#2
Titolo canzone: Lucifero
Rating: verde/ giallo (?)
Parole: 443
Voleva solo essere libero, da tutto quello. Da qualsiasi cosa. Non aveva bisogno di un re,di qualcuno che non lo comandasse. Ma none da quella la vita che aveva scelto. Incastrato,come se fosse in una prigione di ferro ma non fisicamente. I suoi pensieri e le sue azioni venivano controllate e lui stava male al pensiero. Se ne voleva andare, voleva ribellarsi ma se lo avesse fatto sarebbe caduto come Lucifero. L'arcangelo preferito di dio ripudiato e cacciato via dal suo stesso padre.
Tim guardò l'operatore davanti a sé, quel senza volto era un po' come dio; si divertiva a comandare e a gestire le vite degli altri. Per colpa sua aveva ucciso molte persone innocenti. E lui si sentiva più come Lucifero,l'angelo ribelle. Quello che odiava gli uomini e per questo venne scacciato via, mandato nel buco infernale.
Ma per fortuna che c'era lui, Toby lo riusciva a salvare da tutto, in qualsiasi situazione era lì pronto a salvargli le chiappe da qualsiasi pericolo.
Non era affatto invidioso che fosse il proxy preferito dello Slenderman, questa cosa giocava anche a suo favore ogni qual volta cercava di ribellarsi al volere del senza viso.
Non aveva mai avuto l'opportunità di dichiararsi a lui come meglio poteva. Aveva sempre evitato di tirare in ballo quell'argomento ogni qual volta si trovavano soli,chiusi in una stanza uno di fronte all'altro. Eppure, anche in quel momento si trovavano in una sola stanza,con gli altri proxy.
Di solito,quando facevano qualcosa di grave venivano puniti con la tortura. Ma era nel momento in cui violavano una delle leggi dei proxy che morivano.
Non ricordava con precisione cosa avesse fatto per meditare una tale cosa,ma sapeva che non si era mai sentito così libero in vita sua. Puntò per bene le ginocchia sul suolo , le corde invece tenevano legati i polsi dietro la sua schiena e li bruciavano. Più in là giaceva, a terra,la sua maschera con alcuni schizzi di sangue al di sopra. Il suo viso martoriato, pieno di graffi e lividi, si rivolse verso il viso pallido di colui che non aveva mai considerato come il suo capo. Era una richiesta silenziosa per farlo procedere. Poi girò lo sguardo verso Toby,mentre il mostro fece uscire un tentacolo dalla schiena e lo fece vibrare per aria.
Mimò una cosa tra le labbra mentre la sua testa venne decapitata e il suo corpo cadde a terra, morto.
Non aveva sentito nulla.
"Ti amo,Toby."
Furono queste le ultime parole di Tim prima di sentirsi veramente libero dal peso che gli portava quella vita.
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