Capitolo 26 - Insieme

<< Alex? >> domanda il professore di latino, distogliendo la mia mente dal suo solito pensare.

<< Sì? >>

<< Puoi proseguire? >> accenna un sorriso cattivo, e poi ridacchia per conto suo.

Chiara si offre di proseguire al posto mio, salvandomi da un'imbarazzante nota disciplinare.

Cerco di seguire il resto dell'ora, ma mi sembra tutto impossibile oggi. Questa mattina quando mi sono alzata ho sbattuto il mignolo del piede contro lo spigolo del comodino, poi sono caduta per le scale e mi sono anche dovuta ricambiare la maglietta perché mi si era rovesciato addosso il caffè. Insomma, oggi non è proprio giornata.

<< Allora, Alex, come va con il tuo ragazzo? >> domanda Simone, sedendosi accanto a me sulla panchina del cortile. Durante l'intervallo io e lui andiamo spesso lì per parlare, essendo sul retro nessuno ci sente.

<< Non è il mio ragazzo. Comunque va tutto bene con Brian. >> sorrido.

<< Quando pensa di chiederti di stare assieme a lui? >>

<< Non mi riguarda. Comunque alla fine della scuola si trasferisce, manca poco. >> sussurro, e un po' mi dispiace.

<< Tu andrai con lui? >> domanda Simone, come se fosse una cosa quasi scontata.

<< Sì, ma non subito. Prima voglio cominciare l'università. >> confesso e lui annuisce.

Parliamo a lungo degli esami, e poi rientriamo in classe prima che la campana suoni. Chiara e Camilla si siedono nei banchi dietro di noi.

Le ore di lezione passano abbastanza veloci, una dopo l'altra, e quando arrivo a casa trovo il pranzo pronto. Carola oggi non è andata al lavoro, perciò rientrando in casa si sente il profumo del ottimo pranzo che ha cucinato.

Brian si siede accanto a me, Sarah di fronte a noi accanto a Carola. Pranziamo in tutta serenità, e mi accorgo che Brian sembra sempre più nervoso.

Quando finiamo di pranzare, io e Brian andiamo in camera a studiare e Sarah si unisce a noi. Brian sembra però agitarsi di nuovo appena Sarah torna in camera sua per ascoltare la musica.

<< Stavo pensando ad una cosa. >> sussurra, sorridendomi, sollevando il suo sguardo dal libro di geometria. Il suo sorriso è fantastico, proprio come lui.

<< Cosa? >> rispondo, alzando piano lo sguardo. Lui mi abbraccia e io non riesco a capire questo suo comportamento.

<< Vuoi essere la mia ragazza? >> domanda poi, all'orecchio, facendomi sentire i brividi lungo tutto il corpo. La sua mano trema, mentre mi porge una collana. Non una collana qualunque, però. È una collana bellissima, precisa e sembra quasi rispecchiarci.

<< Sì. Voglio essere la tua ragazza. >>

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