Capitolo 7

Appena sveglio, Kakashi si diresse subito alla Residenza dell'Hokage e, una volta arrivato, vide Aki con la tenuta da Jonin e appena le arrivò di fronte le sorrise, e insieme si diressero verso il tetto della Residenza.
Dopo essere arrivati lì, trovarono Naruto riunito insieme a tutti gli altri Jonin della Foglia.
- Eccovi, finalmente! -disse Naruto appena li vide arrivare.
- Mi scusi, ma come al solito sono in ritardo!- disse Kakashi mettendosi a ridere.
-Ok, ok, adesso però cominciamo.- disse Aki intromettendosi nella conversazione.
- Dopo aver concluso il rito di routine, Aki si presentò agli altri Jonin e viceversa.
- Io, però non sono d'accordo! - disse Anko.
- Tutti noi abbiamo dovuto superare prove difficili per diventare Jonin, mentre lei lo diventa così su due piedi. - concluse Anko.
- Lo sai cosa ti dico: hai ragione. - disse Naruto sorprendendo tutti i presenti.
- Quindi ora concluderemo la faccenda nel modo dei ninja, con un combattimento! - annunciò Naruto felice come non mai.
-Se a vincere sarà Aki, lei diventerà un Jonin, se a vincere sarà Anko, Aki dovrà fare tutti gli esami, a partire dall'Accademia. - disse Naruto sorridendo.
- Sono assolutamente d'accordo con l'Hokage! - disse Anko.
- Anch'io- disse Aki e in quel momento tutti scomparvero dirigendosi verso l'arena.
Tutti i ninja erano sugli spalti a tifare chi per Anko chi per Aki.
All'improvviso il combattimento iniziò e le due kunoichi iniziarono ad attaccarsi a colpi tra la spada di Aki e il kunai di Anko.
Dopo qualche minuto, Aki sembrò prendere il sopravvento, ma, dopo essersi allontanata, Anko sfoderò i suoi serpenti velenosi e Aki non si scansò per schivarli e venne morsa molte volte. La sua paura dei serpenti questa volta le era costata cara. Anko ritrasse i serpenti poco prima che Aki svenisse davanti a tutti.
Aki si ritrovò in una stanza buia, nell'oscurità più completa ma soprattutto sola. Era da sola, credeva di essersi abituata alla solitudine, ma si sbagliava. Le lacrime iniziarono a scorrerle sul viso, mentre pensava che non voleva rimanere di nuovo da sola.
- AKI! SVEGLIATI! Aki sentì quella voce così familiare.
- HAI DETTI DI VOLER DIVENTARE JONIN, GIUSTO? ALLLORA SVEGLIATI E COMBATTI! COMBATTI, AKI!-
Sentite quelle parole, Aki si svegliò e, asciugandosi le lacrime, riprese la spada, chiuse gli occhi, e potenziò la lama con il chakra del vento, e dopo che li riaprì, scattò verso Anko, tagliando a metà e decapitando i serpenti di Anko con grande naturalezza. Non appena arrivò di fronte ad Anko, scomparve.
Anko iniziò a voltarsi in cerca della sua avversaria senza trovarla.
Un fendente arrivò sulla sua schiena, seguita da un'altra moltitudine di colpi su tutto il corpo.
Dopo la sua serie di attacchi, Aki ritornò visibile a qualche metro di distanza dalla sua avversaria.
Aki potenziò ulteriormente la sua arma, Anko evocò un serpente enorme con una lama che gli usciva dalla bocca. Anko fece scattare il serpente verso Aki, la quale si lanciò contro il serpente e con la sua spada prima distrusse la lama del serpente, poi uccise il serpente e infine colpì Anko in un unico fendente.
Il potenziamento del vento svanì e Aki cadde in ginocchio, Anko sorrise poco prima di cadere per terra svenuta.
Aki vinse quello scontro emozionante.
Kakashi scese dagli spalti e si diresse verso la ninja.
- Congratulazioni! Ora sei ufficialmente una Jonin della Foglia! - le disse.
Lei sorrise poco prima di cadere a terra.
Tutti si preoccuparono e Kakashi corse a vedere le sue condizioni.
Sakura arrivò subito e dopo aver visto le condizioni di Aki disse, quasi sussurando.
- Il suo caso è un avvelenamento molto grave e non sono capace di curarla.-
- Ma dev'esserci qualcosa da fare!- disse Gai in lacrime.
- Tsunade potrebbe aiutarla, ma...-
Sentito questo Kakashi prese Aki a mo di sposa e si diresse subito in direzione della casa di Tsunade.
Non appena arrivò, Kakashi spalancò la porta con un calcio e disse quasi urlando.
- Tsunade, questa ragazza è molto grave, aiutala, per favore.- disse Kakashi perdendo la calma che lo contraddistingue.
- Certo, non preocccuparti, stendila sul lettino.- disse Tsunade sorpresa del suo comportamento.
- Allora, vediamo un pò... Ha davvero molti morsi di serpente, potrei fare un antidoto ma mi serve la testa del serpente.- disse Tsunade.
-Eccola qui.- disse Kakashi tirando fuori dalla sacca la testa di un serpente.
- Ottimo, allora io vado a preparare l'antidoto, tu rimani qui.- gli disse andando nell'altra stanza.
L'attesa lo corrodeva in modo straziante, non riusciva a spiegarsi il motivo del suo comportamento, ma di disse che in fondo era una sua compagna, e lo avrebe fatto a chiunque, mentendo anche a se stesso.
Dopo qualche minuto, Tsunade ritornò nella stanza dicendogli.
-Ecco l'antidoto, ma per fare effetto deve essere iniettato dritto nel cuore, e io non posso perché mi sono ferita con un pezzo di vetro, quindi dovrai farlo tu.
- Non ci sono problemi.- disse Kakashi mentendo di nuovo. Non poteva farlo, non né aveva il coraggio. Non ha mai avuto paura neanche di fronte al nemico più forte e alla missione più impegnativa, ma quella volta, quella volta dentro di sé stava morendo.
Per tutto il tempo del tragitto, pensò a ciò che stava per fare e non sapeva come si sarebbe comportato una volta arrivato affianco a lei.
No, per un suo compagno lo avrebbe fatto semza battere ciglio, ma non per lei.
No.
Per lei provava qualcos'altro, un sentimento che credeva di aver dimenticato, una fiamma che pensava si fosse spenta da anni.
Da quel giorno.
Ma questa volta no.
Non voleva perderla.
Avrebbe fatto di tutto.
Pur di averla vicina.
Quando si ritrovò davanti a lei, con incredibile forza e delicatezza infilò la siringa nel suo cuore e premette facendo passare il liquido nero che conteneva.
Dopo pochi secondi, Aki iniziò a contorcersi e a urlare di dolore.
- E un effetto secondario dell'antidoto, tra un pò finirà. - disse Tsunade.
-Bene, se è tutto apposto, io me ne andrei.- disse Kakashi dirigendosi verso la porta.
-Sarebbe meglio se tu le stessi vicino, così avrebbe qualcuno che conosce che le spieghi l'accaduto. - gli disse Tsunade mettendogli una mano sulla spalla.
-Guarda che me ne sono accorta, sai? Non ti ho mai visto così preoccupato per una persona, e ti tremavano addirittura le mani! Non ci credo che tu...- disse Tsunade dopo essere stata fermata dalla pora che bussava.
Quando aprii la porta si ritrovò Gai che entrò subito in casa sua a cercare Aki e Kakashi che trovò subito.
-Allora, Kakashi, come stai e Aki?- domandò Gai.
- Io sto bene, Aki si sta riprendendo lentamente. - rispose Kakashi felice che Tsunade si sia fermata.
- Farò io rapporto, è meglio che Kakashi rimanga qui ad accudire Aki.- disse Tsunade cacciando Gai e facendo l'occhiolino a Kakashi prima di uscire.
Kakashi arrossì e si voltò verso Aki che dormiva beata.

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