-- Capitolo 45 -
- CAROLINA. -
Apro gli occhi all'ennesimo suono fastidioso. Devo ricordarmi di mettere il cellulare in modalità silenzioso quando sono qua da Tom. Lo prendo in mano e trovo diverse chiamate e messaggi da parte dei ragazzi.
A quanto pare sono da Sandro e Giorgia a dare colazione tutti insieme, ma l'idea di dover abbandonare questo letto mi dispiace. Sto così bene al calduccio delle lenzuola con la presenza massiccia al mio fianco e non parlo solo delle braccia e del petto muscoloso di Tom.
Sorrido appoggiando di nuovo il cellulare sul comodino. I miei amici se la caveranno bene anche senza di me per una volta. Non c'è nulla di urgente, quindi posso anche godermi la mattinata insieme a questo bel biondino dagli occhi di cioccolato.
«Devi andare?» chiede Tom con voce assonnata.
Mi volto verso di lui. «No.» rispondo trovando occhi di cioccolato fuso che mi guardano maliziosi. «Molto meglio qui.»
«Qui nel letto, o qui con me?»
Faccio scorrere la mano sul suo petto, scendendo lentamene verso il basso. Il suo sguardo si accende di desiderio. La mano scivola, ma arrivata poco sotto l'ombelico l'appoggio sul materasso e scoppio a ridere.
«Decisamente il letto!»
Spalanca la bocca, per poi assottigliare lo sguardo e il mio sorriso si spegne nell'esatto istante in cui si mette sopra di me. Mi blocca i polsi sopra la testa con una mano, mentre con l'altra mi accarezza lentamente. Mi sfiora i seni e poi scende, ma non arriva fino in basso perchè risale con la stessa lentezza. Sento la sua voglia premere, ma continua questo giochino sensuale aggiungendoci anche la bocca. Baci umidi che iniziano dal collo, per poi scendere fino al seno.
«Preferisci ancora il letto?»
Scuoto la testa.
Sorride soddisfatto, ma resta immobile sopra di me interrompendo il contatto della sua bocca con la mia pelle. Perché? Era una tortura così bella.
«Tom.» lo richiamo per darsi una mossa.
«Vado a farmi una doccia.»
Si alza in piedi prima che io possa trattenerlo a me, ma appena mi riprendo lo fermo per il poslo. Mi guarda sorridendo compiaciuto. è in piedi davanti a me in tutta la sua bellezza e in tutta la sua nudità. Un piacevole calore si espande in tutto il mio corpo e mi sento un po' stupida, una ragazzina alle prime armi con il viso arrossato, ma non posso farne a meno.
Davanti a Tommaso provo questi sentimenti nuovi che devo ancora capire. Mi sento sempre agitata, ma da una parte è anche bello perchè provo un rimescolamento nello stomaco fastidioso e piacevole contemporaneamente.
«Una doccia?» chiedo
Annuisce. «Per quanto io abbia apprezzato il tuo costume, ti preferisco mora.» dice passando una mano fra i miei boccoli ancora arancioni.
«Andiamo.» dico lasciandogli un veloce bacio sulla bocca.
Mi prende la mano e mi conduce nel bagno.
C'ero già stata, ma sempre da sola e avevo notato anche il box doccia presente con quel grande soffione. Mi sono già immaginata diverse scene di noi due in quello spazio con l'acqua che ci scorre addosso, ma non credevo che me lo avrebbe chiesto tanto presto. Tante persone considerano fare la doccia qualcosa di molto intimo, ma farla con qualcun'altro è un'esperienza da fare assolutamente. Lo consiglio vivamente a tutti. Sarà pure intimo, ma è divertente e poi si cambia un po'.
Accende l'acqua e senza nemmeno darmi il tempo di aggiungere altro mi prende per i fianchi e mi bacia con foga. Mi lascio trasportare dalle sue labbra e dalle sue mani e senza staccare le nostre bocche entriamo sotto l'acqua calda che quasi mi appare fredda talmente sono accaldata.
Tom è stato decisamente la scelta giusta, ero certa di non sbagliarmi con lui. Ci ho messo del tempo a finirci a letto insieme, ma non me ne pento. L'attesa ne è valsa la pena. la sua stupida attesa che aumenta il piacere, ma che con me sta scomparendo perchè appena rimaniamo soli non riusciamo a toglierci le mani di dosso. Le prime volte mi faceva diventare quasi matta, ma oramai ha capito che è inutile perdere tempo, non per due persone come noi che vogliono solo qualcosa di fisico.
Qualcosa di fisico... ultimamente continuo a pensare alle parole di Camilla, forse sto davvero sbagliando. Voglio altro da lui? Era cominciato come qualcosa di una sola notte, ma invece sta andando avanti e... sono confusa.
«Diventa la mia ragazza.» dice all'improvviso staccandosi dalle mie labbra.
Lo fisso negli occhi color cioccolato mentre l'acqua calda continua a pioverci addosso.
Ragazza. La sua ragazza.
Sento le labbra stendersi in un sorriso, ma non voglio impegnarmi. Voglio essere libera, senza preoccupazioni. Non sono mai stata la ragazza di nessuno, non conto nemmeno il mio primo fidanzatino perchè è stata una storia deludente di due mesi.
Voglio stare con Tommaso? Non ho esperiene, non so come comportarmi, non so cosa fa una fidanzata. Ho sempre pensato a me e ai miei amici, nessun ragazzo ha mai avuto la precedenza.
«Tom, io...» penso per qualche istante alle parole da usare. «Come si fa la fidanzata?»
Scoppia a ridere per poi baciarmi dolcemene. «Devi essere te stessa.»
«Ne sei sicuro?»
Annuisce deciso. «Voglio la vera Carolina. Voglio tutto della vera Carolina.» si schiarisce la voce e credo che sia persino imbarazzato, nervoso. «Cosa ne dici?»
Gli prendo il viso fra le mani. «A tuo rischio e pericolo.»
«Mi piace rischiare.» ribatte cingendomi i fianchi con il braccio e facendo scontrare i nostri corpi.«Mi piace la vera Carolina. Mi piace fin dal primo momento.»
Sorrido mordendomi un labbro per non sembrare completamene persa delle sue parole. «Se non ricordo male, sono stata io ad agire.»
«Volevo vederti in azione.»
«Mi hai fatto faticare.»
«Vuoi ripensarci?» chiede baciandomi languidamente il collo.
«Sai già la risposta.»
Torna a guardarmi negli occhi e ci sorridiamo sereni. Ci baciamo suggellando la nostra promessa.
Fidanzati.
Sono la ragazza di Tommaso.
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