Capitolo 22 - No

<< Per favore, parliamo. >> sussurra Brian, entrando in taverna. Senza rivolgergli nemmeno il mio sguardo mi alzo ed esco.

Dopo quella sera non gli ho più rivolto la parola. Non ce l'ho fatta.

Per anni ho sperato di incontrarlo, per anni l'ho sognato. Era sempre con me, anche quando ero da sola.

Adesso, invece, l'unica cosa che vorrei è averlo lontano da me il più possibile. Non riesco a guardarlo negli occhi senza pensare a quanto mi abbia fatta stare male abbandonandomi senza salutarmi.

<< Alex! >> urla, ma io sono già per le scale e continuo ad ignorarlo.

Nella mia testa si ripercorrono uno dopo l'altro i ricordi di quel bambino. è cambiato tantissimo, era davvero irriconoscibile, quando l'ho visto mai avrei pensato che si trattasse di lui. Sebbene io abbia avuto sempre una strana sensazione accanto a lui, non immaginavo che potesse trattarsi proprio di quel bambino.

<< Alex! >> mi chiama Martha, entrando in camera.

<< Non ho fame, scusami. >>

<< Cosa ti è successo? Sono due giorni che quasi non tocchi cibo. >> mi domanda lei, preoccupata. Poi fa un sorrisetto. << Centra Brian, vero? >> come lo ha capito?

<< Si vede tanto? >>

<< Sì, è abbastanza chiaro che lo stai evitando. Cosa ti ha fatto? >>

<< Mi ha abbandonata. Mi ha lasciata sola per anni. >> lei aggrotta la fronte, non riuscendo a capire di cosa io stia parlando. Così, quando mi chiede spiegazioni, le racconto tutto nei minimi dettagli. Ogni dettaglio di ogni momento, fino ad oggi. Lei mi ascolta con attenzione e poi mi abbraccia.

<< Mi dispiace Alex, so cosa vuol dire sentirsi soli. Mi hai parlato di una lettera, l'hai mai letta? >>

<< No, avrei dovuto leggerla l'8 di Aprile. Il giorno dopo il mio compleanno. >>

<< E perché non lo hai fatto? >>

<< Perché oramai non serve a niente. Che senso ha? >>

<< Potresti capire molte cose, leggendo quella lettera. >> mi consiglia lei, ma rimango dell'opinione che è meglio non farlo.

<< Sarah, per favore, di alla zia che non sto bene. Per favore, non ce la faccio ad andare a scuola oggi! >> dico aprendo gli occhi quando Sarah viene a chiamarmi per svegliarmi.

<< Va bene, poi però mi racconti questa sera cosa ti è successo. >>

<< Certo. >>

Mi accorgo che Brian non si è alzato e non è sceso a fare colazione. Rimarrà anche lui a casa oggi? Spero di no.

Quello che provo per lui non è cambiato. Sono innamorata di lui, non lo metto in dubbio. Ma cosa faccio a fare finta di niente, ad ignorare quello che mi ha fatto passare senza darmi neanche una spiegazione della sua partenza?

Dopo un'accesa discussione, la zia acconsente a farmi restare a casa, e poi esce per andare a lavoro. Faccio colazione, le occhiaie sono evidenti sul mio volto come la mia notte quasi in bianco. Mi sono addormentata alle cinque.

Non mi tolgo neanche il pigiama, non mi trucco e mangio appena un cornetto tra i dieci che qualcuno ha portato e ha lasciato sul tavolo. Sono ai frutti di bosco, i mie preferiti insieme a quelli alla crema.

<< Ti piacciono? >> domanda Brian, prendendone uno in mano e dandone un morso.

<< Sì, li hai presi tu? >> dico, trattenendo un sorriso.

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