Tanti altri giorni
Alla fine anche quel giorno era finito.
Dopo pranzo Heat mi aveva a malapena dato il tempo di pulire la cucina che mi aveva preso con sé nella sua stanza.
Ci eravamo riposati e coccolati un po' fino a che non era giunto per loro il momento di uscire ed andare alla casa d'asta.
Wire aveva accennato che si sarebbe preso cura del mio allenamento quanto prima, in modo tale da essere in grado di sopravvivere nel Nuovo Mondo.
Erano usciti solamente loro cinque, lasciando noi mozzi da soli a finire gli ultimi preparativi per la partenza.
"Sul serio andremo sott'acqua?" Avevo domandato mentre aiutavo Gin a sistemare i vestiti appena cuciti.
Lui aveva confermato che saremmo andati ben oltre che sott'acqua! Avremo visto l'isola degli uomini pesce, le sirene ed i mostri marini dai colori e le forme più vivaci che potessi mai immaginare.
Non vedevo l'ora! Mi sentivo così leggera e carica ora che tutto era finito.
Anche Shiroi era di buon umore, ci aveva aiutato nelle faccende per tutto quel pomeriggio.
"Che cosa sa fare il tuo gatto di così speciale?" Aveva domandato Gin curioso mentre stavamo andando in infermeria a dare un'occhiata ad Harvey.
"Ogni gatto del giorno ha un potere originale, Shiroi deve ancora sviluppare il suo, ma credo sia stato questo a renderli così speciali ai loro occhi" avevo spiegato brevemente.
Lui ne era stupito e, dopo qualche momento di riflessione, aveva affermato quanto fosse singolare tutto ciò, comprese le persone della mia isola.
Avevamo continuato a chiacchierare contenti anche insieme ad Harvey che, davvero, non si aspettava di rivedermi mai più.
Nel pieno pomeriggio Captain Kidd e gli altri erano tornati di corsa, affermando che saremmo dovuti partire all'istante a causa di un contrattempo chiamato ammiraglio.
Killer era riuscito a trovare un attimo per spiegarmi cosa fosse un ammiraglio e quanto fosse effettivamente pericoloso.
Così eravamo partiti verso il fondo del mare.
Era fantastico! C'erano davvero creature marine bellissime e le sirene, ognuna con una coda di colore diverso.
Anche Shiroi ne era affascinato, tanto che non riusciva a distogliere lo sguardo dal mare pullulante di pesci.
Le pupille erano dilatate mentre esclamava quanto fosse bello quel panorama.
Mentre scendevamo sempre più giù la luce come la conoscevamo continuava ad affievolirsi, tuttavia una nuova città illuminata da sé si era presentata.
Killer aveva precisato che saremmo rimasti lì sotto il meno possibile, in modo tale da risalire con il minor numero di rischi.
Killer era sempre previdente, era effettivamente lui la mente del gruppo.
Molte nuove isole avrebbero aspettato me e Shiroi d'ora in poi! Dovevamo allenarci e trovare il nostro posto in questo mondo così diverso, in modo tale da non essere più sottovalutati.
Non volevo affatto rimanere sulla nave con il ruolo di "concubina", come aveva esclamato Wire tempo prima, mi sarei fatta valere e sarei diventata un membro importante per tutto il gruppo, il ruolo di vedetta notturna era già mio.
Il Boss continuava ad essere un po' rude nei confronti delle donne, lo vedevo anche dopo, una volta sull'isola, indipendentemente che fossero sirene o umane, e non sembrava preoccuparsi più di tanto di migliorare questo suo aspetto.
Per fortuna c'era sempre Killer a risollevare le situazioni diplomatiche!
Il viaggio sarebbe stato lungo, i nostri primi nemici del Nuovo Mondo non erano poi così pericolosi, tanto che Captain Kidd aveva deciso di andare a prendersi la testa dell'imperatore Shanks.
Sarebbe stata dura, ma mai come ora io e Shiroi ci eravamo sentiti così vivi ed a nostro agio.
Anche lui si era alla fine ambientato sulla nave, la sera adorava essere accarezzato da Gin per tutta la notte, difatti a volte dormiva con lui anziché con me, Killer preparava solo per lui le migliori fette di Re del Mare e Wire lo spronava a metterci quella briciola in più ad ogni allenamento.
Stava andando tutto bene, per ora.
Anche il rapporto con Heat non faceva altro che stringersi, inoltre adorava Shiroi e lo rimpinzava con qualche pesce in più che arrostiva sul fuoco vivido personalmente, oppure ci trovavamo a dormire nelle locande insieme con lui in mezzo.
Lo trattava come fosse un gattino, comprando per lui uno sfarzoso collare blu elettrico e lasciando che facesse le fusa.
Così il nostro viaggio continuava...
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