Capitolo 1 - Arrivederci

       

Mi sveglio sudata. Ho fatto un'altra volta quel sogno. C'era ancora lui, oltre che i miei genitori.

Mi alzo e vado in cucina a fare colazione.

<< Ciao tesoro, dormito bene? >>

<< Ciao nonna, sì, benissimo. >> le sorrido.

<< Devo darti una bella notizia. >>

<< Mi piacciono le belle notizie, dimmi pure. >>

<< Per un po' di tempo ti trasferirai dalla zia Carola. Spero che la cosa ti renda felice. >> rimango in silenzio, non so cosa dire, per qualche secondo rimango zitta.

<< Come mai? Io voglio restare con te. >>

<< Pure io vorrei tenerti, ma purtroppo come già sai dovrò operarmi e non sarò a casa per parecchio tempo. >>

<< Okay... >>

<< Iniziamo a fare le valigie, la zia ti aspetta. >>

Con mia nonna facciamo le valige, ridendo e scherzando.

In realtà non ho molta voglia di fermarmi da mia zia. Mi sembra di stare per trasferirmi in una pubblicità.

<< Tesoro, vedrai che sarà per poco. E vedrai che quando dovrai tornare qui vorrai rimanere lì. >>

<< Tranquilla nonna, starò bene dalla zia. >> fingo un sorriso.

Non starò bene per niente, ma sta per operarsi e non ha bisogno di una preoccupazione in più.

Alla stazione il treno arriva quasi puntuale. Saluto i nonni e poi salgo. Dal finestrino vedo mia nonna sventolare il braccio in saluto e io ricambio. Il treno parte e io tiro fuori il mio libro preferito.

Comincio a leggere ed entro completamente della storia. A metà del viaggio lo finisco e mi addormento.

Quando mi sveglio sono finalmente arrivata. Dal finestrino del treno vedo mia zia che attende in stazione il mio arrivo e vedo comparire sul suo volto un grande sorriso quando mi vede scendere.

Le vado incontro con la valigia e lei subito la prende in mano.

<< Ciao Alexandra, quanto sei cresciuta! >>

Mi abbraccia talmente forte che per poco non soffoco.

<< Quanto tempo che non ci vediamo zia... >> mi sforzo di sorridere e di sembrare entusiasta.

<< Dai su, andiamo a casa. Tua cugina non vedeva l'ora di vederti. >> mia cugina penso sia l'unica cosa positiva in tutto questo.

Ad aprirci la porta è Sarah, mia cugina. Appena mi vede mi abbraccia. Mi era mancata tanto. L'ultima volta che l'ho vista è stata il funerale di mio padre.

Mi aiuta a portare le cose in camera e a sistemarle dell'armadio e poi ci sediamo sul letto a parlare del più e del meno. Senza rendercene conto passiamo così le ore e si fa ora di cena.

Quando scendo le scale insieme a mia cugina mi sento decisamente in imbarazzo, di troppo. Non sono abituata a cenare in famiglia. Quando mi siedo a tavola accanto a mia cugina mi accorgo che c'è un altro ragazzo seduto di fronte a me che prima entrando non ho visto.

Il ragazzo è alto con i capelli castani non troppo scuri e gli occhi dello stesso colore, e sembra anche avere un bel fisico.

<< Tesoro, lui è Brian. >>

<< Piacere, io sono Alexandra. >> il ragazzo mi guarda per qualche secondo poi sorride.

<< Piacere. >> ha l'aria tremendamente delusa, ma non riesco a capire.

Mangiamo parlando e ridendo, con molta più serenità di quanto mi aspettassi. Dopo cena chiamo mia nonna per sentirla e sto un po' al telefono con lei per rassicurarla e dirle che sto bene. Dopo aver parlato con lei decido di farmi la doccia.

Quando torno in camera di Sarah trovo anche Brian.

<< Ciao Alexandra! >> esclama Sarah.

<< Ciao. >> rispondo imbarazzata. Come sempre.

<< Ora vado a farmi la doccia, torno tra un po'. >> Sarah si alza e si dirige in bagno lasciando me e Brian da soli in camera.

Senza fare troppo caso alla presenza di Brian decido di mettere un pigiama più leggero. Mi sento osservata ma faccio finta di niente e una volta cambiata mi rigiro verso di lui.

Mi viene da piangere ma non voglio farmi vedere da Sarah, e tanto meno da Brian che nemmeno conosco. Non riesco a trattenermi e mi scende una lacrima. Spero con tutto il mio cuore che Brian non se ne accorga ma lo sento avvicinarsi.

Per fortuna butta solo una carta nel cestino e poi esce dalla stanza per andare in camera sua. Mi sdraio sul letto e comincio a pensare a tutto quello che è successo in questo ultimo periodo. Quando ritorno sulla Terra, Sarah è già tornata dalla doccia.

La casa di Sarah è enorme. Devono avere molti soldi per permettersi una villa come questa. Decido di scendere nella taverna per stare un po' da sola. Mentre sono sdraiata sul divano sento aprirsi la porta dietro di me. Qualcuno si siede accanto a me ma non mi giro a guardare di chi si tratta.

<< Non si usa salutare, eh? >> è la voce di Brian.

<< Non mi ero accorta che fossi qui. >> mento.

<< Perché stai qui da sola? >> domanda avvicinandosi un po' troppo.

<< Perché ne ho voglia; ma se devi stare tu qui me ne vado, tranquillo. >>

<< Non ho detto che voglio che te ne vai. >>

<< Lo so, sono io che voglio andarmene. >>

Mi alzo e mi dirigo verso la porta.

<< Perché piangevi prima? >> domanda con la voce bassa.

<< Non capiresti. >> taglio corto.

<< Chi te lo dice? >> mi guarda con aria di sfida.

<< Fidati, non capiresti. >>

<< Posso provarci. >>

<< Non credo. >> lo guardo negli occhi e poi esco dalla stanza per raggiungere Sarah in camera che sta disegnando.


<< Che tipo quel tuo amico! >> esclamo entrando in camera.

<< Brian? >> chiede stupita.

<< Si, lui. >>

<< Simpatico? >> chiede sorridendo.

<< Più o meno, non proprio. >> ridacchio.

<< Da quando è qui non è mai stato molto aperto. Sta spesso da solo in taverna. Non mi vuole mai dire che cosa gli è successo. Tutte le volte che glielo domando mi ripete che non capirei. >>

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top