- Capitolo 3 --

- GIORGIA. -

Non vedo l'ora di dare questi due esami a fine gennaio in modo da poter iniziare a concentrarmi sulla tesi. Non mi manca tanto per finire di studiare e spero di essere ben preparata. Sono una persona ansiosa per gli esami universitari, soprattutto quelli orali. Per me sono prove terribili quelli! Parlare davanti alle persone non mi mette per nulla a mio agio, sono una di quelle che preferisce starsene in disparte e non farsi notare.

Guardo fuori dalla vetrina del bar in cui sono seduta aspettando le mie due migliori amiche. Il cielo è coperto da nuvoloni grigi e le persone si stringono in giacche e cappotti. Credo proprio che non uscirò più da questo bar.

<<Gio!>> esclama Sabrina alzando la mano verso di me.

Le sorrido mentre un cameriere si volta verso di lei e le lancia un'occhiata maliziosa che lei non vede. Ovviamente non vede, questa ragazza non si rende conto di quanto sia carina. Ha un fisico invidiabile, forse il difetto che le dovrei trovare sono le spalle leggermente larghe, ma sono date dagli anni passati a giocare a pallavolo, ma il tutto è riparato dal suo sedere. Pagherei per avere il sedere di Sab, nonostante tutti i miei sforzi, il mio non è bello alto e sodo come il suo. Sembra che se lo ritocchi a photoshop!

<<Ciao, non riuscivo a trovare parcheggio.>> dice togliendosi il cappotto e appoggiandolo allo schienale della sedia. <<Marta?>>

Mi stringo nelle spalle. <<È Marta, lo sai che per lei dieci minuti di ritardo non sono abbastanza.>>

Sabrina scoppia a ridere spostandosi i lunghi capelli neri lisci dietro le spalle e ordina un cappuccino. Il cameriere le sorride, ma lei proprio non ci presta attenzione.

Io, Sab e Marta siamo amiche da quando abbiamo dieci anni, trovate per puro caso nella stessa squadra di pallavolo. Alla fine abbiamo fatto le stesse superiori, ma all'università abbiamo scelto strade differenti: io lettere, Marta al politecnico a studiare ingegneria e Sab in Bicocca per biologia.

Sabrina è l'unica a non abitare a Milano, ma solo perché ha già un lavoro che ha iniziato in quarta superiore per pagarsi gli studi universitari. Inoltre credo che non volesse lasciare da sola la sorellina e la capisco. Ha avuto problemi di anoressia, non riusciva a comprendere il suo sbaglio. Non capiva che per una tredicenne era assolutamente sbagliato non mangiare, ma alla fine e con molta fatica si è ripresa.
Ha fatto male anche a me vedere quella ragazzina non piacersi, non accettare il suo corpo che di sbagliato non aveva proprio nulla, perciò non riesco proprio a immaginare cosa abbia provato Sab e la sua famiglia. Sono contenta che ne sia uscita, che ha ripreso a mangiare tranquillamente, senza limitarsi ad una mela al giorno e basta.

Io mi sono svegliata troppo tardi per cercare lavoro, ma sto recuperando adesso facendo da babysitter alla figlia del mio padrone di casa e questo mi comporta avere anche uno sconto sull'affitto che altrimenti non riuscirebbe ad entrare nel mio budget visto la zona in cui sono. Abito molto vicino al centro! Inoltre per curare quella piccola peste mi paga anche poco, sul serio, io amo i bambini, ma lei è tremenda.

<<Ciao ragazze.>> dice Marta comparendo al tavolo. <<Scusate il ritardo, non mi ero accorta dell'ora.>>

<<Come al solito.>> rispondo ridacchiando.

Si toglie la sciarpa legando i capelli castano chiaro sulla nuca in una disordinata crocchia alta. Gli occhi castani individuano subito il cameriere e ordina un tè e una fetta di torta. Una fetta di torta al triplo cioccolato che prenderò sicuramente anche io.

<<Carino questo posto.>> dice Sabrina guardandosi intorno. <<Non ci sono mai stata.>>

<<Me l'ha consigliato il mio coinquilino.>>

Ale mi ha dato ottime indicazioni. Questo bar non è grande, ma è proprio carino. Le vetrate danno sulla strada e l'interno ha colori chiari, con tavoli di legno e sedie dalla seduta colorata. Spero solo che non sia tutta estetica, ma che dolci e bevande siano buone.

Marta sorride. <<Allora, com'è? Non fare la finta tonta perché non mi freghi!>>

Ha ragione. A queste due non posso mentire, mi scoprono praticamente sempre e poi non ho nulla su cui mentire. So già che le loro menti andranno a formare un bel matrimonio con tanti bambini tra me e Alessandro, ma io lo faccio spesso anche con Sab e Davide. Quei due sono fantastici! Io li vedo davvero già sposati e con intorno un paio di marmocchi. Bambini a cui farò da zia single perché per quanto mi riguarda avere un ragazzo è lontano da me, sembra che non riesca a trovare proprio nessuno. Comincio a pensare che siano allergici a me, dopo Lorenzo non ho proprio avuto alcuna fortuna. Non che con lui posso dire di aver trovato il Santo Graal ed essermelo fatto sfuggire.

<<Ha un culo magnifico.>> prorompo ridacchiando e loro mi seguono. <<Ragazze, sul serio, è il sedere più bello che io abbia mai visto.>>

Marta continua a ridere, mentre Sab cerca di contenersi senza successo. Quando lo vedranno non mi prenderanno più in giro di guardare solo il sedere ai ragazzi e poi non è colpa mia, Alessandro si è messo a novanta davanti a me! È solo colpa sua se l'occhio mi è caduto. In realtà appena mi ha dato le spalle, l'occhio mi è caduto proprio lì. Sono due le cose che guardo nei ragazzi subito: occhi e sedere. Tutte le ragazze hanno un particolare che cercano subito e sono certa di non essere l'unica.

<<Oltre il sedere è simpatico?>>

Annuisco. <<Molto e pensa che studia lettere come me, stesso anno.>>

<<Non l'hai mai visto?>>

Scuoto la testa. <<Sono sorpresa anche io. È un ragazzo che non passa certo inosservato.>>

<<Come abbiamo fatto a non guardare su facebook la facoltà?>> chiede Marta finendo l'ultimo pezzo di torta. <<È una delle prime cose che si guarda! Stiamo perdendo i colpi ragazze.>>

<<Hai ragione.>> conferma Sab. <<Lo abbiamo stalkerato proprio male, non ci siamo nemmeno accorte di questo sedere che è l'ottava meraviglia del mondo.>>

Io e Marta ci voltiamo scioccate verso Sabrina per poi scoppiare a ridere. Lei non fa questi commenti, non da quando è insieme a Davide. È così innamorata che tutti gli altri scompaiono e per tirare fuori un suo commento sui ragazzi ce ne vuole tanto di tempo.

<<Questo giorno è da segnare.>> afferma Marta continuando a ridere.

<<Mi hai incuriosito.>> borbotta.

<<Venite una sera da me, o usciamo tutti insieme.>>propongo.

<<Un'uscita ci sta.>> dice Marta sorridendo. <<Sono molto curiosa di conoscere lui e il suo sedere.>>

<<Sarete più che soddisfatte.>> dico finendo il mio cappuccino. <<Stasera gliene parlo così troviamo un giorno per uscire insieme.>>

Spero che Ale accetti perché è molto simpatico e sarei felice che lo pensassero anche le mie due migliori amiche, che lo conoscessero. Spero solo che poi non inizino a farsi strani filmetti fra noi due.

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