!» si morde il labbro. «Non dirlo a nessuno, non voglio che gli altri lo sappiano.»
«Va bene.» dico sorridendole. «Vado a prendere il computer.»
«Grazie Cam.» dice sporgendosi verso di me e abbracciandomi. «Sei un ottima amica.»
La stringo forte per poi allontanarmi. «Sono sicura che Jack non ti abbia preso in giro.»
«Si sta sentendo con Caterina.» ribadisce e a ne vengono i brividi al solo pensiero.
«Te l'ha detto lui o lei?» chiedo, ma so già la risposta. «Se è stata lei, non andrei così sul sicuro. Non è una bella persona, potrebbe aver mentito. Hai chiesto a lui?»
«Sono scappata da casa sua, non riuscivo a stare ancora lí.»
Annuisco comprensiva. «Ti va una cioccolata calda?»
«Più che volentieri.»
Mi alzo andando in camera a prendere il computer e poi in cucina.
Non posso credere che Jack si stia sentendo seriamente con Caterina. Non credo che abbia preso in giro Giorgia.
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Scusate se ci sono errori e come sempre segnalatemi! Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate qualche stellina!
Fra poco ci sarà un nuovo capitolo per farmi perdonare del ritardo rispetto al precedente e del prossimo che farò perché non so quando riuscirò ad aggiurnare.
Restate collegati lettori che ora arriva Jack! Voglio una stanging ovation per questo ragazzo che è tornato alla carica e per me che sono riuscita ad aggiornare ben due capitoli!
Ora le cose serie, come accennato prima non so quando sarà il prossimo aggiornamento, quindi godetevi questi due capitoli.
Baci G. ^^
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