22.
Claudia's POV
Sono oltre l'indignazione per come quella slavata biondastra mi ha trattata. Ma chi si crede di essere?
Rossella ha ormai abbandonato ogni contegno ed è da almeno dieci minuti buoni che la sta insultando in inglese antico!
Io non so che colorito sia diventata, ma mi sento la faccia accaldata e l'ultima cosa che avrei voluto è farmi vedere in questo stato da Eddie, che mi cammina a fianco, senza parlare da quando siamo scesi.
Entriamo in macchina, mi metto la cintura e, ingranata la prima, partiamo.
Sono oltre il nervoso, è stata una così bella serata, e quella vipera ha dovuto rovinarla!
Rossella cammina avanti e indietro borbottando a più non posso.
"Ti chiedo scusa per Claire, non ha per niente il senso della misura." rompe il silenzio il mio autista.
"Me ne sono accorta."
"Non restarci male, ignorala come faccio io." prosegue.
"Non so come tu faccia a sopportarla." dico d'impulso non riuscendo a trattenermi.
"Non è così male, se la conosci a fondo." fa per difenderla e io mi inviperisco ancora di più.
"Non ci tengo a conoscerla, grazie." e credo di aver chiarito abbastanza la mia posizione perché non riprende più il discorso.
Mi guarda di sbieco ed evita di continuare.
Ma possibile che dobbiamo litigare per quella?
Il resto del tragitto prosegue in silenzio, dopo che Eddie mi ha chiesto l'indirizzo preciso di casa mia, anche se io ho detto una mezza verità, fermandomi a qualche numero prima, per evitare che si accostasse proprio sotto il mio palazzo e casualmente mamma o Sam potessero essere alle finestre.
Parcheggia poco prima del mio appartamento e io mi slaccio la cintura e faccio per scendere.
Beh, digli qualcosa, mi suggerisce Rossella, che si è già ricomposta, beata lei!
"Mh, allora... grazie mille per la serata, almeno per una buona parte!" confesso.
Lui mi lancia uno dei suoi tipici sguardi profondi e io vorrei scomparire.
"Claudia." sussurra il mio nome come a volermi trattenere.
"Cosa?" chiedo mentre sono visibilmente agitata.
"Ti prego, non lasciare che Claire e le sue battutine sceme rovinino questa giornata!"
Io resto in silenzio, soppesando le sue parole.
Poi, come impazzita, sulla spinta di Rossella che si è messa il suo vestito migliore, allungo una mano e gli accarezzo il viso, come avevo già fatto quel pomeriggio in mensa.
Lui resta sorpreso dal mio gesto, ma allo stesso tempo, evita di lanciarmi lo sguardo sofferente che mi aveva già riservato in precedenza e, invece, pare rilassarsi e abbassa le spalle, abbassando per un attimo le palpebre.
Io sono come ipnotizzata nel fissare il suo volto, che sembra bearsi del contatto con le mie mani e non ho assolutamente intenzione di smettere; anzi, i brividi che quel tocco mi sta provocando mi arrivano dritti in testa, mandandomi in estasi più di quanto qualsiasi sostanza potrebbe mai fare.
Rossella è ammutolita e se ne sta in un angolo della mia coscienza a godersi questa scena dall'esterno: io che continuo a far scorrere la mia mano lungo il suo viso e lui che sorride in silenzio con gli occhi chiusi. Sono tentata dal farmi più vicina a lui, ma ho paura a rompere questa bolla che si è venuta a creare.
Le mie elucubrazioni durano poco però, perché veniamo bruscamente riportati alla realtà dal suono del mio stramaledetto cellulare.
Cazzo, è mamma!
Cerco di sistemarmi meglio, nemmeno se mi avesse sorpresa a fare qualcosa di proibito e mi affaccio dal parabrezza per controllare se in realtà mi stia vedendo da un po'.
Eddie sembra riaversi.
"Tutto okay?" domanda premuroso.
"Mh, mamma mi sta chiamando. Scusami, ma devo proprio andare, altrimenti rischio di passare il prossimo weekend da reclusa!" mi giustifico, rendendomi conto che così sembro ancora di più una ragazzina.
"Non preoccuparti!" mi tranquillizza, ma sembra un po' turbato.
"Beh, allora buonanotte."
"Buonanotte, Claudia, ci vediamo domani a scuola." ricambia il mio saluto con un sorriso e un'occhiata profonda.
Il mio cuore manca alcuni battiti, ma mi decido a uscire da quella benedetta automobile, prima che mamma mandi Sam a cercarmi con le sirene spianate.
Osservo la macchina di Gallagher andare via e di corsa supero i metri che mi separano da casa.
Infilo le chiavi nel portone e appena lo richiudo alle mie spalle, vengo travolta dalla voce di mamma che è già su tutte le furie.
Rossella si nasconde sotto il tavolino del the. Fifona!
Io sono pronta a subirmi il suo rimprovero, e lo faccio con il sorriso interiore in quanto so in che angolino andarmi a rifugiare per farmi scivolare le cose di dosso: il momento in macchina con Gallagher sarà uno di quelli a cui mi aggrapperò con più forza quando ne avrò bisogno.
"Ma ti rendi conto che sei uscita stamattina presto e che non sei proprio rientrata? Stavo per chiamare..." mi urla addosso e io la blocco.
"Ma dai, la polizia?" la prendo in giro, facendola indispettire ancora di più.
"Non usare questo tono con me, signorina! Stavo per chiamare Andy e Josh!" mi sorprende, in quanto se l'avesse fatto mi avrebbe smascherata in un lampo.
Mi sento molto colpevole, sia per averle mentito e soprattutto per aver tirato in ballo la mia migliore amica nelle mie bugie, senza tra l'altro chiederle di coprirmi, tanto era la foga di dire di sì ad Eddie e passare tutta la giornata con lui!
Mamma sta continuando con il suo monologo e io la lascio sfogare.
Quando mi pare si sia calmata, mi azzardo a imbastire una parvenza di scuse.
"Scusa mamma è che ci siamo fatte prendere dal momento e non abbiamo controllato l'orario!"
"Claudia," sospira, cercando di calmarsi, "Quante volte dovrò dirtelo che non siamo a Roma? Questa città è pericolosa, in particolare per noi che ci viviamo da così poco tempo!"
Sbuffo, esausta nell'ascoltare per l'ennesima volta quelle parole.
"Ho capito, mamma, non lo farò più. Sarò più attenta da adesso in poi." cerco di tenere a freno la lingua e di mangiarmi le cose che vorrei realmente dire per evitare di essere punita.
"Dai, Emma, lasciala in pace, Claudia ha capito il suo sbaglio e starà più attenta d'ora in avanti." interviene in mio soccorso Sam a tranquillizzarla.
Io gli faccio un mezzo sorriso per ringraziarlo di quest'aiuto inaspettato e lui mi fa un cenno d'intesa.
Me ne salgo in camera mia prima che mamma possa cambiare idea e punirmi e mi getto sul letto, sopraffatta dalle millemila emozioni vissute durante la giornata.
Avevo promesso di chiamare Andy ma sono terrorizzata che mamma possa stare all'erta e origliare la nostra conversazione, quindi sospiro e opto per inviarle un messaggio.
'Sono stata tutta la giornata a casa di Eddie. Ha suonato per me e abbiamo anche mezzo discusso, poi domani ti racconto. Ho cucinato la carbonara e la serata stava andando benissimo quando è venuta la biondastra a rovinarla!!!' invio senza nemmeno rileggermi e penso a quanto desideri avere il numero di Gallagher. Avrei dovuto chiederglielo? Rossella fa cenno di sì con la testa e io sospiro nuovamente, buttandomi in faccia il cuscino.
Con la mente torno a quanto successo poco prima in macchina. Non mi era mai capitato di provare sensazioni simili, anzi ero anche decisa ad avvicinarmi di più, se non fosse stato per la chiamata di mamma! Argh!
Il bip del telefono mi fa sobbalzare, è la mia amica che ha risposto.
'Coooosaaaaa?!? Domani voglio sapere tutti i dettagli!! Buonanotte xx'
Sorrido e collego il carica batterie.
Abbraccio il cuscino e mi giro dall'altro lato, gettandomi nelle braccia di Morfeo, anche se vorrei altre braccia a cullarmi stasera, in realtà.
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Il mattino seguente mi sveglio riposata come non mai – non ricordo di aver nemmeno sognato, balzo fuori dal letto e mi fiondo in doccia per prepararmi con cura.
Ancora con i capelli mezzi umidi, che decido di legare in una treccia, comincio a vestirmi: opto per un jeans nero stretto a vita alta, una camicia bianca e un maglioncino a V rosso. Completo il look con gli anfibi neri.
Stavolta ho tempo anche per truccarmi, così, metto con cura l'eyeliner, evitando sbavature e aggiungo la matita nera nella rima inferiore, il mascara, un po' di terra e l'immancabile burro di cacao.
All'ultimo decido di indossare anche un paio di orecchini a cerchio d'argento.
Mi rivolgo un'ultima occhiata allo specchio e per una volta mi piaccio. Di solito, evito di soffermarmi troppo davanti al mio riflesso in quanto la mia autostima non è molto alta, anzi è quasi tendente allo zero se proprio dovessi darmi un voto, ma stamattina mi sento carica e decido di abbandonare per un po' anche i miei complessi.
Scendo in cucina, dove trovo già tutti seduti a tavola.
Mamma sembra ancora piccata da ieri, ma io faccio un po' la ruffiana e le scocco un bacio sulla guancia e addirittura ne do anche uno a Sam che si tocca il viso stupito e sorride.
"Cos'è? Ci siamo svegliate di buonumore?" mi chiede sospetta.
"Ogni tanto capita anche a me!" esclamo vaga.
Mi riempio la tazza fino all'orlo di caffè e la sorseggio con piacere, sperando che mi aiuti a svegliarmi.
Finita la colazione, anticipo lo sceriffo facendomi trovare già pronta all'ingresso, lui mi guarda di sottecchi, ma non mi dice nulla.
Entriamo in macchina e io accendo la radio e comincio a canticchiare 'Cherry' di Harry Stiles.
"Claudia, tutto okay?" mi chiede Sam curioso.
"Certo!"
"Mi sembri un po' su di giri oggi. Mica hai fumato qualcosa ieri?"
Sgrano gli occhi, anche Rossella si riprende dal suo sonnellino.
"Cosa??"
"Di solito la mattina sei sempre così scontrosa, oggi invece sprizzi gioia da tutti i pori." mi spiega.
"E certo! E siccome la mattina sono sempre scorbutica, per una volta che non lo sono vuoi farmi il test antidroga??" domando piccata.
"Ma no, stavo scherzando, ti pare? Mi fa piacere che tu sia felice, non mi sembra da te, però, tutto qui!" chiarisce e io mi calmo un pochino.
"Mh, diciamo che sto ascoltando i vostri consigli di non farmela prendere sempre a male!" sbuffo e lui sorride.
"Ne sono felice, davvero!"
Gli lancio un mezzo sorriso e gli chiedo di accostare prima dei cancelli della Saint Mary.
Lo saluto e scendo.
Il cuore comincia a ritmarmi seguendo il rombo del motore della macchina non appena mi avvicino al parcheggio.
Mi guardo intorno, ma del mio teppistello preferito, nemmeno l'ombra.
Sospiro rassegnata, convinta di trovarmelo in classe e mi avvio verso l'ingresso.
Trovo i miei amici che ridono assieme agli altri ragazzi del Country Club.
"Ehilà, salve!" mi intrometto.
Andy mi lancia un super sorriso, mentre Josh mi guarda scontroso.
"Ciao Claudia!" mi salutano la mia amica e gli altri, tranne il portiere.
"Ciao anche a te, Josh." lo punzecchio, dandogli una piccola botta con la spalla.
"Ciao." sbuffa.
"Fin quando ce l'avrai con me?"
"Claudia," sospira, "Come ti salta in mente di frequentare gente simile? Non lo sai quello che si dice di Edward Gallagher??" incrocia le braccia al petto e mi prende da parte.
"No, non lo so, Josh, illuminami!" ribatto infastidita.
"Che sia un poco di buono, che si sia passato la metà delle ragazze della scuola, che viva da solo perché i genitori lo hanno cacciato di casa, che sia dedito a scazzottate frequenti, anche a danno della polizia!" fa una lista accompagnandola con il conteggio delle dita e ad ogni parola sembra come se mi dia una pugnalata.
"Dai, smettila, Josh. Claudia lo sa benissimo come è fatto Gallagher, non c'è bisogno della tua lista." interviene Andy, ma io vorrei già scomparire.
"Io," balbetto, "Ho lezione di storia." e faccio per allontanarmi.
Sembro camminare per inerzia, le parole di Josh mi hanno davvero messo ko. So benissimo che Eddie gode di una brutta nominata, eppure, con me non si è mai comportato in modo inopportuno, nonostante abbia avuto più di un'occasione per farlo.
Scuoto la testa decisa a dimenticare tutte quelle cattiverie.
"Claudia?" mi blocco quando riconosco la voce della mia amica.
"Ehi."
"Lascialo stare quel cretino! Non lo conosce nemmeno Gallagher e purtroppo la nomea è quella che è." prova a rassicurarmi.
"Tranquilla, Andy, non mi faccio certo influenzare da certe cose." ma evidentemente, la mia espressione mi tradisce, perché lei mi tocca un braccio e continua.
"Claudia," sospira "Il nostro amico è geloso marcio e quindi pensa che certe cattiverie te le ha dette anche per quello." le costa molto fare un'ammissione del genere e io mi dispiaccio per lei.
"Andy," azzardo ma lei mi blocca.
"Lascia stare, va bene così. Dai, entriamo in classe, ne parliamo dopo a mensa, sempre che tu non sia impegnata." allude e io sorrido con il cuore che mi fa una capriola.
"In effetti, ieri sera Eddie mi ha salutata con un 'ci vediamo domani', quindi spero proprio di pranzare con lui!" confesso, arrossendo e portandomi le mani al volto in fiamme.
Lei sorride comprensiva.
"Capisco! Allora appena e quando puoi mi aggiornerai." e mi saluta, lasciandomi davanti all'aula di storia.
Entro con il cuore a mille perché quella è una delle lezioni che seguo con Gallagher.
⚠️ATTENZIONE⚠️: quest'opera è protetta da copyright © - sono vietati plagi, anche in modo parziale.
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ciao a tutt*,
oggi doppio aggiornamento perché sì, avevo un po' più di tempo e soprattutto mi sentivo ispirata **
non credo che capiterà spesso, quindi godetevi quest'altro capitolo, sperando che vi piacerà **
se potete fatemi avere le vostre impressioni e se la storia vi sta piacendo votatela con una stellina **
grazieee
Effy **
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