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"Allora...mmh,dovrei pensare che ti piace Michael?" disse Ney riportandomi alla realtà.
"Ehm...no.No direi di no,non lo conosco neanche." dissi io bevendo un sorso di latte.
"Da come lo guardi sembra il contrario." disse abbassando lo sguardo e sbuffando un po.
"Courtney...non è che magari è il contrario?Forse Michael piace a te?" dissi per poi cercare il suo sguardo,ma lei continuava a tenere la testa bassa finché...
"No!Io e Michael siamo solo amici! Okey?Chi sei per dire una cosa simile?!!" disse da incazzata.
Subito dopo si alzò se e ne andò lasciandomi fare colazione da sola.
Sinceramente io alzai le spalle e continuai a mangiare.
Prima o poi gli passerà.
Mentre finivo di fare colazione la sedia davanti a me che qualche minuto fa era stata strisciata a terra venne spostata.
"Allora che hai fatto di così grave da far incazzare Courty?" Michael si era seduto davanti a me.
Si parlava del diavolo e so spuntate le corna.
"Nulla, se la sente in culo." dissi con nonochelanche. Poi ripensai a ciò che avevo appena detto.
"Eeehm cioè nulla ehm...io....che...erm..." guardai Michael,aveva una smorfia divertita sul volto.
Mi misi una mano come per coprirmi il viso e lui scoppio in una risata che mi fece sorridere e mordere il labbro per non ridere ancor di più...almeno così pensai.
"Senti ti andrebbe di conoscerci?" disse sorridendomi.
Coooosa?
"Che?!" dissi ridendo.
"Non ridere...mi imbarazzi se no.
Comunque vorrei frequentarti,in amicizia ovviamente." disse sempre sorridendo e iniziando a giocherellare con le sue mani.
"Ma hahahahaha,ma tu,tu non puoi interessarti a me! Cioè io... non sono come credi tu." iniziai con il mettendomi a ridere,ma poi finii con l'essere seria.
"Per questo voglio conoscerti." i suoi occhi si incastrarono nei miei lui sorrise e io andai nel panico.
"Ehm allora ci vediamo eh! Ciao." Mi alzai di scatto e me ne andai senza dargli un risposta e senza un motivo.
Beh il fatto di conoscerci mi andava bene,avevo bisogno di amici,solo che io non ero come lui pensava...tal punto io non vi ho mai descritto me stessa.
Dall'inizio della mia storia non mi sono mai descritta a voi lettori.
Beh come posso?
Sono una ragazza che non riesce neanche a spiegarsi "come Dio comanda."
Io sono quella ragazza che sembra forte fuori,ma che dentro è un cristallo delicato è sensibile;
Sono quella ragazza che non sa cosa vuole se non è sicura di sé al 100%,
Sono quella ragazza che per non mettersi a piangere insulta tutto e tutti,
Sono quella ragazza così timida che nelle lezioni di scuola non alza nemmeno la mano per dire la risposta,
Sono quella ragazza insicura di se,ma che con le persone non lo fa credere.
Quella ragazza così perfettamente imperfetta che vuole vivere i suoi sogni,
Quella ragazza che non sa cosa sia l'amore,che non sa come comportarsi con un ragazzo,una ragazza che tiene una maschera invisibile.
E queste sono solo piccole descrizioni(non specificate),ma potrei farci un libro.
Mi chiedo quante lettrici pensano di essere uguale a me o che lo sono.
Ditemi come siete,come vi vedete fuori e dentro.
Noi dovremmo essere solo noi stesse eppure abbiamo mille complessi per la testa: faccio schifo,sono orribile,non mi ama nessuno,sono grassa,la vita fa schifo, etc...
Noi non dovremmo nemmeno pensare queste cose eppure siamo sempre lì a farne una guerra.
......
"Paris! Paris svegliati!" una voce quasi in lontananza mi fece aprire gli occhi,era tutto così sfocato vidi la faccia o meglio le faccie di Roxy davanti la mia.
"Mmh...d-dove sono?" chiesi quasi non riuscendo a parlare.
Sembrava tipo stanchezza.
"In infermeria." disse la sua voce.
Ero in un dormiveglia in infermeria come ci ero arrivata?
"Sto morendo..." dissi.
Avevo gli occhi chiusi non riuscivo a tenerli aperti,ero così stanca che facevo fatica a parlare,anche solo pensare mi era difficile.
"No non stai morendo tranquilla.
Paris mi devi dire cos'è successo"
"Io...non lo so..." subito dopo sentii una lacrima graffiare il mio viso.
Piangevo? Perché?
Iniziai a singhiozzare piano piano.
Avevo paura,mi sentivo soffocare.
"Perché piange?" sentì di sfuggita.
Una voce da signora quarant'enne disse: "Non si preoccupi e per colpa del dormiveglia,provoca stanchezza e poi una persona reagisce a suo modo tra neanche 5 minuti smetterà."
Sentii silenzio mentre cercavo di riprendermi finché...
"Ehy che succede!" Courtney?
"Non lo so stavo andando a fare colazione quando lo travata per terra giù dale scale.Penso l'abbiano spinta." disse Roxy.
"oddio mio! Senti dagli un po d'acqua." disse Courtney.
Ad un tratto sentii l'acqua fresca bagnarmi le labbra e scendere giù per la gola.
Roxy si bagnò le mani e me le passò sul viso,mi fece aprire gli occhi piano piano.
La luce mi infastidiva,mi prese la mano e mi fece sedere.
"Mi gira la testa.
Ma che mi è successo?" dicevo tenendo una mano sulla mia testa per colpa del male.
"Penso tu sia caduta dalle scale." disse Courtney.
"Sencondo me ti hanno spinto!" disse Roxy quasi con tono arrabbiato.
"Io resto del fatto che lei sia caduta..." disse a modi so tutto io.
"Se fosse caduta da sola se lo ricorderebbe,ma poi-" gli iniziai a parlare sopra. "Smettetela già mi fa male la testa, e poi quando mi ricorderò cosa è successo ve lo dirò..." sbuffai un po.
In quel momento notai che avevo un braccio fasciato e anche un ginocchio fasciato.
Ma che cazzo era successo???
"Ma...come farò a ballare?!?!" quasi urlai a modi checca.
"Mi dispiace per il momento non potrà eseguire le lezioni di ballo.
Torni da me tra 2 settimane." e con questo mi diete una stampella.
Che cosa! Sto cazzo che mi prendo la stampella.
Pensai.
"Io sta cosa non la voglio!" gli dissi,guardando con disprezzo la stampella.
"Senta prenda sta stampella e se ne vada." disse l'infermiera con sguardo minaccioso.
"Grazie arrivaderci!eheh..." disse Roxy prendendo la stampella e facendomi uscire in fretta.
"Suppongo che non verrai a lezione." disse Courtney.
Minchia tu si che sei intelligente!
Pensai.
"Suppongo che le lezioni siano già iniziate,non vorrai fare ritardo vero?" dissi mettendo un finto bruncio dispiaciuto,ma divertito(?)
(non ha per niente senso...)
Lei sbuffò e poi disse "hai ragione meglio che vada ciao."
La salutai con la mano con un finto sorriso.
Io e Roxy iniziammo a dirigerci nel dormitorio femminile quando una voce ci fermò.
"Ehy come stai?" Michael.
"Bene tranquillo non è niente." dissi sorridendogli.
"Come fai a dire che non è niente! Hai un braccio e una gamba fasciata!" disse come se io fossi pazza,ma io sono così non è importante se capita qualcosa a me non deve essere importante,non ho mai voluto la pietà di nessuno.
"Devo andare..." fu l'unica cosa che dissi per poi girarmi e incamminarmi di nuovo per il dormitorio.
Mi sentii in colpa per avergli parlato così,ma non sapevo cosa dire.
Non ero brava a parlare,ma a scappare si...
****
Erano passate due ore avevo fame,visto che Roxy era sotto la doccia presi la stampella e uscii.
Andai verso le macchinette,mi presi dei mikado e poi uscii dal dormitorio.
Entrai nella scuola c'erano pochissime persone nei corridoi.
Quelle persone mi guardavano e tra loro parlavano di me.
Subito mi sentii giudicata fin da piccola avevo paura del giudizio e ancora ora.
Deglutii a vuoto e stessi con lo sguardo basso.
Dopo un po che vagavo a vuoto iniziai a sentire della musica che iniziai a seguire per vedere da dove arrivasse,finché non arrivai a una porta rossa.
Entrai piano senza fare rumore.
Mi fermai di colpo quando notai che era una sala di registrazione.
Indovinate chi c'era?
Lo incontravo ovunque questo ragazzo.
Iniziò a cantare...Dio la sua voce era troppo bella!!
Continuavo ad ascoltarlo e ogni volta che ricominciava da capo sorridevo come un idiota.
Lo guardavo ballare prima di iniziare a cantare, ballava ovunque.
Quando parlava mi mordicchiavo il labbro per non sorridere ancor di più.
Quando cantò tutta la canzone non mi accorsi neanche che avesse finito.
Parlava e parlava finché sentii un: "va bene arrivo subito."
In ritardo percepii ciò che avesse detto,mi girai e lo vidi venire verso la porta.
Dovevo sparire se no mi avrebbe visto e che figura di merda mi sarei fatta.
Per fortuna un tipo chiamò Michael e io riuscì a uscire dalla porta senza farmi vedere;ahimè la porta sbattò e in meno di due minuti c'era la porta aperta una Paris dietro la porta e un Michael che si guardava destra e sinistra,per fortuna non mi vide.
Quando dal mio telefono non partì una chiamata.
Lo presi per bloccarlo nel panico più totale.
Michael era confuso,ma per fortuna feci in tempo a bloccare il telefono.
Lui chiuse la porta e se ne andò.
Del tipo che se si fosse girato ci sarei stata io a guardarlo senza porta a proteggermi.
Infine come se nulla fosse accaduto tornai in dormitorio dove mi presi il caziatone da Roxy per il fatto di essere sparita senza neanche averla avvertita.
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