E così inizia tutto


"Pff minchia che stanchezza!" Mi butto sulla panchina stanca di tutto quel camminare fatto fino ad adesso. Sbuffo ancora una volta e mi guardo la bellissima e favolosa vescica che mi è uscita proprio ora sulla caviglia: "scarpe comodissime e di alta qualità... dicevano... invece guarda qui! Che male osti!". Appoggio borse e borsette, sacchetti e sacchettini e guardo la mia migliore amica, stanca anche lei, che mi fissa schifata la vescica. "Che schifo Cri... Non hai proprio nulla di meglio da mostrarmi tu... Vero?" mi dice sorridendomi e buttando giù la mia gamba che avevo elegantemente appoggiato sulla sua. "Come se questo centro commerciale non fosse abbastanza". Ridiamo insieme, finalmente sono riuscita a portarla con me ad uno dei centri commerciali più grandi della Lombardia –se non dell'Italia-, ed ora siamo già sfinite dallo shopping... dopo aver visto solamente metà del centro. Prendo il telefono un secondo e scrivo a mia mamma come sta andando, solo per tenerla aggiornata, mandandole anche un selfie che scatto con Giada in questo momento. I miei sono dentro il supermercato a fare la spesa mentre mia sorella sta lavorando nel negozio di elettronica. Guardo Giada e vedo che sta scrivendo anche lei a sua mamma rimasta a casa, per poi andare a vedere gli aggiornamenti delle storie su whatsapp. Commentiamo le foto di certe "ragazze" (che sono confuse e pensano di essere delle "cagnoline") oppure le foto che postano i suoi parenti, facendoli sembrare più vecchi di quanto non lo siano, visto che mettono o le freddure più brutte di sto mondo o le immagini dei gattini e infine, commentiamo quel ben di dio che ha postato la sua amica army, come noi, ovvero una bellissima foto della boyband che amiamo: i BTS. Parliamo un pochettino ancora, quando decidiamo di riprendere la "nostra avventura", chiudo un secondo gli occhi, compiendo la normale azione di sbatterli, quando, nel momento esatto in cui li riapro, mi ritrovo catapultata in un altro luogo. Esatto! Cosa diamine? Un fottutissimo secondo fa mi trovavo al centro commerciale con Giada, mentre ora sono... aspetta... Dove sono? Mi alzo in piedi, si, perché sono sdraiata e vedo 6 facce che mi fissano sorridendomi. Sbatto le palpebre più volte... no, non è possibile... Spalanco gli occhi e la bocca mentre fisso sbalordita i sei ragazzi davanti a me. Quando vedono la mia reazione, quello con i capelli azzurri, si avvicina subito a me e mi aiuta ad alzarmi, guardandomi preoccupato. Poi, la sua profonda e semplicemente perfetta voce rompe il silenzio che si è creato da quando ho aperto gli occhi "Yaaa Jiminshie! Tutto ok? Stai bene?" mi abbraccia tenendomi a se, aspettando una risposta... ODDIO ODDIO, ODDIO KIM TAEHYUNG MI STA ABBRACCIANDO... Non so come reagire... Sono come immobilizzata da questa cosa! È un sogno! Non so se mi spiego... ma mi sta abbracciando uno dei miei cantanti preferiti! Sorrido da ebete, notando il fatto che, alla fine, non sono pio così tanto più bassa di lui... Inspiro il suo profumo, andando ancora di più in estasi... "Jiminshie?" risento la sua voce così calda riempirmi il cuore... quando tutto questo si ferma e vengo scossa di qua e di là dal ragazzo, che mi tiene le mani salde sui bicipiti. Le guardo... mamma mia, sono stupende pure quelle... non so perché, ma ho sempre avuto la fissazione per le mani dei ragazzi e le loro, beh sono tutte perfette! Solo ora una vocina nel cervello mi fa notare un bel po' di particolari: le mie braccia, ad esempio, sono ricoperte da una camicetta di seta bianca e sono molto più muscolose di quanto mi ricordassi; il fatto che Tae mi continui a chiamare Jimin, il che si ricollega al perché ho visto solo sei delle facce che riconoscerei ovunque e darebbe una spiegazione al luogo, un bellissimo palcoscenico in allestimento, ancora vuoto. Spalanco ancora di più gli occhi quando inizio a fare tutti i conti, arrivando ad una spiegazione razionalmente logica e sensata: mi sono addormentata al centro commerciale e sto sognando di essere Park Jimin e, nonostante trovi tutto questo più che straordinario, non posso lasciare Giada così da sola. Sorrido a Taehyung, dicendogli che va tutto bene e poi alzo una manina –che poi tanto piccola non è, ve lo assicuro- e mi do un pizzicotto, promettendomi che sarei ritornata su quel sogno la sera stessa. Appena lo faccio però, non succede nulla, tranne il fatto che mi fa leggermente male il punto dove mi sono data il pizzico. Guardo un po' in torno e vedo che tutti, staff compreso, mi stanno guardando. "è lo stress... gli sta facendo brutti scherzi" dice Jin a Namjoon, mentre si avvicinano. Guardo di nuovo i ragazzi, con l'esatta espressione di chi non capisce niente, perché effettivamente è così, non sto capendo niente... di solito il giochino del pizzicotto funziona sempre... eppure, sono ancora qui, sono ancora Jimin. Strizzo gli occhi e mi guardo ancora in giro, mentre sento il cuore battere forte e l'ansia salirmi: Giada è la mia migliore amica, ne abbiamo fatte di cotte e di crude insieme e di certo non mi vergogno a dormire di fianco a lei, ma che figura sto facendo?! Insomma dai, l'ho portata al centro commerciale e mi sono addormentata! FANTASTICO!! Per di più sto facendo anche fare una figura di merda al Jimin del mio sogno! Corrugo la fronte pensando ad un modo per svegliarmi, mentre i ragazzi continuano a parlare come sottofondo... ed io li capisco. Ok, innamorandomi del kpop, ed essendo amica di Giada, fanatica del mondo sud coreano, ho imparato qualche parolina in coreano, ma di certo non sono in grado di comporre e/o capire un discorso intero, eppure prima, quando ho parlato con Tae ed ora, mentre li sento parlocchiare su di me o meglio su Jimin, capisco e parlo perfettamente il coreano, come se lo avessi sempre parlato. Mi stanno chiedendo qualcosa, eppure non rispondo... non voglio essere antipatica, ma è un sogno... e ne devo uscire al più presto, anche se a malincuore. Mi guardo ancora confusa in giro, quando sento una mano cingere affettuosamente la mia: è sempre Tae che mi porta con sé ai lati del palco e mi fa sedere. "Eih che c'è? Sei stanco?" mi chiede mandandomi all'aria ancora tutto. "credo di avere le farfalle nello stomaco, ma sto bene" ridacchio guardandolo: un dio, è fottutamente un dio ed averlo così vicino è semplicemente fantastico. "Jimin... non me la racconti giusta... che c'è veramente? Lo sai che a me puoi dire davvero tutto. Sono il tuo migliore amico, ti puoi fidare di me! Sei svenuto poco fa e ora ti comporti come se tutto questo- indica il palco- fosse nuovo... non credo che sia solo un po' di mal di pancia" mi dice in tono evidentemente preoccupato. (ODDIO CHE AMORE PATATOSO AAAAAAAA) ovviamente tengo per me i miei scleri e lo guardo senza riuscire a non sorridere. Ci guardiamo negli occhi, è decisamente preoccupato per me, cioè per Jimin e sta aspettando che io gli risponda. "Davvero Taehyung.. non preoccuparti! Sto..." vedo una porta dietro le quinte. Si, potrebbe essere un'idea stupida e surreale, ma... cosa qui non lo è? Mi alzo e mi dirigo verso quella, sento la schiena bruciare da tutti gli sguardi che sto ricevendo, tentenno un po' prima di aprire la porta e di sorpassarla, sperando che in questo modo riesca a svegliarmi. Strizzo gli occhi e poi li riapro, ma nulla, sono ancora fottutamente Park Jimin. Mi giro e vedo che mi si stanno avvicinando tutti e sei i ragazzi, Tae come apri fila e gli altri di seguito. Credo di stare per vomitare cuori e arcobaleni, non so se riesco a rendermene conto, ma ci sono esattamente sei dei che mi stanno venendo incontro con una camminata da sfilata e le facce così stupendamente perfette anche se l'espressione è di pura preoccupazione per il loro amico che, ai loro occhi, sta completamente impazzendo. "FACCIAMO UNA PAUSA" sento Jungkook che urla a qualcuno dello staff e poi lo vedo rivolgersi a me: "oih hyung... ma che ti è preso?" lo guardo e rimango a bocca asciutta. JEON JUNGKOOK MI HA APPENA PARLATO E IO CREDO DI ESSERE APPENA RIMASTA INCINTA... bhe no, non potrei... essendo nel corpo di Jimin... aspetta, ho appena realizzato... io, sono nel corpo di Park Jimin.. io... guardo subito il mio petto perfetto, visibile anche se sotto la camicia, estremamente perfetto, mi porto una mano sugli addominali perfettamente scolpiti e wow... e poi più in basso.. eccolo lì, l'amichetto di Jimin, che tanto "etto" non è. Se è possibile sgrano ancora più gli occhi, vogliamo parlare delle gambe o semplicemente del sedere più bello di questo mondo? Bhe, ora sono miei. Mi ricordo solo ora che sei ragazzi mi stanno guardando, allora faccio una faccia addolorata e mi stringo di più la pancia. "che male..." dico sfoggiando le mie doti da attrice modella. "secondo me ha una mancanza di zucchero, Jimin... ti gira per caso la testa?" annuisco velocemente a Yoongi. La sua voce... posso morire felicemente ora! "Kookie, portami una bustina di zucchero, per favore... Nam, tu portami un the!" ordina Jin ai ragazzi, che subito partono a prendere le cose. "non ce n'è bisogno hyung... sto bene!" ripeto a Jin, mentre mi fa sedere a terra. "oh sta zitto tu!" mi risponde molto gentilmente. Gli altri ragazzi si siedono attorno a me, sorridendomi. Il sorriso di Hoseok mi abbaglia e mi riempie di felicità, non posso non sorridergli di rimando. Sento una mano poggiarsi sulla mia coscia –perfetta-, la stessa mano che poco fa cingeva la mia. Tae mi sta guardando, ma allo stesso tempo si vede che la sua mente è immersa in mille e più pensieri. Porto la mia sopra di quella e gliela stringo, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla e chiudere gli occhi un secondo. Magari semplicemente così mi sarei svegliata, dopo il sogno più bello della mia vita, ma una voce melodiosa, quella del ragazzo più bello del mondo –concordo pienamente- mi tiene sveglia, o dovrei dire sveglio... non lo so. "Jimin, ti prego tieni gli occhi aperti! Sta sveglio ancora un po'! Aigoo cosa sei venuto a fare? Quante volte ti abbiamo detto che non devi faticarti così tanto?!" sento la stretta di mano di Tae che si fa più forte, mentre Jin continua a borbottare come se fosse mio papà. Apro gli occhi e sorrido al ragazzo "Jin, sto bene!" ridacchio " e non c'è bisogno di fermare tutte le prove per me, ora continuiamo no? Sta sera c'è il concerto e non posso non prepararmi, devo essere perfetto per le army!" queste cose escono dalla mia bocca –con la voce di Jimin, il che mi fa ancora un po' strano- spontaneamente, senza che io effettivamente le avessi pensate "è stato solo un momento no, tutto qui..." continuo. Hoseok e Yoongi si guardano e poi si alzano all'unisono, senza essersi detti niente, si allontanano un pochino e si mettono a parare tra di loro, poco dopo arriva Namjoon che si mette proprio dove c'erano i ragazzi e mi porge la tazza di the, sorridendomi e mandandomi KO definitivamente con quelle sue fossette così adorabili. Bevo il the e mi alzo, rendendomi conto solo ora che Tae non mi ha mai asciato la mano. Gli sorrido, mentre vedo Jungkook correre con un sacchetto pieno di bustine di zucchero. "Hai derubato il bar, per caso?" mi viene da chiedergli sarcasticamente, mentre gli sorrido per ringraziarlo. "bhe, quasi" mi risponde lui sorridendo. Spalanco gli occhi e quasi gli sputo il the che ho appena sorseggiato. "COSA?" Jin parla per me mentre spalanca gli occhi. " em.... Ecco cioè in realtà no... cioè se loro le lasciano così sul banco, significa che i clienti le possono prendere... no?" "sei incredibile Jungkook" gli risponde Nam prima di prenderlo e scompigliargli tutti i capelli. Ridiamo. " come ti senti Jiminshie?" mi chiede Tae " meglio grazie... che facciamo allora? Continuiamo ?" ed ecco che tutti ritornano a guardarmi come se avessi detto la cazzata più grande di questo mondo. "che c'è?" chiedo facendo un faccino angelico. "tu riposi." mi dicono tutti in coro, anche Yoongi e Hoseok che sono tornati tra gli altri. Ma dai... "ragazzi... in posizione! SI RICOMINIA!!!" urlo, sinceramente a ballare faccio schifo, ma... perché non provare? Dio, ballerei nel corpo di un ballerino provetto. Guardo la porta e poi il palco e quindi i ragazzi. Giada, potrai rinfacciarmi a vita il fatto che mi sono addormentata al centro commerciale, ma io questa cosa devo farla. Ridacchio prima di correre sul palcoscenico con il sacchetto pieno di bustine di zucchero in mano. "Ragazzi! Che aspettate?" li guardo sorridendo. "ma che gli succede?" "è sempre così... farebbe di tutto per essere perfetto per le army" "si, ma non sta bene!" "questo è poco ma sicuro" li sento parlare mentre si avvicinano. Solo in questo momento mi rendo conto veramente dell'amore che provano i ragazzi gli uni per gli altri e per i fan e di tutti i sacrifici che sono disposti a fare, insomma, l'ho sempre saputo, ma ora ho davanti agli occhi la prova, anche se è solamente un sogno... un sogno che però sembra così dannatamente reale. Sento un peso sul cuore, come se avessi appena capito la verità, come se mi avessero colpito dritto a quello. Scuoto la testa, inizio a vedere sfocato "io... sto bene..." faccio una pausa non capendo che sto facendo, nel senso, non sono io che ordino, se così si può dire, al mio corpo, alla voce a tutto insomma, di fare quello che sto facendo... come se effettivamente io fossi Jimin, ma allo stesso tempo Jimin fosse padrone di se stesso. Barcollo facendo dei passi indietro, mentre sento qualcosa di umido sulle guance: le mie lacrime. Sto piangendo, ma riesco a vedere Taehyung corrermi incontro e prendermi tra le braccia, percependo la paura che prova, pensando che svenissi di nuovo. Subito, gli altri ragazzi ci raggiungono e io riesco solo a dire "sto bene... posso ballare" mentre altre lacrime scendono sul volto, cancellate prontamente da Jin. "ok..." sussurra "va bene" "hyung..." mi chiama Jungkook "sicuro?" annuisco, mentre mi lascio stringere ancora da Taehyung, sentendomi protetta tra le sue braccia. " Allora adesso proviamo ok? Però lentamente..." mi dice Hoseok continuando a tenermi il sorriso stampato in faccia "...così decidiamo per sta sera" finisce la frase Yoongi. "solo se sei veramente sicuro" mi dice il leader del gruppo scompigliandomi i capelli. "si lo sono!" sorrido ai ragazzi. Non so che diamine abbia fatto Tae, fatto sta che i ragazzi si allontanano all'unisono, dirigendosi un po' a casaccio sul palco, nello stesso momento in cui lui mi fa girare e mi guarda dritto negli occhi "sei un coglione Park Jimin. Non è che se non balli per una sera tutti ti odieranno! Lo so che è sempre un'emozione! Ma non voglio che ti succeda qualcosa! Non voglio vederti svenire di nuovo sul palco! Prima mi hai fatto morire di paura! Ora vabbè facciamo una prova, ma sta sera tu mi sta seduto ok?" rimango senza parole, riesco solo a sorridere dopo tutta quella preoccupazione nei miei confronti, scuoto la testa e mi viene spontaneo abbracciarlo, quasi mi lancio su di lui e poi gli sussurro "ma non ero io il tuo angelo?" ridacchiando all'orecchio. Lo sento darmi una pacca sul sedere –ora vorrei essere la mano di Taehyung- e poi ridacchiare. Ci stacchiamo dall'abbraccio e poi lo guardo seriamente "Taehyung..." "lo so... ma... ti prego... per favore!" non gli rispondo inizialmente, non voglio in nessun modo fargli del male, ma una parte di me –anche se non so quale- vuole ballare per gli army, vuole correre, fare lo scemo e cantare. "voglio esserci al 100% per gli army, non voglio starmene seduto solo perché mi è girata un secondo la testa..." mi guarda come se avesse già perso la sua patita "tu non capisci che tu dai sempre il 100% di te, se non di più sempre e per tutti... anche solo con la tua presenza, anche se stai seduto, sempre e io lo so benissimo" e ora che gli dico? Non è giusto! È troppo dolce, così mi manda in confusione e io non so cosa rispondergli. Gli sorrido "starò sempre appiccicato a te! Così sono i mani sicure ok?" mi annuisce sconsolato, sta per raggiungere gli altri ragazzi quando lo chiamo "Taehyungshie!" si gira verso i me "anche tu ci sei sempre e dai sempre di più del 100%, lo sai vero?" vedere il sorriso che mi fa a quell'affermazione, mi porta in paradiso e poi lo guardo allontanarsi e raggiungere gli altri, cosa che faccio anche io poco dopo. 

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