Claudia's POV

<Oddio sto diventando paranoica, ma mi è sembrato che Gallagher mi stesse ancora guardando!> penso.

'Ehi, pianeta terra chiama Claudia!' Andy mi passa una mano davanti alla faccia, interrompendo i miei pensieri.

'Co... scusami che hai detto?' le chiedo mezza imbambolata.

'Nulla, di muoverti che la mensa si è praticamente svuotata, altrimenti faremo tardi alle prossime classi!'

'Sì, hai ragione!'

'Ragazze quell'individuo mi dà proprio sui nervi!' interviene Joshua, dando voce alle mie preoccupazioni.

'Chi?' domandiamo in coro io e Andy, anche se io penso già di conoscere la risposta.

'Gallagher e la sua comitiva! È da stamattina che non la smettono di fissarci!' conferma lui scuotendo la testa.

'Oddio quella gente davvero non mi piace! Avete visto che barbetta che ha quel Carl? E quell'altra, Claire? La biondona sempre ultra-truccata che pende dalle labbra di Gallagher?' chiede Andy con una faccia disgustata.

'E perché lui? Mi sembra un pazzo con quei capelli lunghi e quel look sempre trasandato!' continua il nostro amico.

'Dai Josh, a lui di certo non puoi dire nulla, ha il fascino del bello e tenebroso, soprattutto quando come oggi indossa quella camicia a quadri bianca e nera che gli mette in risalto quel paio di occhi che si ritrova!' afferma la biondina con aria sognante.

'Mah, voi ragazze siete tutte strane. Chissà che ci troverete di bello in lui!? Anche a te piace Gallagher, Claudia?' mi domanda Joshua accigliato.

'Assolutamente no! Mi mette un'inquietudine addosso assurda!' rispondo di getto, senza starci a pensare più di tanto.

Vorrei anche aggiungere dello strano scambio di sguardi avuto con lui questa mattina, ma evito, anche perché il nostro amico dopo il mio commento è diventato radioso, mentre l'altra si è incupita; in tutto ciò, io non riesco a capire perché ho detto quelle parole – in fondo quel ragazzo non è niente male oggettivamente. Anche se, ad ogni modo, continua a fami troppa paura e in questo momento è questo sentimento a predominare in me, l'inquietudine che quello strano tipo così misterioso mi incute.

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Quando suona la campanella segnando la fine della giornata scolastica quasi non mi sembra vero. Avrei solo voglia di tornarmene a casa e stendermi sul letto ad ascoltare la musica per evitare di pensare all'ansia accumulata. Così, nonostante io odi farmi vedere con Sam o mamma, temendo di sembrare una ragazzina bisognosa di essere scortata, oggi ringrazio il cielo che quest'ultima si sia ricordata di venirmi a prendere all'uscita.
Saluto velocemente i ragazzi, concordando con loro che ci saremmo sentiti più tardi, e mi infilo di corsa in macchina.

'Come è andata la giornata, oggi?' mi chiede mia madre non appena richiudo la portiera.

'Mh. Domanda di riserva?'

'Devo dedurre non molto bene. Dovrei cominciare a preoccuparmi per qualche insufficienza???'

'Ma che, che hai capito? Stai tranquilla. Vado benissimo a scuola. Era così per dire.' taglio corto. Cavolo, non si può proprio parlare con questa donna!

'Mmm ok.' brontola, ma non prosegue oltre con le domande, per mia fortuna, cominciando invece a blaterare sul suo unico amore: il ristorante.

Da quando ci siamo trasferite dall'Italia, ha cercato, infatti, di mantenere viva la tradizione di casa Nevi-Solari, dandosi da fare per trovare un locale in affitto che fosse stato perfetto per aprire il suo ristorante, o meglio una filiale di quello che i suoi genitori avevano in Campo de' Fiori a Roma, da ormai tre generazioni, 'L'Osteria di Lella'. 
Qui, a NY, l'ha chiamato infatti, Lella's Tavern. Che fantasia, mia mamma!

Arrivate a casa, lei esce poco dopo per andare a prendere Nico alle scuole elementari e io me ne vado al piano di sopra a riposare. Prima però decido di mandare una mail super dettagliata a Fran. Parlare con la mia migliore amica è una delle cose che mi manca di più, a volte fino a farmi mancare il fiato, e vorrei tanto che lei fosse qui con me; a lei avrei potuto dire tutto senza sentirmi ridicola.

Apro il pc e comincio a scriverle della richiesta della macchina fatta a Sam, del suo rapporto con mamma, ma dopo un po' non controllo più le mie dita, che cominciano a seguire il corso dei miei pensieri più urgenti, iniziando a rivelare le vicende della giornata scolastica appena trascorsa e il discorso, ovviamente, cade su di lui:

"Come te lo descrivo Gallagher, Fran? Hai presente la persona più bella e la più inquietante del mondo? Ecco brava mettile insieme e otterrai lui. Ma dovrai immaginare qualcuno di davvero ma davvero inquietante, Fran! Per quanto riguarda il suo aspetto: è alto, ancora più alto di Josh, credo sia sul metro e ottanta. Non è né troppo muscoloso né troppo magro. Quello che ti colpisce di lui sono i capelli di un castano scuro - una chioma riccia con una frangetta a contornargli la fronte, che a volte impreziosisce anche con alcune bandane. Ma quello che ti colpisce ancora di più di lui sono questi occhi così scuri e così intensi da sembrare un pozzo profondo in cui immergersi e perdersi.  Hai presente il buio delle notti estive senza luna, Fran? Ecco non basta; immagina quello del posto più freddo e oscuro della terra e forse solo così potrai capire un pochino l'inquietudine che quegli occhi trasmettono! Il colore va dal marrone al nero pece e ha ciglia talmente folte e scure che sembrano sottolineare quello sguardo ancora più intensamente. Quando la mia amica Andy, uno dei primi giorni di scuola, me ne ha parlato indicandomelo, lui stava ridendo con la sua amica (una biondona, bassina ma con degli occhi blu bellissimi sempre truccati di nero, davvero bella credimi che, tra l'altro, credo che sia anche la sua ragazza!) e le stava sorridendo e, ti giuro Fran, quel sorriso avrebbe fatto rimanere secca anche te – nonostante la tua passione per i biondi– con quei denti perfetti e bianchissimi. Poi si è girato e, per un attimo, i suoi occhi hanno incontrato i miei facendomi provare un mix di emozioni, spavento soprattutto, perché in quel momento, senza sapere perché dato che nemmeno mi conosceva, ma mi ha lanciato uno sguardo di puro odio, facendomi sobbalzare e voltare dall'altra parte. In quell'attimo ho deciso che non avrei più incrociato quelle iridi tenebrose. Mai più. E così ho fatto, ti assicuro. Infatti, non ti ho nemmeno mai raccontato di lui fino ad oggi. E se non fosse capitato questo strano scambio di sguardi questa mattina credo che non te ne avrei mai parlato..."

Concludo la mail chiedendole di rispondermi il prima possibile con una lettera altrettanto dettagliata e la spedisco. Poi me ne pento; perché avrei preferito non parlarle di lui. Dopotutto perché poi? Gli sto dando fin troppa importanza, quando la cosa migliore, invece, dovrebbe essere quella di continuare ad ignorarlo così come ho fatto dall'inizio dell'anno, cercando di non badare più a quei suoi strani e inquietanti sguardi. Non gli avrei permesso di rovinarmi la giornata ulteriormente.

Accendo lo stereo e metto il cd dei Placebo. Mi serve staccare e non mettermi a rimuginare, e la loro musica mi aiuta molto ad estraniarmi dalla realtà.

Remember me when you're the one who's silver screened
Remember me when you're the one you always dreamed
Remember me whenever noses start to bleed
Remember me, special needs

Just nineteen, a sucker's dream
I guess I thought you had the flavour
Just nineteen, a dream obscene

With six months off for bad behaviour

Special needs! Perfetto!
Chiudo gli occhi e comincio a canticchiare le parole della canzone.

Quando il cd termina mi ricordo di mandare un messaggio ad Andy e Josh per ricordare loro la ricerca per economia, e poi, sentendo i rumori da basso, me ne scendo a giocare con Nico che deve essere rientrato da poco da scuola assieme a mamma.

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Ciao a tutt*,
che ne dite di questo terzo capitolo? ** si capiscono un po' di più le sensazioni di Claudia e scopriamo un po' di più l'aspetto di Eddie (come se non lo conoscessimo :DDD) e soprattutto come Claudia lo vede **

fatemi sapere se questa storia vi sta piacendo e lasciatemi una stellina, se vi va, per supportarla **
grazie mille **
effy