-- Capitolo 21 -

- CAMILLA. -

Sono cosí triste che Simone domani parta per Porto! Mi mancherà tantissimo e sarà strano non uscire insieme in questi mesi.

Guardo il locale soddisfatta della riuscita degli addobbi. Sono sicura che sarà felice della piccola festa che gli abbiamo fatto. L'unica cosa è che non siamo riusciti a prenotare tutto il locale perché il proprietario del Shok non chiude il locale per feste private. Ci ha concesso uno spazio più grande, la parte sul fondo in modo da non intralciare gli altri tavoli. È giusto che festeggiamo qui, infondo è il nostro ritrovo da quando ci conosciamo.

Le persone stanno arrivando una dopo l'altra e non vedo l'ora che Simone faccia il suo ingresso. Abbiamo invitato dei suoi amici con cui è rimasto in contatto dalle superiori e alcuni compagni di corso. Mi dispiace che Giorgia non sia riuscita ad esserci perché lavora come Sabrina, mentre Marta si è presa l'influenza qualche giorno fa e ancora non si è ripresa. Farò un sacco di fotografie e qualche video in modo che anche loro possano vedere.
Il cellulare che ho in mano vibra e sullo schermo appare il numero di Sandro.

Sorrido e mi volto verso Caro. <<Sta arrivando.>>

Batte le mani entusiasta e prende in mano la bottiglia di spumante mentre io controllo che ci siano tutti i bicchieri e gli stuzzichini sul tavolo. Non manca nulla.
Avvisiamo gli altri invitati e alcuni si mettono a sedere.

Quando Simone arriva, seguito da Sandro, ci sorride come sempre e il suo sorriso si allarga appena nota tutte le persone che ci sono.

<<Ciao!>> dice Caro baciandogli una guancia. <<Una piccola festa per la tua partenza.>>

<<Grazie!>>

Ci stringe entrambe in un forte abbraccio. Carolina gli passa la bottiglia e lui non se lo fa ripetere due volte: toglie la carta e poi il tappo che salta rimbalzando prima sul soffitto e poi sul tavolino per finire a terra.
Applaudiamo e ridiamo mentre Simone beve un lungo sorso dalla bottiglia.

La serata passa tranquillamente, anche se lo stesso non posso dire di Carolina. È andata da Tom solo qualche minuto, ma poi è tornata da me con la fronte aggrottata e ora si sta sforzando di sorridere. Non deve essere andata benissimo con il barista, anche se pensavo che questa sera sarebbe andata via con lui. Indossa un tubino verde scuro che le evidenzia le forme e tacchi alti, che odia ma si è messa per lui. Tutto questo solo per Tommaso che non sembra voler cedere.

L'attiro a me mettendole un braccio intorno alle spalle sorridendo. <<Non ci pensare.>>

Mi guarda per poi sbuffare. <<Lo so, ma credevo davvero che fosse la sera giusta.>>

<<Sarà per un'altra volta.>>

Le sue labbra rosse si stendono in un sorrisetto di sfida. <<Non passerà molto, l'avrò vinta io. Devo vincere io.>>

Scoppio a ridere e il mio sguardo cade su Jack. <<Cosa ci fa ancora seduto?>>

Caro lo guarda, per stringersi poi nelle spalle. <<Starà scegliendo.>>

<<Da quando ci mette così tanto?>>

Lei mi indica anche Sandro al suo fianco. <<Non ho visto nemmeno lui con una ragazza.>>

<<Anche Ste è seduto con loro.>>

Stanno parlando fra loro e quando arriva il ricciolino si unisce a quei tre dal comportamento bizzarro. Restano seduti a chiacchierare e non notano nemmeno le ragazze che continuano a fissarli ammiccanti. Non guardano né quelle della festa e nemmeno quelle sedute agli altri tavoli.

Sono davvero molto sorpresa, non avrei mai creduto di vederli seduti a chiacchierare fra loro durante una festa, non Jack e Ste. Loro ci provano sempre con qualcuna. Per Sandro non è così strano, lui è il più tranquillo fra loro e inizio a pensare che forse è seriamente interessato alla sua coinquilina.

<<Siamo in un universo parallelo?>> chiedo sorpresa.

<<Forse stiamo sognando.>> dice Caro e tira un pizzicotto a entrambe. <<No, è tutto reale.>>

<<Ho quasi paura di avvicinarmi.>> le dico voltandomi verso di lei.

Annuisce guardandomi per poi sorridere. <<Non è così male vederli tranquilli.>>

Scoppio a ridere. <<Credi anche tu che le nostre nuove amiche abbiano qualcosa a che fare con questo?>>

<<Sai, non vorrei che Jack e Sandro fossero interessati alla stessa ragazza.>> risponde guardando i ragazzi.

<<Sarebbe un problema.>>

<<Non so.>> dice persa nei suoi pensieri, per poi voltarsi verso di me. <<Sandro e Jack non litigherebbero mai per una ragazza. Sono troppo amici per farlo.>>

Ha ragione, si vede quanto quei due stupidi si vogliano bene, ma credo che siano interessati a Giorgia entrambi. Da Sandro potrei anche aspettarmi che metta a posto la testa, che inizi una relazione seria, ma Jack non lo farebbe mai. Devo tener conto, però, del modo in cui si rivolge a lei perché il suo sguardo è diverso quando è rivolto a Giorgia. Lui è diverso con lei rispetto a come si comporta con le altre.

<<Andiamo da loro?>> propongo e lei annuisce.

Ci sediamo accanto ai ragazzi e passano il resto della serata a chiacchierare con noi, mentre alcune volte Simone sparisce andando anche dagli altri invitati. Come è giusto che sia, infondo, ma non gli altri tre. Forse dovrei parlare anche con Ste, si è tenuto lontano sia da ragazzi che dalle ragazze questa sera. Il suo sguardo è leggermente velato di tristezza e non mi piace vederlo così. Aspetterò qualche giorno, magari è solo una mia impressione, o forse gli passerà e non è nulla di cui dovrei preoccuparmi.


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