15 ★
Chiamai Muso una decina di volte, continuava a non rispondere allora feci che entrare in Disco.
Lo cercai il più possibile ma non lo trovai, quindi mi recai al bar a prendere da bere.
Rimasi in coda una quindicina di minuti e finalmente potei ordinare. Presi un Long Island giusto per incominciare bene la serata.
Rimasi lì a berlo quando mi sentii urlare da dietro.
"Sei arrivata!! Non mi hai chiamato!"
"Si ti ho chiamato Muso, almeno una decina di volte" dissi alzando gli occhi al cielo.
Rincominciai a bere il mio cocktail quando alzai lo sguardo e vidi Muso continuarmi a fissare da psicopatico.
"Che c'è?" dissi in tono spazientito.
"Cos'hai?" chiese
"Nulla"
"Cos'hai?"
"Nulla ti ho detto"
"Sei una bugiarda" disse alzando le spalle come se mi conoscesse alla perfezione, come se mi capisse.
Sbuffai e poi gli spiegai la situazione.
E lui non disse nulla ma semplicemente mi diede un bacio sulla guancia e mi portò nella pista a ballare, tutto ciò di cui avevo bisogno.
****
Passata un'ora se non di più, andammo fuori a prendere un po' d'aria e mi sentivo rilassata, non avevo più addosso quel cattivo umore, era come se mi fosse scivolato addosso.
Io e Muso tornammo dentro, ballammo, bevemmo, da bravo amico mi accompagnava al bagno e mi aspettava fuori, tornavamo a bere e a ballare; finché non mi salí del tutto la botta.
Tutto iniziò finalmente a girare. La musica riecheggiava nelle mia testa lentamente, le parole delle persone intorno a me erano confuse e tutto questo mi fece sentire bene.
Dopo qualche ora, erano quasi le 2.00 di notte.
Andai di nuovo fuori a prendere un po' d'aria ma questa volta da sola. Mi sedetti sul marciapiede e respirai quell'aria fresca e rimasi lí ad aspettare qualcosa che non sarebbe mai successo.
Alzai la testa all'insù e guardai il cielo
"miriadi di stelle così lontane ma che sembrano così vicine" Pensai.
E in quel momento sentii una malinconia nel petto. Mi chiesi se anche io ne avrò mai una, se avrò mai una stella che è lontana ma allo stesso tempo così vicina a me, che nonostante la distanza sarà mia e nessuno potrà toccarmela..chissà se ne avrò mai una.
"Ehi.." la voce di Muso mi riportò alla realtà "Tutto bene? Non hai freddo?"
Gli sorrisi e gli annuii, lui si sedette vicino a me e poi gli dissi: " Non credo che con tutto l'alcool che ho in corpo potrò sentire freddo sai"
"Beh in effetti ci sei andata giù pesante ahahah" rise e io sorrisi, come una bambina innocente.
"Comunque.. ho beccato Michael dentro"
Subito alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
"Sono arrabbiata con lui non voglio vederlo" dissi dando le spalle a Muso.
Ci fu qualche minuto di silenzio e poi lui a bassa voce disse: "Non credi che dovresti finirla?"
Mi girai e lui aveva lo sguardo basso..
"Di che parli?"
"Smettila di far finta di non saperlo.-" La sua voce diventò un po' più dura. "- Lo neghi a tutti, ma soprattutto lo neghi a te stessa!"
Sentii il panico che si fece varco nel mio corpo e tutto girava.
"Ma cosa stai dicendo?!" Volevo solo che lui si tranquillizzasse e mi parlasse più chiaramente quando poi mi prese per le spalle e con voce più calma mi disse: "Paris guardami." Lo guardai e.. "Lui ti piace. Lo so che ti piace. Lo so da come lo guardi, da come Vi guardate. Lo so perché per quanto poco tempo sia passato riesco a capirti e vedo ciò che tu non vuoi vedere perché hai paura, ma ti piace quindi smettila! E..vai da lui."
In quel momento il mondo si fermò sul serio.
Continuavo a guardare Muso, chiusi gli occhi e scoppiai a ridere.
"Che carino che seiii!! Mi spiace deluderti ma Michael non mi piace per niente -" mi alzai e presi la mano di Muso "- che dici se tornassimo a baaallare? Si? Perfetto!!" Iniziai a tirarlo dal braccio, lui era tutto serio e io cercavo di non far vedere che dentro di me stessi urlando, quindi ridevo e saltellavo.
"Mmh.. ascolta io vado a prendermi da bere, vuoi qualcos'altro? "
"Sii, prendimi quello che prendi tu"
"Va bene, stai qua"
Lo guardai allontanarsi e vedevo che il suo umore non era più quello di prima, mi girai dal lato opposto, però andai a sbattere contro una persona..
"Ehi tutto bene?" delle mani calde mi presero le spalle per far si che non cadessi, ma subito riconossi la voce.
Alzai lo sguardo e incontrai quegli occhi scuri..
"Paris.." disse, mi fece un piccolo sorriso.
Io scostai subito le sue mani dalle mie spalle e poi dissi: " scusa" presi e me ne andai a passo veloce.
Cercai di fare il giro per poter raggiungere Muso e quando arrivai al bancone era lì che parlava con una ragazza, ma dal suo sguardo si capiva che era ancora giù di morale.
Mi avvicinai ma mi misi dietro di lui appoggiata al bancone, in modo da non disturbarlo.
Lui mi vide e continuò a parlare con la ragazza, lei gli diceva che stava finendo gli studi e a breve si sarebbe laureata in letteratura.
Poco dopo la ragazza andò al bagno e subito Muso mi passò il mio drink.
"È carina" dissi spezzando il silenzio tra noi.
"Si, ma non è il mio tipo" disse bevendo.
"Ooh adesso hai anche un tipo? AHAHHAHA, buon per te"
"Dai stai zitta" finalmente sorrise.
Iniziammo a scherzare e a parlare lì davanti al bancone, il cameriere ci riempiva i bicchieri e continuammo a bere.
Con tutto l'alcool che avevo bevuto dovetti andare in bagno, ma ora il mondo girava per davvero.
Non capivo niente di quello che mi succedeva attorno.
Arrivai al bagno e ci misi 100 anni solo per fare pipì.
Quando finalmente uscii dal bagno camminai verso la pista, iniziai a "ballare" anche se in quelle condizioni sembravo più una scimmia morta.
Andai addosso a un sacco di persone e ogni volta ridevo da sola.
Continuai a camminare fin quando davanti comparve qualcuno, pantaloni larghi neri e mocassini.
Alzai lo sguardo e: "Ehi tu; levati, non vedi che devo passare" dissi con tutte le forze, avevo bevuto così tanto che mi pesava persino pensare.
Qualcuno passandomi accanto mi diede una spallata e io persi l'equilibrio, ma la persona davanti a me mi prese.
"Dovresti bere di meno" disse
A scoppio ritardato gli sorrisi e riuscii a vedere bene il suo volto...Michael mi sorrideva, con quella fossetta adorabile.
"Oooh ma che noia! Sono ancora arrabbiata con te e poi smettila di essere sempre così carino." Uno sbiascichio dietro l'altro.
Lui continuava a sorridere e non capivo ciò che mi diceva.
Chiudevo gli occhi e cercavo di connettere per capire, per un instante vidi tutto nero anche se sembrava non finire mai, mi sentii dare degli schiaffeggi delicati sulla guancia e spalancai gli occhi: "Si?" Dissi
"...Paris penso che dovresti tornare al dormitorio"
"Ma nonvuoi ballare con me???"
"Non ti reggi manco in piedi su forza andiamo"
Lui mi prese una mano e quando me ne resi conto sorrisi anche se lui non mi vide. Appena usciti dalla discoteca mi ricordai di Muso.
"nonono aspetta, io devo..chiamare Muso, Mause eheheh..fa ridere perché non ridi?"
"Non ti preoccupare di Muso ora andiamo"
"No ma asp—" Nemmeno il tempo di finire la frase che vomitai l'anima su quel bellissimo marciapiede, di classe direi...
***
Michael mi accompagnò fino al dormitorio mi fece lavare e mi diede da bere l'acqua.
"C'è la fai a metterti il pigiama?" Mi chiese.
Ero seduta sul letto e lui era in piedi.
"Ssi non ti preoccupare" iniziai a cercarlo sotto i cuscini e: "Mikee ho perso il mio pigiama con gli orsetti..però ti prometto che ne compro un altro ugua-" Lui si avvicinò, prese il pigiama di fianco a me e me lo passò.
"Oh..ma tu sei un mago. Il mago Michael ahahah" Nel mentre che parlavo iniziai a spogliarmi, Michael era girato, mi alzai perché non riscii a togliermi il top e mentre facevo la lotta per sfilarlo persi l'equilibrio e caddi a terra.
"Aai..Mike sei ancora qui? ..Aveei bisogno di una mano..ci sei?" La stanza girava e dover parlare era faticoso.
Mi sentii prendere le mani dall'alto facendomi alzare.
"Alza il braccio" disse, e dopo che lo alzai feci la stessa cosa con l'altro braccio.
Lui era delicato ed era concentrato, io riuscivo solo a guardarlo mentre la stanza girava.
Mi sfilò il top, e poi mi guardò; io ero incantata e quando lo vidi sorridere mordendosi un labbro, sorrisi.
"Sei sempre così bello tu" dissi dandogli le spalle per prendere il pigiama.
"Aspetta, faccio io" disse solo.
Mi mise la maglia del pigiama e io nel frattempo cercavo di togliermi la parte di sotto, ma persi l'equilibrio e mi ritrovai a tenermi sul suo petto..alzai il viso verso di lui e sorrisi come una bambina divertita, poi mi avvicinai, lui continuava a stare fermo, ma quando capí le mie intenzioni si spostò.
"Ehi ascoltami..non voglio approfittarmi di te" e con delicatezza mi spostò leggermente.
Per un attimo sentii il panico, ma subito mi girai e me ne andai nel letto, mi misi sotto le coperte e gli diedi le spalle.
Il fatto di non essere sobria complicava tutta quella situazione è soprattutto non era una situazione volontaria, non avevo idea di cosa stessi facendo, però il quel momento mi ero sentita felice ed è forse per quello che decisi di provare a baciarlo, o forse le parole di Muso erano solo vere...sentii una lacrima scendermi giù sul viso e la lasciai lì ad asciugarsi con brutti pensieri per la mente; provai ad addormentarmi quando il mio cellulare vibrò, lo presi e: 15 chiamate perse da: Muso💘
"Oi dove sei finita?"
"Non ti ho più trovato alla festa, stai bene, mi chiami per favore"
"Che cazzo Paris rispondi a sto telefono"
"Potresti solo dirmi se stai bene?!"
"Paris ti prego, mi sto preoccupando, sei con qualcuno?"
-CHIAMATA PERSA
Digitai sul telefono per rispondergli:
"Si,,,trsnquillo sono andta via cOn Maichaek , nin peeoccuparti!!"
Dopo di che lasciai il telefono lì e chiusi gli occhi.
"Paris" disse Michael nel silenzio della stanza.
"Mmh" mi sentivo tutta pesante.
"Io ora vado, passo domani..mi raccomando riposati"
Non risposi, ma appena sentii la porta aprirsi..
"Non andare.."
Di nuovo silenzio.
"Non andare, rimani."
La porta si chiuse e sentii i passi venire verso il letto e si sedette su di esso.
Mi accovacciai a me e sorrisi.
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