Vivere l'oggi come fosse il primo.
Innumerevoli volte mi sono trovata davanti a persone che han sempre creduto che vivere l'attimo come fosse l'ultimo, potesse essere la cosa migliore da fare. Pure io l'ho creduto, per un po'.
Sono arrivata ad un punto però, a furia di far tentativi, di provare cose nuove, di cominciare nuovi percorsi, in cui si è insidiata in me una nuova convinzione: quella di vivere l'oggi come fosse sempre il primo giorno.
Al contrario della mia visione "pessimistica" delle cose che, generalmente, mi contraddistingue, credo che tra questi due modi di vedere la quotidianità ci sia una piccola differenza. Vivere ogni attimo come fosse l'ultimo spesso mi ha portata a provare un senso di disagio verso ciò che avrei potuto fare ma che non ho fatto, come se il retrogusto che sentivo in gola somigliasse molto ad una sorta di rassegnazione, ero motivata sì a godermi il momento, ma comunque con un non so che di amaro.
Nella mia piccola testolina, invece, sono arrivata a credere che vivere il presente come fosse solo il primo giorno di tanti altri giorni, mi fa sentire diversa, più motivata, come se il gioco iniziasse quando sorge il sole, tutti i giorni; come se il domani fosse ancora materia da plasmare a mio piacimento, come se la soddisfazione dell'oggi fosse solamente un assaggio di quella che potrei avere domani.
Sono abitudinaria, è vero, mi piace la stabilità e ho la necessità di organizzare e pianificare tutto, anche questo è vero, ma amo il brivido del sentirmi in ballo, di avere sempre nuove idee e di non rassegnarmi mai. Quel che è stato fatto, è stato fatto, senza ombra di dubbio, ma aggiustando le parole di una frase mi sono resa conto che questa motivazione in più che provo dentro, io riesco ad esprimerla in un concetto.
È fondamentale, per me, non provare noia, non sentirmi mai arrivata, non percepire mai che domani potrebbe essere l'ultimo. C'è già il percorso organico del nostro fisico a ricordarci che il domani potrebbe non esistere, ma preferisco pensare a quanti "domani" potrei ancora cominciare, piuttosto che a quanti "ieri" mi sono lasciata alle spalle.
Magari sto farneticando, magari sto sbagliando, magari domani o tra qualche settimana non la penserò più così, ma ho poche armi per assemblare i mattoncini del mio futuro e fra queste ci sono le parole, e voglio che quelle che uso mi rispecchino.
Perché del domani non v'è certezza, e allora voglio costruire partendo da oggi.
Perché nemmeno dell'oggi v'è certezza, ma almeno voglio le montagne russe, voglio una pista da ballo, la macchina del fumo, e il sorriso stampato in faccia senza amarezza in fondo alla gola.
Voglio avere sempre sete, e non sentirmi mai dissetata.
Voglio provare soddisfazione nel tramonto e gioia nell'alba.
Voglio essere essendovi, non essendoci stata.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top