Parte 1.1

Kylo Ren camminava con passo sicuro per i lunghi corridoi grigi e tutti uguali del Finalizer. Si era da poco ripreso dopo quello che era successo sulla base Starkiller, dove una semplice ragazza uscita dal nulla lo aveva sconfitto. Schiacciato, umiliato, e da qualcuno che non era stato allenato per di più.
Abbandonato da solo nella neve, sarebbe morto se non fosse stato per il Generale Hux. Era stato lui a trovarlo e condurlo in salvo, lo sapeva bene.
Lo vide in fondo al corridoio, insieme al Capitano Phasma. Probabilmente parlavano di qualche ordine ricevuto dal Leader Supremo, ordine di cui Ren non sapeva niente dato che era appena uscito dalla convalescenza.
Per un attimo pensò di raggiungerli ma i due salirono sul turboascensore che avevano davanti, sparendo dalla sua vista.
Meglio così, pensò lui.
Non che avesse qualcosa da dire al Generale.
Gli aveva salvato la vita, questo era vero, ma di certo non lo avrebbe ringraziato.
Non erano in buoni rapporti loro due e la cosa non era un segreto anzi, spesso le loro litigate attiravano l'attenzione degli assaltatori che passavano per i corridoi. Molte volte era riuscito a far perdere la pazienza dal Generale, che solitamente cercava di rimanere composto. Sorrise mentre ci ripensava. Avrebbe sempre fatto di testa sua, che ad Hux piacesse oppure no. Non intendeva cambiare, non aveva motivo per farlo.
Di certo non avrebbe ringraziato quel Generale così rigido e ligio al dovere. Non gli doveva niente e a dirla tutta era anche troppo orgoglioso per dirgli un semplice "grazie", cosa che comunque non trovava affatto necessaria.
Una domanda, però, gli era frullata in testa per tutto il periodo di convalescenza, quando era rimasto da solo nella stanza adibita ad ospedale, con l'unica compagnia di un droide medico che aveva il compito di monitorare le sue funzioni vitali: Perché?
Perché lo aveva salvato se era vero che lo odiava così tanto?
Ed era la pura verità, Kylo Ren non aveva nessun dubbio a riguardo. La competizione tra di loro era palpabile, troppo diversi tra loro, l'uno rispettoso delle regole e l'altro intenzionato a seguire solo la propria volontà. Non erano mai d'accordo su nulla e le cose sarebbero certamente rimaste così.
Competizione a parte, Hux probabilmente provava una forte antipatia nei confronti di Ren e la cosa era reciproca. Quando il Leader Supremo Snoke approvava un piano di Hux o si compiaceva dei risultati da lui ottenuti, il Generale non si risparmiava mai davanti a Ren, sfoggiando un sorrisetto di superiorità o peggio, di sfida. Sfida a far meglio di lui, a dimostrare di meritare i poteri di cui era stato investito.
Kylo Ren non lo sopportava e sapeva che anche per Hux era lo stesso. La maggior parte delle volte che erano insieme, cosa che non succedeva mai per loro volontà, cercavano entrambi di non perdere la pazienza ma era del tutto inutile. Quando ci riuscivano, invece, Ren percepiva il fastidio che Hux provava nell'averlo intorno e gli insulti verso di lui a cui non dava voce a parole. Quando non era richiesto che fossero insieme, se capitava loro di incontrarsi, si ignoravano o cercavano di evitarsi per non doversi rivolgere neanche uno sguardo o un saluto di cortesia. Gli sguardi che gli rivolgeva Hux in queste occasioni erano sempre glaciali, a volte l'uomo non alzava neanche gli occhi dal datapad che aveva in mano, talmente era preso dal suo lavoro. Gli dava sui nervi, non c'era altro da dire.
Eppure Hux lo aveva salvato. Avrebbe potuto abbandonarlo nella neve, sulla base Starkiller che stava per esplodere, e partire senza di lui. Gioire perché non lo avrebbe più rivisto, brindare in onore della sua morte. Ce lo vedeva bene, invece così non era stato.
Kylo Ren negli ultimi giorni era stato lasciato a marcire nella stanza ospedale, solo con i suoi pensieri, e spesso si era interrogato sui motivi che avessero spinto il Generale ad agire in quel modo, senza trovarli.
Scosse il capo, doveva smettere di darsi tormento e concentrarsi su cose più serie.
Presto il Leader Supremo Snoke lo avrebbe contattato, ne era sicuro. Dopo aver saputo che Rey, la ragazza proveniente da Jakku, era sensibile alla Forza, era certo che il Leader Supremo l'avrebbe voluta dalla sua parte.
Spettava a Ren condurla da lui, stava solo aspettando di ricevere ordini o che si presentasse una buona occasione. Era questione di tempo, presto si sarebbe reso di nuovo utile. Presto avrebbe nuovamente dato prova delle sue capacità.
Riprese a camminare per gli intricati corridoi dello Star Destroyer, dato che non aveva niente di meglio da fare. Era in occasioni come quella che lui si sentiva veramente solo e abbandonato, anche se si trovava circondato da molte persone.
Gli assaltatori e gli ufficiali del Primo Ordine erano freddi, con loro non c'era speranza di poter instaurare nessun tipo di legame affettivo, non che lui lo volesse. Quando lui era vicino stavano attenti a non commettere errori e, lo sentiva, provavano paura nei suoi confronti. Era temuto e ne andava fiero, ma allo stesso tempo questo determinava il fatto che fosse sempre da solo, tenuto alla larga da tutti, e lui stesso non si avvicinava spontaneamente a nessuno. Quando era solo provava quel senso di abbandono che lo attanagliava sin da quando era piccolo, per colpa dei suoi genitori sempre assenti.
No, basta.
Si impedì di ripensare a quei tempi lontani.
Ben Solo era morto, quello non era lui. Lui era Kylo Ren.
Dopo un po' rivide Hux, era solo e teneva lo sguardo fisso sul datapad che aveva in mano. Forse era proprio il senso di abbandono che provava quando era da solo a spingerlo a litigare con il Generale. Le loro litigate non servivano ad altro che ad aumentare l'attrito tra i due, ma allo stesso tempo erano un buon modo per sfogarsi, nonché l'unica occasione di parlare liberamente con qualcuno che fosse "al suo livello", che non lo temeva. Non che Ren considerasse veramente Hux al suo livello, ma in quanto ai poteri che aveva conferito loro Snoke si trovavano praticamente alla pari.
Ecco un'altra cosa che non gli piaceva, essere stato posto sullo stesso livello di lui, maniaco del lavoro e ossessionato dalle regole, freddo, serio e fastidioso.
Anche se non avevano niente da dirsi in quel momento né avevano ricevuto ordini comuni, decise di andargli incontro.
Da quando era stato portato in salvo non faceva altro che sognare una cosa: Hux che lo salvava, sollevandolo dal freddo terreno innevato su cui era stato abbandonato a morire. Lo portava dentro una nave, al sicuro, e lo copriva col suo grande cappotto. Era un ricordo, non un sogno. Ren aveva quasi perso i sensi quando era stato trovato, per via del freddo e delle ferite, perciò non ricordava in modo chiaro come erano andate le cose. Tra l'altro doveva ammettere di non essere propriamente in sé in quel momento, dopo essere stato sconfitto e, non solo, dopo aver ucciso suo padre. Voleva credere che la cosa non lo avesse minimamente toccato, ma in fondo sapeva che le cose non stavano così.
Malgrado tutto era certo di essere stato salvato da lui, dato che ogni notte lo riviveva in sogno.
Mentre si avvicinava al Generale gli parve di vederlo diverso. Completamente assorto nella lettura di qualcosa sul datapad, illuminato dalle luci artificiali del corridoio del Finalizer, la sua pelle sembrava ancora più lattea e i capelli più lucenti. Il suo sguardo concentrato aveva un qualcosa di ipnotico.
Dove aveva trovato la forza per sollevarlo da terra? Ren non ci aveva ancora pensato, ma era di qualche centimetro più alto del Generale ed era consapevole del suo peso. Inoltre Hux era magro, lo si poteva vedere chiaramente quando non indossava il suo grande cappotto nero. Forse la sua uniforme nascondeva qualcosa di più, forse si allenava giornalmente come faceva lui.
Mentre si poneva queste domande il Generale si accorse di essere osservato e alzò lo sguardo verso di lui.
Sembrò sorpreso, poi si ricompose.
"Ren, ti sei ripreso finalmente" osservò, rivolgendogli uno sguardo di sufficienza.
Solo in quel momento si accorse che nessuno si era preoccupato della sua condizione. Nessuno, negli ultimi giorni, gli aveva fatto visita nella stanza adibita ad ospedale o gli aveva chiesto qualcosa sulla sua salute incrociandolo per i corridoi.
Probabilmente lo aveva fatto per una questione di cortesia, senza un reale interesse personale, ma era stato l'unico a dire qualcosa a riguardo.
"Sei già stato aggiornato sulla situazione attuale?" sbuffò e tornò a guardare il datapad. "Dopo aver distrutto la base Starkiller i ribelli ci sono sfuggiti. Il Leader Supremo non ne è stato contento" continuò.
Spostò nuovamente lo sguardo su di lui come per studiarne la reazione, ma Kylo Ren era impassibile. Distratto dai suoi pensieri, gli importava poco della situazione attuale, in quel momento.
Non aveva indossato il casco quel giorno, non si sentiva ancora completamente in forze e aveva preferito evitare di metterlo per essere più libero nei movimenti. Gli assaltatori del Primo Ordine non erano abituati a vederlo così, ma per Hux non era la prima volta.
"Questo è successo perché hai voluto occupartene tu" continuò imperterrito il Generale, serio, con i suoi occhi azzurri e severi ancorati a quelli marroni di Ren.
Quelle parole lo infastidirono, la sua espressione si indurì ma per una volta non volle rispondergli.
Provò piuttosto a sfiorargli la mente per capire quali pensieri celasse dietro al suo sguardo. Probabilmente il Generale lo aveva capito, infatti passò dal domandarsi perché non gli stesse rispondendo all'insultarlo mentalmente, come faceva spesso.
O forse non aveva capito che Ren stava ascoltando i suoi pensieri, semplicemente era quello che faceva sempre.
"Ho altre cose per la testa in questo momento" ammise, mantenendosi serio a sua volta.
Lo sguardo di Hux si fece carico di disapprovazione.
"Dovresti concentrare tutte le tue forze nella lotta per schiacciare la ribellione, tutto il resto è secondario" gli disse e prese a camminare nella direzione da cui Kylo Ren era arrivato.
Il lavoro è tutto per lui, non è così? sospirò.

Il giorno successivo Kylo Ren, ancora in attesa di ordini e quindi con fin troppo tempo libero a disposizione, si ritrovò ad osservare Hux a distanza e seguirlo con lo sguardo ogni volta che ne aveva l'occasione.
Era nell'hangar e stava ascoltando senza farsi notare i pensieri di alcuni assaltatori, compiacendosi di come incutesse più timore quando indossava il suo casco come quel giorno, quando il suo sguardo incontrò quello del Generale. Si trovava sul ponte di comando ed era ben visibile da lì, attraverso i pannelli di trasparacciaio. Dato che Ren indossava il casco, Hux non si era accorto di essere osservato a sua volta.
Con la Forza gli sfiorò la mente, sentì che gli dava fastidio il fatto che se ne stesse con le mani in mano, a perdere tempo. Lo considerava un ragazzino a cui fare da balia, investito di poteri di cui non era all'altezza.
Solo qualche giorno prima avrebbe trovato estremamente fastidioso sentire una cosa del genere, ma adesso oltre al fastidio c'era dell'altro.
C'era dell'interesse, era interessato a capire qualcosa in più su Hux, l'unica persona con cui aveva un dialogo lì dentro.
Era cambiato tutto dopo che lui gli aveva, per qualche motivo, salvato la vita. Aveva iniziato a vederlo in modo diverso e a voler approfondire la sua conoscenza.
Distolse lo sguardo e decise di raggiungerlo sul ponte di comando, per vedere cosa stesse facendo. Tempo di prendere il turboascensore e arrivare a destinazione che il Generale aveva già ultimato i suoi compiti. Quando le porte si aprirono, infatti, si ritrovò faccia a faccia con lui. Non uscì, si spostò di lato permettendo anche a lui di salirci. Hux inarcò un sopracciglio, confuso, ma non perse tempo e salì a sua volta sul turboascensore. Le porte si chiusero e si ritrovarono soli in quello spazio ridotto, in silenzio.
"Hai così tanto tempo libero da poterti permettere di fare su e giù a vuoto col turboascensore?" lo criticò, senza rivolgergli lo sguardo.
Ren non seppe come rispondere in un primo momento, poi decise che questa volta non sarebbe rimasto in silenzio.
"Vorresti essere al mio posto, Hux?" gli domandò di rimando, con la voce camuffata dal casco che lo faceva sembrare più serio di quanto non fosse.
Percepì del fastidio da parte dell'altro, non gli piaceva essere chiamato per nome, senza titolo, con troppa confidenza.
"Generale Hux" lo corresse, serio. "Troverei un modo per rendermi utile" ribatté.
Le porte del turboascensore si aprirono e Ren percepì del sollievo da parte dell'uomo, che subito se ne andò lasciandolo solo.



Spazio autrice
Salve a tutti e benvenuti nella mia nuova storia! grazie per aver letto fino a qui.
Ho già scritto l'intera storia, devo solo dividerla in capitoli e pubblicarla, quindi non vi farò aspettare troppo tra un aggiornamento e l'altro (tempo permettendo).
A un certo punto della storia la metterò "per adulti", siete stati avvisati.
Detto questo credo di aver detto tutto, spero vogliate farmi sapere cosa ne pensate del capitolo ^-^

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