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Scrivo qui la nota autrice cosi poi non vi rompo più hahah. Finalmente sono tornata dalla gita, da cui, internet non prendeva un caspio. Vi giuro. Appena ho visto la wi-fi in Hotel stavo morendo di gioia, poi mi fanno: "ci spiace signorina, ma non ci funziona. Siamo spiacenti di tanto disagio." L'ho mandato a quel paese ahaha. Comunque, niente da dire vi lascio alla storia baciniii :*
Non so cosa provo appena vedo Harry sulla porta. Paura forse. Paura di ferirlo come lui ha ferito me. Nonostante tutto lo amo talmente tanto che sto male io per aver baciato Filippo. Eppure non dovrei soffrire. Mi ero ripromessa di non farlo.
"Ilaria..." balbetta Harry improvvisamente nervoso. Lo vidi deglutire. Se mi aspettavo che sarebbe scoppiato, mi sbagliavo. Si mise una mano tra i capelli. Quel piccolo gesto così familiare mi fece venire un groppo al cuore. "Possiamo parlare?" chiede stupendomi.
"S-si" rispondo a disagio. Guardo Filippo che mi lascia andare senza fare storie. E' un dolcissimo ragazzo e tutto, ma non è il mio tipo. Credo che l'unico mio prototipo di ragazzo perfetto sia Harry. Peccato che probabilmente lo stia per lasciare. Sospiro, ricacciando indietro le lacrime.
Fuori dalla stanza di Filippo, Harry mi prese per i polsi, e mi trascinò nel bagno: "Cosa sai?" chiede. Come cosa so? "So che hai baciato Alexa, e probabilmente mi stai tradendo da un sacco." rispondo confusa. "Chi te l'ha detto?" chiede di nuovo, guardandomi con occhi tristi. "Nessuno. Ero in quel bar. Ho visto tutto. Sai, ero solo andata a bere qualcosa, prima di passare la notte con il mio ex ragazzo. E visto che per tutta la notte non avresti potuto vedere Alexa, l'hai voluta incontrare ad un bar. Chissà, mentre mi aspettavi, e vedevi che non venivo, cosa le hai fatto. Le hai detto che la amavi? Come facevi con me? Mi dispiace per lei allora, ma qualcuno dovrà pure informarla che mentre lei si sentiva amata e sicura, il suo ragazzo se la spassava con un'altra. Si, solo una povera ragazza che ti ama e che si preoccupa per te. Nessuno di importante!" urlo, e finalmente mi libero di tutto. Harry, sempre più nervoso, si passa di nuovo la mano tra i capelli. Ma i suoi occhi non lasciavano trasparire nulla.
Improvvisamente, mi spinge contro il muro del box doccia. La sua bocca è a pochi millimetri dalla mia, e devo ricorrere a tutto il mio autocontrollo per baciarlo, lì, su due piedi, fregandomene di tutto e di tutti. "Sai che sono tutte bugie. Sai che ti amo come non ho mai amato nessuno finora. Lasciami spiegare, e ti giuro che aggiusterò tutto." sospira. Il suo respiro si confonde con il mio. Il suo profumo mi pervade le narici. "Lasciami." dico dura, nonostante tutto.
Harry mi guarda, e mi lascia subito, come se gli avessi dato la scossa. "So quello che ho visto." mormoro, mentre lacrime amare mi scorrono per le guance. "E nessuno mi farà cambiare idea." continuo, asciugandomi con il dorso della mano. "Piccola..." sento dire un ultima volta dal ragazzo che amo. Faccio finta di non sentire. Mi volto e me ne vado, lasciandolo lì, con la faccia da cucciolo bastonato.
Sul corridoio incontro Filippo. "Ila, tutto ok?" chiede, premuroso. Faccio un respiro profondo. "Si, tutto ok. Ma ora devo andare. Ringrazia Veronica da parte mia, è stata gentilissima. Riguardo al bacio...dimenticatelo. Lo so. Mi sto comportando da vera stronza. Mi dispiace tantissimo, magari ti ho illuso. Non volevo, era un bruttissimo momento e..." la sua mano mi blocca la bocca. Questo gesto mi ricorda subito Harry, ma cerco di scacciare via il pensiero.
"E' tutto ok." sussurra. "Lo immaginavo. Torna quando vuoi, noi saremo lieti di ospitarti. So che tua mamma è ripartita, e magari stasera puoi venire da noi per non restare sola in casa. Hai il mio numero. Scrivimi. A dopo piccola Ilaria." conclude, lasciandomi un bacio sulla fronte.
Me ne vado. Cammino da sola per le strade di Londra. Ogni volta che giro lo sguardo vedo coppiette felici, scambiarsi segni d'amore, e ogni volta, i miei pensieri vanno subito al ragazzo che mi ha fatto perdere la testa. Alle nostre scene d'amore. Ricaccio indietro le lacrime. Sono forte, devo cercare di esserlo. Sono forte. Sono fortissima.
Sono forte.
HARRY POV
Me ne vado in fretta e furia da quella casa di merda. Sbatto forte porte, maniglie, non me ne frega un cazzo. Mi rintano in auto, e sento il dolore familiare del sangue sulle nocche, dopo aver tirato un altro pugno al cruscotto della macchina. Una volta la mia Ilaria mi avrebbe curato, rimproverandomi per la mia rabbia. Ora invece non c'è più.
Lacrime di rabbia minacciano di uscire, ma non devo piangere. Non per una ragazza. Ma lei non è solo una ragazza mi ricorda il subconsio è la ragazza che ami, quella per cui daresti la tua vita, quella che per lei, ruberesti anche la luna se solo te lo chiedesse, lei è la tua Ilaria.
"Porca puttana!" urlo, dando un altro pugno al cruscotto. Di questo passo dovrò comprare un auto nuova, ma non me ne frega un cazzo adesso. Appena sono entrato, e l'ho vista avvinghiata a quel...quel...coglione, ho dovuto ricorrere a tutta la mia autostima per non ucciderlo sul colpo. Il pensiero di quello che avrebbe detto Ilaria, se non fosse stata arrabbiata con me, mi ha fermato. Ho provato a spiegarle come sono andate le cose veramente. Ma non ha voluto darmene l'opportunità. Fanculo. Devo rovnare tutto. Perchè cazzo avevo accettato di vederla quella troia del cazzo? E quanto può essere grande la mia sfiga se mi ha dovuto baciare proprio in quel locale, dove c'era Ilaria? Porca merda.
Metto in moto la macchina. Non me ne frega un cazzo di niente e di nessuno ora. Mi dirigo verso l'unico bar che da giovane mi ha sempre dato sollievo.
Entro, e vedo Tessa, la ragazza che sta al bancone, messa in una posizione molto intrigante: Messa a novanta, con le tette che le minacciano di uscire dal vestito. Una volta me la sarei già scopata, ma adesso non ne ho proprio voglia.
"Harry" sorride quella troia. "Finalmente ti rivedo, allora, sei venuto per un altro giro?" chiede con voce roca. Scuoto la testa. "Voglio il solito." ringhio, facendole capire che non voglio altro.
Vedo la delusione spargersi nei suoi occhi, ma non cedo. Dio sa solo, quanto voglio Ilaria in questo momento. E' di lei che ho bisogno in una situazione come questa, eppure, lei è proprio la causa per qui mi ritrovo in questa situazione.
Sento il mio telefono squillare. Chi osa rompere il cazzo adesso?
"Pronto?" ringhio sul display. "Signor Styles?" chiede una voce educata, dall'altra parte. "Sono io. Ditemi che cazzo c'è o vi metto giù." rispondo burbero. "E' per Ilaria. La sua ragazza ha avuto un incidente, qualcuno l'ha investita. Si trova ora all'ospedale in grave situazione. Venga subito." dice la voce dall'altra parte.
E fu in quel momento, che il bicchiere che avevo in mano, andò in frantumi, smacellandosi sul pavimento.
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