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Premessa :
1 tutti i diritti della storia sono coperti da copyright , e chi vorrà fare il furbetto copiandola anche parzialmente sarà punibile dalla legge.
2 Sono una ragazzina, quindi è ovvio che salterò accidentalmente qualche segno di punteggiatura .
Willows POV'S
Era una mattina come tante, con la differenza che quel giorno di novembre faceva più freddo.
Mi strinsi al cappotto nero e sfregai le mani coperte dai guanti del medesimo colore.
Ero quasi arrivata a scuola, quando qualcuno mi tolse il cappello dalla testa. Mi girai e vidi che c'era Jason.
Gli saltai addosso e tutto il suo calore mi venne trasmesso al mio corpo.
Alzai la testa dal suo petto che venne scosso da una risatina .
<<Mi ridai il cappello?>> Gli chiesi indicando l' oggetto . Lui scosse la testa e si vide passare una scintilla divertita dai suoi occhi.
<<Dai! Va che faccio tardi a scuola!>>
Lui mi prese in braccio e mi ritrovai in meno di un secondo la testa a vedere il suo cappotto marrone.
Cominciai a tirargli pugni sulla schiena e calci.
Mi mise nella sua macchina, e io guardai l' ora dal cellulare.
8,37 la campanella era già suonata e io non potevo entrare.
<< Mi hai fatto saltare scuola!>> Gli urlai nell' orecchio appoggiandomi al suo sedile. Lui sorrise, sapendo bene quanto a me piacesse la scuola.
Io amavo la scuola? No, però mi piaceva il corso che avevo scelto.
Tra meno di un anno sarò un attrice.
<< Dove mi porti?>> Chiesi speranzosa.
Era da più di un mese che gli chiedevo di portarmi in spiaggia.
<<Non te lo dico!>> Disse facendo la voce da bambino.
Io mi sdraiai sui due sedili posteriori e mi addormentai.
Una buca. Mi svegliai.
<<Dove siamo?>> chiesi seguendo la domanda da uno sbadiglio.
Mi tirai a sedere e guardai l' ora : ancora le 10,07.
Poco dopo la macchina accostò e i miei occhi caddero fuori dal finestrino.
Eravamo in spiaggia. Guardai con la bocca spalancata e gli occhi luccicanti Jason. Poi però una domanda mi venne in mente <<Non abbiamo i costumi Jason..>> dissi.
Lui scese dalla macchina e io lo seguì a ruota.
Aprì il baule e ne tirò fuori un sacchetto di plastica.
Io non capendo feci una faccia per dire "perciò?" . Lui alzò gli occhi al cielo e con la mano destra prese : un costume azzurro e un costume nero, bellissimo.
Il suo era azzurro che arrivava fino alle ginocchia, con all' altezza dell' inizio coscia dei pezzi verdi.
Il mio era a due pezzi, nero .
Il pezzo sopra senza spalline , dove situatasi l' incavatura del seno c'era un buco . Il pezzo sopra era un semplice slip del medesimo colore, che arrivava fino alla coscia, con dei buchi contornati di plastica oro, come per il pezzo sopra.
Un sorriso si fece spazio nel mio volto , i miei occhi cominciarono a brillare di un verde smeraldo e lo abbracciai.
Ci cambiammo subito, uno alla volta .
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