Quattro giorni

Ero di nuovo in quella stanza.
Ichiro mi aveva fatto notare che avevo dormito fino a mezzanotte, tanto che credevano non tornassi più.
Ma alla fine ero ancora viva, per oggi.
Harvey sembrava uno straccio, non era affatto in sé e non faceva altro che dimenarsi nel sonno e mormorare frasi sconnesse, tra le quali ogni tanto usciva il nome della sua sorellina.
Per fortuna Heat invece appariva sulla via di guarigione, era più colorito anche se ancora non poteva muoversi del tutto.
Avevo preso la sedia e l'avevo messa tra i due lettini, per poter controllare bene entrambi.
Non dovevano morire.
Ero rimasta con loro a lungo, cambiando le bende, dando le medicine e rinfrescando Harvey ogni tanto, con cautela.
"È sempre così rumoroso quando è ferito" aveva asserito Heat ad un certo punto.
Quella frase mi aveva fatto sentire ancora più in pena per lui, probabilmente stava facendo un brutto incubo e quella febbre alta non lo avrebbe di certo aiutato.
Così avevo provato a rinfrescare la sua pelle un'altra volta inumidendo un panno e ponendolo sulla fronte.
"Mi sento in colpa, però sono anche convinta che vi rimetterete entrambi, voi siete pirati molto forti" avevo risposto io poco dopo.
Heat a quella risposta aveva ridacchiato, non curante delle proprie ferite.
"Il Boss è venuto a parlarti vero? Ha voluto sapere tutto ciò che hai fatto qui, ma non gli ho detto nulla della zuppa" aveva continuato lui con un tono leggero.
Quella frase mi aveva sorpreso.
"Davvero? È venuto da me chiedendomi la stessa cosa" avevo affermato io mantenendo un tono stupito.
Heat si era voltato maggiormente per osservarmi meglio.
"Non saresti qui se non avessi detto la verità al nostro Boss, è una cosa che devi ricordare sempre" aveva continuato lui in maniera più seria.
Certo però, testarmi in continuazione era alquanto stressante e non saperlo lo era ancora di più.
Potrebbe accadere di nuovo! E se sbagliassi? No, non ero così stupida da mentire a quell'uomo...
"Avrei mai potuto dirgli una bugia? Purtroppo però gli ho anche detto della zuppa..." avevo affermato dileguando lo sguardo.
Lui aveva sgranato leggermente gli occhi ed aveva riempito il petto d'aria tanto da procurarsi dei colpi di tosse.
"Devi stare attento, rovinerai il lavoro  delle bende!" Avevo esclamato io avvicinandomi a lui.
Nonostante stesse ancora male la sua pelle era tiepida e morbida al tatto.
"Era proprio necessario specificare quella parte? Wire mi umilierà appena uscirò da questa stanza" aveva affermato lui con il suo volto malinconico, ma senza tristezza nella voce.
Gli avevo prontamente risposto che Wire ne sarà sicuramente geloso e vorrà avere al più presto lo stesso trattamento.
Nel mentre parlavamo, però, i mormorii di Harvey stavano iniziando ad essere più forti e si sentiva il cigolio del lettino a causa dei suoi ripetuti movimenti.
Girandomi avevo notato quanto il suo volto era corrucciato, andava assolutamente svegliato.
Avevo provato a voltarmi verso di lui, senza successo, le mie mani erano bloccate dalla grande mano di Heat.
Guardare e realizzare ciò che stava accadendo mi aveva fatto arrossire fino a sembrare un colorato pappagallo.
"Non mi sembra il momento Heat! Cosa stai facendo?" Avevo asserito io di fretta.
Lui mi aveva osservato negli occhi calmo come se nulla fosse.
"Sei stata tu a mettere le mani lì" aveva risposto per poi allentare la presa.
Ma come? Quando lo avevo fatto?
Ero leggermente intontita, tuttavia dovevo occuparmi di Harvey.
Nonostante fossi ancora scossa e paonazza mi ero alzata e mi ero inchinata vicino al viso di Harvey, provando a svegliarlo con dei leggeri schiaffi sulla guancia.
In tutta risposta mi ero beccata io un bel pugno sulla faccia, così forte da volare via e cadere a terra con un enorme tonfo.
Ma insomma!
Era stato difficile rialzarmi dopo quel colpo che avevo ricevuto.
Harvey era seduto sul letto, ora sveglio, ed ansimava come se avesse appena concluso una lunga corsa mentre guardava verso di me, pure Heat mi stava osservando, anche se non poteva alzarsi e parevano entrambi molto preoccupati.
"Mi ricorderò di non provare a svegliarti mai più!" Avevo esclamato nel durante mi accorgevo che del sangue stava iniziando a scendere dalle labbra.
"Almeno è chiaro che non devi farlo un'altra volta!" Aveva asserito lui col suo solito tono acerbo.
Successivamente si erano sentiti dei passi scendere le scale ed avvicinarsi a noi.
Era Wire.
"Si può sapere che sta succedendo!" Aveva esclamato spalancando la porta con molta forza in più del dovuto.
"Harvey stava avendo un incubo ed ho provato a svegliarlo" avevo risposto io mangiando qualche lettera a causa del sangue che mi stava inondando la bocca.
Wire guardandomi era sull'orlo di ridere a crepapelle, ne ero sicura.
"Non rovinare l'unica donna che abbiamo a disposizione durante il viaggio" aveva continuato lui prima di andare a prendere una pomata ed un panno.
Mi aveva fatto aprire la bocca per poter asciugare il sangue e capirne la provenienza... mi aveva rotto un dente!
Poi aveva applicato la pomata spalmandola su tutto il lato destro della faccia che era stato colpito.
"Presto si gonfierà e non potrai né vedere bene, né tantomeno masticare correttamente da questo lato se non lo sistemiamo subito" aveva affermato lui uscendo dalla stanza e tornando dopo pochi minuti con un pezzo di Re del mare congelato.
"Meglio che resti io qui fino all'alba, infondo mancano un paio d'ore" aveva concluso con un tono secco, per poi spalmarmi in faccia la fetta di pesce ordinandomi di tenerla così finché non si fosse scongelata.
E così avrei fatto.

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