Primo anno|C.3
"Binario 9 3/4... Dove cavolo è?!"
Sarah osservò la stazione di King's Cross con rabbia.
C'era il binario 9 e poi il dieci: che razza di scherzo era quello?
Si guardò intorno: tutti la osservavano in modo strano.
Beh, era chiaro: aveva un gufo in una gabbia, un baule pieno di roba magica che nel mondo babbano non dovrebbe nemmeno esistere e... La bacchetta le spuntava dalla tasca dei jeans.
"Quanto sono cretina! Altro che intelligente! Se lascio la bacchetta così in bella vista sarò CERTAMENTE di Tassorosso."
Non che le dispiaceva, però le dava fastidio essere presa in giro.
E lei NON SOPPORTAVA di essere presa in giro.
E se succedeva? Calcio dove non batte il sole.
Beh, il suo primo calcio nei gioielli lo aveva dato al cugino, ed era stato fantastico vederlo soffrire, siccome non faceva altro che parlare della sua amichetta-rompi-scatole-che-piange-solo.
Sì, anche quello l'aveva infastidita.
Ma ora non poteva godersi il ricordo della sua vittoria con il bambino: doveva pensare a come raggiungere il treno e a cosa avrebbe mangiato li dentro.
Stava per avere una crisi isterica, dopo venti minuti di assoluta confusione, quando sentì una voce svogliata e strascicata che le diede subito sui nervi.
-E quindi, anche quel Potter andrà a scuola, papà?
-Sì, Draco. Quante volte dovrò dirtelo ancora?
Sarah si girò, osservando due tizi, padre e figlio, completamente uguali. Anche il bambino, come lei, aveva degli arnesi che di sicuro avrebbe usato per Hogwarts.
Voleva chiedere indicazioni, ma, siccome quel tizio le stava già antipatico e non avrebbe mai chiesto a nessuno un favore per via del suo orgoglio, rimase ad osservare quei due, per capire che cosa stavano facendo.
Poi, si stropicciò gli occhi: era davvero passato attraverso il muro quel marmocchio?
"Ma certo! Forse devo passare attraverso ad un muro!"
Si avvicinò a quello più vicino a lei, e, con un respiro profondo, si diede una spinta.
BAM!
La ragazzina cadde a terra.
-Cavoletti!- Esclamò- No! Ma perchè quello ci è riuscito?!
Il suo gufo la guardò con aria di rimprovero.
-Sì, so che sono una pazzoide!- Sbottò lei, incurante dei passanti che stavano per chiamare un manicomio.
-Hai bisogno di aiuto?
Lei si girò, ed osservò un ragazzo con i capelli rossi. Doveva essere di massimo tre anni più grande di lei. Aveva uno sguardo sbarazzino, e la osservava divertito.
Di solito lei odiava che i ragazzi le chiedessero qualcosa o ridessero di lei, ma quella volta, si limitò solo ad arrossire lievemente e dire:
-No, ehm...Ecco...Io...
Lui si avvicinò, e le sussurrò nell'orecchio, facendola rabbrividire:
-Primo anno per Hogwarts, eh?
-S...Sì- Mormorò lei.
-Ok, allora mi sa che hai sbagliato passaggio, vieni.
Sarah si lasciò trascinare, osservando il ragazzo.
-Meno male che io e mio fratello ci siamo dimenticati i Fuochi d'artificio Filibuster! Se no adesso avresti perso il treno per la scuola più bella del mondo!- Commentò ridendo lui.
La ragazzina arrossì.
-Secondo me, a causa della mia sbadataggine finirò in Tassorosso...
-Dai, non dire così!- La consolò il ragazzo- Scommetto che hai anche altre qualità!
-Ah, quindi essere sbadata è una qualità?- Sbottò Sarah, ironica.
-Diciamo di sì.
Scoppiarono a ridacchiare tutti e due.
-E tu? Di che Casa sei?- Chiese Sarah.
-Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore!- Lui gonfiò il petto, scherzando.
Arrivarono al passaggio dove prima era passato quel ragazzino tutto 'gne gne Potter'.
-Ora, sei pronta?- Le chiese lui, facendola sobbalzare.
-Ehm...- Sarah strinse forte le mani sul carrello che trasportava la sua roba, tanto che le nocche le divennero bianche.
Con stupore, il ragazzo la prese per mano.
-Tranquilla, non ti succederà niente.
Normalmente, lei avrebbe preso a pugni un ragazzo dicendogli che non doveva toccarla e che non aveva paura, ma non lo fece.
Sorrise timidamente e guardò diritta davanti a se.
Piano... Veloce... Si sarebbe schiantata?
No.
La prima cosa che vide fu una scarlatta locomotiva: l'Hogwarts Express.
Intanto, c'erano un sacco di ragazzi e ragazze come lei che si affrettavano a salutare i famigliari.
-Wow...- Si limitò a mormorare.
-Ehi Fred! Quanto ci metti? Hai trovato la fidanzata?- Un ragazzo uguale a quello che aveva portato Sarah al binario 9 3/4 si sbracciava, per farsi notare.
Era vicino ad un sacco di persone con i capelli rossi. L'unica bambina, oltre la madre, piagnucolava.
Aveva circa dieci anni.
-Arrivo! Scusami, ma devo andare- Disse Fred, salutando Sarah- Ci vediamo sul treno!
-Ciao...- Sarah agitò timidamente la mano, iniziando a portare i bagagli sul treno, mentre sentiva dire:
-Quel poveretto non è mica un animale dello zoo!- Dalla signora con i capelli rossi.
Si cercò uno scompartimento, ma quasi tutti erano strapieni, e gli altri erano di alunni di circa quindici anni.
Non che non fosse stata capace di affrontarli e di metterli a tacere, ma era meglio non rischiare di essere espulsa fin dal primo viaggio in treno.
Si affacciò ad uno scompartimento, e vide il ragazzino della Gringott seduto da solo.
Beh, poteva andare con lui a parlargli, visto che sembrava spaesato e meravigliato quanto lei. Stava per aprire la porta dello scompartimento, quando, un ragazzino della sua età dai capelli rossi la superò.
"Grazie tante, eh!" Pensò, allontanandosi. Cercò di guardarsi intorno, per scorgere anche un solo scompartimento libero.
-Spostati. Stai bloccando il passaggio.
A parlare, era stato quel ragazzino biondo ossigenato del binario, che la guardava con aria di superiorità.
Era seguito da due figure scimmiesche.
-Prego?- Chiese lei, irritata.
-Sei scema o cosa?- Ghignò quello, mentre i due dietro ridevano.
-Vedo la tua testa dentro un gabinetto, o sono l'unica?- Rispose a tono lei.
-Togliti dai piedi, sanguemarcio.
-COME MI HAI CHIAMATA, VISCIDO?!- Ringhiò Sarah, sfoderando il pugno e sollevandolo già- Chiedimi subito scusa!
Quello indietreggiò:- Facilmente irascibile, hai abbastanza ego... Mezzosangue e figlia di Atena.
-Sì, allora non sei un completo imbecille!- Commentò la ragazzina, ironica- Guai a te se ti rivolgi ancora così con me, chiaro?
-Ehm...Certo...
-Addio!- Sarah si allontanò, con passo deciso.
Ma chi si credeva di essere quello?
-Wow! Finalmente qualcuno che fa zittire Malfoy!
Lei si girò, e dietro di lei vide i due gemelli di prima.
-Oh, ciao.
-Non hai un posto dove stare? Se vuoi puoi venire nel nostro scompartimento!- Commentò uno di loro.
Era impossibile capire chi fosse Fred e chi l'altro.
I due gemelli la fecero accomodare sui comodi sedili. Era una piacevole sensazione star seduti li.
-Oh, non ci siamo presentati!- Esclamò lei, dopo un po'- Io sono Sarah Kudo, e voi?
-Io sono Fred.
-Aspetta...Credevo di essere io Fred!
-Ma no, tu sei George!
Sarah rimase a fissarli allibita.
Loro la osservarono e scoppiarono a ridere.
-Ok, io sono Fred- Commentò il primo.
-Ed io George.
-Posso fidarmi?- Chiese lei, ridacchiando- O avrete preso uno 'sclero' di personalità?
-NOI? NOOOOO- Commentarono in coro quei due.
Il viaggio nel treno fu fantastico, e Sarah trovò in immediato, nei gemelli, due fantastici e divertenti amici.
Loro le spiegarono che ognuna delle quattro Case aveva una qualità precisa: Grifondoro il coraggio, Corvonero l'intelligenza, Tassorosso l'umiltà, e Serpeverde è per gli ambiziosi ed egocentrici.
Tutti e due, come i loro precedenti fratelli e genitori erano stati smistati a Grifondoro. Anche Ronald, il loro ultimo fratello, seguiva Ginny, la bambina che aveva visto Sarah prima, doveva fare lo smistamento.
-Ma...come si fa lo smistamento?
-Eh, non possiamo dirtelo!- Ridacchiò George.
-Ma sappi che se finisci a Serpeverde, non sei più nostra amica!
-State scherzando, vero?- Borbottò Sarah, abbastanza nervosa.
-Certo!- Esclamò Fred- Mica puoi andare a Serpeverde tu!
Ma Sarah non ne era tanto sicura.
Siamo sull'Hogwarts Express!!! Wohooo!
E qui conosciamo l'alto orgoglio di Sarah! (io nella vita reale ce l'ho solo come fangirl). E beh, è una cosa dei Kudo pavoneggiarsi ed essere egocentrici.
Beh, di certo Sarah non si metterà a fare come Shinichi, ma ha una alta stima di se, e questo la renderà una scelta difficile per il Cappello Parlante...
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