Capitolo 16 - Perché?
<< Scusami, devo andare. >> mi scanso ed esco dalla stanza, ancora molto accaldata.
<< Aspetta! >> prova a chiamarmi.
Corro in camera mia e mi chiudo a chiave. Sarah mi guarda sconvolta e si avvicina a me, preoccupata probabilmente per via della mia espressione.
<< Oddio, Alex? Che è successo? >> mi abbraccia.
<< Ha provato a baciarmi. >> sul suo volto si allarga prima un grande sorriso, poi un lieve tono di stupore.
<< E allora perché hai questa faccia? >> domanda. Lei ovviamente non può capire.
<< Io mi sono spostata... >> abbasso lo sguardo. << Non era giusto. Non era giusto per me, per Cristina, per Gabriele... non era giusto. Io e Brian non possiamo baciarci. >>
<< Non ti capisco. >>
<< Io non capisco perché mi voleva baciare. Ha la ragazza. Non sono un gioco. >>
<< Ascolta. A Brian non sei indifferente, di questo ce ne siamo accorti tutti. E se lui ti piace, non devi fartelo scappare soltanto perché hai paura di innamorarti. >>
<< Io sto con Gabriele. >>
<< Ma vorresti stare con qualcun altro. >> afferma e io non rispondo.
<< Di alla zia che non scendo a cena, non ho fame. >>
<< Come vuoi. >> mi abbraccia e poi scende.
Chiamo Camilla, per raccontarle e lei parla esattamente come Sarah. Per messaggio io e Chiara ci scambiamo qualche consiglio e lei mi consiglia prima di tutto di lasciare stare Gabriele. Non sono d'accordo.
Decido di andare a fare una doccia, poi indosso il mio pigiama preferito e mi butto sul letto.
Penso e ripenso alla scena di oggi.
<< A cosa pensi? >> domanda Brian, socchiudendo la porta.
<< Nulla. Sono solo stanca. >>
<< Credo che io e te abbiamo bisogno di fare due chiacchiere. >> sussurra. Io sospiro, non ho voglia di affrontare adesso il discorso.
<< Non ce la faccio adesso. Davvero. >>
<< Non mi interessa. Dobbiamo parlare. >> ha un tono di voce molto duro. Comincio a preoccuparmi. Mi siedo e gli faccio spazio.
<< Ti ascolto. >> sorrido, ma fingo.
<< Mi dispiace per oggi. Mi sono lasciato prendere dalla musica, non volevo baciarti. >> continua, ed io mi sento ancora peggio.
<< Tranquillo. Nessun problema. Puoi lasciarmi sola per favore? >> domando quasi sul punto di piangere, poi gli indico la porta e lui esce dalla stanza.
Quando Sarah sale, le racconto e poi mi volto per dormire, invano. Non riesco a prendere sonno.
La verità è che è come dicono tutti. Mi sono innamorata di Brian. Mi sono sentita morta per troppo tempo. Il mio cuore era a pezzi, distrutto, calpestato. Nessuno aveva avuto il coraggio di provare a ricomporlo, scomponendo il proprio. Lui invece è stato anche capace di farlo battere di nuovo.
<< Buongiorno! >> esclama Martha entrando nella mia camera per svegliarmi.
<< Buongiorno. >> rispondo, dando inizio alla serie di azioni meccaniche che svolgo la mattina prima di recarmi a scuola.
La giornata è tutto sommato decente, anche se poteva andare molto meglio. Non sono riuscita a seguire molto le lezioni e per tutto il tempo ho parlato con Chiara e Camilla di Brian. Fuori da scuola, all'uscita, mi accorgo della presenza di Gabriele. Sta parlando con un altro ragazzo e i due sembrerebbero molto amici.
<< Allora, l'hai già vinta la scommessa? >> gli domanda il ragazzo accanto. Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, alto e magro, carino.
<< No, non ancora. Tutte le volte che ci provo qualcosa o qualcuno interrompe tutto. Ma lei pende dalle mie labbra, te lo assicuro. >> parla di me. Sento gli occhi bruciare e mi avvicino per sentire meglio.
<< Dai, ma quanto ci vorrà? >>
<< Forse oggi vado a casa sua! >> mi avvicino ancora, in modo che lui possa accorgersi della mia presenza. << Alex... no, ascoltami. Non è come credi! >>
<< Io invece penso di sì, e mi fai schifo. Non ti avvicinare più a me, chiaro? >> dico con oramai gli occhi stracolmi di rabbia, delusione e lacrime. Chiara e Simone mi notano, tra la folla, e si avvicinano. Scoppio a piangere e loro mi consolano. Sarah mi riaccompagna a casa e appena entro scoppio a piangere di nuovo. Brian mi vede, ma fa finta di niente.
Mi scuso e salgo in camera, senza toccare cibo. Non voglio fare nulla, solo chiudermi in stanza e piangere. Non scendo neanche a salutare Cristina che riparte
<< Capisci perché l'altro giorno vi ho interrotti? >> irrompe Brian nella stanza.
<< Brian... >> sorrido, lui chiude la porta e si avvicina per abbracciarmi.
<< Mi dispiace. Io ho cercato di proteggerti. Se ti avessi detto che avevo scoperto tutto non mi avresti mai creduto. >>
<< Lo so, grazie. >> sorrido.
<< Sapevo cosa voleva fare. Avevo sentito che ne parlava con un ragazzetto biondo qualche settimana fa. Volevo dirtelo, ma non volevo intromettermi, se eri davvero felice. Ma tu non eri innamorata di lui. E ciò che lui voleva spingerti a fare, era una cosa dalla quale non saresti tornata indietro. >>
<< Lo so. Mi dispiace che tu sia qui anzi che con Cristina. >>
<< A me no. >>
<< Come sarebbe a dire? >>
<< Non sono innamorato di lei. Questo non vuol dire che io l'abbia presa in giro, non lo farei mai con nessuna ragazza! Semplicemente credo che la mia, per tutto questo tempo, sia stata solo convinzione. Non è mai stato amore. Era un sentimento forte, certo, ma nulla a che vedere con l'amore. Credo che l'amore sia quel genere di sentimento che non puoi riconoscere fino a quando non lo provi, fino a quando non ti ci ritrovi dentro. >>
<< Ah. >> sospiro. << E tu come te ne sei accorto? >> domando.
<< Mi sono innamorato. Mi sono accorto di volere un'altra persona nel mio lieto fine. >>
<< E allora dovresti parlarne con lei, e con Cristina. >>
<< Con Cristina ne ho già parlato. >>
<< E con lei? >>
<< Lo sto facendo adesso. >> sorride.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top