-- Capitolo 1 --
- GIORGIA. -
Mi appoggio sul bracciolo del divano blu notte stanca di tutto il movimento appena fatto. Non ricordavo che ci fossero cosí tante scale nel mio condominio. Avrei potuto prendere l'ascensore, ma non ho una grande passione per quelle scatole infernali. Saranno anche comodi, ma l'idea di rimanerci chiusa dentro non mi esalta per nulla.
Inoltre l'abbiamo caricata di valige e scatole, quindi anche volendo non ci sarei stata.
Una scusa valida.
Guardo il sedere del mio nuovo coinquilino e sorrido mentre si abbassa a prendere l'ultima scatola appoggiata all'ingresso. Decisamente un bel sedere, come quello di Captain America. Lui sì, che ha un culo da favola! Vorrei incontrarlo solo per toccarlo.
Ovviamente il ragazzo piegato a novanta di fronte a me non è il bell'attore Chris Evans, ma di certo non lo sdegno. Alessandro Monti è alto, con spalle larghe e un culo che parla. Sul serio, prima o poi una palpatina gliela darò. Ha un fisico slanciato, chiaro segno che si alleni anche se spero che non sia uno fissato con la salute.
I capelli sono di un biondo miele tenuti corti, ma si notano i ricciolini. Da piccolo doveva somigliare a quegli angioletti carini dalle guanciotte paffute. Ora di tratti delicati da cherubino non ha proprio nulla, ma lineamenti duri e severi con un accenno di barba e degli occhi azzurri allegri. Ecco, gli occhi e l'allegria che vi si legge potrebbe essere quella di un bimbo.
Sono così contenta che Anna abbia voluto cambiare casa! La mia vecchia coinquilina non era certo un bel vedere come Alessandro! Sembra tutto fantastico, ma una piccola parte di me mi fa presente quanto io sia pessima nelle nuove amicizie, anche se Ale sembra mettermi a mio agio.
Ho difficoltà perchè sono timida, ma non posso girarmi dall'altra parte e fare finta di niente. Inoltre dipende anche dalla persona che ho di fronte e Ale mi sembra simpatico e disponibile, soprattutto non sembra aver problemi ad abbattere le mie barriere di timidezza.
Appena arrivato mi ha sorriso e ha iniziato a chiacchierare come se nulla fosse, come se ci conoscessimo da tempo. Forse è proprio per questo che sono così tranquilla ora.
<<Ti va di ordinare la pizza per cena?>> chiede voltandosi verso di me.
Lascio scorrere lo sguardo sul suo corpo rivestito da jeans e maglietta e arrivo a quegli occhi vivaci. <<Certo.>>
<<Ordini tu?>> chiede con lo scatolone in mano mentre io annuisco. <<Prendo una vegetariana.>>
Ecco rovinato il mio coinquilino. Era tutto troppo bello. <<Sei vegetariano?>>
Se è vegetariano non possiamo andare d'accordo. Ho amici vegetariani e rispetto la loro scelta, ma non ho intenzione di non poter mangiare una succosa bistecca al sangue solo perché Alessandro non la mangia. Non ho intenzione di non poter tenere in frigorifero degli affettati gustosi solo perché contaminano il resto del cibo. Mi dispiace per gli animali, pesci e tutte le creature maltrattate, ma amo la carne e non ci rinuncerò per nulla al mondo. Amo anche il sushi e voglio mangiare ciò che voglio senza essere disturbata.
Mi ricordo ancora quando Anna si era trasformata in una vegana incallita per un mese, solo per il ragazzo che frequentava. Un mese terribile per me, non potevo praticamente tenere nulla nel frigorifero! Per mia fortuna si sono lasciati e lei è tornata la ragazza di sempre che condivide il mio amore per la carne.
Scoppia a ridere. <<No.>> mi guarda scuotendo la testa. <<Dalla tua espressione penso che non sarei più stato il tuo coinquilino.>>
Mi stringo nelle spalle. <<Ti avrei buttato fuori di casa se mi avessi vietato di mangiare carne.>>
<<Tranquilla, amo la carne.>>
Sorrido soddisfatta. <<Quindi sei sempre convinto per la vegetariana?>>
Annuisce. <<Ho solo voglia di mangiare qualche verdura.>>
Che persona strana.
Alzo le spalle e chiamo la miglior pizzeria d'asporto di Milano ordinando una vegetariana e una quattro formaggi. Dovrebbe arrivare nel giro di una ventina di minuti.
È distante dal mio appartamento, ma non sostituirei quella pizza con nessuna al mondo. Sono entrata in quel posto per puro caso ed è stato amore a primo morso. Non scherzo. Credevo di avere un orgasmo dopo il primo morso.
Accendo la televisione mentre Alessandro canticchia sistemando le sue cose nella sua camera. Se non sbaglio è la melodia di Snow dei Red Hot Chilli Peppers. Molto bene, abbiamo gusti musicali uguali. Si sta rivelando sempre più bella questa convivenza ed è iniziata da poche ore.
Il fatto più strano è trovarmi così a mio agio con lui, quando io con i ragazzi sono la persona meno consigliata con cui fare amicizia. Sono un persona molto timida, ma con Ale è diverso e ne sono felice. Secondo me sono stati proprio i suoi vivaci occhi azzurri e il suo atteggiamento gentile a farmi sentire tranquilla dal primo momento.
Ero titubante quando il mio padrone mi ha chiesto se andasse bene un coinquilino maschio, ma alla fine ho accettato pensando che potesse essere un'esperienza diversa. La mia prima e ultima coinquilina è stata Anna, non ho fratelli e vivere con un ragazzo è la prima volta se non tengo presente le vacanze fatte con gli amici e il mio ex ragazzo.
Ovviamente io e Ale non divideremo la stessa stanza, abbiamo due camere separate dal bagno in comune, entrambe che affacciano sul salotto. Un soggiorno spazioso con un tavolo a sei posti, oltre al divano e la televisione e una cucina a cui manca la porta. Non so se è stata tolta di proposito, o era stata pensata solo con l'arcata e l'infisso scuro.
Mi piace l'appartamento, è molto carino. Le pareti sono tutte chiare con qualche quadro per arricchirle, mentre il pavimento è di un bel colore antracite che si accosta bene al tavolo in vetro e alle sedie scure.
Metto sulla Fox, dove sicuramente troverò qualcosa da vedere, e infatti trovo una replica di "How I Met Your Mother". L'ho già visto numerose volte, ma è una delle serie televisive che più mi piacciono e che mi diverte sempre, inoltre c'è Neil Patrick Harris che nel ruolo di Barney è sexy. Non è certo come Chris Evans, ma ha un certo fascino anche lui. Peccato che nella vita reale sia gay, sposato e con figli.
Non si nota proprio che ho un debole per i ragazzi con capelli biondi e gli occhi chiari. Okay, sembrerebbe una descrizione di Alessandro e forse non è sbagliato. È davvero carino il mio coinquilino.
<<Robin me la farei.>>
Mi volto guardando il mio coinquilino. << Non sei un tipo da Lily? >>
Scuote la testa. <<Preferisco le more con gli occhi chiari e non troppo basse.>>
Ridacchio mentre si viene a sedere sul divano di fianco a me. <<La pizza arriva fra una decina di minuti.>>
A questo punto, io sono fuori dai suoi standard. Non sono alta e ho gli occhi di un colore che non mi è mai piaciuto. Un marrone dalle poche pagliuzze verdi e inoltre sono troppo grandi per i miei gusti. Niente stupefacenti occhi chiari. Un vero peccato.
<<Stasera, ti va di uscire?>>
Sbuffo scuotendo la testa. <<Devo studiare.>>
<<Che università frequenti? >>
<<Lettere in statale.>> rispondo. <<Tu?>>
<<Lo stesso.>>
Strabuzzo gli occhi facendolo ridacchiare.
Com'è possibile che io non abbia mai notato un ragazzo del genere? I ragazzi come lui non sfuggono alla vista e sono in quel posto da quasi tre anni. Dove avevo la testa? Insomma, ho avuto qualche problemino in questi ultimi due anni, ma potevo accorgermi di lui.
<<Com'è possibile che non ci siamo mai parlati?>> chiedo scioccata.
Sul serio, Alessandro non passa inosservato. Io e le mie compagne avremmo dovuto accorgerci. Avrei potuto conoscerlo molto prima, anche perché è simpatico. Ci siamo presentati questa mattina e siamo subito entrati in sintonia, cosa che non mi capita mai.
Si stringe nelle spalle. <<Non so, magari abbiamo frequentato i corsi in anni differenti.>>
<<Possibile che in nessuno ci siamo visti?>> chiedo incredula mentre lui ridacchia divertito. Cos'ha da ridere? Non posso credere che mi sia sfuggito. <<Devi dare qualche esame questa sessione?>>
<<Già fatto. Sto iniziando a guardare per la tesi.>> risponde tranquillamente. <<Tu che esame devi dare?>>
<<Cinema e storia dell'arte contemporanea.>>
Storce la bocca. <<Io li ho al secondo semestre e sono negato, mi dovrai aiutare. Ho solo quei due, quindi li devo passare.>>
<<Sei avanti!>> esclamo sorpresa e invidiosa che gli manchi così poco. Io nel secondo semestre ho ben tre esami! Quanto mi piacerebbe aver già finito. <<Prima vediamo come vanno i miei di esami.>>
Il campanello suona interrompendo la nostra chiacchierata. Io e Alessandro ci guardiamo, ma nessuno dei due è intenzionato ad alzarsi. Fuori fa troppo freddo e il solo pensiero di scendere per quelle scale gelate mi fa passare la fame. No scherzo, mi mangerei anche il mio nuovo coinquilino in questo momento, ma sto bene nel calduccio di casa.
Questo gennaio milanese è molto regido.
Finalmente cede alzandosi in piedi. << Vado io solo perché tu hai chiamato.>>
Sorrido felice e lo aspetto gustandomi già il sapore della pizza. Quando rientra in casa posiziona pizze e birre sul tavolino di legno massiccio davanti alla televisione e riprendiamo a chiacchierare.
Ho lo stomaco che mi brontola e a quanto pare non sono l'unica. Ridacchio mentre iniziamo a sfamarci, seduti uno di fianco all'altro sul divano blu.
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Ecco qui il primo capitolo della storia! Cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinioni e se vi è piaciuto lasciate le stelline
Baci G. ^.^
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