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BAKUGO POV

Mi sveglio e mi stropiccio un occhio.

Noto che il telefono è ancora appoggiato sul cuscino da ieri così lo prendo e lo abbandono sul comodino.

Mi metto seduto e apro il primo cassetto, afferando la mia meravigliosa agenda.
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Lista delle cose da NON fare:

-Mandare una foto con indosso degli abiti firmati del bastardo a metà a Eijiro.

-Videochiamata con Eijiro quando è in rut.
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Perfetto direi

Richiudo l'agenda e la lancio dentro il cassetto.

Mi alzo, mi cambio velocemente e vado in cucina a fare colazione.

Appena entro nella stanza la trovo vuota quindi deduco che i miei siano già andati a lavorare.

Mi preparo con tutta la calma del mondo un goccio di the, rigorosamente amaro, e abbrustolisco una fetta di pane.

Appena finisco di preparare tutto lo poggio sul tavolo e mi siedo ma, appena provo ad addentare il mio panino con marmellata, il campanello suona.

Bestemmio e cammino a passi pesanti fino alla porta.

L'apro e delle braccia che conosco fin troppo bene mi prendono in braccio.

"Buongiorno amore mio!" esclama a gran voce quell'idiota del mio ragazzo stringendomi a se.

Gli tiro un coppino sulla testa e poi ricambio l'abbraccio.

Si butta immediatamente sulle mie labbra e le bacia in modo passionale.

Mi aggrappo meglio a lui per evitare di cadere e approfondisco il bacio.

Si incammina verso la cucina e mi poggia sul ripiano in marmo, nel mentre mi accarezza i fianchi e esplora con la lingua la mia bocca.

Fa scontrare i nostri bacini, facendomi gemere contro le sue labbra.

"Mi erano mancati i tuoi meravigliosi versi" afferma staccandosi dal bacio e guardandomi negli occhi.
"Sono stati solo tre giorni, e poi abbiamo fatto quasi sempre videochiamata"
"Sono stati i tre giorni più lunghi della mia vita!" si lamenta poggiando la fronte sulla mia.

Rido appena e cingo le braccia al suo collo.

"Mi sei mancato, sia te..." dice poggiando un dito sulla punta del mio naso "...che te" continua poggiando lo stesso dito sul mio ventre.

Sorrido leggermente e stringo maggiormente la gambe sulla sua vita, così da avvicinarlo di più a me.

Mi bacia nuovamente mettendoci tutta la sua passione verso di me.

"Posso...fare...colazione?" domando tra un bacio all'altro.
"Non ti basta me per saziarti?" chiede con voce roca.
"No e levati cane ingrifato" dico secco staccandomi completamente della sue labbra.

Sospira e mi fa scendere dal ripiano.

"Sei sicuro che ti sia finito il rut?" domando guardandolo male.
"Non lo so...vuoi vedere tu stesso?" ribatte alzandomi il viso con due dita.

Gli faccio un dito medio e torno a sedermi a tavola.

Inizio a fare colazione con calma e con lui al mio fianco che mi osserva nei minimi dettagli.

"Katsuki, devo dirti una cosa importante" dice a un tratto continuando a guardarmi.

Lo incentivo con lo sguardo di continuare mentre mangio finalmente la mia fetta di pane abbrustolita.

"Ti ricordi quando tuo padre mi aveva proposto di andare alla sfilata di Tokyo? Beh, ho accettato la proposta!" afferma sorridendo.

Sorrido anche io ma mi torna in mente ciò che aveva detto dopo i miei.

"E io? Starò qua con quella strega di mia madre?!" esclamo preoccupato.

Il rosso ride e poggia la mano sopra la mia.

"Non avrei mai accettato se non fossi venuto" dice guardandomi negli occhi cremisi.
"Q-quindi tu...io" borbotto con le lacrime agli occhi.
"Si piccolo, andiamo a Tokyo" afferma sorridendo.

Mi alzo e mi siedo sulle sue gambe, abbracciando stretto e cercando di trattenere i singhiozzi.

"Hey hey non piangere" dice asciugandomi le lacrime con il pollice.

Gli lascio un veloce bacio sulle labbra e lui mi stringe i fianchi.

"Chi è il tizio che l'ha organizzata?" domando appena mi calmo e tenendo la fronte incollata alla sua.
"Enji Todoroki" risponde semplicemente.
"Quindi ci sarà anche il bastardo a metà?"
"Shoto Todoroki? Si, è stato uno delle prime scelte essendo suo figlio. Ci sarà anche il suo nuovo assistente" afferma accarezzandomi i capelli.

Lo guardo dubbioso e inclinando appena la testa di lato come un cagnolino.

"Quello che tu chiami «sgorbio» ora è il suo assistente" spiega tranquillo.

Lo guardo male e metto il broncio.

"Siamo solo amici adesso, sta tranquillo. Non potrei mai tradirti piccolo mio" dice come se mi avesse letto nella mente.

Mugolo in risposta e struscio la guancia sulla sua.

Mi prende il viso fra le mani e mi lascia vari baci sulla fronte.

"Starei a riempirti di baci per tutta la giornata" afferma guardandomi innamorato.

Sorrido appena e mi lascia un'altro tenero bacio, quella volta sulle labbra.

"Che ne dici di andare a fare un giretto?" propone alzandosi e tenendomi saldamente per le coscie.
"Va bene" rispondo semplicemente.

Si incammina verso la porta di casa, dandomi ogni tanto qualche bacio sulle labbra.

***Spazio autrice***
Wella<3
Capitolo un po' troppo corto per i miei gusti ma sti cazzi come sempre :D

Per il prossimo capitolo preparatevi per un "piccolo" skip time (pigrizia e fantasia portatemi via)

E niente, come sempre spero vi sia piaciuto e ci si vede al prossimo!
Buona vita<3

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