17. Wedding bells. [END]
SOLO UNA NOTTE
Chapter 17
UN ANNO DOPO
"Oggi è il giorno del mio matrimonio. Non posso crederci che finalmente sia arrivato. Ryan ed io ci siamo impegnati molto per far funzionare le cose e diventare bravi genitori per il nostro piccolo James."
Siamo arrivati all'epilogo o all'inizio di una nuova ed eccitante avventura. L'abito bianco candido con lo scollo a cuore è il mio preferito fra quelli che il mio futuro marito ha acquistato (anche se non serviva). Mi ammiro davanti allo specchio mentre Eveline entra.
«Oh, cara. Sei bellissima!» Cominciano a scenderle le lacrime lungo gli zigomi. Mia suocera è molto emotiva, dal primo giorno in cui ha conosciuto il suo nipotino.
«Oh, Eveline... così farai piangere anche me e poi ci rovineremo il maquillage.»
«Scusami, ma sei bellissima e il mio cuore è colmo di gioia. Inoltre, il fatto che abbiate deciso di sposarsi nel cortile antistante è la ciliegina sulla torta.»
«Non ci sarebbe piaciuto nessun altro posto.» L'abbraccio forte, ma mi allontano prima di piangere a dirotto.
Mi chiude il volto nelle sue mani e mi accarezza le guance con i pollici. «Sei pronta?» Faccio un respiro profondo e guardo il mio riflesso per l'ennesima volta.
«Io sono... Pronta, come mai prima d'ora.»
«Sarà fantastico.»
Passiamo per la porta della cucina e andiamo fuori, dove tutto è stato preparato con cura.
Mi sembra che il cuore sia in procinto di esplodere come una pignata, quando vedo il mio futuro marito fasciato in uno smoking nero e circondato da amici e fiori. Parte la musica.
«Eccoci.» Sono felice di aver chiesto ad Eveline di accompagnarmi lungo il corridoio fino all'altare, visto che sento già le gambe molli. Quando Ryan mi vede, rimane a bocca aperta. Quando mi avvicino a lui, diviene subito impacciato.
Ryan saluta la madre con un bacio sulla guancia, che poi si va' a posizionare accanto a Grant, che ha in braccio nostro figlio.
«Sei incredibile... come in un sogno.»
«Grazie. Sei molto bello anche tu.» L'officiante dà inizio alla cerimonia. Riesco a malapena a seguirlo, finché non ci chiede di pronunciare i nostri voti.
"Ryan era davvero entusiasta di scrivere i suoi voti. Non vedo l'ora di sentirli... È un tipo molto romantico e si fa prendere la mano in queste situazioni. Ormai ho imparato a conoscerlo. Ascolto attentamente le sue parole che raccontano un po' la nostra storia, il modo in cui ci siamo conosciuti e all'inizio e abbiamo capito di essere fatti l'uno per l'altra. I matrimoni però possono risultare devastanti. Sono pronta per il buffet e per togliere questi maledetti tacchi scomodi."
«Mam-ma!» James piange e ci cerca, agitando mani e braccia.
"Qualcuno non ce la fa' più."
«Ehi, amore... Fai il bravo con nonna Eveline e Grant. Mamma arriva subito.» Dopo i voti nuziali, tocca al riccio baciarmi per suggellare la nostra unione. Ci sorridiamo a vicenda, innamorati come il primissimo giorno a Parigi e ci scambiamo un lunghissimo bacio.
Le nostre labbra restano incollate per qualche secondo, prima di staccarsi rapidamente, prima che partano gli applausi. Camminiamo lungo il corridoio mano nella mano, sopra un tappeto bianco, mentre gli invitati lanciano petali di fiori e riso.
***
Improvvisamente Ryan mi spinge di lato, in un angolo vuoto del cortile. Non so cos'abbia in mente di fare, ma il suo sorriso malizioso spunta sulle labbra carnose. «Ciao, moglie.»
«Ciao... marito.»
Mi bacia più intensamente, finché le gambe quasi non cedono. «Forse dovremmo tornare dagli ospiti e dal fotografo... o ci daranno per dispersi.»
«Lo so, ma volevo un momento da solo con te, prima che tutti gli altri ti portino via. Sei felice?»
«Ryan... Questo è uno dei giorni più belli della mia vita. Subito dopo la nascita di James.» Posa di nuovo le labbra sulle mie, finché non irrompe sua madre.
«Ok, piccioncini, ora dovete fare delle foto e dare inizio alla festa.»
Il sole sta cominciando a tramontare e seguo mia suocera per scattare le fotografie nell'ora migliore. Dopo le foto, i cocktail con annesso brindisi finale e una cena deliziosa, è arrivato il momento di tagliare la torta.
«Ok, come vogliamo fare?».
«Devi ammettere che la parte dello "scambiarsi la torta" è un cliché e finisce sempre male.»
«Oh, ok... Forse hai ragione.» Concorda anche se la sua espressione è delusa.
Lo fisso, mentre mangiamo entrambi una fetta di torta e per fargli tornare il sorriso gli spiaccico della glassa sul naso. Riesco nel mio intento, ma lui me lo spalma a sua volta sulla guancia. Dopo, Grant ed Eveline si uniscono a noi.
«Devo andare. Mi hanno appena chiamato per un'emergenza, ma congratulazioni a entrambi.»
«Grazie, Grant.» Lo saluta mio marito con una pacca sulla schiena.
«E grazie per aver tenuto James occupato durante la cerimonia.»
«Certo, piacere mio ragazzi. È davvero un bravo bambino.»
«Grant, ti accompagno all'auto.» Propone Eveline.
«Va bene, bella signora.»
Connor, il miglior amico di Ryan, lo stesso che soffriva di problemi d'amore a Parigi si unisce a noi.
È un tipo molto simpatico.
«Blaire sei davvero bellissima, stasera.»
«Grazie, Connor. Sei molto gentile. Sono felice che tu sia riuscito a venire. Spero ti stia divertendo.»
«Oh, sì. È un vero sballo, non vedo l'ora di scatenarmi sulla pista. Inoltre, ho messo gli occhi su una delle tue damigelle.»
«Ricordarti di essere un galantuomo, Connor.» Lo rimprovera mio marito.
«Le buone maniere sono la mia specialità.»
Nel frattempo, la band che Ryan ha assunto per rallegrare l'atmosfera entra in scena e inizia a suonare.
«E' ora del nostro primo ballo.»
"È il momento che aspettavo con più ansia... anche più del 'vi dichiaro marito e moglie'."
Ci spostiamo al centro della pista, montato sotto un cielo di stelle, sotto cui i nostri corpi ondeggiano stretti l'uno all'altra, mentre intreccia le nostre mani.
Sono sempre più innamorata di quest'uomo... Del mio uomo.
Il matrimonio così volge al termine e tutti gli invitati si apprestano a lasciarci.
«E' stato un matrimonio perfetto.»
«Beh, hai pianificato quasi tutto tu, quindi grazie a te per questa meravigliosa giornata.»
«Dobbiamo ringraziare anche tua madre per buona parte della riuscita.»
«Ricordami di prenotarle una vacanza alle isole Vergini.»
Gli ultimi invitati vanno via e mi butto su una sedia, mentre Ryan tiene in braccio nostro figlio che dorme beatamente come un adorabile angioletto.
«Sapete che siete i benvenuti qui, se volete restare a dormire.»
«Grazie, Eveline. Ma dovremmo portare il piccolino a casa. Ama questa casa, ma dorme meglio nel suo lettino a casa.»
«Ok, allora andate pure. Mi occupo di tutto quello che c'è da sistemare qui, domani.»
***
Quando torniamo a casa, Ryan mette il piccolino a letto. Io invece mi lancio sul divano e sollevo i piedi doloranti con un cuscino nella nostra perfetta casa in stile coloniale spagnolo.
"Per comprare questa casa ho avuto il litigio più difficile con Ryan, un anno prima, ma alla fine n'è valsa la pena. Abbiamo avuto un figlio bellissimo e coronato il nostro sogno con il matrimonio. Ci ha fatto capire quanto stiamo bene insieme e l'abbiamo arredata e resa fantastica, rispettando ognuno le esigenze dell'altro."
Mio marito torna giù, qualche minuto più tardi e si unisce a me sul divano.
«Quindi, ora che si fa?»
«Mmh... Penso che dovremmo... Rannicchiarci qui ancora un po'. Non credi?» Mi piazzo vicino a lui, che mi tiene fra le braccia e in un batter d'occhio, provati per la stanchezza ci addormentiamo.
A un certo punto della notte, ci svegliamo e saliamo al piano superiore diretti nella camera.
***
Il giorno seguente, mi sveglio quando la luce del sole penetra attraverso le tende chiuse.
Non sono più Blaire Willow, sono la signora Norton. Adagio la mano sulla parte di Ryan, trovando semplicemente le lenzuola sgualcite e mi metto in piedi per andare a cercarlo.
Mi affaccio nella stanza di James e assisto alla mia scena preferita. Ryan, nella sedia a dondolo, che tiene in braccio il nostro bambino, che nel frattempo dorme accucciato sul suo petto. Sono così belli... che mi sciolgo per la tenerezza.
«Buongiorno, Signora Norton.»
«Ciao, signor Norton.» Mi appoggio con la spalla allo stipite e incrocio le braccia al petto.
«Ho sentito James piangere, quindi ho pensato di venire a controllare.»
«Ryan... Grazie per aver controllato. Hai dato un'occhiata al pannolino?»
«Di nulla, tesoro. Pensavo volessi dormire un po' di più.» Vado verso mio marito e mi abbasso per lasciare un bacio sulle sue labbra per poi fare lo stesso sulla testolina riccioluta di James.
«Qual è il programma della giornata?»
«Dobbiamo preparare le valigie per la luna di miele e poi abbiamo un pranzo con nonna Eveline.»
«Quanti costumi da bagno pensi dovrei portarmi a Bora Bora?»
«Quanti né vuoi, amore mio.»
«Viene anche Grant a pranzo?»
«Penso di sì. Penso che a tua madre faccia piacere, quando viene coinvolto anche lui.»
"Ryan non è ancora molto entusiasta della relazione tra la madre e il mio ginecologo, ma sta provando a rispettare la decisione di Eveline per quieto vivere."
«Pensi davvero che siano felici insieme?»
«Non ne sono sicura, però... Non parliamo molto del loro rapporto, quando sono lì. Dopotutto Eveline è perfettamente in grado di decidere per sé stessa.»
Intanto James si sveglia dal sonnellino ristoratore e si stiracchia un po', tra le braccia di suo padre. Ha una maglietta adorabile, blu, con una scritta che mi fa sorridere tutte le volte. "Mia mamma è bellissima."
Inizia con i suoi balbettii. «Mam-ma, pa-pà, pa-pà.» Dopo aver aperto gli occhietti azzurri, come i miei, si riaddormenta.
"Non riesco a credere di aver avuto il mio finale da favola, di aver avuto mio figlio... Penso a quanto sia cresciuto e già mi viene il magone a pensare che non è più un neonato."
Ryan mi prende la mano dolcemente e la bacia. «Ti ho persa per un attimo, dov'eri?»
«Stavo pensando a quanto sono grata e fortunata per la nostra piccola famigliola.»
«Anche io. Non so che avrei fatto senza voi due.» Ryan si alza piano e mette James nella culla. «La nostra famigliola è perfetta, vero?»
Alzo gli occhi al cielo.
«Non proprio...» Mio marito si acciglia, perplesso. E mi spiego meglio. «Cioè, un altro figlio la renderebbe perfetta, no?»
«Certo. Ne farei altri dieci o mille... Stai dicendo che vorresti provare ad avere un altro bambino?»
«Non è necessario provarci, Ryan. Sono incinta.»
FINE
SIAMO GIUNTI AI SALUTI FINALI PER QUESTA STORIA. SPERO CHE VI ABBIA FATTI SORRIDERE ATTRAVERSO I PERSONAGGI DI BLAIRE E RYAN.
Hanno avuto il loro finale "da favola" e molto presto allargheranno la famiglia, magari avendo anche una bella bambina. No? Ringrazio tutti coloro che hanno voluto supportarmi con le stelline e i commenti in questa piccola avventura di soli diciassette capitoli. Grazie a tutti per la vostra presenza costante. Anche se "Solo una Notte" è giunta al termine, nel profilo vi aspettano altre storie da poter leggere e commentare.
VI RINGRAZIO. ❤️
Dal più profondo del mio cuore.
La vostra Kissenlove.
Cover creata da me.
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