Capitolo 45

Alle nove e mezza circa, sono di una stanchezza tale che mi addormenterei all'istante.

-Ti vuoi fare una doccia?-, chiedo a Jack, mentre mettiamo i piatti in lavastoviglie. Stasera ho scoperto che in cucina lui è un fiasco totale e che ha una manualità pari a circa zero. Infatti, fa quasi fatica a infilare le forchette negli appositi buchi. (#LasciamoACasaIlDoppioSenso)

-Ti presto qualcosa di Tom-, aggiungo, rialzandomi e piegandomi all'indietro, e sento un sonoro "crack" provenire dalla mia schiena. Mi sento vecchia.

-Okay-, risponde sorridente. È lieto di smettere di lavorare in cucina, a quanto pare.

-Va bene,m allora vieni-, dico e lo prendo per mano. Lo conduco di sopra e lo faccio sedere sul mio letto (Tom me l'ha rifatto. Grazie angelo mio), mentre vado in camera di mio fratello a prendere a Jack l'enorme felpa dei Kid Rock (a me arriva al ginocchio) e i pantaloni neri della tuta.

Gli lancio i vestiti e gli spiego che gli asciugamani grandi sono nel mobiletto a sinistra e quelli piccoli in quello a destra. Si dimostra confuso.

-Tesoro, con che mano pizzichi le corde della chitarra?-, gli chiedo poi. Alza la destra senza esitazioni.

-Ecco, quella è la destra.-, Gli sorrido, sentendomi una maestra dell'asilo. -Ti farò usare il mio bagno a una sola condizione, però.

-Dimmi tutto.

-Poi mi farai asciugare i tuoi capelli.

Jack scoppia a ridere. -Va bene-, ridacchia e mi sposta di lato per entrare in bagno.

-Non metterci troppo!-, lo ammonisco. Intanto vado a buttarmi sul letto. Controllo le notifiche di Facebook (Pietro Sticazzi ti chiede di inviargli una vita su Candy Crush Saga! Aiuta il tuo amico!) e mando un messaggio a Catia.

T: Che faaaaaai?

C: Fisso il soffitto. Tu?

T: Aspetto che Jack si faccia la doccia. È lento.

C: Dev'essere frustrante. Potevate farla insieme.

T: Non è una buona idea. Non farmi spiegare il perchè.

C: ......Teresa, mi sconvolgi.

T: ......Catia, anche tu.

Mi risponde con una foto in cui mi fa la linguaccia. Andiamo avanti a parlare per un po', finchè la serratura del bagno scatta e ne esce un Jack in boxer e felpa. Non gli arriva neanche a mezza coscia.

-Ti ho dato anche dei pantaloni, sai?-, chiedo divertita.

-Non fanno per me-, mi fa l'occhiolino. Scendo dal letto nell'istante in cui lui ci si siede e vado a prendere il phon.

-Dicevi sul serio?-, chiede terrorizzato quando torno con quell'aggegio in mano.

-Certo.

Ha i capelli bagnati e ci ha presumibilmente passato l'asciugamano, perchè sono disordinati e non nella loro solita posizione. Wow. Quel look scarmigliato gli dona. Con quella barbetta, poi...

Mi volto appena in tempo, prima che si accorga che lo sto fissando da ebete, e mi metto a sedere dietro di lui, incrociando le gambe. Aziono il phon e lo passo su tutti i capelli di Jack, aiutandomi a separare le ciocche con la mano sinistra (non sono capace a usare l'asciugacapelli di sinistra. Dettagli).

Finisco tipo cinque minuti dopo. Il risultato è strano, i suoi capelli sono morbidissimi e tutti disordinati.

-Metti il gel, di solito?

-Nope, la cera, ma poca.

Poi mi faccio più verso il centro del letto, per fargli posto e girarsi verso di me.

-È stato così terribile?-, gli chiedo appoggiando il phon al comodino.

-Quando vado dalla parrucchiera-, dice, facendo un gesto molto gay. Rido. -Di solito non lo usa. Quindi non ci sono abituato. Ma è un coso figo, insomma.

-Sì, dai.

Mi alzo dal letto, prendendo il pigiama da sotto il cuscino.

-Dove vai?-, chiede Jack, seguendomi con gli occhi.

-A lavarmi che puzzo.

-Ma no.

-Ma sì, invece.

Sospira.

-Come vuoi. Io non scappo.-, pronuncia infine, e si sdraia a pancia in su con il cellulare in mano.

-Ti spiace se accendo lo stereo?-, chiedo. Non ho ricordi di aver mai fatto una doccia senza musica.

-Stavo per chiedertelo io.

Metto Restoring Force: Full Circle degli Of Mice & Men e alzo il volume in modo che si senta anche in bango.

-Mi piace questa-, mormora Jack riferito a Public Service Announcement.

-Anche a me.

Vado in bagno e socchiudo la porta, in modo che continui a sentire la musica. C'è il vapore di prima. Che bel caldino.

Mimo le parole della canzone mentre mi spoglio ed entro in doccia. I capelli sono legati in alto, perchè li ho lavati ieri.

Alla fine non ci metto molto: un quarto d'ora e mi sono anche cambiata. Esco dal bagno con indosso i miei enormissimi pantaloni del pigiama e una canottiera. Jack è concentratissimo su qualcosa, presumo un gioco, dato che tiene il cellulare in orizzontale.

Girovago per la stanza mettendo via i miei vestiti e infine spengo lo stereo.

-Ma ciao-, mormora Jack dal letto.

-Ehilà.

-Ci hai messo poco. E comunque...- si schiarisce la voce mentre gli faccio gesto di farmi posto accanto a lui. -...quella canottiera è parecchio scollata.

Mi guardo stupita la maglietta.

-Hai mai visto canottiere accollate?-, mi butto sul letto e mi giro su un fianco.

-Jack, tesoro-, dico, prendendogli il viso tra le mani. -I miei occhi sono quassù.

Mi sorride. -Mi dispiace... anche se...-, dice tentando di riabbassare la testa.

-Porco-, mormoro ridendo. Sorride e mi dà un bacio.

-È solo colpa tua-, dice contro le mie labbra.

-Ci sei?-, mormora divertito dopo un po'. "Sono nel mondo dei pony, per adesso."

-Certo-, mento.

-Sei bellissima.

-Non è vero.

-Sì invece.

-No.

-Sì.

-Taci e dammi un bacio-, dico facendolo ridere. Obbedisce.

-Sei più sexy con i capelli così-, dico senza pensare.

-Ci farò un pensierino.

-No, non devi. Poi ti troveranno più sexy anche le altre ragazze.

Fa un sorriso largo e stupido. Mi mette una mano sulla parte bassa della schiena, spingendomi più vicina a lui.

-Sei gelosa-, mormora in una cantilena adorabile. Mi stringo nelle spalle e mi guardo un po' intorno. In silenzio scivoliamo entrambi sotto le coperte. Jack si gira a pancia in giù, la faccia schiacciata nel cuscino.

-Ma così morirai soffocato.-, osservo. Gira la faccia verso di me e mi fa la linguaccia. Gli sorrido.

-Ah, e comunque, se stanotte senti un uomo bisbigliare, non chiamare la polizia. Parlo nel sonno.

Sto praticamente piangendo dal ridere.

-Una volta Alex mi ha sorpreso a cantare una canzone in onore di Dionisio-, continua.

-Spero che l'abbia registrata.

Sbadiglio rumorosamente. A quel punto Jack mi fa girare in modo da dargli la schiena e mi abbraccia.

-Dormi, Ter-, sussurra.

Sorrido e rispondo: -Buonanotte.

E cala il silenzio.

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