24) Offerta
Uraraka's POV
"Come hai detto, scusa?" Domanda il mio padrone, palesemente incazzato.
È seduto, stravaccato, su una delle poltrone poste nelle salette private.
Una sigaretta in mano, in mezzo a due ragazze dai vestiti oscenamente aderenti.
"Mi hai sentita." Dico ferma, "Ho intenzione di andarmene. Non farò più quello che mi hai chiesto."
Mi sto sforzando di essere calma, ma la verità è che sono sul punto di piangere dalla paura.
"E come pensi di fare?" Mi chiede, assottigliando lo sguardo.
Sfodero dalla tasca dei miei pantaloni la busta datami da Bakugou.
"Con questo." Dico.
Non ti temo più.
Midoriya digrigna i denti ed il suo sguardo cambia radicalmente.
Ha come un'aura omicida.
"Scala i 27.000€ che ti devo e lasciami il resto." Dico.
"Ma guarda te se non mi tocca fare una tale stronzata..." mormora.
Si alza faticosamente dalla poltrona e viene verso di me, con fare minaccioso.
"Dammi quell'assegno." Ringhia, allungando una mano verso di me.
Ritraggo le braccia, portando il pezzo di carta quanto più possibile vicino a me.
Sono stata debole per così tanto tempo...
"Dammelo." Scandisce.
"Non esiste." Insisto io, ostinata.
Midoriya guarda per un secondo alle mie spalle, facendo forse un cenno o qualcosa di simile.
Due braccia possenti mi afferrano da dietro, bloccando ogni mio movimento.
Urlo e mi divincolo, ma Midoriya si porta la sigaretta alle labbra, si sfila la cravatta verde e me la lega sulla bocca, compiendo svariati giri su di essa, impedendomi in ogni modo di parlare.
No! No, ti prego!
Con un largo ed inquietante sorriso, il ricco ragazzo dai capelli arruffatti, stringe i miei polsi inermi, rendendo vana la presa sul pezzo di carta e lo strappa definitivamente dalle mie mani.
Mi dimeno ed impreco, vincolata dalle braccia del suo aguzzino.
Il verdino si gira un poco e si avvicina ad uno dei bidoni posti nella stanza per poi afferrare l'assegno con due dita e farlo a pezzi davanti ai miei occhi.
No! Per favore!
Alcune lacrime cominciano a farsi strada fino ai miei occhi, scendendo poi sulle mie guance.
Mi costringo a guardare da un'altra parte, mentre le foglioline di carta che fino ad un secondo fa rappresentavano la mia salvezza, cadono inesorabili dentro il sacchetto di plastica nero.
"Non provare mai più a metterti contro di me." Dice allora Midoriya, rivolgendomi uno sguardo divertito e malefico.
Prende la sigaretta con due dita e l'avvicina al mio collo.
No! No! Ah..!
Spegne il mozzicone proprio sotto la mia mandibola.
Sulla mia pelle.
Il dolore è lancinante, tanto che mi trovo a mordermi la lingua fino a farla sanguinare.
È finita. Non fuggirò mai, non c'è speranza...!
"Spogliala." Ordina allora la sua voce.
No...
Lo vedo lanciare via i residui di sigaretta, per poi girarsi verso le ragazze alle sue spalle e fare loro segno di andarsene.
Sento le mani del suo scagnozzo afferrare il tessuto dei miei vestiti.
Romperlo, strapparlo e lanciarlo via.
Con estrema violenza.
Mi lascia nuda, di fronte a lui.
Sono inerme ed impotente.
Midoriya mi prende per un braccio e con tutta la forza che ha mi lancia su uno dei divanetti.
Manda fuori anche lui con un urlo ed un attimo dopo è sopra di me.
Lo vedo slacciarsi la cintura ed il mio primo istinto è quello di reagire, ma un sonoro schiaffo raggiunge il mio viso ed è lì che mi arrendo al mio destino.
Non posso fare nulla contro di lui.
Non posso ora, non potrò domani.
Non potrò mai.
Nemmeno Bakugou potrà.
Chiudo gli occhi mentre Midoriya mi blocca i polsi e si appresta a fare di me ciò che desidera.
Bakugou...
Alcune lacrime scendono sul mo viso, un po' per il dolore provocato dall'irruenza di Midoriya, un po' per la sensazione di laceramento che mi dà l'aver praticamente tradito Bakugou.
È colpa mia...
Perdonami, Bakugou.
Perdonami...
Kaminari's POV
Scorro la galleria della macchina fotografia che mi è stata prestata, mentre gongolo come qualcuno che ha appena vinto alla lotteria.
Ah...non vedo l'ora che il padrone la veda!
Mentre guardo gli scatti ed elimino quelli sfuocati, sento la voce di Kirishima chiamarmi a gran voce dalla porta dei camerini.
"Kaminari! Kaminari, dove cazzo sei?!" Urla il rosso.
Sembra incazzato come una bestia.
Lascio cadere la macchina fotografica sul mio petto, assicurandomi che la corda al mio collo riesca a reggerla per poi affrettarmi ad uscire dal guardaroba.
Mi tuffo a capofitto oltre i cappotti ed i vestiti di scena, correndo verso la porta.
Seguo la voce di Kirishima, due curve più in là, per poi ritrovarmi dinanzi a lui.
Il suo volto é incazzato, ma il suo sguardo sembra triste e sconvolto.
"Andiamocene." Ordina, non appena mi vede.
"Eh? Aspetti padrone...devo farle vedere una cos..." Dico confuso, ma lui ha già girato i tacchi.
Attraversa la sala centrale del bar con passi veloci e decisi, per poi spalancare la porta e buttarsi fuori.
"Signore? Aspetti, ma...dove si trova Ashido?" Domando, girandomi nuovamente verso l'ingresso.
"Se n'è andata." Risponde solo.
Si guarda attorno frenetico in cerca della sua limousine senza tuttavia individuarla.
"Non dirmi che Ashido è tornata a casa con la mia macchina!" Ringhia.
Si avvicina al bordo della strada e sferra un calcio al primo bidone che trova, rovesciando il suo contenuto sull'asfalto.
"Kaminari! Chiama un taxi!"
Eh?
"E muoviti!" Ordina impazientemente.
"Signore, aspetti solo un secondo...ho una cosa da mostrarle..." dico e faccio per porgergli la macchina fotografica, ma non appena vedo che sta per afferrarla e lanciarla chissà dove, la ritraggo.
Qui dentro c'é il mio più grande tesoro, non la distruggerai.
"Non me ne frega un cazzo, Kaminari! Voglio solo andarmene!"
Cerco di calmarlo con voce tranquilla e poi, attivando il dispositivo ed andando nella galleria, giro lo schermo verso di lui, così che possa vedere.
Ora hai un motivo valido per essere incazzato.
Le braccia gli ricadono, come morte, lungo il busto.
La bocca si apre un poco, gli occhi si sgranano e s'inumidiscono.
La sua voce incrinata balbetta qualcosa d'incomprensibile tra sé e sé, per poi rivolgersi a me:
"Ti prego, dimmi che non è vero..."
Midoriya's POV
"Signore, abbiamo buone notizie."
La voce al di là delle tende giunge per un soffio alle mie orecchie.
"Non puoi dirmele dopo?!" Ringhio, cessando il mio movimento.
Uraraka approfitta dell'occasione per provare a ribellarsi, ma dopo l'ennesimo schiaffo, torna a starsene buona, inerme sulla poltrona.
"C'é il galoppino del suo amico. Dice che il suo proprietario è finalmente disposto a vendere."
Oh, davvero? Che magnifica notizia.
Mi avvicino all'orecchio di Uraraka e poi sussurro:
"Che hai fatto, eh? Te lo sei veramente scopato come ti avevo detto di fare?"
La ragazza non risponde per via della cravatta, ma anche se potesse, non lo farebbe.
Le afferro i capelli e le sbatto la testa sulla poltrona.
"Sei veramente così puttana come lasci intendere?!"
Lei guarda altrove e non accenna nemmeno a muoversi.
"Fanculo." Dico, lasciandola, "Hai fatto il tuo lavoro, perciò va bene così."
Esco da lei, alzandomi dalla poltrona.
Prendo in mano il mio membro ed inizio a strofinare con foga, così da concludere il prima possibile.
La ragazza non si muove, preferisce rimanere inerme, anche quando le vengo addosso.
Ah...
Le afferro il mento con una mano, libero la sua bocca dalla mia cravatta e la bacio sulle labbra.
"Brava bambina." Dico, per poi allacciarmi i pantaloni ed uscire attraverso le tende.
Bakugou's POV
"Brutto stronzo!" Urla Kirishima, picchiandomi dritto in volto, con il suo gancio sinistro, dato che il destro è fuori uso.
Piange e urla mentre mi colpisce.
Io sono inerme.
Non posso reagire.
Alcune guardie a me sconosciute, mi tengono fermo e lasciano che lui mi usi come il suo sacco da boxe.
Ho il labbro spaccato e del sangue mi cola da naso.
Non passa molto prima che inizi anche a tossirne.
"L'hai baciata, bastardo!"
"Non so...a cosa tu ti riferisca..." mormoro.
Kirishima digrigna i denti e mi sferra un altro pugno.
"Hai baciato la puttana di Midoriya, o sbaglio?!"
Ah...giusto...
Uraraka...
Da una delle porte delle quinte, alla mia sinistra, proviene il suono di due voci leggermente ovattate:
"È veramente bastato solo un bacio per farlo incazzare a tal punto?"
"Eh sì...avrebbe dovuto vedere la sua faccia quando ha visto la fotograf..."
"Ti odio, cazzo!" La voce di Kirishima copre le due ed un altro pugno si fa strada fino al mio volto.
Sento un fischio nelle orecchie...
Sento pian piano di star perdendo i sensi...
Il rumore sordo di una porta che si apre ed una voce:
"Ehi!"
Kirishima arresta la sua irruenza.
"Se continui a picchiarlo finirai per rovinarlo..."
Kirishima assottiglia lo sguardo, non appena nota l'uomo alla sua destra.
"Che ci fai qui, Midoriya?"
"Un uccellino mi ha detto che il tuo ultimo acquisto non ti va più a genio..."
"Si è messo a limonare la tua sgualdrina!" Urla il rosso.
"Beh...sai bene che, nonostante sia mia, non ho un gran controllo su di lei..."
Bugiardo.
Lo penso, ma non mi azzardo a parlare.
"Che cazzo vuoi?!" Irrompe allora Kirishima.
"Risarcirti." Dice con un lieve sorriso.
Kirishima sembra spegnersi ed inizia a guardarlo, confuso.
Il giovane dagli occhi color smeraldo indica me, per poi dire:
"Per quanto bello e prezioso, questo pezzo di carne non vale la fatica, il tempo ed i soldi che ci hai speso dietro..." mormora, "...dovrebbe portarti piacere ed invece guardati, stai solo che male..."
Fottuta lingua di serpente...
"Inoltre...è anche colpa del mio acquisto se ora tu sei costretto a perderci dietro del tempo..." spiega il giovane dai capelli arruffati, "vendilo a me...te lo pagherò esattamente la cifra che hai speso, così non ci rimetterai." Dice, scrollando le spalle, come se fosse la cosa più semplice del mondo.
"È il minimo che io possa fare per scusarmi..."
Kirishima mi guarda.
Tentenna.
Non parla.
Alla sua indecisione, Midoriya risponde con un sorriso ed una rassicurazione:
"Amico mio! Non pensare che io voglia in alcun modo truffarti, per carità!" Dice, alzando le mani, "Io desidero solo liberarti d'un tale fardello, non è forse un nobile intento il mio?"
Maledetto serpente.
Non appena il verdino si scosta per avvicinarsi al rosso, vedo chiaramente una figura nascosta dallo stipite della porta.
Kaminari si erge deciso, sul volto un largo sorriso ed al collo una macchina fotografica che non avevo mai visto prima d'ora.
"Avanti Kirishima..." lo tenta Midoriya, allungando una mano verso di lui.
"Tutti i tuoi problemi, tutti i tuoi sentimenti svaniranno, se lo venderai."
Si avvicina al suo orecchio e sussurra così piano che diventa quasi impossibile per me sentire le sue parole:
"So che i sentimenti sono solo d'intralcio per uno come te..." sussurra, "so che, potendo non ne vorresti affatto..."
Midoriya fa una pausa solo per guardare il volto sofferente del rosso.
"Allora?" Lo incalza con voce languida, "Ci stai?"
Angolo autrice
Ho suscitato almeno un minimo di compassione per la povera Uraraka nei vostri cuori di ghiaccio?!
Kiri accetterà oppure no?
Non so voi, ma qui si accettano scommesse ;)
Detto questo, ci vediamo lunedì con il prossimo!
Shiau♡
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