11. Paris: the turning point.
SOLO UNA NOTTE
Chapter 11
Prima che possa rendermene conto di quello che sta accadendo, io e Ryan ci stiamo scambiando un bacio appassionato. Le sue dita sono umide di desiderio, mentre mi sta massaggiando il clitoride. "Non so... Ma voglio che continui. Sì, continua." Lo imploro mentalmente, perché dirlo ad alta voce mi farebbe imbarazzare. Le sue mani si muovono sul mio corpo, inviando scariche elettriche sulla pelle.
«Ti desidero da tantissimo tempo, Blaire.» Mi guarda profondamente negli occhi. «Dalla nostra prima notte insieme, non ho fatto altro che pensarti. Per favore, stai con me, sii mia.»
"Adesso è così vulnerabile. Forse, se mi lasciassi trasportare in questa bolla infrangibile, faremmo l'amore di nuovo."
«Ryan...» Stavolta non è semplicemente una questione di atto carnale, ma di più. «Penso che dovremmo fermarci.»
«Cosa? Che intendi?» "Sto amando questo momento con Ryan, ma sono talmente spaventata di concedermi a lui. Ma spiegarglielo non è facile". «Sei attratta da me, giusto?»
«Sì, certo.»
«Ti prometto che non ti farò pressione. Sono felice solo che ci divertiamo insieme.»
"Beh, ha ragione. È bello divertirsi così e non avere limiti."
«Ok, ci sto.» Acconsento.
«Sì?»
«Sì.» Confermo. Mi cinge con le braccia e mi bacia con molta passione. Successivamente, mi sfila la maglia, poi il reggiseno, mettendo in mostra i miei seni prosperosi e perfetti per via della gravidanza. Unico aspetto positivo che ho trovato.
«Dov'eravamo?»
Sorrido con malizia. «Penso che le tue dita fossero proprio... qui.»
Porto le sue mani sul clitoride bagnato e desideroso. Mette i polpastrelli sull'intimità e mi conduce fino alla tastiera.
«Muoio dalla voglia di scoparti, da che sei entrata nel mio ufficio, mesi fa.»
Sghignazzo. «Amo quando mi dici cose sconce, Ryan.»
«Oh, sì? Vuoi che ti prenda?»
«Prendimi con... passione.»
«Vieni qui.»
Mi fa piegare sul letto, ho il sedere all'insù e in bella vista. Con le mani mi massaggia i seni e col suo amichetto mi tocca la parte più sensibile del mio corpo.
«Mi stai provocando.»
«Forse...» allunga di molto la consonante 'o'. «Quanto lo vuoi?»
Mi mordicchio il labbro inferiore mentre mi deposita dei baci sul collo, e spalancò gli occhi. «Ryan... Non penso che... Dovremmo farlo. Ho paura di affezionarmi troppo a te, se abbiamo una relazione sul piano fisico. Ne uscirei devastata.»
«Ok, Blaire.» Si blocca. «Lo capisco, continuerò a lavorare per conquistare la tua fiducia...» Infine, si sposta di lato e mi abbraccia.
"Non ci credo che sto sul letto di Ryan, abbracciati e ignudi. Vorrei non andare via... O smettere di sparare in un lieto fine per questa storia." Sbatto le palpebre un paio di volte e mi do un pizzicotto sul braccio, per assicurarmi di non star sognando tutto e di risvegliarmi domani senza la gravidanza e lui. "No, non riesco a pensarla così. È solo la passione di una notte. O no?" Il seme del dubbio si insinua nella mia mente. "Cioè, sono qui, perché non rischiare."
Mi avvicino per accoccolarmi sul suo torace e, una volta più vicini, mi bacia piano con dolcezza, come se non volesse perdermi di nuovo. Respiro a pieni polmoni l'odore della sua pelle.
«Sei diventata taciturna. Cosa succede in quella meravigliosa testolina?»
Sospiro, di nuovo, e intreccia le mie dita. «Penso al bambino.»
«Sì? Riguardo cosa?»
«E' un po' strano che abbiamo fatto sesso, mentre ho il nostro bambino in grembo. Credi abbia sentito... qualcosa?»
Lui non può fare a meno di ridere. Lo so che sono stupida. «Vero... Forse gli è sembrato di essere salito su una giostra o qualcosa del genere.» Mi volto verso il riccio e gli tirò una sberla sul braccio. Mi guarda a sua volta e per un attimo si perde nei suoi pensieri. «Quindi sto pensando... potresti stare fra le mie braccia per sempre.»
«Ryan... Sii realistico. Io fra le tue braccia per sempre, non credo che funzionerà.» Il suo sguardo si fa cupo, mentre mi accarezza prima l'orecchio, scendendo verso il collo e poi il petto.
«Non ho finito ancora di convincerti...» Si interrompe quando sentiamo il rumore inconfondibile di una porta che si chiude al piano di sotto. Improvvisamente, il mio cuore inizia a battere più veloce, ma per un motivo diverso stavolta.
«Forse è... La domestica?»
«Non verrebbe mai così tardi.»
«Dev'essere tua madre allora! Pensavo fosse a letto!» provo a divincolarmi dalla sua presa, mentre il ragazzo mi guarda divertito e bramoso di continuare quel che stavamo facendo. Lo spingo per le spalle, mentre si allontana dal letto. Mi alzo e infilo la sua maglietta.
«Rilassati. Rimando mia madre giù. Le dico che stai dormendo.»
«Cosa? No! Sei tutto spettinato e hai un'aria colpevole» gli indicai con la mano la sua faccia. «Si nota lontano un miglio che stavi facendo altro!» Lui si dà una controllata allo specchio, penetrando con le mani nei suoi ricci e indossa i pantaloni.
«Ok, forse ho l'aria colpevole.» Ammette.
"Non va bene... Cosa dovrei fare per tirarmi fuori da questo brutto pasticcio? Cosa mi saltava in mente di fare sesso a casa della madre? Accidenti!"
Decido di sistemare il disordine in camera, è quello che faccio sempre quando sto per andare nel panico. Ryan mi guarda come se fossi diventata pazza, ma in modo adorabile.
«Blaire, perché sei così preoccupata che mia madre ci veda?» Mi fermò dal trafficare e faccio un respiro profondo.
"Perché sono così preoccupata per Eveline?" Mi chiedo tra me e me.
«Sono preoccupata, perché... Voglio che mi rispetti. E se vado a letto con qualcuno, che razza d'impressione le darò?»
«Ma tu non vai a letto con chiunque. Vieni a letto con me e quello là» Indica la mia pancia con il dito. «É suo nipote. Davvero per te è un problema?»
«Scherzi, spero! Come fai ad essere così indifferente? È tua madre, a casa sua!»
«Tecnicamente, è casa mia. Ma so cosa intendi.» Si avvicina e oppongo una disperata resistenza per indietreggiare. «Tu la sensi? Perché io no? E per motivi che non voglio spiegare, so riconoscere i passi di mia madre sul pavimento.»
"Ora è serio?"
«Posso solo immaginare quanto sei abile.» Borbotto.
«Sento un pizzico di gelosia?»
«Cosa? Io? Assolutamente no!» mi bacia delicatamente il collo, quando entrambi ci fermiamo e gli scalpiccii si fanno ravvicinati.
"Le scale..."
«Sta salendo!» quasi urlo.
«Ryan? Sei tu? Sei sveglio?» Agitata per ciò che potrebbe pensare sua madre, mi ritraggo e lui alza le sopracciglia.
«Devo nascondermi!»
Vorrei scappare, ma mi prende per le spalle. «Blaire, non mi imbarazza la nostra relazione. Resta con me.»
"Che diamine faccio? Non posso farmi trovare con lui, nella sua stanza, con sola la sua maglietta addosso!"
«Mi dispiace, Ryan.»
Corro nel suo bagno e chiudo la porta giusto in tempo, prima che la signora Eveline entri.
La sento parlare. «Ryan, non ti aspettavo stasera.»
«Sí, volevo vedere come stava Blaire e ho pensato che fosse meglio restare qui per la notte.»
«Certo, non puoi addormentarti alla guida. Anche se, ti vedo molto più sveglio di quanto mi aspettassi dopo quel viaggio. Hai lavorato fino a tardi?»
Mi porto la mano sulle labbra per soffocare una risata.
«Sí... sì. Colpa del jetlag.»
«Hai visto Blaire prima che andasse a letto? Quasi non era lei.» chiede ancora la donna.
«Sì, l'ho vista. E spero di averla aiutata a sentirsi meglio.»
«Sicuramente, caro. Dovrei andare a controllare anche io.» sussulto e mi porto entrambe le mani contro la bocca, mentre il riccio si schiarisce la gola.
«No!» Lo dice con troppa enfasi. «Cioè no, si è appena messa a letto. Lasciala riposare.»
«Giusto, hai ragione. Ti lascio riposare anche io. Notte, Ryan.»
«Notte anche a te, mamma.»
«Buona notte, Blaire.»
"Ma cosa?" Spalanco la bocca stupita. "Merda... Come fa' a sapere che sono qui?"
«Ehm notte, Eveline.» La sento ridacchiare, mentre chiude la porta della camera dietro sé. Esco fuori e Ryan prova a trattenersi con tutte le sue forze.
«Non provare a...» Ma alla fine, scoppia a ridere al punto da doversi piegare in due.
«Penso che siamo andati abbastanza bene, no?»
«Sì, forse sono la classica zoccola incinta, adesso.»
«Ma sei la mia zoccola incinta.» Puntualizza. «Dai, non è andata poi così male. Siamo due adulti vaccinati e consenzienti. In più saremo genitori. Lo capisce. Anche se si arrabbiasse, che potrebbe succedere?»
"Riesco a pensare ad un paio di cose... E non sono piacevoli."
«Beh... potrebbe cacciarmi a calci.»
«Se lo fa', ho parecchie case in cui poterti ospitare.»
«Parecchie?» ripeto stralunata. «Comunque, torno nella mia stanza. Buonanotte, Ryan.» Prima che lo possa sorpassare, mi prende per la mano e intreccia le nostre dita.
«É già a letto, non può beccarti due volte. Resta.» Il cuore mi balza nel petto, sento le farfalle vorticare nello stomaco. Non sono i calci del bambino. «Anche se solo per qualche altra ora. Per favore, resta.»
"Il cuore mi dice di sì, ma la testa tutt'altro. Devo ascoltare l'uno o l'altro?"
«Preferisco andare in camera. Non voglio fare un'altra figuraccia.» La sua espressione delusa e gli occhioni da cucciolo quasi mi fanno cambiare idea.
"È la cosa migliore per entrambi..."
Mi accompagna alla porta, ma percepisco il suo sguardo.
«Sogni d'oro, Ryan.»
«Anche a te, Blaire.»
***
Sono caduta in un sonno profondo, appena mi sono infilata nel letto, a parte qualche piccola capriola del piccolo.
Il giorno dopo, mi desto quando sento la porta aprirsi.
Il riccio si avvicina con calma e si siede accanto a me.
«Ryan, che ci fai qui? Torna a letto. È ancora abbastanza presto...»
«Sposami.» dice tutto d'un fiato.
Sbatto le ciglia e il mio cuore palpita selvaggiamente nel mio sterno. Il tono è così serio e onesto, non era così l'ultima volta che me l'ha chiesto quando ero ricoverata in ospedale.
"Mi sta davvero chiedendo di sposarlo? È sicuro? O ha sbattuto la testa cadendo dal letto?"
«Ryan, io...»
***
Ecco il nuovo aggiornamento di "Solo una Notte", vediamo Blaire e Ryan che si lasciano andare in una passione sfrenata e anche ai dubbi: del tipo, è ancora come quella volta a Parigi? E che ridere quando Eveline è entrata in camera e si è resa conto di quello ch'era accaduto tra quelle lenzuola 😲
Ma cosa più importante è la famosa proposta di matrimonio. Blaire, a quel punto accetterà o rifiuterà?
Se volete scoprirlo non perdete gli ultimi aggiornamenti!
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