Capitolo 44

-Pronto?-, rispondo al telefono.

-Ciao, Ter.

-Ciao, dimmi, Tom.

-Stanotte sono fuori. Ti dispiace?

-No. Tranquillo.

-Okay, ehm, a domani.

-A domani. Salutami Laura.

Intuisco che passerà la notte da lei. Non sono dell'umore per fare battutine sceme quindi zittisco il mio stupido subconscio.

-Certo. Notte, Ter.

-Buonanotte.

Riattacco. Rimetto il cellulare sul tavolino di fronte al divano.

-Rimani qui stasera?-, chiedo senza malizia. È giusto per tenersi compagnia.

-Ma tuo fratello?

-È via.

-Come vuoi, allora.-, mormora Jack stringendomi a sé sul divano.

-Sei sicuro di non avere fame? O sete? Non vuoi proprio nulla?-, "Oddio, sembro una casalinga frustrata."

-Tranquilla. Non disturbarti.- Sorride.

-Nessun disturbo. Cioccolata calda?

-Come vuoi... Va bene qualunque cosa.

Al che mi alzo dal divano, seguita da Jack.

-A che ora entri domattina?-, mi chiede.

-Dieci.

-Ti accompagno. Psicologia inizia alle dieci e mezza.

-Grazie mille-, gli sorrido grata, cercando la cioccolata nella credenza. -Mi prendi il latte in frigo?

-Certo-, dice voltandosi.

Dieci minuti dopo, siamo di nuovo sul divano, ma stavolta accendiamo la tv e tiriamo il tavoino verso di noi, per appoggiarci i piedi. Sorseggiamo la cioccolata ridendo davanti a una maratona di Modern Family. Dura più tempo di quello che penso: quando finisce sono quasi le otto.

-Ti va di guardare altro?-, chiedo facendo zapping annoiata. Non c'è proprio nulla.

-Non esattamente. Preferirei parlare con te.- dice Jack. Quindi mi giro verso di lui, appoggiando la tazza vuota sul tavolo.

-Aw-, dico, notando i baffetti di cioccolato appena sopra le sue labbra. Aggrotta un sopracciglio.

-Sei sporco di cioccolata-, butto lì, a mo' di spiegazione.

Si passa la mano ovunque (anche sulla fronte, lol), tranne dove è sporco. Quindi ci penso io, e gli passo il pollice sul labbro. Mentre lo faccio, mi trovo a sorridere come un'idiota.

-Perchè mi guardi così?- chiede Jack stranito.

-Perchè sei adorabile.-, rispondo soffermandomi con la mano sulla sua guancia. Adesso che ci faccio caso, è ruvida: non si è fatto la barba.

-Come fai a dirlo?-, chiede quasi imbarazzato dal mio pseudo-complimento.

-Quando sorridi socchiudi gli occhi in una maniera inconfondibile, lo fai sempre. È una cosa troppo carina.-, fermo il dito sulla sua bocca. Lo scorro all'ingiù, facendogli arricciare il labbro inferiore.

-E quando sei imbarazzato pieghi le sopracciglia in modo strano, quasi dolce.

Jack rimane sorpreso dal mio gesto, poi sorride e mi dice: -Wow, noti cose di me alle quali io non avevo mai fatto caso.

-Sono i piccoli dettagli che rendono una cosa bella più interessante.

-Anche sexy?-, chiede. Scoppio a ridere.

-Anche sexy.

Spengo la tv e appoggio il telecomando al tavolino, poi mi porto le ginocchia al petto e le circondo con le braccia, girandomi a destra verso Jack.

-Dov'è tuo padre?-, inizia lui dopo un po'.

-Adesso vive in Svizzera. Ha una ditta di Falegnameria. Vado a trovarlo tutte le estati.

Sorrido al pensiero di tutte le belle vacanze passata con papà: per lui sarò sempre la sua bambina.

-E tua mamma, invece?-, mi rivolgo a Jack.

-È rimasta in America. Quando le ho proposto di venire qui ha detto che non voleva impicciarsi con il mio sogno.

-Che tenera-, affermo sorridendo.

-Già. Mi chiama tutti i giorni, però.

Sorride, sembra sinceramente devoto a sua mamma, e mi pare giusto. Certi ragazzi, a quest'età, rompono tutti i collegamenti con i genitori.

Proprio in quell'istante, squilla il telefono di Jack. Come suoneria riconosco All The Small Things dei Blink-182

le uniche due parole che afferro della telefonata sono "hey" e "Alex", perchè sta parlando in un inglese fitto fitto e non riesco a districarmici.

Quando riattacca sospira e scuote la testa.

-Cosa?-, chiedo curiosa.

-Alex ha saputo di mio padre. Il suo lo ha appena chiamato.-, dice, flebilmente.

-Papà era come uno zio per lui, ci portava in campeggio, a pescare, ci ha regalato le nostre prime chitarre.

Lo dice con una nostalgia tale da farmi immaginare le scene della sua infanzia/adolescenza.

-Sono dei bellissimi ricordi. Non lasciarli andare, e tuo papà vivrà per sempre...-, gli metto una mano sul petto, -...qui. Insieme a te. Non dimenticarlo.

Jack posa una mano sulla mia. -Lo spero.

Vederlo così triste mi distrugge. Accavallo le mie gambe alle sue e lo stringo forte, cercando di trasmettergli un po' del mio calore.

-Sai com'è-, inizia, guardando fisso davanti a sé. -Avrei voluto vederlo alla mia laurea, al mio matrimonio, avrei voluto che gioisse per i miei futuri successi, o che mi consolasse per eventuali sbagli.

-Anche io l'avrei tanto voluto. Volevo mia mamma vicina a me negli anni difficili dell'adolescenza, ma me l'aìhanno strappata via. Il mondo è grande e crudele, Jack, e noi non possiamo fare niente contro di lui.

Sospira. Non sta piangendo, non ha nemmeno gli occhi lucidi. Sembra solo rancoroso.

-Fra poco arriverà la chiamata dell'ospedale, ne sono sicuro...-, mormora alla fine.

Annuisco tristemente, ricordandomi di quel pomeriggio quand'era successo a me e Tom e papà.

-Non dare nulla per spacciato...

-Ter, e se facessimo una bella cosa, tipo non ne parlassimo più?

-Rispetto questa decisione. Cosa ti va per cena?

-Non ho molte pretese, quello che c'è va bene.

-Allergie, intolleranze, robe varie?

Si stringe nelle spalle. -L'unica cosa che non ho mai mangiato sono i ravanelli. E non ci tengo.

Rabbrividisce e scoppio a ridere. Ho appena deciso che prima o poi farò ingoiare un ravanello a Barakat. Crudele.


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ECCOMI

mio dio ce l'ho fatta si no grazieprego ciao 40 minuti per riscrivere sta roba mamma mia. Troppo lungo (e troppo noioso, a mio parere)!

dato che ieri è finita la scuola (e io cambierò la mia classe, dato che dopo il biennio qui mischiano tutti... sob, mi mancherete, amici miei. se qualcuno di voi legge, vi voglio bene.), mi impegnerò di più eeeeee spero di esserci più spesso. ah, comunque, ho iniziato a scrivere Return The Favor e SINCERAMENTE mi diverte da matti. Dato che i miei modelli di scrittura sono quelli alla E.L. James (hot mlml) e alla Kerstin Gier (sarcasmo), ho mischiato le cose e sta venendo, giuro, una cosa abbastanza carina. Ah, e tipo continuerò ad aggiornare questa al ritmo che mi è permesso (mancano solo 6 capitoli alla fine) e anche A Love Like War (non so ancora quanto sarà lunga ma vbb).

#YUK #MLML

>Veri<

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