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BAKUGO POV
Mi sveglio di merda per colpa della sveglia che segna le 6:30.
Bestemmio e la spengo in malo modo ovvero allungando un braccio e tirandole un pugno facendola cadere a terra in mille pezzi.
Mi alzo e cammino come uno zombie fino all'armadio, cambiandomi il pigiama con una camicia bordeux e dei pantaloni neri.
Esco dalla stanza e vado in bagno.
Mi sistemo velocemente i capelli biondi e apro l'anta dell'armadietto dei medicinali, sopra il lavandino.
Afferro la scatola di sopressori, che mio padre mi ha comprato la sera precedente, e cerco le istruzioni.
"Prendere una pillola al giorno" leggo mentalmente dalla scatola.
Pff, ma esiste veramente gente che segue le istruzioni?
Io no di certo
Ne prendo tre e, aiutandomi con un bicchiere d'acqua, le ingoio tutte d'un colpo.
Voglio evitare che qualche alpha si accorga che io sia un omega e mi stupri sulla prima superfice libera che trova
Esco dal bagno e scendo le scale, andando in cucina dai miei.
"Buongiorno caro" mi saluta mio padre bevendo dalla sua tazza di caffè.
"Giorno" ricambio il saluto sbadigliando ancora assonnato.
"Fai colazione?" domanda mia madre passandomi un piatto di biscotti.
"No, non ho fame" rispondo secco.
Lei mi guarda male e poggia il piatto sul tavolo.
"Eddai Katsuki non puoi sempre saltare colazione" si lamenta incrociando le braccia al petto.
"Ti ho detto che non ho fame racchia!" dico secco voltando la testa di lato.
"Come mi hai chiamato brutto gremlin?!" esclama incenerendomi con lo sguardo.
"Hai sentito bene, racchia! E tu non osare chiamarmi «gremlin»!" sbrairo rabbioso.
Mio padre rimane in silenzio, mentre noi continuiamo a urlarci contro, finché finisce il caffè e si alza da tavola.
"Su basta voi due, andiamo Katsuki" dice poggiando una mano sulla mia schiena facendo smettere la lite tra me e mia madre.
Saluto la strega, usciamo di casa e saliamo in macchina.
"Hey sta tranquillo, andrà tutto bene" dice sorridendo e scompigliandomi i capelli ma tenendo lo sguardo sulla strada.
"Sono tranquillo" mento guardando fuori dal finestrino e battendo nervosamente il piede a terra.
{Skip time}
Scendo dal veicolo e mi affianco all'uomo, entrando nell'edificio.
Appena varco la soglia della porta le mie narici vengono inondate da una miriade di feromoni diversi di alpha.
Ce ne sono così tanti che mi viene quasi da vomitare
"Seguimi" dice mio padre portandomi non so dove.
Eseguo e nel mentre mi guardo attorno.
Ci sono varie zone per le foto dei modelli per non parlare della miriade di carrelli con abiti di ogni sorte appesi.
Delle tipe a caso salutano mio padre e a me non cagano manco per il cazzo.
Tch, fanculo brutte troie
Mi fa entrare in un ufficio, che deduco sia il suo visto che ci sono parecchie foto di me da piccolo e di lui con mia madre, e mi fa sedere su una sedia davanti a una scrivania.
Si avvicina a una libreria e tira fuori un fascicolo enorme.
"Qua ci sono tutti i modelli che abbiamo, sfoglialo e scegline uno con cui lavorare" afferma porgendomi il fascicolo "io esco un attimo, quando torno dimmi chi hai scelto così ti porto da lui e ti presenti"
Annuisco semplicemente e lui esce dallo studio.
Iniziamo sta cagata, forza!
Lo apro e vedo una pagina intera composta da tre colonne con solo nomi dei modelli.
"Shoto Todoroki/Shoto, Keigo Takami/Hawks, Neito Monoma/Phantom Thief..." inizia a leggerli svogliatamente finché il mio occhi non si ferma su un nome in particolare.
"Eijiro Kirishima/Red Riot" leggo mentalmente.
Mi dirigo alla pagina dove parla esclusivamente di lui e inizio a leggere le varie informazioni scritte.
"Nome: Eijiro Kirishima, nome d'arte: Red Riot, 24 anni, 195 cm, alpha, lavora come modello da poco più di cinque anni" continuo a leggere.
Giro la pagina e per poco non mi colava il sangue dal naso.
Osservo la foto per non so quanto mentre cerco di tenere a bada la saliva che mi cola dall'angolo della bocca.
Giro ancora pagina e mi si parano davanti altre due foto addir poco divine.
Cristo santo
Non può mica essere così fregno
Sarà di sicuro photoshoppata
Chiudo il fascicolo prima di vedere altre foto e ricoprile con bava e sangue.
"Allora hai scelto?" domanda mio padre, rientrando nella stanza, e facendomi sobbalzare per lo spavento.
Mi giro nella sua direzione e lo guardo negli occhi.
"Eijiro Kirishima" rispondo secco.
Lui mi sorride e annuisce.
"Ottima scelta! Ti porto subito da lui, su seguimi" dice così mi alzo e mi affianco a lui.
Usciamo dall'edificio e mi porta verso un corridoio pieno di camerini.
Si ferma davanti a una porta e bussa.
***Spazio autrice***
Salve<3
Ce l'ho fatta a pubblicarlo non troppo tardi woooow, forse riesco a pubblicare il capitolo 3 domani ;)
Cmq non serve ringraziarmi per le foto tranquill* :P (sappiate che ce ne saranno parecchie)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto (anche se corto per me ma sti cazzi dovevo lasciare la mia amatissima suspense) e che la storia vi ispiri.
Buona vita<3
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