Dopo un buon riposo
Alla fine, nonostante la stanchezza, ero riuscita a raggiungere la stanza dei mozzi ed il mio letto.
Mi ero letteralmente buttata senza nemmeno togliere i vestiti o coprirmi e mi ero addormentata ancora prima di pensare di farlo.
Erano sicuramente passate molte ore, lo capivo dal fatto che mi ero svegliata del tutto riposata, leggermente indolenzita.
Avevo stropicciato gli occhi con forza, poi mi ero resa conto di dove mi trovassi e mi ero alzata di scatto senza nemmeno guardarmi attorno.
"Dove pensi di andare?" Aveva domandato una voce, ma non con un tono di richiesta.
Sapevo benissimo a chi appartenesse quel timbro.
Lentamente e con timore mi ero girata, in modo tale da accorgermi della situazione.
Per terra davanti al mio letto c'erano due piatti, dei piatti completi a base di pesce e spaghetti.
Però seduto poco più in là c'era Captain Kidd.
Cosa ci faceva nella stanza dei mozzi?
Di getto mi ero inchinata, salutando e affermando sinceramente di non aver visto ciò che mi era intorno, pensando soltanto a dover concludere il mio compito.
Osservando bene mi ero accorta che non c'era nessuno nella stanza e la porta era chiusa.
"Sono entrato ed avrei potuto sgozzarti come un agnello, senza che tu notassi qualcosa" aveva affermato lui con un tono di accusa.
A quelle parole mi ero inchinata nuovamente.
"Ha ragione, devo stare più attenta" avevo risposto con un tono gentile e sottomesso.
Alla fine non è ammissibile non accorgersi di un uomo così grosso, pesante e con un arsenale di metallo con sé che entra nella tua stanza mentre sei indifeso e per di più portando due piatti e mettendoli vicino al letto dove dormivi.
Come potevo non averlo sentito?
"Devi andare da loro, mangia" aveva ordinato lui, continuando a guardarmi con quello sguardo rabbioso.
Sicuramente era essenziale capire il suo umore e soprattutto lo era ubbidire quando il suo umore era così nero.
Senza dire nulla mi ero seduta per terra ed avevo iniziato a mangiare quei gustosi spaghetti.
Chissà se Killer era in grado di prepararli tagliandoli con le sue lame?
Non era il momento di pensare a cose così stupide!
"Cosa hai fatto coi miei uomini questa mattina?" Aveva domandato lui, dopo un po' che era rimasto lì mentre mangiavo.
Avevo così paura, dovevo essere sincera ma come glielo spiegavo la conversazione avuta con Heat?
"Wire-sama mi ha dato istruzioni, dicendomi di cambiare le bende di Heat-sama e di passare l'unguento sulla ferita, e così ho fatto"
Era la prima volta che parlavo da sola con Captain Kidd, per di più in merito ai suoi uomini, non sapevo nemmeno come appellarmi a loro.
"Poi è stata portata la colazione e vista l'impossibilità mi sono occupata personalmente di prendere il cucchiaio e far ingerire tutta la zuppa" avevo affermato con leggera ansia, prendendo una piccola pausa.
"Infine abbiamo parlato del vostro giudizio riguardante me, Heat-sama ha detto che non mi sarei dovuta sprecare molto visto che sarei morta, ma gli ho risposto che per me non era affatto uno spreco" avevo concluso tirando un sospiro subito dopo.
Ecco, lo avevo detto, omettendo la reazione di Heat, ma lo avevo detto.
Lui era rimasto in silenzio per un attimo, continuando a guardare rivolto verso di me corrucciato.
Non avrò forse detto qualcosa di sbagliato, vero? Sottostare a quei due occhi così furiosi su un uomo altrettanto pericoloso avrebbero fatto sentire chiunque un ladro anche dopo una donazione di beneficenza!
"Cioè mi stai dicendo che hai imboccato Heat?" Aveva asserito lui.
In tutto ciò quello era stato il punto più rilevante per lui?
Avevo scosso la testa con più vigore del dovuto, ingerendo del cibo immediatamente dopo.
Dovevo assolutamente finire tutto e mancava poco.
"Non ho intenzione di tenerti sulla nave, capisci di essere totalmente inutile" aveva aggiunto Captain Kidd mentre concludevo il pasto.
Quelle parole mi avevano ferito, però non potevo davvero aspettarmi altro.
"Questi giorni qui sono stati pochi e frenetici, ma ne sono felice e vi sono grata per aver vendicato il mio intero villaggio nonostante tutto" avevo affermato seria, mantenendo questa volta lo sguardo.
Lui pareva stupito dalla mia reazione.
"Fra poco arriveremo a Sabaody, ma visti quegli occhi particolari forse avranno già venduto tutti i tuoi simili" mi aveva informato anche lui con la stessa serietà.
"Solo le sacerdotesse del popolo della luna possono vedere al buio, non siamo tutte così" avevo ribattuto precisando che il mio era un dono più raro di quanto credesse.
A quelle parole ci aveva riflettuto.
"Vieni qui e guarda fuori, voglio sapere cosa vedi" aveva ordinato lui.
Così avevo fatto, affacciandomi all'oblò.
Il mare era calmo, non c'erano navi nelle vicinanze o terre, così mi ero concentrata sull'orizzonte.
"Ci sono due navi che stanno lottando tra loro, lontano all'orizzonte, entrambe navi pirata, per il resto il mare è calmo e non vedo terre" avevo spiegato in sintesi.
Lui voleva assicurarsi che non vedessi navi della Marina, in realtà.
"Dalla posizione più alta avrei un'area più vasta da osservare" avevo precisato.
Captain Kidd aveva annuito, dopodiché mi aveva ordinato di andare a dare il cambio ai suoi uomini.
Così finalmente ero potuta uscire ed ero corsa da loro, entrando però con cautela.
Jiro stava dormendo e Ichiro era visibilmente stanco, Harvey era sul lettino con chiari spasmi ed un panno sulla fronte per la febbre, mentre Heat aveva ancora il respiro affannato, ma appariva già più colorito.
Cercando di fare meno rumore possibile Ichiro mi aveva mostrato la medicina per l'infezione di Harvey e come somministrarla.
Sarebbe stata una lunga notte quella.
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