Capitolo 3
Sto. Ancora. Studiando.
Mi sto deprimendo. Sono quattro ore che studio e non ho ancora concluso NIENTE. Dovrei lasciare perdere? No! Non posso! Fra poco c'è l'esame.
La settimana prossima... prossima... Mmh... forse potrei iniziare la settimana prossima...
Okay. Mi devo concentrare, quindi ho bisogno di cibo.
Cioccolata! La trovo in cucina e me ne porto una tavoletta e un succo d'arancia in camera.
Tom è al lavoro, io devo andarci sabato (faccio solo il week end e il martedì), quindi mi rilasso, sorseggio il succo e lentamente mi riprendo dalla mia depressione da studio.
Almeno sto studiando Organica, che mi piace e che capisco. Solo che quel giorno proprio non riesco a farmela entrare in testa. Basta, rinuncio. Riproverò domani.
Chiamo Tom al telefono.
Gli chiedo se torna per cena, ma lui mi dice che sarà fuori perché deve andare da un suo amico a fare il funerale del suo pesce rosso. Inquietante.
-Okay. Ci vediamo più tardi...-, dico e riattacco.
Sono le sei e mezza. Scendo di sotto e mi butto sul divano a faccia in giù. Poi rotolo e accendo la tv.
Guardo un programmino alquanto insignificante che parla di un tipo che ha ucciso sua sorella per circa mezz'ora, poi diventa noioso e cambio canale. Wow, c'è I Griffin su Fox, quindi lo lascio.
Mentre mi scompiscio dalle risate, realizzo di avere fame e di non avere voglia di cucinare.
Quale soluzione migliore se non telefonare in pizzeria?
Okay, mi state sicuramente prendendo per una cicciona depressa che odia le persone. Ma ho da dire che 1) grazie a Dio non sono ingrassata. Cioè mica sono una modella, sono abbastanza in carne, ma (torno a ringraziare Dio per questo splendido dono) ho un metabolismo veloce. È il regalo più bello che si possa fare a una ragazza, credetemi; 2) non odio le persone. Almeno non tutte; e 3) non sono depressa, della serie 'la mia vita fa schifo' (apro parentesi: cioè scusa ma cosa speri di risolvere dicendotelo?), sono solo costantemente stanca.
Senza ragionarci troppo, ordino una pizza ai peperoni e mi sdraio sul divano aspettandola. Nel frattempo trovo uno dei miei film horror preferiti (Drag me to Hell) e lo guardo.
Venticinque minuti dopo l'inizio, sono totalmente presa dal film, tanto che quando suona il campanello, sobbalzo talmente forte da far cadere il telecomando. Mi metto una mano sul cuore. Credo che sia stato uno dei peggiori spaventi della mia vita. Vado ad aprire la porta, trovandomi davanti (sorpresa) Jack.
Devo dire che quasi non me lo aspettavo, ma forse gli ordini li hanno assegnati a lui d'ora in avanti.
-Ciao-, gli dico.
-Grazie-, afferro la pizza che mi porge e la appoggio sul bancone per prendere i soldi dal portafogli nel cassetto.
-Ciao-, dice sorridente. Poi: -Prego-, guardando i soldi che gli stavo porgendo.
-Grazie tante-, mi dice, prendendo i quindici euro (mancia generosa: 2,50 €. Mi sento una benefattrice) e mettendosi le mani in tasca.
Decido di chiedergli: -Come va?-, dato che ormai gli ho parlato stamattina.
-Stanco-, risponde, sorridendo e scuotendo la testa. Come lo capisco.
-Tu?
-Anche io. Troppo.-, dico, e mi strofino gli occhi. Mi sta venendo sonno. Devo muovermi a mangiare e farmi la doccia perché voglio andare a letto.
-Devo andare a consegnare altre pizze. Ci si vede!-, dice il fattorino, mentre cammina verso la macchina della pizzeria.
-'Kay. Buona serata-, e rientro in casa.
Ho freddo, vado a mettermi un maglione e torno di sotto, prendo il cibo e mangio seduta sul divano. Non mi va di andare sul tavolo.
Circa mezz'ora dopo ho finito, pulisco e vado a farmi la doccia.
La doccia è un buon momento per pensare, e dato che io in media ci metto ogni volta circa venti minuti sotto l'acqua, è ancora meglio.
Non so a cosa pensare. Forse alla scuola, forse al lavoro, forse ai problemi del mondo. Ma la mia mente, per il momento, è per i fatti suoi nel paese dei pony arcobaleno, quindi non penso a niente e continuo a fissare il retro della porta del bagno con uno sguardo che potrebbe competere anche con quello di Rossi.
Esco dalla doccia e mi asciugo corpo e capelli, mi metto il pigiama e vado a letto. Eccola lì, la mia testa. È tornata.
Sto pensando a Jack. Ma non pensando tipo Omg lo amo sposiamoci, sto pensando come farebbe ogni persona normale.
Sembra una persona interessante, per essere un inglese (almeno secondo le mie supposizioni). Ho voglia di parlare con lui per sapere com'è. Potremmo diventare amici, sempre che sia simpatico come sembra.
E poi, chissà se è bravo in quello che fa. Forse diventerà un bravo psicologo. Chissà se ha qualche hobby. A proposito, io che hobby ho? Sarei più interessante se per divertirmi suonassi le maracas, o costruissi marchingegni interessanti...
Ma perché i miei pensieri fanno questi strani giri? Sarà l'orario.
Sbadiglio. Che sonno...
Forse dovrei provare a dormire.
Ma non ho voglia. Strano avere sonno ma non voglia di dormire.
Chiudo gli occhi e cerco di pensare a qualcosa di sensato, ma la mia testa ormai è in un mondo tutto suo, quindi rinuncio e mi lascio andare.
Mi addormento quasi all'istante.
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