•48 (extra)•

KYOJI POV

Sono passati un bel po' di mesi ed è arrivato il Natale.

In questo periodo ne sono successe parecchie, ma vi spiego le principali.

Iniziamo con la mia situazione.

I papà mi hanno fatto cambiare scuola, non sono riusciti a trovare un altro metodo contro il bullismo che non fosse questo.

Hidetsu si è arrabbiato parecchio, ma il padre verde mi ha rivelato che passa molto tempo in camera a piangere.

Mi sento in colpa, ma sono anche un po' arrabbiato con lui per la questione del marchio.

In questi mesi non abbiamo risolto nulla, anzi sta andando tutto a rotoli.

Ovviamente Hidetsu sta nella vecchia scuola e non riusciamo a vederci.

Non vuole però che ci incontriamo fuori e non ne capisco il motivo.

Passiamo ora a Riemiko.

Lei e Nariko sono felicemente fidanzate e devo dire che sono davvero carine insieme.

La corvina si è già fatta un sacco di film mentali sul loro matrimonio e sui loro figli...e io ho dovuto ascoltarli tutti.

Fra poco festeggiano anche sei mesi di relazione mente io e Hidetsu un anno.

Ora tocca ai papà.

Un giorno papà Suki si è sentito male e papi ha cominciato a farsi un sacco di paranoie se fosse incinto.

Alla fine era solo un'influenza, ma non mi sarebbe dispiaciuto avere un altro fratellino o una sorellina.

Ma non penso che ai papà sarebbe piaciuto, d'altronde hanno 39 e 42 anni e hanno un lavoro che gli porta via parecchio tempo, papi non riuscirebbe a gestire un altro papà incinto.

Dopo aver vissuto con papà incinto di Riemiko mi chiedo ancora come papi sia vivo.

Adesso passiamo al presente.

Sono le 12:30 circa del 25 dicembre.

Come ogni anno papi ha organizzato il pranzo di famiglia più qualche loro amico; quindi verranno i nonni, Hidetsu, Nariko, i gemelli Kaminari e i genitori di questi quattro.

Io e Hidetsu ci rivedremo finalmente dopo mesi, possiamo sistemare quella faccenda.

Sospiro e mi guardo attorno.

Papà si è rinchiuso in cucina e ha già cacciato tre volte papi da questa, affermando con tanto di ciabatta volante che lo disturbasse.

Perciò papi si è messo a preparare la tavola per ben 18 persone.

Io e Riemiko abbiamo ricevuto l'incarico di addobbare casa.

L'albero ovviamente l'abbiamo già fatto, ma mancano ancora delle lucine da mettere in giro per casa, così da rendere l'ambiente più natalizio.

"Coglione, riesci a tenere ferma una fottuta scala?!" sbraita lei guardandomi dall'altro della scaletta di ferro.

Annuisco timido e stringo la presa su quest'ultima.

La ragazza finisce di attaccare le luci colorate sul muro dell'entrata di casa e le guarda soddisfatte.

"Sono stata bravissima!" esclama orgogliosa e scendendo dalla scaletta.
"Ma hai fatto solo questo muro...io ho fatto l'intera casa..."

Gira di scatto lo sguardo verso di me e mi guarda estremamente male.

Abbasso la testa intimorito e lei mi raggiunge.

"Vieni con me, andiamo ad aiutare papi" dice trascinandomi per un braccio.

La seguo e mi porta nella sala da pranzo.

Non mangiamo mai in questa, i papà la usano solo per eventuali cene di lavoro.

A volte, però, li ho visti chiudersi la dentro e non uscire dopo due ore... Ancora non ho capito il perché.

Entriamo nella sala e troviamo un alpha selvatico dai capelli rossi intento a impilare i piatti.

"Hey! Siete venuti per caso a darmi una mano?" domanda speranzoso mentre appoggia gli oggetti sulla tavola, coperta da una tovaglia bianca e perfettamente stirata.

Annuiamo e ci avviciniamo a lui.

"Fate attenzione, se ne rompete anche solo uno Katsuki mi ammazza" ci prega mentre ci passa i piatti.

Cominciamo a distribuirli nel tavolo, cercando di essere i più precisi possibili.

Passiamo poi alle posate, bicchieri e infine al centro tavola formato da pigne, candele rosse, fiori bianchi e piccoli rami di pino.

"Dai, non è mica così male" commenta la bionda osservando ciò fatto.

Il rosso annuisce e scompiglia a entrambi i capelli.

"Andate a prepararvi, fra un'oretta arriveranno gli ospiti" afferma prima di dirigersi nuovamente verso la cucina, pronto per rompere ancora a papà.

L'alpha bionda mi stringe il polso e mi trascina verso la sua camera.

Entriamo in quest'ultima e mi fa sedere sul letto.

"Tu adesso mi aiuti a scegliere i vestiti, chiaro?"

Annuisco, anche se non ho altra scelta, e lei si posiziona davanti all'armadio.

Apre le ante e si mette ad analizzarlo.

Dopo poco allunga un braccio ed estrae un vestito rosso con una gonna abbastanza ampia e che arriva circa al ginocchio.

"È carino" affermo osservandolo.

Lo guarda per un po' e poi lo lancia dietro di se.

"Mi fa sembrare un pomodoro, lo butto"

Ma l'hai comprato una settimana fa...

Ricomincia a rovistare ed estrae poi un crop top nero e un paio di pantaloni neri larghi.

"Non credo sia un outfit che vada bene per il Natale..." affermo mentre lei si guarda allo specchio posando i due capi sopra al corpo.

Mi tira un'occhiataccia e li getta poi dentro l'armadio.

Guarda immobile l'interno per qualche altro secondo e poi sbuffa.

"Pensa di mettere qualcosa che piaccia a Nariko, lei come ti vorrebbe?" domando sperando che finalmente trovi qualcosa da mettere.

Si gira verso di me e, con la faccia più tranquilla del mondo, mi risponde con una singola parola.

"Nuda"

La guardo malissimo da sotto la frangia e abbasso poi lo sguardo arreso.

"C'è, magari con una corda legata su-"
"Miko, levati" ordino secco.

La ragazza, stupita del mio tono, si sposta e mi lascia campo libero.

Osservo l'interno di quell'enorme armadio scuro e cerco tra tutti i suoi abiti.

Il mio occhio cade su un vestitino in particolare.

Lo afferro e, dopo averlo analizzato, lo porgo alla bionda.

Lo afferra e sgrana gli occhi appena metabolizza.

"Ma sei scemo?! Mi prendono per una puttana con sto straccetto qua!" sbraita guardandomi male.

Sospiro e incrocio le braccia al petto.

"Mettilo e basta, se non ti piace lo cambiamo"

Si arrende e mi fa uscire dalla stanza.

Nel mentre aspetto noto che finalmente papà è uscito dalla cucina e ora è con papi che sistema la tavola.

Sorrido appena e poggio la nuca sul muro.

Dopo poco lei torna ad aprire la porta e mi fa entrare.

"K-Kyoji...non mi p-piace per niente..." borbotta imbarazzata mentre cerca di tirare il più giù possibile la corta gonna.

È un vestito che arriva a coprire praticamente poco più sopra di metà coscia, è nero e molto aderente, ma nulla che lo renda osceno.

"Ti sta bene, a N-Nariko sono sicuro piacerà" affermo sorridendo.

Annuisce appena e noto che anche sulle sue labbra è spuntato un abbozzo di sorriso.

"Ora tocca a te!" esclama trascinandomi nella camera vicina, ovvero la mia.

Apre il mio armadio e comincia a rovistare anche in questo.

"Devi essere bellissimo per Hidetsu, d'altronde non vi vedete da un po', devi essere come un regalo"

La guardo dubbioso e mi avvicino prima che mi spacchi il mobile.

"«Essere come un regalo»? Io v-volevo regalar-"
"Come regalo per lui basti e avanzi tu" afferma interrompendomi.

Mi si scioglie il cuore a sentire questa frase ma, appena provo a rispondere, lei rovina tutto.

"Sennò vai in camera dei papà, nell'armadio, prima anta da destra, in basso c'è uno scatolone, lì c'è tutto ciò che ti può servire per far contento il tuo uomo"

La guardo malissimo, capendo purtroppo ciò che intende perché mi ha portato una volta lì, aveva cercato di convincermi di prendere un...«g-giocattolo» da usare con Hidetsu...

Estrae una camicia nera di cui non ne sapevo l'esistenza e una gonnellina a strisce rosse e bianche.

Me li porge, ma arriccio il naso appena vedo la camicia.

"N-non la voglio" affermo indicandola.

Mi incenerisce con lo sguardo e me la lancia in faccia.

"Provala almeno, credo sia di Hidetsu" presuppone incrociando le braccia al petto.

Sospiro e lei esce, lasciandomi così da solo.

Mi cambio velocemente e mi guardo allo specchio.

La camicia appartiene a Hidetsu, riesco a sentire il suo odore ed è grande il doppio di me.

Non so perché sia nel mio armadio, vedrò di ridargliela.

"Però coglione, non stai mica così male" afferma la voce della ragazza da dietro.

La guardo negli occhi utilizzando lo specchio e sospiro.

"N-non mi convince..."

Sbuffa sonoramente e si avvicina a me.

Armeggia con la famigerata camicia e, dopo un po', indietreggia per osservarmi.

Mi specchio e noto che ha semplicemente messo la parte finale della camicia dentro la gonna.

Per quanto sia una scelta molto semplice mi piace e le sorrido appena.

"La tua sorellina trova sempre una soluzione per tutto" afferma scompigliandomi i capelli.

Si dirige poi verso la porta, dicendo che andava a finire di prepararsi.

Mi decido di sistemarmi anche io e vado alla ricerca di qualche accessorio da mettere.

BAKUGO POV

Chiudo il coperchio della pentola e mi appoggio contro il ripiano di fianco.

Noto la porta aprirsi lentamente, così da non farsi sentire, e una testa di cazzo rossa appare.

"Ti deve arrivare anche l'altra ciabatta per capire che non devi entrare?"

L'alpha ride e si avvicina a me.

"Scusami, sei rinchiuso qua da stamattina e mi manca stare con il mio amore" afferma quella sottospecie di orso appiccicoso e coccoloso che però sa trasformarsi in una bestia pronta ad aprirmi in due.

Lo guardo male, ma non riesco a ribellarmi quando mi abbraccia.

Stringe le braccia sul mio busto e poggio così la testa sul suo petto.

"Me lo dai un bacino?" domanda facendo gli occhi dolci.
"No"

Mi guarda triste e abbassa lo sguardo.

"È Natale, me lo fai questo regalino?" continua strusciando la punta del naso sulla mia guancia.

Sospiro e gli lascio un bacio a stampo così velocemente che penso non lo abbia neanche sentito.

"Non è giusto!" si lamenta con un broncio sul viso.

Gli afferro il viso fra le mani e porto il mio davanti al suo.

"Ho già pensato a un paio di regali per te, li ricevi stanotte, va bene?"

Annuisce felice e mi ruba poi un bacio.

"Sono felice che ai ragazzi siano piaciuti i loro regali, quando ho visto la lista di Miko mi è preso un colpo" ride il rosso poggiando la fronte sulla mia.

Sì, Riemiko ha fatto una lista di regali lunga come non so cosa. (io una proposta ce l'avrei, ma se la dico mi denunciano :D)

Era un mix tra vestiti, bandane, piercing e qualche richiesta sul far smettere il sottoscritto di «gridare come una troia mentre viene».

Devo ancora picchiarla per questo.

Kyoji invece ha chiesto semplicemente un paio di stivali nuovi visto che i suoi erano vecchi.

In basso a destra c'era anche scritto, in piccolissimo, una richiesta che la sua faccenda con Hidetsu si sistemasse.

Ancora mi chiedo da chi abbia preso tutta questa pucciosità.

"Andiamo a prepararci!" esclama risvegliandomi dai miei pensieri e afferrandomi la mano.

Mi trascina verso la porta, ma cerco di puntare i piedi a terra per non uscire.

"Ma si brucerà tutto coglione!"

RIEMIKO POV

Esco da camera mia e vado in sala da pranzo.

Lì trovo Kyoji che sistema il posto di Hidetsu, spostando leggermente a destra e poi rimettendo nella stessa posizione di prima i bicchieri e le posate.

Sbuffo e mi avvicino all'idiota.

"Coglione, è inutile che continui a sistemare il suo posto, se non gli parli non si sistema un cazzo" affermo guardandolo male.

Abbassa lo sguardo e sospira.

"E se poi rovino t-tutto?"

Mi avvicino a lui e, un po' incerta, lo abbraccio.

"Abbiamo sistemato l'altra questione, sistemeremo anche questa" dico al suo orecchio mentre si stringe a me.

Annuisce lievemente e ci stacchiamo appena sentiamo il campanello suonare.

Stringe la mano sulla mia gonna e ci incamminiamo verso la porta di casa.

I papà ci superano e aprono quest'ultima.

Spiamo dallo stipite della porta e notiamo che sono i nonni Bakugo, puntualissimi come sempre.

Gli ospiti entrano in casa e, dopo aver appoggiato i loro cappotti, si avvicinano a noi.

Nonna Mitsuki mi abbraccia e nonno Masaru fa lo stesso a Kyoji, poi facciamo a cambio.

Nonno mi passa di nascosto una piccola busta e, come ogni Natale, so già cosa c'è dentro. (Masaru best nonno italiano)

Lo ringrazio con un sorriso e i papà poi li portano in sala da pranzo.

"Con questi mi posso comprare un sacco di cose!" affermo al corvino mentre tiene stretta anche lui la sua bustina.

Annuisce e se la mette in tasca, gli do anche la mia visto che non ho posti dove metterla.

Facciamo per raggiungerli, ma il campanello suona ancora.

"Riemiko, renditi utile e apri te!" sento sbraitare dalla voce inconfondibile di papà.

Sospiro e mi avvio alla porta.

Apro e trovo la famiglia Kaminari al completo.

Saluto i gemelli Hiro e Hiromi e poi i genitori.

I primi due hanno un'anno in meno di Kyoji e di carattere lui è uguale al padre mentre lei alla madre.

Hiro ha i capelli viola e gli arrivano circa alle spalle, occhi gialli e indossa una camicia rossa, in abbinata col padre, e un paio di pantaloni grigi. Caratterialmente è molto simpatico e la sua media scolastica è più bassa di Kyoji.

Hiromi invece ha i capelli molto corti e biondi come quelli del padre, occhi viola e indossa un vestito blu scuro, con sopra un corsetto nero, che le arriva alle ginocchia. Non parla molto e sta spesso per le sue, a volte mi chiedo veramente come fanno a essere gemelli.

Saluto battendo il pugno con Hiro mentre lei si limita a salutarmi con la mano.

Kyoji li accompagna in sala e io mi siedo sulla poltrona vicina, ho già capito che toccherà sempre a me aprire.

{Skip time}

Sono arrivati tutti, tutti i nonni, i genitori di Hidetsu e ovviamente questo.

Ma di Nariko non c'è traccia.

Papi mi ha detto che non devo preoccuparmi, i suoi sono sempre stati dei grandissimi ritardatari.

Sospiro e guardo annoiata la porta.

Abbasso lo sguardo e osservo il messaggio che le ho inviato, aspettando che visualizzi.

Sbadiglio annoiata e tiro un'occhiata verso la sala.

Kyoji e Hidetsu sono seduti vicini, però non si parlano e nemmeno guardano.

Spero davvero che quell'idiota tiri fuori le palle di parlargli

Non sopporto più di vederlo così depresso

Sospiro e sento finalmente il campanello suonare.

Mi precipito alla porta e trovo finalmente l'amore della mia vita, vestita con un abitino rosa adorabile, più i suoi genitori.

L'abbraccio stretta e lei mi lascia un bacio sulla guancia.

"Per te!" afferma passandomi una piccola borsetta con un fiocco rosso sopra.

L'afferro e la ringrazio lasciandole un bacio sulle labbra.

Faccio togliere il giubotto agli ospiti e stringo la mano di Nariko, conducendo poi i tre in sala assieme agli altri.

Metto il regalo sotto l'albero, assieme agli altri ricevuti, e poi andiamo a sederci a tavola.

Io sono seduta a capo tavola e, nell'altro, c'è papi; alla mia destra c'è Nariko e poi i gemelli, alla sinistra ho Kyoji e Hidetsu.

Nell'altro capo parlano tutti tranquillamente, qui si sente chiaramente un'aria di tensione prodotta dai due signorini al mio fianco.

"Emh... Voi avete ricevuto tanti compiti per le vacanze?" domanda Nariko spezzando il silenzio.
"Cazzo se ne ho! Non ho neache il tempo di respirare" risponde il viola.

La bionda gli tira un'occhiataccia e sospira.

"Tanto non li farai" afferma lei con voce pacata.

Annuisco e tutti e quattro giriamo lo sguardo sui due in silenzio.

"Io no" dice Hidetsu con la voglia di vivere pari a quella del padre bicolore al suo fianco.

Kyoji invece si limita a negare delicatamente.

L'alpha gli tira un'occhiata e abbassa poi lo sguardo.

Vi prego fate finire questa situazione imbarazzante!

KYOJI POV

Abbiamo iniziato a mangiare e diciamo che la situazione non è migliorata...

Hidetsu mi ignora, Riemiko e Nariko flirtano e i due gemelli bisticciano.

"Non puoi stare con un'alpha! Sei la mia sorellina e voglio il meglio per te! Pensa quando va in rut, agh non voglio neanche pensare cosa ti posso fare!" esclama il viola alla gemella.
"Hiro porca miseria, per prima cosa io mi metto con chi voglio, poi sono nata io per prima e infine tu ti sei messo con un'omega, quando va in calore cosa fai?! La stupri quella povera cristiana?!"

I due continuano a litigare sui propri partner, quindi giro lo sguardo sulle due alpha.

Queste si guardano negli occhi e la corvina accarezza con il pollice il mento della bionda.

Quest'ultima le sorride e le fa una piccola linguaccia.

Lascio le due accoppiarsi con gli occhi e mi soffermo sull'ultimo interessato.

"Vado in bagno" afferma Hidetsu alzandosi.

Abbasso lo sguardo arreso e sospiro.

"Kyoji, accompagna l'ospite, muoviti" sento dire dall'altra parte della tavola.

Giro lo sguardo e trovo papà Suki che mi guarda estremamente severo.

Annuisco sottomesso e mi alzo anche io.

Mi affianco all'alpha e, nel più totale silenzio, usciamo dalla sala.

Lo accompagno davanti al bagno e mi fermo davanti alla porta.

Faccio per andarmene, ma vengo afferrato per il polso e trascinato all'interno della stanza.

Vengo sbattuto al muro e sento le sue labbra premersi con forza contro le mie.

Mi ribello alla sua presa, ma essendo il doppio di me fallisco.

Morde con forza il mio labbro, facendomi così schiuderle, e inserisce la lingua nella mia bocca.

Sento gli occhi farsi lucidi e dalla mia bocca colare un rivolo di saliva.

Le sue mani esplorano il mio corpo e mi ritrovo a gemere contro le sue labbra.

Poggio e stringo i palmi sulle sue spalle e me lo levo di dosso.

Ancora ansimante mi pulisco la saliva con il dorso della mano e lo guardo spaventato e incredulo.

"Ma che ti salta per la testa?!" sbraito con ormai la pazienza finita.

L'alpha mi guarda basito per il tono e volta poi lo sguardo di lato.

"Non ci vediamo da troppo ormai, mi mancava il tuo corpo" afferma pacato e incrocia le braccia al petto.

Digrigno i denti e faccio una cosa che non avrei mai pensato di riuscire a fare.

Gli tiro uno schiaffo.

Appoggia la mano sulla guancia colpita e mi guarda incredulo.

"Pensavo avessi finalmente avuto il coraggio di parlarmi e invece pensi a scoparmi in un bagno, ma cos'è che non riesci a capire?! Perché mi ignori?! Perché non mi cerchi?! Perché non mi vuoi?!" esclamo con le lacrime agli occhi.

L'alpha rimane in silenzio e tiene lo sguardo basso.

"Rispondimi, Hidetsu" ringhio afferrandogli il mento e facendo in modo che mi guardi negli occhi.

Noto che i suoi sono lucidi e si morde il labbro per non piangere.

Mi calmo subito, capendo di aver esagerato, e lo abbraccio.

"S-scusami, mi d-dispiace tantissimo..." affermo stringendomi a lui.

Ricambia l'abbraccio e mi accarezza la schiena.

"Non devi scusarti, me le merito queste parole"

Alzo lo sguardo sul suo viso e noto le guance cominciare a rigarsi di lacrime.

"Sono un coglione, lo so. Mi dispiace averti abbandonato così, ma dopo l'incidente con quei due alpha ho pensato che non sarei mai riuscito a proteggerti, mi sentivo così in colpa che non riuscivo neanche a guardarti. Pensare che degli alpha ti hanno toccato e io non ho potuto fare niente per evitarlo mi ha fatto davvero male. Poi hai cambiato scuola ed è stato un altro duro colpo. Non potevo più vederti ne sentirti, non riuscivo più a fare niente. Mi dispiace tantissimo, ti ho mentito e ignorato, mi sento uno schifo. Potrai mai perdonarmi?"

Sospiro e appoggio la guancia sul suo busto.

Cosa faccio?

Lo amo troppo, non riuscirei a stare senza di lui

Ma mi ha comunque fatto stare male

"Hidetsu"

L'alpha abbassa lo sguardo e fa incrociare gli occhi verdi con i miei rossi.

"Ti perdono, ma mi d-devi promettere una cosa: non mentire, se c'è qualcosa che non va parlane con m-me, ti prego Hidetsu"

Annuisce e mi stringe stretto stretto a se.

"Grazie piccolo mio, ti amo"

Sorrido appena e appoggio i palmi sulle sue guance ancora bagnate.

"A-anche io, scemotto" affermo mettendomi in punta di piedi.

Mi bacia dolcemente sulle labbra e stringe le mani sui miei fianchi.

Appoggia la mia schiena contro il muro e mi accarezza il corpo delicatamente da sopra i vestiti.

"Hi-Hidetsu..." ansimo stringendo i pugni sul suo gilet bianco.

Sento le gambe tremare e lui puntualmente mi prende in braccio.

"Buon Natale, Kyoji" sussurra tra le mie labbra prima di tornare a baciarmi.

BAKUGO POV

Sbuffo e giro lo sguardo su tutti i componenti della tavola.

Eijiro è al capo di questa e, alla sua destra, ci sono io. A sinistra ha le sue madri, dopo queste ci sono testa rosa e il drogato e dopo ancora i genitori dei gemelli strani. Al mio fianco ci sono quei vecchi dei miei genitori e la coppia che rappresenta la bandiera italiana.

Tutti parlano tra di loro, io mi sono praticamente isolato.

Ogni anno finisce così: io che odio il Natale e non parlo con nessuno degli invitati.

Che grande rottura.

Sento la mano fin troppo famigliare del rosso poggiarsi sulla mia coscia e accarezzarla delicatamente.

"Dopo noi due facciamo una bella chiaccherata" afferma serio al mio orecchio per poi tornare a sorridere allegro agli ospiti.

Gli tiro un'occhiata e abbasso poi lo sguardo sul mio piatto.

{Skip time}

Sono le 15 circa e ormai il pranzo è finito.

Tutti sono tornati a casa contenti, Hidetsu e Kyoji hanno chiarito, Riemiko e Nariko sono innamorate e felici e io adesso sono fottuto.

Sospiro e finisco di mettere i piatti nella lavastoviglie, nel mentre il rosso resta seduto sul tavolo in cucina.

"Perché non ti piace il Natale? Perché non ti piacciono le feste in generale?" domanda tenendo lo sguardo basso.

Sbuffo e avvio la lavastoviglie.

Mi giro nella sua direzione e mi siedo sulla sedia davanti a lui.

"Sono una perdita di tempo, cazzo Eijiro lavoriamo per una delle aziende di moda più famose del Giappone, pensi che mi interessi festeggiare delle cagate del genere e nel mentre perdere dei soldi?" affermo secco e senza guardarlo.

Sospira e la sua mano si poggia sopra la mia.

"Capisco, quindi per te sono più importanti i soldi che passare una giornata con tuo marito e i figli?"

Abbasso maggiormente la testa e stringo i pugni sui pantaloni.

"Beh, emh...n-no..." borbotto timido.

Mugola in risposta e si alza.

Si avvicina a me e mi prende in braccio.

Lascio che faccia ciò e mi appoggia sul tavolo.

"Katsuki, guardami" ordina serio e tenendomi il viso con due dita al mento.

Titubante faccio coincidere i nostri occhi cremisi e noto che è giusto un po' arrabbiato.

"Non ti piace stare con persone che non siano io e i nostri figli, giusto?"

Nego delicatamente e lui mi lascia un bacio sulla punta del naso.

"Non devi preoccuparti, so che questo è colpa del tuo orgoglio, piano piano vedrai che riuscirai ad approcciarti anche con altri" sorride teneramente e accarezzandomi la guancia.
"Non mi interessa degli altri, io voglio solo te e i nostri figli, mi bastate voi per essere felice..."

Il rosso schiude le labbra per lo stupore e fa comparire poi un mega sorriso appuntito.

Mi abbraccia e io mi metto a strusciare il viso contro il suo collo.

"Buon Natale piccolo mio, ti amo tanto" dice al mio orecchio mentre le sue mani scivolano sotto la mia felpa.

Gemo nel sentire i suoi palmi freddi e digrigno i denti per non far uscire altri versi.

"A-anche a te scemo, ti a-amo..." affermo stringendo i pugni sulla sua maglia.

Ci baciamo voracemente e lasciamo che la passione si faccia spazio in noi.

***Spazio autrice***
BUON NATALE GENTAGLIA!

Tenete questo capitolo come regalo di Natale ;)

Sappiate che il prossimo che uscirà sarà l'ultimo.

Lo so, è triste, però prima o poi sarebbe dovuta finire questa storia :')

Dai niente depressione, è Natale, teniamocela per il prossimo capitolo.

Ditemi un po', avete ricevuto tanti compiti per queste vacanze? Avete ricevuto dei bei regali?

Dai me ne vado.

Spero come sempre che questo speciale natalizio vi sia piaciuto e ci si vede all'ultimo capitolo!
Buona vita e buon Natale ancora<3

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