Chapter 2

Evelyn uscì dalla classe di danza, dopo aver finito la lezione. Osservò tutte le sue compagne, ridere e scherzare tra di loro, e dopo un po' essere ritirate dai genitori. Quanto le invidiava; invidiava le bambine della sua età, il loro papà sempre sorridente pronto a prenderle in braccio, le mamme sempre lì per loro. A lei invece era capitata una mamma fin troppo impegnata e un papà totalmente assente nella sua vita.
Sospirò abbottonando il jeans scuro. La nonna le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla. La piccola rivolse il suo sguardo verso il viso poco rugoso dell'anziana donna.
-ti va un dolce?- chiese alla bimba. Lei annuì.
-allora andiamo al bar qui accanto.- la signora spense le luci del locale, uscì mano nella mano con Evelyn e chiuse a chiave la porta. Si diressero ad un caffè letterario, dall'ambiente ben riscaldato accogliente. La bambina prese un dolce al cioccolato, mentre la donna un caffè. Si sedettero ad un tavolino, consumando il cibo.
Quando ebbero finito, uscirono dal locale e si andarono a posizionare davanti la scuola di danza, aspettando che la mamma della piccola arrivasse. Quando la macchina bianca della donna si fermò davanti al vialetto, la bimba stava già per dirigervisi. La nonna la fermò mettendole una mano davanti il petto.
-devo parlare con la mamma.- le disse con tono piatto -aspetta un attimo qui.-
Annuì ancora, lasciando avanzare la donna dai capelli brizzolati. Evelyn osservò la signora avanzare verso l'autovettura, ed appoggiarsi con le mani allo sportello. Da lì non poteva comunque sentire la conversazione.

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-oggi Evelyn mi ha chiesto di suo padre.- disse rimproverando la figlia con lo sguardo.
-cosa gli hai detto?- chiese con evidente panico nella voce.
-solo che ti voleva bene e che sicuramente non se ne sarebbe andato.- rispose mantenendo il tono di voce molto severo. -dovresti parlarne di più con lei.-
-lo so, ma come faccio questo è un argomento orribile per me.- sospirò pesantemente, stringendo le mani pallide sul volante nero dell'auto.
-lo capisco, ma è pur sempre sua figlia. Merita di sapere un minimo su suo padre.- disse alzando di poche note la voce.
Si allontanò dall'auto facendo cenno con la testa alla bambina.

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Evelyn si diresse all'auto, lasciando prima un bacio sulla guancia poco rugosa della nonna. Aprì la portiera del retro, e stava per salire ma la madre scese e la fece salire sul sedile passeggero anteriore.
-Evy- disse richiamando l'attenzione della figlia che già era concentrata sulle goccioline d'acqua sul vetro del finestrino -vorresti sapere di più sul tuo papà vero?-
-sì, mi piacerebbe tanto.- rispose annuendo violentemente con la testa.
-allora stasera ne parliamo per bene a casa, va bene?- disse con un sorriso leggermente tirato sulle labbra, mentre sistemava una ciocca di capelli dorati dietro l'orecchio.
-va bene.- disse la bimba sorridendo in modo tenero.

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