Nella notte

Era notte inoltrata.
Avevo servito tutti a tavola e lavato i piatti, perciò sarei già dovuta essere a letto.
Harvey era di vedetta questa notte, lo vedevo con il binocolo in mano mentre ero seduta sotto l'albero maestro.
Aveva ragione Heat, la notte era lunga e dura da sopportare.
Chissà dove aveva spedito mio padre, sarà diventato un pirata anche lui? E se fosse in una ciurma rivale?
Dov'era Shiroi, il mio gatto?
Continuavo a pormi queste domande mentre mi prendevo il viso con le mani e lo coprivo del tutto.
Ero stanca, domani mi avrebbe aspettato un altro giorno, tuttavia non riuscivo a dormire lo stesso.
"Sei ancora qui?" Avevo sentito domandare da lontano.
Era Gin.
Si era avvicinato a me per poi sedersi di fianco.
"Non riesco a dormire" avevo risposto di getto.
Lui aveva sospirato.
"Nessuno è a conoscenza di cosa ne farà di te il capitano, dovresti riposare il più possibile" aveva spiegato con un tono davvero dolce.
"Siete stati sempre così gentili con me, non lo comprendo" avevo affermato mostrando tutta la confusione che provavo.
Lui a quelle parole aveva sorriso e con una mano mi aveva scompigliato i capelli.
"Sai io e Harvey ci conosciamo fin da piccoli, lui aveva anche una sorellina adorabile..." Mi aveva spiegato lasciando a metà l'ultima frase, per poi sospirare.
Mi ero girata in fretta verso di lui per cercare il suo sguardo.
Era fisso nella notte ed era perso tra le onde del mare.
"Era bellissima, aveva gli occhi azzurri ed i capelli lunghi e castani, proprio come Harvey, aveva undici anni l'ultima volta che siamo andati insieme a prendere un gelato" aveva continuato con un tono stanco.
Perché mi stava dicendo tutto questo?
"Io e lui siamo su questa nave da molto tempo e stiamo cercando il drago celeste che le sparò per aver sporcato la sua strada con quel gelato" aveva infine concluso.
Quelle parole mi avevano devastato.
Com'era stato possibile tutto ciò?
Avevo istintivamente portato le mani davanti alla bocca, per poi sgranare gli occhi e versare qualche lacrima.
Perché era successo!
"Harvey non si perdonerà mai per questo... Non dire che te l'ho detto, va bene? Volevo soltanto farti capire perché non possiamo non vederti come una ragazzina da proteggere, anche se sei bella da impazzire!" Aveva infine esclamato per alleviare un po' la tensione.
Aveva gli occhi lucidi dopo quel racconto.
"Anche Ichiro, Jiro ed i membri della ciurma hanno un passato difficile per colpa di quelle persone, perciò capiscono come ti senti" aveva spiegato cacciando le lacrime.
Ero sul punto di rispondergli, ringraziandolo, quando Harvey aveva iniziato a gridare forte nella notte che una nave della Marina si stava avvicinando.
"Va' immediatamente ad avvertire tutti!" Aveva esclamato Gin di fretta correndo con me verso le stanze.
"La Marina ci sta attaccando!" Avevo urlato a squarciagola tra i corridoi.
Killer aveva già pronte le sue lame quando era uscito dalla stanza, il Boss aveva indosso a malapena i pantaloni, Heat e Wire altrettanto.
Heat lottava con due spade ed era agguerrito, come tutti loro.
Harvey aveva un fucile con sé.
I due fratelli lottavano con delle pistole, due a testa, e una lama per gli scontri ravvicinati.
Gin usava una mazza chiodata in acciaio, poi velocemente aveva preso due tirapugni con punte in acciaio e me li aveva portati.
"Usali, non restare senza nulla per difenderti, li usava Harvey" aveva asserito passandomeli.
Erano decisamente fuori misura, però li avevo presi comunque.
La Marina si stava avvicinando, si sentivano gli spari dei cannoni, ovviamente respinti dal potere di Captain Kidd.
Erano arrivati alla fine.
Ero vicino le scale, Ichiro aveva esclamato a gran voce di correre e nascondermi nelle stanze se necessario, poi loro tre si erano posti di fronte a me lottando con tutti coloro si avvicinassero.
Erano troppo gentili.
Uno di soppiatto era riuscito a passare, era stato disarmato dal Boss e con un pugno ero riuscita a stenderlo.
Era un ragazzo, sarà stato poco più giovane di me.
Finiti i marines semplici si era palesato il comandante, un uomo alto e con un cappello a forma di cane.
Aveva una pistola con sé, pistola che non era stata attratta dal suo potere.
Aveva sparato un colpo, pronto a ricaricare.
"È una rarissima pistola fatta di algamatolite!" Aveva ghignato un suo sottoposto.
"Ritiriamoci uomini!" Aveva gridato lui immediatamente dopo aver sparato.
Aveva colpito Heat.
È stato un istante.
Lui è caduto a terra, con un enorme tonfo.
Captain Kidd si è girato subito, capendo l'accaduto e sgranando gli occhi.
Ichiro e Jiro avevano provato a sparare contro di loro, colpendo dei marines di basso rango e non il comandante.
Poi il Boss con un grosso pugno fatto di metallo aveva colpito la nave, mandando in mare tutti loro e distruggendola in mille pezzi.
Ma era notte, non poteva fare altro.
Il Boss era furioso, lo si sentiva chiaramente.
D'istinto mi ero avvicinata ad Heat, per vederlo.
La ferita era all'addome, lontana dai punti vitali ma comunque pericolosa.
Harvey era sceso di fretta dall'albero maestro, aveva controllato che stessi bene e poi aveva sollevato da solo Heat.
"Vieni anche tu in infermeria, ci aiuterai" aveva ordinato Wire, così ero corsa dietro di loro.
Gli altri stavano tutti bene.
Se la sarebbe cavata?

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