Tradimento

Due giorni dopo

Lan Zhan finalmente poteva alzarsi dal letto senza preoccuparsi di essere sgridato dal fratello. Quei due giorni fermo però, non gli avevano fatto bene; anzi, stando a letto immobile, non aveva avuto la possibilità di sfogarsi, quindi tutto si era accumulato nuovamente dopo l'episodio dei ferri da marchiatura e non stava affatto bene. Si era trattenuto per non urlare contro il fratello e si era trattenuto ancora maggiormente quando suo zio era andato a fargli visita, preoccupato, e lo aveva guardato con tanta compassione da fargli venire voglia di alzarsi, uscire dalla stanza e non tornare mai più. Perché non lo capivano? Aveva bisogno di passare giorni, o settimane, o mesi, non lo sapeva con certezza, in lutto. Doveva poter riflettere, organizzarsi, guarire e trovare un modo per andare avanti. Mostrargli compassione lo faceva stare male e non aveva bisogno di stare peggio di così. Quindi, no, l'idea di suo fratello non aveva funzionato, era stata un fallimento e se non avesse avuto paura di non riuscire a controllarsi, glielo avrebbe comunicato sarcasticamente, come avrebbe fatto lui. Non appena lo pensò. gli si strinse il cuore e il dolore sovrastò nuovamente la rabbia, ma non avrebbe ceduto. Aveva promesso che non avrebbe pianto mai più, che sarebbe stato forte e aveva deciso di vivere anche per lui, senza fargli mancare nulla. Aveva un pezzo di Wei Ying nel suo cuore e uno sul petto, quindi lo sentiva vicino, "non sarebbe stato difficile", si disse provando a convincersene. Nonostante avesse preso quella decisione, gli mancava il coraggio per attuarla. Bisognava essere forti per vivere la vita per due persone e se lui si sentiva troppo debole e svuotato per viverla anche solo per sé stesso, come avrebbe fatto a vivere per entrambi? Pensandolo si arrabbiò all'istante con sé stesso per essere così debole e si disse che ci sarebbe riuscito, glielo doveva e un modo lo avrebbe trovato, anche a costo di faticare per tutto il tempo che gli rimaneva da vivere e anche a costo di rinnegare tutti gli insegnamenti che aveva ricevuto da quando era nato. Esattamente, era disposto ad abbandonare per sempre il luogo in cui era vissuto e a rinnegare ciò che gli era stato insegnato; tutto per Wei WuXian. Ora che lo aveva perso e finalmente era riuscito a comprenderlo a pieno e a superare la fase di negazione inconscia, da un lato si sentiva distrutto perchè ovviamente era la persona più importante al mondo, ma dall'altro si sentiva determinato ad avvicinarglisi il più possibile, tramite l'unico essere vivente che non avrebbe mai potuto smettere di ricordarglielo; si trattava di Wen Yuan. Sentiva che grazie a quel piccolo bambino, sarebbe stato in grado di riuscire a vivere nuovamente. Magari non sarebbe stato felice, e neanche era tra le sue speranze, ma avrebbe utilizzato tutto il tempo a disposizione per educarlo e passare del tempo con lui e in quel modo, avrebbe passato del tempo con Wei Ying. Quel bambino racchiudeva tutte le sue speranze e mentre lo pensava, si ricordò che due giorni prima, avevano lasciato il discorso in sospeso e che quindi non era ancora riuscito a convincere suo zio. Rievocò tutto ciò che era successo quella sera, ma si stupì di notare che non sentiva più tutta quella furia incontrollabile che lo aveva spinto ad essere scortese e irrispettoso; ora sentiva solo una rabbia controllabile verso suo zio che non capiva e verso suo fratello che lo trattava come un invalido. Non voleva realmente essere arrabbiato con suo fratello, ma era impossibile al momento. Non avrebbe mai dimenticato lo sguardo che gli aveva rivolto dopo avergli fatto vedere il marchio sul petto e non avrebbe mai potuto dimenticare che non lo aveva avvertito, aveva partecipato all'organizzazione dell'assedio e lo aveva addirittura visto morire. No, questo non poteva accettarlo, né tanto meno dimenticarlo; con il tempo forse sarebbe riuscito a perdonarlo, ma il rapporto, almeno da parte sua, sarebbe rimasto sempre un pochino più freddo e distaccato di quello che era stato in precedenza; si sentiva un po' in colpa, ma era più forte di lui visto tutti gli errori che aveva commesso suo fratello. Mentre vagava per la stanza camminando in tondo, sentì che qualcuno era entrato e seppe immediatamente che si trattava di suo fratello.

"Wangji, vedo che ti sei ripreso. Senti ancora dolore?" Chiese XiChen cauto, non sapendo quale fosse l'umore di suo fratello dopo due giorni passati a letto senza poter fare nulla.

"Xiong-Zhang, non far finta di nulla per favore. Sappiamo entrambi che ancora provo dolore, così come sappiamo entrambi che devo parlare con Shifu per la questione di Wen Yuan e devo assolutamente sapere se si è ripreso e se sta bene, in questi giorni non mi hai voluto dire nulla. Inutile mostrare tutta questa riluttanza nel parlarmi, non sono fuori di me. Come ho già detto a Shifu, sono triste, non sono impazzito. Lo capirai o continuerai per sempre a trattarmi in questo modo?" Aveva intenzione di stare attento ai modi, ma vedendo l'espressione di suo fratello, proprio non ci era riuscito. Lo guardava come se fosse pazzo, ne era sicuro e non riusciva a sopportarlo. Sapeva di non essere ancora emotivamente stabile, però era convinto di non essere impazzito. Riusciva ancora a ragionare lucidamente e a trarre conclusioni, semplicemente al momento tutte le emozioni che provava avevano a che fare con il dolore, la rabbia e il senso di impotenza, tutto qui.

"Wangji, non sono qui per litigare, voglio davvero sapere se stai male e quanto, così posso aiutarti un pochino. Lasciati aiutare per favore, io non credo che tu sia pazzo e so benissimo che stai soffrendo, ma non sei solo, quindi perchè ostinarti a credere di esserlo?" Lan XiChen, era in pena per suo fratello, ma sapeva di non poterlo capire e di non poterlo realmente aiutare, ma se solo lui avesse deciso di aprirsi un po', per lo meno avrebbe potuto capire quali intenzioni avesse per il futuro. Invece Wangji era lì davanti a lui, serio e impenetrabile, ma allo stesso tempo così debole che sembrava non avesse la forza per affrontare la giornata. Era uno spettacolo straziante da osservare per un fratello che lo amava e che aveva praticamente solo lui su cui contare, ma non poteva far altro che restare a guardare e quella consapevolezza iniziava ad innervosirlo. Non aveva mai avuto di quei problemi prima di quel momento, perchè Wangji era sempre stato impeccabile e molto forte, era sempre stato lui a infondergli forza e a farlo credere in sé stesso, e ora che i ruoli si erano invertiti, lui non sapeva davvero cosa fare e mentre da un lato se ne vergognava, dall'altro era arrabbiato perchè sentiva di odiare Wei WuXian e la parte di Lan Wangji che se ne era innamorata. Ormai aveva capito che non era un sentimento passeggero e non lo accettava, non era giusto e la cosa doveva finire lì, avrebbe trovato il modo per farlo tornare in sé. Era maledettamente egoistico da parte sua, ma necessario. 

"Non sei qui per litigare? Davvero? E allora perchè mi dici tutte queste cose, pensando chiaramente a tutt'altro? Siamo fratelli, so riconoscere quando menti, come menti e cosa stai pensando mentre lo fai, quindi non puoi ingannarmi. Ti ho detto subito che voglio parlare di Wen Yuan e tu lo hai ignorato, hai detto che sai quanto è importante per me e che vuoi aiutarmi e poi fai finta di non sentire? Secondo me tu sei venuto qui esattamente per litigare, altrimenti non me lo spiego" Lan Zhan perse definitivamente la pazienza. Come poteva suo fratello mentire così spudoratamente? Non era forse proibito fare una cosa simile? Quello con cui stava parlando, non sembrava un gran maestro e mentre discutevano, si sentiva spiacevolmente disgustato da lui. Forse esagerava in preda alle forti emozioni, ma non voleva più parlarci. "E dici che non sono da solo? E tu cosa ne sai? Solo perchè ho Xiong-zhang e Shifu allora non posso sentirmi solo? Hai forse dimenticato che ho perso una persona per me importantissima?"

Lan XiChen si sentiva distrutto. Suo fratello pensava questo di lui, dopo tutto quello che aveva fatto per aiutarlo? Non era affatto giusto, si stava comportando da ingrato e lui non se lo meritava assolutamente. E mentre pensava a quelle cose, dimenticò che suo fratello aveva perso l'uomo che amava, così come dimenticò che lui era il fratello maggiore e avrebbe dovuto consolarlo e sostenerlo. Dimenticò tutto e attaccò crudelmente, "Che cosa stai dicendo? E con quale diritto? So io se sono o non sono qui per litigare, tu non sei nella mia mente per quanto ti piaccia fingere il contrario. Capisci quando mento? Bene, perchè anche io capisco quando lo fai tu e so benissimo che non hai nessuna voglia di parlarmi né tanto meno vuoi avermi intorno, e potrei anche accettarlo se tu non ti stessi comportando in modo tanto ingrato. Ti ricordi che ti ho sempre aiutato? Ti ho coperto ogni volta che hai infranto le regole, ho tenuto nascosta la tua punizione, ho nascosto quel bambino pericoloso, ti ho difeso davanti a Shifu! E tu mi ripaghi comportandoti in questo modo? Si vede che hai una memoria molto corta perchè sembra che tu abbia dimenticato che appena due giorni fa ti sei ubriacato, hai spaventato tutti, ti sei ferito da solo e hai provato ad uccidermi! Capisci? Hai provato ad uccidermi e io ho fatto finta di nulla perchè sapevo che eri ubriaco, non ragionavi ed eri sommerso dal dolore, ma tu hai provato a uccidere tuo fratello e ora hai anche il coraggio di avercela con me! Ti ho detto che avevo intenzione di aiutarti con il bambino, ma visto che sei tanto bravo e tanto solo, puoi cavartela benissimo senza il mio aiuto! Non hai bisogno di me no?" L'ultima parte del discorso l'aveva urlata in faccia a suo fratello e lui non aveva mosso un muscolo. Subito dopo, temendo il peggio, fece un passo indietro respirando affannosamente e osservò suo fratello che lo guardava in un modo che gli metteva i brividi. Pensò che se avesse avuto Bichen a portata di mano, lo avrebbe ucciso per davvero. 

Mentre lo osservava, Wangji fece un passo avanti e gli rispose, "E tu saresti una persona che non è venuta per litigare? Bene, ma che fratello ammirevole! Ti fingi tanto attento e comprensivo e poi approfitti delle mie debolezze per rinfacciarmi qualcosa che neanche ricordo! Sappiamo entrambi che in quel momento non ero in me e che quindi probabilmente non ti ho nemmeno riconosciuto. Potrei arrabbiarmi con te molto più di ora e non sentirei comunque l'impulso di ucciderti, sei pur sempre mio fratello! Ma per chi mi hai preso? Scusa se ho perso la persona più importante della mia vita, scusa se ho bisogno di tempo e scusa se non sono sempre il fratello di cui hai bisogno. Ma tu quale diritto hai per pretendere ciò? Fino a pochi giorni fa tutto andava abbastanza bene, credevo di avere ancora del tempo a disposizione, credevo di potermi organizzare e aiutarlo e invece ora è morto! Capisci? La persona più importante della mia vita è morta e tu mi rinfacci che mi hai aiutato quando ho infranto le regole? Non mi dici che sei dalla mia parte, che ti dispiace di avermi tenuto all'oscuro o che siccome sei il Gran Maestro non ho bisogno di andare a parlare con Shifu per tenere Wen Yuan, no! Tu sai solo essere egoista e stai cercando di ferirmi ancora di più! Non serve che io ti ricordi che lì c'eri anche tu, vero? Quando è morto tu eri lì a guardare e sei rimasto lì a guardare anche mentre sterminavano persone innocenti! Sei rimasto a guardare come un inetto codardo mentre uccidevano la persona di cui sono innamorato e tu lo sapevi benissimo, perchè c'eri a Yiling mentre glielo confessavo, o hai dimenticato anche questo per evitare i sensi di colpa? Lo sai che in parte è colpa tua, potevi davvero fare di più per il tuo unico fratello! Hai contribuito a togliermi la persona più importante che avevo e scommetto che fino a due giorni fa eri convinto che lo avrei dimenticato! Spero che ora tu abbia compreso quanto è grave ciò che hai fatto, non riuscirò mai a perdonarti completamente, sappilo!" e dopo quel discorso così lungo, si sentì svuotato, ma al contempo tanto appesantito che si appoggiò alla testiera del letto per evitare di cadere e guardò il fratello come per sfidarlo a ribattere. Pensò che avrebbe dovuto avere coraggio per ribattere a tutte quelle accuse e infatti aveva ragione; XiChen rimase muto e non mosse un muscolo, aveva solo gli occhi sgranati e la bocca aperta. Lan Zhan era abbastanza soddisfatto, grazie alla parte di Wei Ying che aveva dentro di sé, era diventato bravo ad argomentare in una discussione e non si faceva frenare da cose come regole, disciplina, educazione e controllo. Rimase fermo ad aspettare una risposta del fratello e a vedere se se ne sarebbe andato. Non si aspettava certo che sarebbe potuta andare peggio di così.

Lan XiChen era fuori di sé dalla rabbia. Davvero quello era suo fratello? E lo stava incolpando in quel modo per eventi sui quali non aveva avuto potere decisionale sufficiente? Inoltre era arrabbiato anche perchè Wangji era riuscito a leggergli dentro e aveva capito che lui aveva sottovalutato i suoi sentimenti, per questo si sentiva uno stupido e non sapeva bene come reagire. In realtà nel profondo, sapeva che Wangji non aveva tutti i torti, ma era troppo arrabbiato per pensarci. Perché suo fratello era diventato così? Perché non lo ascoltava più? Perché? Doveva trovare un colpevole per quel suo nuovo atteggiamento e un nome gli balenò subito in testa. Era tutta colpa sua, aveva meritato la morte ed era morto, ma aveva contaminato Wangji, "lo odio, doveva morire prima", perchè ha avuto così tante occasioni per stare a contatto con mio fratello? Continuava a pensare tra sé e sé, senza rendersi conto che una di quelle frasi,l'aveva sussurrata a fior di labbra e che ovviamente, Lan Wangji l'aveva sentito. Infatti quando vide l'espressione del fratello cambiare all'improvviso e trasformarsi in una agghiacciante, faticò a capire il motivo, fino a che Wangji, non parlò di nuovo.

"Che cosa hai detto?" Chiese stringendo i pugni e sforzandosi per rimanere immobile, sperando di aver capito male, desiderando con tutto sé stesso di aver sentito male. Suo fratello non poteva aver appena detto che odiava Wei Ying e che sarebbe dovuto morire prima, non poteva crederlo, doveva averlo immaginato.

XiChen si rese conto che aveva parlato ad alta voce e si rimproverò mentalmente per il suo scarso autocontrollo. Come aveva potuto dare voce a quei pensieri disgustosi che si era promesso di non rivelare mai a suo fratello? Come avrebbe potuto rimediare? O meglio, doveva davvero rimediare? Ormai ciò che aveva detto non poteva essere rimangiato, non poteva mentire, né far finta di nulla. Dopotutto non era strano che qualcuno pensasse ciò di una persona che aveva fatto tanto male a suo fratello e lo aveva rovinato. Doveva davvero scusarsi? "Assolutamente no" rispose la sua voce interiore. Quindi si raddrizzò e decise di ripeterlo, "Ho detto che odio Wei WuXian per come ti ha ridotto e che sarebbe dovuto morire prima per non farti quello che ti ha fatto. Ho detto che è tutta colpa sua!" Lo disse urlando con tutte le sue forze, perchè era arrivato al limite e non gli importava più di nulla. Non appena finì la frase, vide un lampo bianco e subito dopo si ritrovò a terra. Dovette scuotere la testa per qualche secondo prima di riuscire a schiarirsi la mente e a capire cosa fosse successo; Wangji lo aveva colpito. Gli aveva dato un pugno per difendere il suo amore ormai perduto e Lan XiChen si sentì immediatamente in colpa. Come aveva potuto dirgli quelle cose? Aveva già sofferto così tanto e lui peggiorava la situazione? "Ma che razza di fratello maggiore è uno che ha il coraggio di scaricare le sue frustrazioni sul suo fratellino distrutto dal dolore? Quel pugno se lo era meritato, anzi, ne voleva un altro. Iniziava a capire molte cose in quel momento, ma non riusciva a processare. Cercò di incontrare lo sguardo di Wangji e subito dopo si congelò. Wangji aveva preso Bichen, l'aveva sfoderata e ora gliela puntava contro. Voleva davvero ucciderlo per quello che gli aveva detto? Pensandoci attentamente, capì che in ogni caso, se lo sarebbe meritato. Aveva davvero superato ogni limite, ma Lan Wangji non lo uccise.

"Sparisci subito dalla mia vista e non farti più vedere! Se tu ti avvicinassi di nuovo, non so che cosa potrebbe succedere! Fuori di qui, immediatamente!" finì urlando e agitando la spada per indicare l'uscita delle sue stanze. Era davvero fuori di sé. Se non fosse stato suo fratello, lo avrebbe ucciso. Wei Ying meritava di morire? Era come dire che Wangji meritava di morire, perchè quando lo aveva scoperto, era morto anche lui. Suo fratello non avrebbe potuto dire qualcosa di più terribile, non riusciva quasi a respirare per la rabbia, doveva farlo uscire e rimanere da solo per non compiere gesti affrettati. "Sei ancora qui? Ho detto che devi sparire! Non riesco nemmeno a guardarti senza desiderare di ucciderti!" Ordinò con un tono di voce più controllato, ma tanto fermo da non ammettere repliche.

Lan XiChen, consapevole di aver davvero esagerato, si alzò da terra e uscì dalla stanza a testa bassa per l'immensa vergogna che provava in quel momento. Aveva davvero superato ogni limite. Come avrebbe fatto a chiedergli scusa? Come avrebbe fatto a farsi perdonare? Non c'erano parole per descrivere la cattiveria che aveva appena compito. 

Lan Wangji, rimasto solo, provò a fare un respiro profondo e a calmarsi, ma non funzionò. Continuò a respirare affannosamente e, iniziando a vedere tutto a macchie, capì che se non fosse riuscito a respirare normalmente al più presto, sarebbe svenuto. Iniziò a pensare a Wei Ying, al suo sorriso, alla sua risata e alle sue battutacce e, in qualche modo, sentì il cuore alleggerirsi e il suo respiro cominciare a tornare regolare. Una volta tornato in sé, decise di passare a trovare Wen Yuan per controllare le sue condizioni e che più tardi, sarebbe andato a parlare con Shifu. Non era preoccupato di incontrare suo fratello nelle sue stanze, perchè sicuramente era andato da qualche parte a schiarirsi le idee e aveva affidato il compito di sorveglianza ad uno tra i Qianbei più fidati. Pensò che fosse una fortuna, perchè davvero, non sapeva cosa avrebbe potuto fare se lo avesse incontrato in quel momento. Si avviò verso le stanze di suo fratello, entrò senza bussare e, come si aspettava, trovò un Qianbei intento a controllare le condizioni del bambino che ancora non aveva ripreso conoscenza. Quando il cultore si accorse dell'ingresso di un'altra persona, si alzò di scatto, si volto e quando riconobbe Hanghuan-jun, si tranquillizzò all'istante, ma lo guardò in modo strano. Più avanti Lan Wangji avrebbe capito che dipendeva da ciò che aveva fatto dopo essersi ubriacato, però in quel momento non capì il motivo di quello sguardo. Lo ignorò e si affrettò comunque a porre qualche domanda, "Come sta? Le sue condizioni sono stabili?"

"Le sue condizioni sono stabili. Entro qualche giorno dovrebbe svegliarsi e poi potrà riprendere una vita normale." Rispose intimorito il cultore, ricordandosi delle urla di Hanghuan-jun di qualche giorno prima nel deposito. 

"Grazie" Disse Lan Wangji avvicinandosi per controllare il respiro del bambino e le sue condizioni fisiche; era sottopeso e molto pallido. Una volta ripresi i sensi, avrebbe dovuto passare molto tempo a letto per riprendersi. Lan Wangji sperò che la febbre e il coma gli avrebbero causato la rimozione dei ricordi; in quel caso sarebbe stato più semplice crescerlo. Se avesse iniziato a chiedere dei suoi zii, di sua nonna e di Wei Ying, non avrebbe davvero saputo cosa raccontargli e soprattutto non avrebbe avuto il coraggio di raccontargli la verità. Quindi sperò che non avrebbe mai ricordato nulla.

Il Qianbei si inchinò rispettosamente e tornò a concentrarsi sul bambino. 

Lan Wangji si inchinò a sua volta e uscì dalle stanze di suo fratello. Si sentiva molto più tranquillo ora che si era accertato delle condizioni del bambino; rimaneva soltanto da convincere suo zio e chiudere quella questione una volta per tutte. Shifu era nelle sue stanze come Wangji si aspettava, quindi bussò educatamente e aspettò che gli aprisse. 

Quando aprì la porta e lo vide, Lan QiRen non fu sorpreso, forse perchè XiChen lo aveva avvertito, o semplicemente perchè conosceva bene il carattere insistente del suo pupillo. Lo lasciò entrare e iniziò a parlare immediatamente, "Wangji, vedo che stai meglio. Sei qui per parlare di quel bambino? In questi due giorni ho riflettuto e, se puoi garantirmi che te ne occuperai tu fino al momento della sua istruzione e te ne assumerai ogni responsabilità, potrei anche decidere di lasciartelo tenere. Allora? Mi puoi garantire che sarai in grado di occupartene e che in caso di problemi, te ne assumerai piena responsabilità? Una volta risposto, non potrai venire meno alla tua parola e non potrai venire a chiedere il mio aiuto in caso di necessità. Ci tengo a metterlo in chiaro, questa è una tua scelta e tuo sarà il peso di essa, io non me ne occuperò in nessun caso. Quando e se arriverà il momento per lui di creare il suo nucleo, allora lo prenderò come allievo insieme agli altri bambini della nostra scuola. Non dimenticare che è un favore che sto facendo a te, in quanto mio nipote, non farmene pentire, perchè per me la nostra scuola è più importante di un bambino Wen." Lan QiRen non si era risparmiato in quella conversazione, ma lo aveva fatto perchè si trattava di un test. Se Wangji non fosse riuscito a controllarsi e avesse iniziato ad urlare o a distruggere tutto, allora avrebbe capito che non era in grado di prendersi cura del bambino. Se invece fosse riuscito a mantenere la calma e a rispondere in modo consono, gli avrebbe permesso di tenerlo con sé. In cuor suo, sperava di potersi liberare di quel bambino; era una follia tenere l'unico sopravvissuto di una scuola tanto odiata solo per un capriccio di suo nipote. Sapeva che era un bambino e non aveva colpe, ma era comunque un pericolo e quella consapevolezza prevaleva sul buon senso e sulle regole. Attese in silenzio, sperando egoisticamente di potersene liberare.

Purtroppo per Lan QiRen, Lan Zhan aveva capito tutto. Nonostante durante il discorso di suo zio, si fosse arrabbiato, aveva compreso che era una prova e che, se non fosse riuscito a superarla, non avrebbe potuto tenere il bambino. Quindi tenne a freno la rabbia, promettendosi di sfogarla in un secondo momento e si concentrò completamente nel dimostrare a suo zio che stava bene, era calmo e abbastanza responsabile per il compito, pur non avendo mai tenuto un bambino. "Va bene Shifu, capisco. Ti do la mia parola! Me ne occuperò io fino a che non potrà formare un nucleo e me ne assumerò piena responsabilità. Capisco che tu tenga tanto alla scuola, è così anche per me, ma Wen Yuan è prima di tutto un bambino solo e solamente in secondo luogo è l'ultimo della scuola Wen. Elimineremo subito il suo cognome, diventerà un Lan e racconteremo che è un orfano trovato in un luogo sperduto. Inoltre, con la parola del Gran maestro e la tua, nessuno farà domande e tutto andrà per il verso giusto. In caso contrario, la colpa ricadrà solo e soltanto su di me. Verrò disonorato io, me ne andrò e non permetterò che ci rimettiate voi e la scuola." Era riuscito a rispondere alle provocazioni senza innervosirsi e senza lasciare spazio ad altre lamentele. Sarebbe riuscito a tenere quel bambino e si sentiva molto più tranquillo sapendolo. 

"Mi fido della tua parola Wangji! Non farmene pentire. Spero che non sarai la causa della rovina della nostra scuola. Però, posso chiederti perchè ci tieni così tanto? Ho capito che non ha più nessuno e che stava per morire, ma non credo sia solo questo." domandò Lan QiRen senza riuscire a contenersi. Sapeva che lo aveva trovato sui colli della sepoltura e sapeva che era un Wen, ma non capiva perchè Wangji fosse così legato a quel bambino. Era colpa sua? 

"Potrei darti molte risposte a questa domanda, mentendoti, ma a questo punto non avrebbe senso. La verità è che, semplicemente, è l'unico essere vivente che mi ricordi lui e crescerlo mi farà sentire meglio. Tutto qua" rispose lui con sicurezza, senza temere di ricevere una predica.

"Perciò era davvero così importante per te? Anche se ti ha causato solamente problemi?" Chiese nuovamente senza riuscire a trattenersi. Ora che Wangji era calmo, voleva porgli ad ogni costo tutte le domande che gli passavano per la mente. Non gli importava che suo nipote fosse una mezza-manica, rimaneva pur sempre suo nipote, ma non poteva accettare che fosse ridotto in quello stato per colpa dell'uomo peggiore mai esistito sulla faccia della terra. Suo nipote si era innamorato proprio della persona che andava contro tutti i loro principi e voleva assicurarsi di quanto fosse stato profondo quell'amore. Fino a pochi giorni prima, lo aveva stupidamente sottovalutato. 

"Shifu, non era semplicemente una persona importante, era tutto il mio mondo, era l'unica persona che potevo, posso e potrò mai amare in tutta la mia vita. Ora che lui è morto, non ci sarà nessun altro, non può esistere un'altra persona come lui." Rispose Lan Wangji chiudendo gli occhi per paura di non riuscire a controllare la sua espressione.

"Ho capito, non ti chiederò altro." Disse Lan QiRen troppo sorpreso e troppo triste per lui, per riuscire a porre altre domande. Wangji era cambiato, ma era ancora il cultore modello a cui tutti si ispiravano e lo avrebbe fatto tornare com'era prima. 

Lan Wangji si inchinò "Grazie Shifu." 

"Wangji, c'è ancora una questione in sospeso. Devi scontare la tua punizione per essere andato ai colli dei sepolcri durante il periodo in cui eri confinato nelle tue stanze. Ma sei ferito, quindi non sarò troppo severo. Dovrai rimanere inginocchiato davanti al muro delle regole per un giorno e una notte, ma non disobbedire più ai miei ordini." Lan QiRen non aveva neanche il coraggio di punirlo severamente; aveva sopportato trentatré frustate che ancora non erano cicatrizzate, aveva un marchio fresco sul petto e aveva perso una persona per lui importantissima, non poteva fargli altro male, non lo meritava assolutamente come non aveva mai meritato tutto quello che aveva sopportato fino a quel momento.

"Tutto qui? Devo solo stare in ginocchio per ventiquattro ore?" Chiese stupito

"Sì, devi inginocchiarti per un giorno intero e riflettere sui tuoi errori. Poi potrai occuparti del bambino, senza farmi pentire del favore che ti ho concesso:"

"Grazi Shifu. Vado subito a scontare la punizione." Disse Lan Wangji stupito per quel cambiamento repentino nella severità di suo zio.

Dopodiché, si inchinò nuovamente, si voltò e uscì dalle stanze dello zio e si recò verso il muro delle regole all'ingresso della scuola, ai piedi della montagna. Si inginocchiò e iniziò a meditare. Purtroppo non riuscì a mantenere la calma a lungo, poiché i suoi pensieri si riempirono nuovamente di Wei Ying, di tutti i momenti passati insieme e di tutte le emozioni che aveva provato grazie a lui. Trascorse quel giorno di punizione a rievocare tutti i momenti trascorsi insieme a lui dal loro litigio la prima notte di Wei Ying a Gusu, fino all'ultima volta che lo aveva visto vivo dopo averlo salvato. Si pentì di averlo lasciato in quel modo, senza salutarlo, senza vedere un'ultima volta il suo sorriso e senza vederlo cosciente. Se avesse saputo che dopo gli eventi alla città Senza Notte non lo avrebbe mai più rivisto, sarebbe sicuramente scappato con lui per nasconderlo e non avrebbe accettato rifiuti; sarebbero andati bene il suo odio e il suo risentimento, ma almeno sarebbe rimasto in vita e ora lui non sarebbe stato inginocchiato davanti al muro delle regole che Wei Ying tanto aveva odiato a riflettere su errori che non pensava di aver commesso, mentre il suo unico fratello lo aveva tradito e tutte le sue speranze erano svanite. Le uniche cose positive rimaste erano il marchio che aveva sul petto che lo faceva sentire vicino a lui, le frustate che gli ricordavano dell'unica volta in cui era riuscito ad aiutarlo e quel bambino, che Wei Ying, pur senza accorgersene, aveva amato e trattato come un figlio suo e che ora, sarebbe diventato l'unico legame vivente e indissolubile tra loro due. Perso tra i suoi pensieri, non si accorse dello scorrere del tempo, non si accorse che si era fatto buio e poi nuovamente giorno e che la sua punizione era giunta al termine, quindi rimase inginocchiato, prigioniero dei suoi ricordi. All'improvviso sentì qualcuno che lo chiamava e gli toccava una spalla. Si scansò immediatamente e si voltò a guardare. Si accorse che quello che lo aveva toccato era suo zio e si rilassò, ma non era riuscito a impedirsi di scostarsi da quel tocco; era più forte di lui, ma non avrebbe permesso mai più a nessuno di sfiorarlo, neanche ai membri della sua famiglia. 

Lan QiRen fece finta di non essere stupito dal suo gesto e si affrettò a parlare, "Wangji, la tua punizione è finita. Ora puoi alzarti. Sono qui anche per comunicarti che il bambino si è svegliato e ha cominciato subito a urlare; siccome è una tua responsabilità, affrettati e vedi di intervenire." Gli disse senza preoccuparsi di apparire aggressivo.

"Vado subito, grazie Shifu" rispose Lan Wangji inchinandosi in segno di gratitudine. Poi si voltò e scattò in una corsa, sotto lo sguardo stralunato di Lan QiRen. Wangji stava correndo nei meandri delle nuvole, subito dopo aver finito di scontare la sua seconda punizione per aver infranto delle regole. Era sconvolto, ma una parte di lui era anche sollevata, perchè vedendolo riprendere colore e correre così velocemente verso quel bambino, significava che forse la vita di suo nipote avrebbe potuto acquisire un nuovo scopo o un nuovo senso. Lo sperò con tutto il suo cuore, mentre borbottava contro di lui.

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E anche questa parte è finita. 

Scusate ancora per il cambio di programma, ma non mi sembrava una buona idea inserire anche tutta la parte con Wen Yuan. Prometto che farò il possibile per pubblicarla velocemente e concludere questo piccolo progetto.

Grazie, spero vi piaccia

E un grazie speciale al mio Wangji 
Bichenqing

Cosa ne pensate di Questo Lan Zhan?
E di Lan XiChen invece? 

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