Curandosi le ferite
Dopo aver spiegato la situazione ed aver fatto le giuste presentazioni a Shiroi, mi ero seduta sullo sgabello in legno che intanto era andato a prendere Heat.
Aveva l'unguento dal tappo rosso, come consigliato da Wire, e delle bende con sé.
Mi aveva poi consigliato di sedermi voltandogli le spalle.
Era piuttosto gentile, lui, anche se i suoi nemici non l'avrebbero mai immaginato per come era differente in battaglia.
Sembrava proprio furioso poco prima!
La crema che stava spalmando era fredda e bruciava allo stesso tempo, tuttavia apprezzavo la delicatezza con la quale stava provando ad applicarla.
Vedevo nel frattempo Shiroi concentrato a leccare il viso di Harvey, era sempre stato molto più gentile e dolce rispetto agli altri gatti divini e lo dimostrava con queste piccole cose.
"È scomodo questo top, non riesco a mettere l'unguento tra le spalle" aveva affermato Heat nel mentre cercava di tirarlo su e spostarlo.
Erano tutti uomini qui, ovviamente non avevano questi problemi solitamente...
Sarei dovuta restare a petto nudo davanti a loro due?
Il solo pensiero mi metteva in imbarazzo e sentivo le guance andarmi a fuoco!
Harvey si era accorto della mia reazione e mi aveva osservato un attimo interdetto.
"Ho solo un occhio aperto e di certo non lo userò per guardarti!" Aveva esclamato borbottando subito dopo e voltandosi con la testa.
"Io invece guarderò tutto" aveva ribattuto Heat con un leggero ghigno su quel volto triste proprio nel mentre mi stavo togliendo la maglia zuppa di sangue.
"Non guardare Hana, pervertito!" Aveva prontamente esclamato Shiroi infuriato.
Quella reazione ci aveva fatto ridere un po', tanto che divertito Heat aveva risposto che anche lui mi stava osservando senza top.
"Noi siamo cresciuti insieme, ero con lei anche quando le cambiavano il pannolino" aveva risposto imbronciato lui.
No, forse questo avrebbe potuto anche non dirlo...
Era così imbarazzante!
Per concludere questo fantastico momento qualcuno aveva spalancato la porta della stanza.
Erano Ichiro e Jiro che, ovviamente, la prima cosa che avevano fatto una volta entrati era stata commentare il fatto che non avessi nulla sulla pelle.
"Non male il compito che ti hanno dato Heat... vi abbiamo portato il pranzo" aveva affermato poi Ichiro con un sorrisetto.
"Siamo qui anche per portare il gatto dal Boss, vuole sapere qualcosa da lui" aveva concluso Jiro.
"Cosa vuole da me? Io devo restare con Hana" aveva affermato lui spaventato all'idea di lasciarmi da sola.
"Killer vuole informazioni fresche sul laboratorio dove sei stato, chi hai visto, cosa hanno fatto, per conto di chi, cose di questo tipo" aveva spiegato calmo Jiro.
Shiroi aveva guardato verso di me preoccupato.
"Non mi succederà niente con Heat a difendermi, vai dal Boss cercando di restare tranquillo e portandogli rispetto, dovrai soltanto dirgli sinceramente ciò che sai" avevo affermato per rassicurarlo.
"Ma non so nulla di tale rilevanza..." Aveva ribattuto imbronciato.
Sentendo quel tono da parte sua avevo sorriso sincera verso di lui, lo adoravo per la sua genuinità.
"Anche se a te non sembra rilevante potrebbe esserlo per loro, non preoccuparti di questo" avevo risposto dandogli una carezza sul muso con il braccio che non stavo usando per coprirmi.
"Siamo davvero sollevati nel rivederti di nuovo qui, eravamo molto preoccupati" aveva affermato Ichiro poco prima di uscire seguito da suo fratello e Shiroi.
"Per fortuna non è successo nulla, il Boss avrebbe voluto torturarci piuttosto che sentirci lamentare ancora un altro giorno" aveva ridacchiato Jiro per poi annuire mentre stava uscendo, rafforzando la loro scampata preoccupazione.
Erano gentili, ma fra due giorni Captain Kidd avrebbe deciso se tenermi con loro oppure uccidermi... Come si sarebbero potuti lamentare dopo di ciò?
Così erano usciti lasciandoci di nuovo da soli.
Killer oggi aveva cucinato degli ottimi spaghetti con vari tipi di pesce che non riconoscevo e sembravano ottimi solo dall'odore.
Controllando meglio avevo visto che c'erano solo due porzioni di cibo.
"Perché ce ne sono solo due?" Avevo domandato ingenuamente.
"Harvey non mangerà finché non sarà guarito" aveva spiegato serio Heat.
Sentivo il suo stomaco brontolare, però ero sicura che l'avrebbe superato.
"Non preoccuparti Ki, fra pochi giorni mi rimetterò in piedi, cercherò di addormentarmi per non sentire questo odore di cibo!" Aveva esclamato ancora voltato.
Poi Heat mi aveva consigliato di restare ferma per disinfettare bene le ferite e mettere l'unguento dove mancava.
Mi era mancato, non capivo ancora bene perché quel giorno avrei voluto passare la notte con lui e cosa accadeva quando capitava di rimanere da soli, però... mi piaceva restare con lui.
Dopo aver passato l'unguento sulle ferite aveva iniziato a bendarle stringendole bene al petto.
Ero felice di essere tornata sulla nave e di averlo rivisto, di aver rivisto Harvey ancora vivo e tutti gli altri, ma il solo pensiero che questi giorni stessero per finire mi provocavano una tristezza immensa.
"Presto il Boss mi ucciderà e mi butterà in mare, non è vero Heat?" Avevo domandato di punto in bianco, destabilizzandolo.
Si era fermato, sentendo le mie parole, poggiando le sue mani sulle mie spalle.
Era rimasto interdetto per un po' prima di aprire bocca.
"Nel tempo in cui non sapevamo dove fossi eravamo tutti molto irritati e questo al Boss non è affatto piaciuto" aveva affermato avvicinandosi alla mia altezza.
Sentivo la sua morbida chioma vicina al mio viso e le sue mani ancora ben salde sulle spalle.
"Sono sicuro che Killer parlerà bene di te e cercherà di convincerlo a risparmiarti, però non è detto che ci riesca" aveva affermato prendendo una ciocca dei miei capelli e spostandoli indietro.
Che cosa stava facendo?
Mi sentivo così in imbarazzo per questo suo repentino cambio di atteggiamento.
Era forse a causa di quella frase che avevo detto, ricordandogli che presto il suo capo mi avrebbe eliminata?
Avevo cercato di non farci caso, ringraziandolo e pregandogli di continuare a bendare le ferite.
Lo aveva fatto, tuttavia sentivo come se fosse sempre più vicino, come se provasse con le mani ad avvicinarsi in punti che non c'entravano con la fasciatura e cercasse di ammaliarmi creando contatto con il suo corpo, ora saldo e ben in salute.
Se era quello che stava cercando di fare ci stava riuscendo perfettamente.
"Wire è ancora l'unico che ha avuto un rapporto con te e lo invidio da quando me lo ha detto la prima volta" aveva affermato una volta finito di mettere le bende.
Cosa? Heat cosa stava dicendo?
Cos'era tutto questo improvviso interesse? Voleva andare a letto con me per scherzare con il suo amico su chi fosse stato il più bravo, prima che mi uccidessero?
"Cos'è, una gara tra voi due a chi ce l'ha più grosso?" Avevo affermato un po' irritata.
Lui aveva scosso la testa a quelle parole.
"No, voglio solo continuare da dove siamo stati interrotti l'altro giorno... Eravamo sempre in infermeria" aveva affermato lui tranquillo.
Intendeva dire quando avevo per sbaglio appoggiato la mano sul suo ventre lasciandola lì? Oppure quando mi ero appoggiata al suo braccio e lui mi aveva afferrato per poi osservarmi negli occhi senza dire una parola?
Di solito era ponderato, ma quella frase deve aver scosso qualcosa in lui, perché ora era determinato e certamente molto meno delicato.
Si era abbassato alla mia altezza per guardarmi fisso negli occhi.
"Presto il Boss ti butterà in mare, proprio come hai detto tu, e non voglio rischiare di..." Aveva affermato prima di bloccarsi.
Di colpo tutto il suo slancio si era consumato, lasciando spazio solamente a dell'imbarazzo.
Stava per ritirarsi alzandosi di nuovo alla sua naturale altezza, tuttavia lo avevo fermato mettendo le mani vicino al suo collo.
"Hai ragione, meglio non rischiare di consumarci prima che sia tutto finito" avevo affermato.
Poi lo avevo baciato, senza esitazione, e non ci era voluto molto prima di ritrovarmi a terra schiacciata dal peso del suo corpo.
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