•31•
BAKUGO POV
Entro assieme al rosso in quello che è stato assegnato come suo camerino.
Mi guardo attorno e posso dedurre che sia grande il doppio del suo nell'azienda.
Ha uno stile moderno e molto semplice; c'è un immenso armadio, uno specchio, una scrivania addornata di prodotti per capelli e viso, qualche vaso con una pianta e un divano-letto.
"Bello, te che dici?" afferma il rosso affiancandosi a me.
"Mi piace" dico semplicemente sorridendo appena.
Sorride anche lui e mi lascia un bacio sulla testa.
"Stasera facciamo degli scatti veloci, domani mattina le prove per la passarella e la sera la sfilata vera e propria" afferma lui accarezzandomi il fianco con una mano "andiamo a prepararci?"
Mugolo semplice in risposta e mi dirigo davanti al grande armadio, lo apro e scopro che l'interno contiene solo abiti formali.
"Cosa devi mettere?" domando voltandomi verso di lui.
"Non hanno dato indicazioni quindi deduco possa mettere quello che mi pare" afferma avvicinandosi e esaminando l'interno.
Annuisco e afferro una giacca e un paio di pantaloni blu scuro, una camicia nera, cravatta rossa e mocassini neri e lucidissimi.
"Provali" dico secco porgendo il tutto e cercando di non farlo volare a terra.
Annuisce e inizia a cambiarsi, come sempre, senza troppi problemi al mio fianco.
Mi giro verso avanti per evitare di cominciare a sbavare e cerco qualcosa per me.
Alla fine trovo una camicia rossa, cravatta nera, gilet azzurro e decorato, pantaloni neri e scarpe come quelle del rosso.
Mi inizio a cambiare velocemente, ben consapevole del signorino al mio fianco che mi fissa mentre si morde il labbro inferiore.
"Mi risulta che quella camicia abbia ancora due bottoni" afferma indicando quest'ultimi sbottonati che mettono un po' in mostra il mio poderoso petto.
Abbasso lo sguardo su questo e poi lo riporto su di lui.
"Fa caldo, se vuoi farmi andare in giro completamente bagnato di sudore li abottono"
Si avvicina e li abottona velocemente.
"Non voglio che gli altri guardino ciò che mi appartiene" afferma per poi passare ad abottonare il gilet, ovviamente non troppo stretto "e poi, se non vuoi andare in giro bagnato di sudore, io posso farti bagnare in un altro modo~"
Arrossisco violentemente e volto la testa di lato.
"Mmh, sei il mio piccolo pervertito" dice appena finisce con il gilet e afferrandomi il mento con due dita.
Lo guardo male e lo spintono indietro.
"Z-zitto, quello pervertito qua s-sei tu" borbotto imbronciato.
Fa uscire una risatina roca e mi scompiglia la chioma.
"Su andiamo scostumato"
"N-non sono uno scostumato!" esclamo incrociando le braccia al petto.
Apre la porta e mi metto al suo fianco, seguendolo come un cagnolino fedele.
Mi afferra la vita con un braccio e mi avvicina a se, lasciando poi un bacio sulla mia testa.
"Lo sai che non voglio che fai queste c-cose in pubblico..." affermo a bassa voce cercando di liberarmi dalla sua presa.
"Quali «cose»?" domanda innocente.
"Lo sai"
"Se non me lo dici non posso saperlo" continua imperterrito divertendosi a stuzzicarmi.
Lo guardo malissimo e con il viso completamente rosso.
"Non eri tu quello che si eccitava a farlo in luoghi pubblici e con la paura di venire scoperti?" domanda poi al mio orecchio.
Gli tiro una gomitata sul fianco e si allontana appena ridacchiando.
Continuiamo a camminare per il corridoio finché arriviamo in una grandissima sala.
Al centro c'è un'enorme zona per fare le foto ai modelli e, tutt'intorno, ci sono postazioni per il trucco e parrucco.
Il rosso si avvicina a una di queste e, varie ragazze armate di spazzole e gel, si avventano sul povero alpha.
Con la mia solita educazione spintono alcune di queste e mi siedo sopra la lastra di legno dove sono poggiati vari prodotti.
Il rosso mi tira un'occhiata e sorride.
Sorrido appena anche io e mi guardo attorno.
Nell'aria si sentono solo feromoni di alpha, troppi alpha per i miei gusti.
Vedo che molti mi guardano ma io ricambio incenerendoli con lo sguardo, così da fargli credere che io sia un alpha.
Purtroppo questo non funziona perché vedo alcuni di loro farmi l'occhiolino oppure fare dei gesti con le mani che preferirei non specificare.
La mia parte da omega viene a galla e comincia a farmi tremare come una foglia.
Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe e cerco di non mettermi a piangere in pubblico.
Tra le tipe arrapate sbuca la mano del rosso e si poggia sopra la mia.
L'accarezza con delicatezza così alzo lo sguardo su di lui e lo vedo sorridermi.
Volto la testa di lato imbarazzato e aspetto che le tizie finiscano con l'idiota.
{Skip time}
Il rosso è in fila per fare le foto e io sono al suo fianco.
"Ma quanto ci mettono?!" mi lamento spazzientito battendo nervosamente il piede a terra.
"Deve finire Todoroki e poi ci sono io" afferma accarezzandomi il fianco per calmarmi.
Sbuffo per l'ennesima volta e finalmente vedo il bicolore scendere dalla postazione.
L'alpha si dirige al suo posto e, dopo varie indicazioni dei fotografi, cominciano il servizio.
Mi affianco a uno di questi e lo osservo nei minimi dettagli.
La camicia è molto leggera, lo fascia perfettamente e quindi si riesce a intravedere i suoi addominali ben delineati e anche il petto. La cravatta rossa è uguale al colore dei suoi capelli e cade leggera sul suo petto scolpito. La giacca aperta gli copre solo le braccia muscolose e scende fino ai suoi fianchi. I pantaloni, sorretti da una cintura, gli stanno parecchio bassi e mettono in mostra la V, anche grazie alla camicia.
"Apposto!" esclama uno dei fotografi facendomi risvegliare dai miei pensieri poco casti.
Il rosso mi incentiva a raggiungerlo e io eseguo.
Mi metto davanti a lui e mi afferra la vita, girandomi e facendomi sedere sulle sue gambe.
"Come ti sono sembrato?" domanda portando una mano al mio collo facendomi percorrere dei brividi per tutto il corpo.
"Mmh, non male" affermo poggiando la nuca sulla sua spalla e giocherellando con il nodo della sua cravatta.
Si lecca il labbro inferiore e afferra il nodo della mia cravatta, slegandolo appena.
"Stupendi!" esclama a un tratto un fotografo.
Ci ricomponiamo e li guardiamo confusi.
Una ragazza si avvicina e ci porge una foto freschissima di stampa.
La guardo completamente rosso in viso mentre l'alpha ridacchia imbarazzato.
"Siamo venuti bene, vero?" dice accarezzandomi i fianchi.
Impreco in risposta e mi alzo dalle sue gambe.
"A-andiamo, ho fame" mento per cercare di levare le tende il più fretta possibile.
Lui annuisce e si affianca a me, afferrandomi la mano e trascinandomi in camerino.
***Spazio autrice***
Buonsalve gentaglia mia<3
Come avete passato questa prima settimana di scuola?
Siete pronti per un nuovo ma soprattutto ultimo casino?
E niente spero abbiate apprezzato il capitolo e ci si becca al prossimo :3
Buona vita come sempre<3
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