#1

Titolo canzone: Natale No
Rating: verde
Numero parole: 687

Anche a lui sarebbe piaciuto festeggiare quel giorno. Ogni volta che pensava alla sua famiglia, alla madre e a Lyra, sentiva che una parte della sua umanità - che credeva perduta- uscisse fuori.  La neve imbiancava  case e alberi, rendendo tutto più puro. Il killer si trovava a osservare il paesaggio da dietro un vetro spesso. Per colpa del loro lavoro erano costretti a trasferirsi di casa in casa; era brutto, soprattutto quando si aveva la polizia alle calcagna. Non aveva mai avuto l'opportunità di festeggiare il Natale a dovere e a lui mancava sentire l'aria natalizia,i maglioni ricamati e i regali sotto l'albero. Gli mancava tutto Quello, ma non si poteva ritornare in dietro. Se avesse potuto, avrebbe goduto meglio di quei pochi istanti che gli erano concessi per stata  con la sua famiglia.

Voleva tornare bambino quando un piccolo regalo fatto con il cuore gli faceva spuntare  un sorriso. Gli sarebbe bastato ricevere anche un abbraccio dalla sorella o un bacio sulla fronte da parte della mamma, quelli sarebbero stati dei regali irrealizzabili.
Fece un sospiro allontanandosi dalla finestra e uscendo dalla sua stanza,poi scese al piano inferiore. Vide Masky  e gliela trafficare con varie armi sul tavolo.
Scosse la testa, non voleva partecipare a un'altra missione e  per giunta anche il giorno di Natale.
Lanciò un'occhiata a Masky,fermandosi a osservare quella maschera pallida con i tratti marcati in nero. Si morse il labbro. Era Natale, avrebbe voluto tanto svuotare il sacco e dirgli tutto ciò che provava per lui.
Erano anni,che provava questo forte sentimento nei suoi confronti. All'inizio pensava che fosse indifferenza,poi era sicuro che si fosse trasformato in odio,ma non ci aveva messo troppo tempo a capire che fosse qualcosa di più profondo. Un qualcosa che non riusciva più a tenerselo dentro.

《Esco fuori.》
Disse solo il ragazzo dai capelli castani. Sapeva che sarebbe tornato a breve oppure non  avrebbe proprio partecipato a quella missione. Cavolo,eppure lo Slender sapeva che faceva fatica a uccidere qualcuno nel periodo natalizio.

Una folata di vento si infilò tra i suoi capelli,se la godette con gli occhi chiusi. Quel Natale era proprio diverso. L'aria che girava tutta intorno a lui era diversa...Non era clima di festa. Sembrava uno dei tanti giorni noiosi.
Si potevano udire alcuni uccelli cinguettare,ma i suoi passi che facevano scricchiolare le foglie coprivano tutti i rumori della natura.
Quella tranquillità lo faceva stare bene e gli faceva allontanare i pensieri dai ricordi.
I ricordi dopotutto erano l'unica cosa bella  che aveva, ma gli facevano comunque male.

Non sapeva quanto fosse rimasto lì fuori,ma sembrava passata un'eternità e si era anche addormentato sotto l'albero a cui si era accostato per poter riposare dopo una lunga passeggiata che aveva fatto.

Ritornò  a casa. Sembrava fosse vuota,forse tutti quanti erano andati via senza di lui ma era meglio così, dopotutto  non aveva nemmeno  voglia di andarci con loro.

Scosse la testa, entrando in casa ma si bloccò quando riconobbe Masky seduto sul divano in salotto,davanti all'entrata. Aveva il giornale poggiato  su una gamba accavallata all'altra.

《Masky? Perché non sei andato ?》

L'uomo di girò  verso di lui:《mh?》 Si alzò; non fu ne sorpreso ne spaventato,sembrava proprio che stesse  aspettando proprio lui.
Si avvicinò a Toby, mentre quest'ultimo fece un  passo all'indietro. Cosa doveva fargli ?
Vide che l'uomo si spostò la maschera di lato,scoprendosi le labbra. Era la prima volta che Toby le vedeva e ne rimase quasi incantato. Erano piene e tutte da baciare.
Deglutì,irrigidendosi come un palo.

《Credevi  che non me ne fossi accorto ? Dei tuoi sguardi fugaci. Di quegli occhi pieni d'amore.》
Toby ebbe un sussulto,lo aveva capito e stava per picchiarlo ?
Strizzò gli occhi,poi li chiuse.

Temeva  il peggio. Ma non arrivò  mai,anzi.
Rilassò i muscoli non appena percepì le sue labbra sulle proprie.
Una sensazione che gli fece scaturire  un brivido lungo la schiena.

《Anche tu. Anche tu mi piaci》 Sussurrò poi sulle sue labbra.

Dopotutto...Non proprio quel Natale sarebbe stato il peggiore.

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