~Hit yourself~

Stre'sPOV:

~É stato meriti di Finch.

Mi ha insegnato a meravigliarmi.

Mi ha insegnato che non bisogna scalare una montagna per sentirsi in cima al mondo.

Che anche i luoghi più brutti possono essere bellissimi se ti concedi il tempo di guardarli.

Mi ha insegnato che va bene perdersi...Se si ritrova la strada di tornare.

Ma nell'imparare tutto questo, mi sono persa una cosa fondamentale.

Non ho visto Finch.

Non ho visto che soffriva. Non ho visto che mi stava dando lezioni sul andare avanti.
Finch era un sognatore.

Sognava ad occhi aperti.

Sognava la bellezza del mondo e la trasformava in realtà.

Mi ha dimostrato che ci può essere della magia anche nei luoghi più inaspettati. Che ci sono posti luminosi anche nei giorni più bui.

E se non dovesse esserci, tu puoi essere quel posto con le tue infinite capacità.~

Stringo con gli occhi chiusi il petto di Alex, piangendo, mentre lui lentamente mi passa una mano tra i capelli scompigliati.

<<N-Non doveva finire così! Io volevo vedere un film comico, non uno drammatico!>>

Gli grido singhiozzando mentre la stretta nel suo petto diventa sempre più forte. Avevamo quasi finito di vedere un film su Netflix, intitolato: "Raccontami di un giorno perfetto" e siccome era un genere strappalacrime, ero finito a commuovermi.

<<Ma dicevano tutti che era bellissimo...>>

Sì giustificò Alex, passandosi una mano dietro l'orecchio e con imbarazzo, spegnendo la TV.

<<Meglio se andiamo a dormire, domani abbiamo scuola Stre...>>

Balbettò timidamente per alzarsi dal divano e dirigersi in camera sua.
Così senza degnarlo di uno sguardo e con finta offesa, vado come lui nella mia tana e gli auguro la buonanotte
(Anche se spero abbia gli incubi peggiori dopo avermi fatto vedere quel film).

Chiudo velocemente la porta e mentre mi lascio cadere sul letto, afferro il telefono sul comodino. Lo apro indifferente, mentre una notifica di Instagram produce un piccolo suono acuto; È un nuovo follower:
spinaoscura ha iniziato a seguirti.

Ma chi è?
Clicco subito sulla foto profilo di una ragazza sorridente e vedo le foto di Anna, assieme a un nostro compagno di classe: Ettore Canu.
Sono particolarmente uniti in tutti i post che ha pubblicato, anche se i social spesso ingannano la realtà.
Lascio qualche "Mi piace" un po' dappertutto per le belle immagini e metto in ricarica il cellulare:
sono troppo stanco per rimanere sveglio a guardare il telefono, così come un sasso mi addormento senza nemmeno essermi sistemato nel letto.

==================================

<<Ehy Stre!>>

La voce di Anna risuona in tutto il cortile, ma inizio a notare solo ora che dentro di lei c'è sempre qualcosa di speciale che aspetta tutti.

<<Ehy Anna!>>

La saluto con la mano, mentre io mi avvicino alla mia amica, ferma in piedi con le spalle appoggiate al muro del edificio.
Sembra felice ma allo stesso tempo preoccupata: ieri il cielo mi aveva avvisato di un pericolo imminente, ma io lo avevo ignorato...Dannazione a me che non ascolto mai nessuno!

<<Volevo chiederti...Ma tu hai sentito cosa ha fatto Cico? Il nostro compagno di classe, quello un po' violento?>>

Mi sussurra vicino al orecchio, per poi voltarsi a controllare che non ci sia nessuno a spiarci.
In realtà non avevo sentito nulla di strano che avesse fatto fino a adesso...Cosa intendeva?

<<No...Perché?>>

Domandò io ribattendo curioso, ma lei scuote il capo, impaurita.
Cosa avrà fatto per terrorizzarla così tanto? Cavolo, StreCatto, hai troppe domande senza risposta!

<<Ha tirato un pugno a uno della altra classe, solo perché aveva scherzato un po' sul suo conto. Credo lo stia iniziando a prendere di mira, solo per una sciocchezza del genere...>

Ribatte Anna e io sussulto: solo per una dannato scherzo?!
Ma certo che questo è un idiota! Mentre con rabbia rifletto, una folla di persone si accalca a due studenti mentre qualche d'uno fa uscire il cellulare o la macchina fotografica.

<<Oh dio...>>

Mormora la ragazza al mio fianco, mentre velocemente si aggrega agli altri alunni trascinandomi con lei. Cerca di farsi spazio tra l'enorme folla, ma è quasi impossibile anche se ce la stiamo mettendo tutta.
Uno spiraglio poi appare davanti ai miei occhi e così, ne approfitto e riesco a passare avanti.
La scena a cui assisto però è pietosa: un ragazzo, Cico, sta affrontando un altro studente, caratterizzato da dei capelli bianchi tinti e una leggera barbetta. Purtroppo però il combattente del altra classe è magro e robusto, ma non abbastanza, mentre il mio compagno è forte e allenato:
noi studenti siamo come un banco di pesci che rimangono uniti, mentre osserviamo lo squalo che divora un altro di noi, senza fare nulla.

No, questa volta non voglio essere uno spettatore, ma voglio essere un partecipante.

<<Ehy, lascialo stare!>>

Urlo furioso, mentre tutte le grida si zittiscono e la gente si sposta per farmi passare.
Avanzo lentamente, con il cuore che mi batte in gola e gli sguardi di tutti puntanti su di me. Che situazione critica, mi mette a disagio essere visto da tutti...

<<Ah, sì, sei tu! Il Transgender del ca*zo! Cosa vuoi?>>

Chiede scrutandomi a capo a piedi, ma io a differenza sua, lo fulmino con lo sguardo e gli grido contro, furioso per come si stava comportando.
Però, la domanda che mi frullava nella testa era: ma i professori perché non intervenivano?

<<Lascialo stare! Solo per uno scherzo ti metti a menarlo eh?!>>

Mi piazzo davanti allo studente che adesso, stupito, guarda retrocedendo inerme la scena con il naso che sanguina: credo sia rotto.
Il viso di Cico passa dal essere infuriato a essere incaz*ato e si prepara a riempirmi di botte, ma io non ho paura di lui. F*nculo lui e le sue cavolate del secolo.

<<Stai zitto!>>

Grida stringendo le mani, così forte da far diventare le nocche bianche, per poi sferrare a occhi chiusi un pugno dritto sulla guancia.
Un ululo di sorpresa degli altri studenti si leva sulle nostre teste, per poi trasformarsi in un incitamento alla rissa.
Che idiozia penso, mentre barcollo al indietro quasi cadendo sullo studente che ho "salvato" e ora si è unito agli altri. Stringo i denti: cavolo, fa male, ma devo resistere.

<<Non ti devi mettere contro di me!>>

Ulula, per poi prendermi per la felpa rossiccia che indosso quel giorno: ma io gli sorrido.
Non ve l'ho mai detto? Quello che mi fa andare avanti è il mio sorriso. é il mio potenziale. Tutto ciò che racchiude la mia forza

<<Che caz*o sorridi ora?!>>

Chiede Cico più infuriato di prima, ma io continuo a sorridergli da innocente, senza rispondergli. Voglio vedere come reagisce ora.
Ma lui, così, come una belva feroce, mi fa arrivare un pugno. Due, tre, quattro, cinque...Ho perso il conto ormai. Finché non mi ritrovo disteso a terra, sanguinante e con dei lividi. Ma non importa, anche se tutta la faccia mi fa malissimo, lo accetto così com'è.

<<Stre! Svegliati, forza!>>

Anna. La vedo a malapena. é tutto sfocato e la vista è annebbiata, ma riesco a vedere che è chinata su di me e delle lacrime le scendono lungo le guance.
Nonostante mi faccia male tutto il viso, le rivolgo un sorriso forzato e le prendo la mano, stringendola delicatamente.

<<Va tutto bene, stai tranquilla...>>

Un attimo dopo, il buio si impossessa di me mentre sento in lontananza ancora la voce di Anna che chiama anche se ora è quasi un sussurro.

Angolo autrice:
Ehy ragazzi, come va? Spero tutto bene! Spero vi sia piaciuto questo capitolo (penso troppo lungo per voi) e spero anche che vi sia piaciuto la citazione al film "Raccontami di un giorno perfetto"!
Ora, scusatemi, ma vado a dormire dato che ho finito il capitolo al una e trentatré di notte e sto morendo qwq. Al prossimo capitolo!
{~Here we go!~}

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top