chapter 3
Lui alza gli occhi , incrociando i miei.
Un mescolamento di due colori, corteccia e smeraldo. Un unico sguardo, un unico amore, o almeno da parte mia..
Lui -dopo essersi staccato dal muro- si avvicina a me.
Quando è tanto vicino da sentirmi gli chiedo : "Ciao, ma che ci fai qui?" .
" Uh, beh nulla. Faccio supplenza nella 3 B..."
Una perfetta o si forma sul mio volto appena nomina la mia classe.
Come farò a chiamarlo prof e non Josef ?
Il mio cervello si riattiva al suono della campanella, e a quel punto il prof Josef mi dice che deve andare.
Prendo tutto il coraggio che ho e vado in classe, dove ad aspettarmi sono in pochi.
Ci sono : il prof (Josef, per queste prime due ore), Margaret, Louis.
Oggi ci saranno tanti ritardi, troppi.
"Beh -comincia sospirando- mentre aspettiamo gli altri mi presento"
Ed ecco un sorriso formatosi sulla mia bocca, mentre un compagno entra.
" E poi, uno alla volta anche voi. Allora, io sono il professore Josef, non voglio che voi mi chiamate con il cognome. Ho quasi venti anni, a Gennaio .E che dire? Vengo da New York e quindi non sono nato qui in Indiana. Ora.. Comincia Willow"
Io dopo aver deglutito rumorosamente comincio " Mi chiamo Willow, sono nata qui in Indiana. Ho sedici anni , compiuti il mese scorso a Novembre. Mi piacciono gli animali, infatti penso di diventare una veterinaria, per aiutare dei meravigliosi ,e non , animali."
Il prof era sorridente , il che mi fa notare più di sempre i suoi occhi verdi.
"Mi chiamo Aiden, sono nato in Canada, ho sedici anni domani. Mi piacciono le macchine."
Dice Aiden, mentre Josef si passa una mano sul mento, dove comincia a crescere un leggero pizzetto . Wow, è veramente bello.
Un misto tra il bene e il male: il bene è lui, così com'è, il male è che è decisamente troppi grande.
Alto un metro e ottantasette circa, occhi verdi smeraldo in cui riesci a perderti come niente, come un pozzo in cui cadi e incontri la cosa più bella al mondo, hai il sogno di incontrare un unicorno? Troverai un unicorno. Dei denti smaglianti , nè grandi, nè piccoli. Nè storti, nè cariati. Ma sia bianchi, che belli. Capelli di un nero carbone che , in quelle due volte che l' ho visto, sempre sopra gli occhi, sempre puliti, sempre profumati.
Dei lineamenti che.. wow! Lo rendono più adulto, malgrado i suoi atteggiamenti da bambino di dieci anni. Le labbra, piene e rosee leggermente contornate da della crosicine per le labbra screpolate.
"Allora" inizia, " Visto che i compagni sembra che non parteciperanno alla lezione , la cominciamo noi. Prendete le tempere, i pastelli a olio e i fogli 39×70 ."
Poi ha cominciato a disegnare sulla lavagna un rettangolo, il foglio.
Poi ha preso i gessi colorati e ha cominciato a dire cosa fare con le tempere.
Quindi, dopo che lo ha spiegato come usare le tempere , bisogna prendere un colore secondario e con la punta del pennello spingere i foglio. Dopo che ha spiegato la tecnica dei pastelli a olio deduco che bisogna semplicemente ripassare.
Quindi faccio un disegno a mia scelta, un paesaggio.
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