The Ancestor
La sabbia copriva lo sguardo in quella landa desolata, dove il vento mascherava la retta via, sotto l'aria colma di polvere e morte.
Era qui che gli era stato detto dove trovare un guerriero ancestrale, un eroe che aveva preceduto l'avvenire del Rosso.
Coprendosi gli occhi con la mano, Atsushi scorse una figura, in quello sconfinato deserto.
Potesse forse trattarsi del destino?
Potesse forse trattarsi del fatto, che pure lui, lo stesse cercando, per un eguale motivo?
L'alta figura era smilza e alta.
Gli stivali scuri affondavano tra le dune di sabbia.
Un lungo giubbotto nero, in pelle animale ricopriva il corpo dell'altro ragazzo, mentre, sotto un cappello adottato come protezione per la sabbia i lunghi capelli neri, fino alle spalle, si muovevano sinuosamente accompagnati dall'afa di quella regione, mossa del vento.
I due si fermarono ad una ventina di passi, l'un dall'altro.
Fu l'altro ragazzo a parlare per primo, esprimendosi con un tono basso e pacato. Ad Atsushi ricordava un po il modo che lui aveva di esprimersi.
《Quindi sei tu non è vero? Quello che chiamano il mio Successore.》
Il Rosso lo guardò dalla distanza, senza opporsi alle sue parole veritiere.
《Si, sono io. Il mio nome è Atsushi. Mi hanno detto che potevo trovarti qui. Tu, Eroe, che sei venuto prima di me.》
Con la mano sinistra, avvolta in un guanto nero, afferrò il cappello scuro, togliendoselo.
《È corretto. Conoscendoti, come altra parte di Lui, sei venuto ad affrontarmi vero?》
L'occhio sinistro, una volta azzurro, era ora spento, intento a vegliare il passato. Mentre il destro, dal color vermiglio puntava diritto Atsushi.
《Lascia che ti dica una cosa, prima di ciò. Come puoi vedere sono solamente un guscio vuoto... immagino che tu sia deluso di vedere com'eri prima di ora...
Allo stesso modo di prima, desideri affrontare il tuo passato?》
Dalla sua schiena afferrò una lama. La sua forma, a dir poco particolare, ricordava vagamente una chiave, anche se rovinata dal tempo.
I suoi lievi riflessi neri segnavano avventure oramai sepolte in ere passate. Atsushi sospirò con un tono calmo, però nel profondo nascondeva agitazione. Dalla sua schiena sfoderò la sua fedele compagna. Era arrivato il momento.
《Si, sono venuto esattamente per questo motivo. Voglio liberarti dalla tua sofferenza, Jonas il Rosso.》
Qualche attimo di silenzio.
《Bene. Ti ringrazio per essere venuto qui, Atsushi.》
Entrambi scattarono in avanti, sotto la polvere e la sabbia del deserto.
Le spade si incrociarono, provocando una miriade di scintille.
Finalmente era arrivato, il confronto tra passato e futuro.
Le nubi si diradarono, lasciando spazio ad un tramonto rosso sullo sfondo, segno di una battaglia feroce, ma dalla inesorabile fine.
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