41) Giuramento

Bakugou's POV
Per lei...?
Che intende?
Sgrano gli occhi, confuso.
"Ashido non era stupida..." inizia lui, "aveva solo una visione un po' chiusa..."
"Che intendi dire?" Chiedo.
Kirishima guarda verso di me con sguardo serio.
"Il periodo immediatamente successivo all'acquisto di Kaminari è stato un discreto travaglio per lei...in qualche modo si autoconvinse che la colpa era esclusivamente mia, che volevo di più, che lei non mi bastava più..." dice, "teoria che si rafforzò maggiormente, quando comprai te..."
Lo guardo, senza capire.
Notando la mia espressione, si affretta a dire:
"In breve, Ashido ti ha inculcato in testa l'idea che prima o poi io mi sarei stufato di te, facendoti vivere nel terrore che se ti fossi innamorato di me, ti avrei certamente abbandonato..."
"Non é così?" Domando, tremante.
Kirishima mi guarda confuso.
"Ovvio che no." Dice.
Attende un po' e poi continua:
"Ashido...era bella, intelligente, ribelle...perfetta per me. La tua copia al femminile..." spiega, "ci misi poco ad innamorarmi di lei, ma é quando lei s'innamorò di me...che iniziai a desiderare tutt'altro..."
Sospira.
"Col tempo, Ashido è cambiata..."
Se é davvero così...Ashido si sbagliava...
Quante cose avrebbero sistemato se avessero semplicemente...parlato?
"É cambiata? In che senso, è cambiata?" Domando sospettoso.
"Era diventata remissiva...arrendevole, se non addirittura supplichevole..." spiega il rosso, "Sarò onesto nel dirlo: divenne tutto l'opposto rispetto a quello che piace a me."
Si passa una mano tra i capelli.
"Una bestia docile non è più una bestia." ammette, desolato.
"Quindi in pratica non ti attizzava più." Dico, in tono accusatorio.
Lui annuisce.
"Non é sbagliato." Ammette.
"La colpa allora non è neanche del tutto sua."
"Vero."
Arrivo alla domanda che non vorrei dovergli fare, ma...
Merda...
"Come fai a dire che con me sarà diverso?"
Kirishima sorride.
"Perché tu non sei cambiato di una virgola da quando ti ho comprato." Sentenzia, "Hai mantenuto il tuo carattere, la tua indipendenza...hai perfino deciso di tornare a Boxare per non dover gravare interamente sulle mie spalle..."
Mi guarda, con un mezzo sorriso.
"Nessuno di quelli prima di te, c'ha mai pensato: tutti hanno preferito diventare i miei schiavetti, pensando che sarebbero entrati nelle mie grazie, pensando che mi avrebbero ripagato...ma, tu sei diverso, da loro..."
Avverto un accenno di superbia in quelle parole e ciò mi fa imbestialire.
"Non puoi biasimarli se cercavano protezione! Un posto sicuro! Qualcuno che ricambiasse il loro affetto!" Ringhio, "Per loro fortuna Ashido e Sero si sono svegliati e se ne sono andati, ma Kaminari ha finito per farsi ammazzare solo per poterti restare accanto, il tutto mentre tu non hai battuto ciglio!"
L'espressione di Kirishima muta, da superba a sofferente.
"Kaminari è stato nei miei pensieri per buona parte del periodo in cui sei stato in coma..." ammette desolato, "...qualche volta lo sogno ancora, ma poi mi basta sentire te, nel letto, accanto a me, che la sua figura si dissolve..."
Mi rendo conto di aver appena parlato a sproposito.
Mi capita spesso, ma questa volta ho esagerato...
"Scusa..." mormoro.
"Fa niente." Sorride falsamente, "Non potevi saperlo..."
Rimango in silenzio per un po', a riflettere.
Sostanzialmente...Kirishima mi sta dicendo di guardare le cose dal suo punto di vista...
Penso.
"Io sarei diverso dagli altri?" Chiedo confuso, un po' anche nel tentativo di sviare i suoi pensieri da Kaminari.
"Sì..." mormora.
Non lo so...io non capisco...
Non mi vedo diverso da loro...
Penso.
Mi vedo pur sempre sottomesso ed...innamorato...
"In che senso...?" Chiedo confuso.
"Tu sei...vero, Bakugou." Dice, "Sei il più vero tra loro, lo sei sempre stato..."
Si avvicina a me ed io non lo respingo.
"Bakugou tu dici sempre quello che pensi. Sei stato sincero, anche con me, sulla collina. Non ti abbassi a compiacere gli altri, anche quando ti farebbe comodo..."
Immagino si riferisca al momento in cui, nonostante stesse per vedermi a Midoriya, io non mentii.
"Bakugou..." sussurra vicino al mio viso, "Io amo te."
Porta una mano alla mia guancia, accarezzando delicatamente la mia pelle.
"Non Sero, non Kaminari, non Ashido. Te." Aggiunge deciso.
Sento il mio battito accelerare, mi sento accaldato, ma m'impongo di stare fermo, perché non vorrei fosse solo un'altra bugia.
"Amo ogni singola parte di te..." continua, "Amo i tuoi capelli, così biondi e spinosi." dice, passando la mano tra le mie ciocche, "Amo i tuoi occhi, rossi, come piace a me..." presegue, "Amo il tuo viso. Amo le tue labbra. Amo la tua risata, ed amo il tuo sorriso."
Il mio sguardo si addolcisce e lo stesso vale per il suo.
Sento alcune lacrime di commozione, raggiungere i miei occhi.
Noto che anche i suoi si stanno inumidendo.
"Amo il tuo carattere...più di ogni altra cosa..." aggiunge, allargando le braccia, "i tuoi modi bruschi, talvolta strafottenti e menefreghisti. Il tuo essere sempre impulsivo è ciò che preferisco..."
Si avvicina maggiormente a me, il suo volto è a due dita dal mio.
Riporto il mio sguardo su di lui.
Guardo i suoi capelli, i suoi occhi e le sue labbra.
"Ti prego Bakugou, non per pensare mai, e dico mai...che un'occhiata a qualcun altro, possa far vacillare ciò che provo per te..."
Fa una pausa per poi sussurrare:
"Io ti amo."
Chiudo gli occhi nel sentire quelle parole.
Alcune lacrime scendono sulle mie guance.
Prendo un profondo respiro.
"Giurami che non stai mentendo." Sentenzio.
Sii onesto con me...almeno con me...
Ti prego...
Le mani di Kirishima afferrano svelte i miei fianchi e mi avvicinano a lui.
Sento i nostri bacini ed i nostri petti venire a contatto.
Non faccio in tempo ad aprire gli occhi che le sue labbra sono già sulle mie.
Così calde, così dolci, così...perfette...
Afferro il suo viso e ricambio il bacio, chiedendo l'accesso alla sua bocca, come ormai sono solito fare.
Ne ho così tanto bisogno, in questo momento...
Penso, mentre ci baciamo.
Ho bisogno che tu guardi solo me.
Sei diventato tutto per me...Kirishima, nonostante io non lo volessi...
Mi allontano dopo poco dal bacio e dall'abbraccio del rosso, per poi stringere il vestito posto sul suo petto.
Piango mentre prego che lui non menta.
Che non menta mai più.
"Ti amo." Dice infine, "Lo giuro sulla mia vita."

Kirishima's POV
Il pianto di Bakugou aumenta nel giro di poco.
Lo stringo al mio petto mentre lo rassicuro, sperando non stia troppo male.
Immerge il suo viso nei miei indumenti.
"Sei un coglione..." sussurra.
Sorrido a quelle parole.
Accarezzo i suoi capelli mentre si asciuga gli occhi contro il tessuto del mio vestito.
"Lo so." Rispondo piano.
Sposto i suoi capelli con una mano e gli lascio un bacio sulla fronte.
"Non mentire mai più." Mormora.
"E tu non dubitare." Rispondo schiettamente, ma sempre sorridendo.
Mi guarda.
Ha gli occhi rossi e gonfi di pianto.
Mai avrei pensato di vederlo ridotto così.
Appoggia nuovamente la fronte sul mio petto, nascondendomi il suo sguardo.
"Andata." Risponde solo, ed una volta calmo, ritorniamo a passo lento al nostro tavolo.

I festeggiamenti, la musica ed i balli, proseguono.
A metà pomeriggio, ci fanno spostare verso l'interno della casa, perché il freddo di quella sera primaverile non guasti la cena.
Questa si svolge all'interno della casa, più precisamente, nel gran salone, dove portai anche Bakugou per la sua prima festa.
Assieme a noi ci sono le stesse persone.
Mangiamo e parliamo del più e del meno, ma nessuno accenna alla nostra discussione, anche se si legge sul viso di tutti, quanto siano curiosi in realtà.
La pista da ballo è vuota...
Penso.
La piccola orchestra non ha semsso di suonare neanche per un minuto durante il pasto, accrescendo la mia voglia, sempre di più.
Finalmente mi decido ed allungo una mano verso Bakugou.
"Mi concederebbe un ballo, signore?" Sussurro gentilmente.
Lui mi guarda, aggrotta le sopracciglia per poi rispondere:
"No dai...ho mangiato troppo..."
"Tutte scuse, tutte scuse." Commento, divertito.
Muovo le dita, invitandolo.
"Allora?" Lo incalzo.
Lui sbuffa sonoramente ed infine acconsente.
Vi dirigiamo assieme, con passo svelto, fino al centro della pista, seguiti dagli occhi confusi di buona parte dei presenti.
"Merda...sapevo che me ne sarei pentito..." lo sento commentare.
"Kirishima...mi vergogno, cazzo..." dice poi, rivolto a me.
"Fregatene." Rispondo.
"Non ho mai ballato in vita mia!" Ringhia sommessamente, anche se un sorriso divertito appare sul suo volto.
Sorrido benevolmente nel vederlo così a disagio.
"Segui me." Dico solo.
Prendo il suo fianco e la sua mano, per poi iniziare a muovermi lungo la pista, portandomelo appresso.
Descriviamo assieme piccoli cerchi sul pavimento, continuando a girare su noi stessi, sotto gli occhi di tutti.
Bakugou si muove a fatica, cercando di starmi dietro e, mentre lui é in preda all'ansia ed alla vergogna, io penso di non poter essere più felice di così.

Bakugou's POV
Sono circa le undici di sera quando riesco finalmente a convicere Kirishima che é ora di levare le tende.
Tutte quelle emozioni e tutto quel pianto mi hanno sfinito, ma non sono riusciti a togliermi del tutto il piacere ed il divertimento della serata.
Il rosso si fa ridare le chiavi dell'auto dal giovane parcheggiatore.
Visibilmente contento nel rivedere intatta la sua preziosissima macchina, sale ed io faccio le stesso.
"Sono distrutto..." sospira mentre accende la vettura.
"A chi lo dici..." Rispondo io, ma sorrido lo stesso, perché in fondo, sono felice.
Appoggio la testa al finestrino mentre il rosso guida fino a casa, ed anche se vorrei dormire, decido di restare sveglio per fargli un po' di compagnia.

"Mi sono ridotto troppo tardi, per andare a lavoro domani..." commenta.
Chiude la porta e dice:
"Tu vai pure in camera, io scrivo ad Hatsume che domani non ci sono e poi ti raggiungo."
Annuisco stancamente e mi trascino in camera.
La stanza di Kirishima é grande e pulita, come al solito.
Accendo la luce, mi sfilo gilet, cravatta, scarpe e calzetti, per poi buttarli un po' dove capita.
Vado in bagno il minimo indispensabile per lavarmi i denti e poi mi butto a capofitto sul letto a due piazze che il rosso esibisce tanto orgogliosamente.
Mi scordo la luce accesa, ma non ho la più minima voglia di alzarmi per spegnerla perciò decido di lasciarla così.

Kirishima's POV
Entro in camera e la prima cosa che noto è Bakugou, lungo disteso sul letto, con gli occhi chiusi.
"Ehi? Sei sveglio?" Sibilo ed il biondo apre gli occhi per poi puntarli su di me.
"Adesso sì..." Risponde.
Sento sarcasmo ed irritazione, nella sua voce.
Mi spoglio di tutto, meno che dei pantaloni e vado in bagno a darmi una lavata generale.
Ritorno in camera, spengo la luce generale solo per accedere quella sul comodino.
Voglio vedere il suo viso, prima di andare a dormire...
Penso.
Sospiro stancamente per poi stendermi, finalmente, accanto a lui.


Angolo autrice
Ho creato un Kiri-psicologo, in pratica.
Non proprio dentro la parte, ma credo nelle potenzialità del nostro rosso preferito e sono estremamente convinta che sotto sotto sia un genio.
(Potere a Kiriiii)
Ieri sera dovevo scrivere ancora un botto di roba e mi sono messa a leggere libri sulla LGBTQ+
Fuck.
Di positivo c'è che ho scoperto un botto di roba, compreso il fatto che in questa ff ho dato a Kiri un orientamento sessuale senza saperlo!
Wow.
(Ah, ed ho anche realizzato che ora non ho più una fottuta idea di cosa io sia in realtà^^).
Yeeeeee.
Domani alle 14.15 con tutta probabilità sarò a mangiare il sushi assieme ad un amico per rimpiangere assieme la fine delle vacanze.
Non ho idea di quando pubblicherò, probabilmente nel tardo pomeriggio.
Non odiatemi pliz^^'
Anyway spero che il cap vi sia piaciuto!
A domani con il prossimo! :3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top