⋆˖⁺‧☽CAPITOLO 2: BRACCATI☾‧⁺˖⋆
"Resisti sono quasi arrivata" svoltai lungo una strada laterale, lasciandomi alle spalle il vociare di un gruppo di turisti fermo davanti una bancarella di souvenir.
"Non venire, Abigail, non venire ti stanno aspett-" un potente ruggito si mescolò all'ennesima fitta.
La lama del coltello d'argento questa volta mi incendiò la coscia destra, la gamba cedette e per qualche passo mi ritrovai a zoppicare vistosamente.
"Non venire!" Jungkook tornò a parlare nella mia mente.
"La pagheranno, ti giuro che la pagheranno" il mio potere pulsò, alimentato dalla rabbia che stavo provando. Un istante più tardi, il battito cardiaco del mannaro rimbombò nella mia testa. Era vicino.
Mi concentrai, seguendo la linea invisibile che mi legava a lui e quando riuscii a sfiorarne la pelle bollente, sorrisi. Le nostre energie si mescolarono, la calda sensazione che ne seguì mi diede vigore. La vista si accentuò, il potere crebbe, il corpo si tese. Ero pronta allo scontro.
"Aby non -" Jungkook non finì la frase.
Con un balzo superai un muro di mattoni e l'immagine che si parò davanti ai miei occhi mi fece ribollire il sangue nelle vene.
Il mio Famiglio era bloccato contro un muro, la felpa squarciata in più punti, un lungo pugnale conficcato nella gamba destra. Il sangue scarlatto gli imbrattava il tessuto grigio, colando verso il basso, in una lenta pioggia rossa.
«Hai visto che alla fine è arrivata?» una voce femminile arrivò dalla figura incappucciata al suo fianco, non la degnai nemmeno di uno sguardo.
La mia attenzione passò dagli occhi dorati del mannaro all'intricato sigillo di contenimento, che risplendeva tenue sulla parete di mattoni dietro di lui. Mi si gelò il sangue nelle vene. Quello, unito alle quattro energie che si stavano liberando nel vicolo abbandonato, indicava una sola cosa: la Congrega di Seoul ci aveva scoperti, ci aveva scoperti prima che potessimo andarcene.
«Avete catturato il mannaro sbagliato» dichiarai, i muscoli tesi come le corde d'un violino.
Li sentii ridere, mentre facevano vorticare le energie attorno ai loro corpi.
Erano in quattro, quattro contro uno.
Deglutii, preparandomi all'inevitabile.
Sarei riuscita a batterli? Non lo sapevo, ma lo avrei scoperto molto presto.
La giovane donna al fianco di Jungkook abbassò il cappuccio e mi fissò. I suoi occhi, resi ancora più penetranti dal corto caschetto biondo, si assottigliarono. Un secondo più tardi una lama scintillante sbucò dalla manica del cappotto, il mio Famiglio venne colpito ancora una volta al fianco.
Lui ringhiò, io sussultai, lei sorrise.
«Ne sei sicura?» il pugnale sprofondò di qualche altro centimetro, trattenni il fiato «Secondo me abbiamo preso quello giusto, non lo credete anche voi?».
Gli altri annuirono, facendo qualche passo in avanti.
Merda, eravamo nella merda.
"Abigail, scappa! A loro ci penso io" la voce di Jungkook rimbombò nella mia mente.
"E come credi di fare? Ti hanno bloccato, ti hanno pugnalato, ti hanno -" la mia energia pulsò, mentre la strega estraeva la lama d'argento.
La osservai fissare estasiata il pugnale, il sangue denso della tigre mannara che colava lungo la lama.
«Uccidetela!»
Una scarica di adrenalina si riversò nel mio corpo e nello stesso istante lei allungò il braccio verso di me.
Una densa nuvola nera si espanse dal suo corpo, la flebile luce del lampione sopra la sua testa sparì e tutto divenne nero.
"Una Strega delle tenebre" pensai quando l'oscurità mi sfiorò la pelle, tuttavia sorrisi, se pensava di mettermi fuori gioco in quel modo si sbagliava di grosso.
Accentuai il collegamento con Jungkook. L'energia bollente della tigre scivolò nel mio corpo, la mia vista si accentuò e mi lanciai verso destra, schivando appena in tempo una potente scarica elettrica.
«I suoi occhi» sentii mormorare dallo stregone che mi aveva appena attaccata.
«Non distraetevi!»
"Troppo tardi" pensai.
Rapida espansi il mio potere su tutti loro, in cerca di una lesione, un piccolo graffio, una piccola escoriazione, che mi avrebbe permesso di entrare nei loro corpi.
"Jungkook sei riuscito a ferirne uno prima di venir intrappolato nel sigillo?" chiesi, schivando l'ennesima saetta.
"Sì, ma lo hanno curato, uno dei due stregoni è come te"
"Maledizione!"
Si erano preparati, si erano preparati a contrastare i miei poteri.
Rotolai verso destra, portandomi più vicino alla tigre ma un secondo più tardi un enorme corvo dagli occhi azzurri si buttò in picchiata, puntando i miei occhi.
Balzai all'indietro, estraendo la pistola.
"Mira...spara" colpii il corvo in pieno.
«Ci vede! Ci vede ancora!» urlò uno di loro, quella voce mi parve familiare ma prima che potessi ricordarmi dove l'avevo già udita l'oscurità tornò a calare attorno a me.
«Fate attenzione, se condividono davvero i sensi come ha detto la Magistra può essere ancora più pericolosa di quanto pensassimo» li avvisò la Strega delle tenebre «Tuttavia, ora non dovrebbe più riuscire a vedervi. Nemmeno i gatti vedono qualcosa quando li si priva di qualsiasi fonte di luce...quindi Hyunjin vai!».
«Abigail a sinistra!» la voce di Jungkook questa volta rimbombò nel vicolo e grazie a lui riuscii a schivare l'ennesima saetta. L'odore di ozono si diffuse nell'aria.
«Taci feccia!»
La sensazione dell'ennesima lama che sprofondava nell'addome mi fece boccheggiare. Jungkook ruggì, rabbioso.
«La prossima volta ti sgozzerò direttamente, stupido animale» il pugnale venne rigirato nel ventre del mio Famiglio, ne percepii ogni maledetto centimetro.
«Tu non lo toccherai mai più!» piena di furia scagliai il mio potere in avanti. Mi avevano privata della vista, si erano avvalsi dell'aiuto di un guaritore, avevano bloccato Jungkook con un sigillo di contenimento, ma serviva ben altro per fermarmi.
Strinsi la pistola, intercettai la strega tramite il battito del suo cuore. Sparai. Il proiettile le perforò la pelle, le scalfì la clavicola, si conficcò profondamente nella spalla sinistra.
"Ora è il mio turno di ridere. stronza!"
Feci scorrere il potere lungo la sua pelle, lungo il suo braccio e poi lo spinsi nel suo corpo. Affondai senza incontrare la minima difficoltà. Alla fine le regole della magia valevano per tutti: se si attacca non ci si può difendere e lei, nel momento in cui aveva deciso di privarmi della vista, aveva abbassato le barriere protettive.
La mia energia fluì come acqua nel suo corpo, le fece contrarre i muscoli, tendere i legamenti, flettere le ossa e quando se ne accorse, per lei era già troppo tardi.
"La superbia sarà la causa della tua sconfitta" pensai.
Un secondo più tardi la sentii urlare e sebbene stessi attaccando un'altra strega, un'altra sorella, un altro umano come me, godetti. Godetti nel sentire i muscoli del suo braccio lacerarsi, i tendini strapparsi, le ossa fratturarsi, le dita abbandonare l'impugnatura del pugnale con cui stava torturando il mio Famiglio, la mia tigre, il mio Jungkook.
«Non ti permetterò mai più di fargli del male» dichiarai sopra i suoi strilli.
Tuttavia non l'avrei uccisa. Sebbene una parte di me desiderasse librarsi all'interno del suo corpo, distruggere ogni sua cellula, fratturare ogni suo osso, lacerare ogni muscolo, tendine, legamento, nervo; non avrei mai tolto la vita ad una sorella, ad una strega come me. Mai. C'erano delle regole da rispettare e io, nonostante loro le avessero infrante per primi, non le avrei mai ignorate. Ciò nonostante, avrei fatto capir loro che attaccarmi, quella sera, era stato un grave errore.
Liberai un altro po' del mio potere nel corpo della strega, i suoi strilli smisero, il cuore rallentò, il respiro si affievolì. Tuttavia, un attimo prima che perdesse i sensi, una potente energia esplose alle mie spalle.
«Abigail! Dietro di te!» Jungkook riuscì a tendersi in avanti, ma il pugnale ancora conficcato nel suo ventre si mosse assieme a lui. La fitta che ne conseguì mi fece irrigidire e feci appena in tempo a voltarmi che una poderosa pantera dagli occhi azzurri mi atterrò. Cercai di smorzare la caduta con le braccia, ma quando i suoi artigli si conficcarono nel mio torace, e il possente felino mi spinse a terra, smisi di lottare.
Il mio Famiglio in lontananza urlò il mio nome, io invece mi pietrificai.
La pantera mi spinse la schiena contro l'asfalto, aprì le fauci a ringhiò, a pochi centimetri dal mio volto. Sentii ogni muscolo del corpo irrigidirsi. Il cuore iniziò a battere all'impazzata e per un istante il muso del felino si sovrappose a quello di un grosso lupo grigio. Tuttavia, quell'attimo di smarrimento durò il tempo di un battito di ciglia. Rinsaldai la presa sulla pistola, premetti il grilletto. Il felino sussultò, ma un istante più tardi la sua testa scattò in avanti, le zane acuminate puntarono il mio collo.
"Merda" pensai mollando la pistola e alzando entrambe le mani ma, prima che potessi toccarla e liberare il mio potere distruttivo dentro di lei, un'energia rovente mi incendiò il corpo. Il possente felino dal manto nero venne catapultato contro il muro che avevo superato solo alcuni minuti prima, i mattoni si creparono nell'impatto, l'animale scomparì in una nube di fumo azzurro.
«Abigail tutto bene?» la voce di Jungkook si mescolò ad un ringhio e il giovane mannaro si curvò sopra di me, in difesa, gli occhi dorati che fissavano feroci i nostri nemici.
«Sì...grazie» strisciai sull'asfalto, le ferite al torace che si stavano già rimarginando.
"Stiamo diventando sempre più forti" boccheggiante mi rimisi in piedi. Lui arrivò subito ad aiutarmi.
«Lo siamo sempre stati, per questo ti volevo come mia Compagna» le sue iridi brillarono, un senso di sollievo si fece strada nel mio cuore tuttavia, quando puntai lo sguardo sulla sua felpa zuppa di sangue, mi irrigidii.
«Ti devo cur-»
«Hyunjin, Rose, distraeteli mentre io vado a curare Lisa!»
Di nuovo quella voce, di nuovo quella sensazione.
Con uno scatto puntai lo sguardo sulla figura che come una freccia schizzò verso la strega delle Tenebre e quando il cappuccio scivolò sulle spalle mostrandone il volto non potei credere ai miei occhi.
«Junseo» sussurrai, sbalordita.
«Junseo!» urlai verso il ragazzo, ancora incredula, ma quando lui si voltò, quando incrociai i suoi occhi neri, quando i pendenti che portava ai lobi delle orecchie rifletterono la luce del lampone non ebbi più alcun dubbio. Lo stregone Curatore, lo stregone che aveva il mio stesso potere, lo stregone che ora si stava inginocchiando accanto alla giovane donna svenuta, altro non era che il ragazzo che avevo incontrato al party dei vampiri la sera in cui avevo scoperto dell'esistenza di Jimin.
«Non ti permetterò di curarla!» urlò Jungkook sguainando gli artigli e tuffandosi verso di lui.
«Jungkook no! Fermati!» allungai una mano verso la tigre mannara ma non si bloccò.
Con una poderosa zampata colpì in pieno petto il giovane ragazzo che venne sbalzato all'indietro, sbattendo contro uno scaffale in legno su cui erano state posate numerose piante di bonsai. I vasi crollarono sopra di lui, colpendolo alla testa.
«Cacciatrice cosa diavolo stai facendo!» Jungkook mi ringhiò contro, i muscoli tesi dallo sforzo di contrastare il mio ordine.
«Lui lascialo stare! Occupiamoci degli altri!» ordinai, riprendendo la Beretta «Sono gli altri quelli più pericolosi!».
«È un onore essere ritenuta pericolosa proprio da te» la Strega che avevo intuito chiamarsi Rose parlò e nello stesso istante al suo fianco ricomparvero il corvo e la pantera.
«Attento Jungkook, quelle non sono illusioni come quelle che creava Jin» lo avvisai mentre, attraverso il nostro potere condiviso, curavo le sue ferite.
«Me ne sono reso conto» camminò fino al mio fianco «Lei lasciala a me» disse tra le fusa.
«Fatti sotto» lo sfidò la strega, facendo ringhiare la pantera.
«Se devi trasformarti non farti problemi»
«Non mi servirà» con un guizzo della lingua mosse la pallina del nuovo piercing al labbro «Piuttosto, se hai difficoltà a battere Pikachu non esitare a chiamarmi» con un cenno del capo indicò lo Stregone delle Tempeste.
«Non servirà» replicai con le sue stesse parole, lui sorrise.
«È un vero peccato... adoro quando urli il mio nome piena di bisogno» e prima che potessi ribattere partì all'attacco, le sue cosce si tesero, gli artigli scintillarono e solo grazie al legame che ci univa riuscì a percepire la velocità con cui balzò contro l'Evocatrice.
"Stai attento"
"Lo sarò"
Con la sua voce ancora nella mente balzai indietro, schivando l'ennesima saetta.
«Non ti hanno insegnato che gli scontri tra Streghe e Stregoni sono permessi solo durante i Duelli?» mi voltai verso lo Stregone delle Tempeste, puntandogli la pistola contro.
«Tu non sei più una strega, sei diventata un mostro» i suoi palmi divennero incandescenti e l'elettricità, che si stava accumulando rapida attorno al suo corpo, gli fece rizzare i capelli.
«Ti sbagli» sorrisi, liberando a mia volta l'energia «Non lo sono diventata...lo sono sempre stata!».
Sfruttando l'agilità datami dal legame con Jungkook scattai verso destra, lui cercò di colpirmi con una pioggia di fulmini, ma io fui più veloce.
«Ho già avuto a che fare con un mostro che evocava fulmini ed era almeno cento volte più pericoloso di te» senza difficoltà schiavi un paio di attacchi. I rombi dei tuoni si mescolarono ai ringhi dei felini, che combattevano attorno a noi, e proprio quando vidi con la coda dell'occhio la pantera tornare ad essere una nube azzurra, trovai un varco nella difesa del mio avversario. Premetti il grilletto. Tuttavia, nell'esatto momento in cui la carica detonò, il becco e gli artigli del corvo affondarono nel mio polso, il proiettile si piantò sull'asfalto, la Beretta mi venne tolta dalle mani.
Imprecai ma, ignorando le ferite, infilai la mano nel giubbotto, serrai le dita attorno al manico di un pugnale e lo lanciai.
"Muori pennuto!" la lama affilata colpì in pieno l'evocazione ed essa evaporò sopra le nostre teste. Stizzita osservai la mia adorata pistola precipitare a terra e finire proprio al centro di una pozzanghera.
"Maledizione! Ci metterò una vita a pulirla" mi lamentai.
"Perdonami Abigail, non sono riuscito a prenderlo" si scusò Jungkook "Ma ora lei è mia" con uno scatto la tigre si portò alle spalle della Strega. Lei ne percepì la presenza ma i suoi riflessi furono troppo lenti. I Kunai, che stava per lanciare contro Jungkook, caddero a terra con un tintinnio metallico mentre il braccio della tigre si serrava attorno alla sua gola, alzandola di diversi centimetri.
"-Kookie non ucciderla, mi raccomando, o il prossimo fascicolo che finirà sulla scrivania di Yoongi avrà una tua fotografia!"
Le pupille del Famiglio si dilatarono.
«Mi hai chiamato -Kookie!» esultò «Mi hai finalmente chiamato -Kookie!»
«Concentrati, dannazione!» lo rimproverai.
"Aspetta che lo venga a sapere Namjo-" non finì la frase, un fulmine puntò dritto verso di lui e il giovane guerriero fu costretto a saltare di lato, portando via con sé anche la strega, che smise tutto ad un tratto di dimenarsi.
«Lascia immediatamente Rose! Lasciala andare!» lo Stregone di nome Hyunjin corse in avanti, diretto verso Jungkook, gli occhi neri completamente bianchi, le scariche elettriche che si sprigionavano dai suoi palmi come spettrali rami luminescenti.
La tigre mannara ringhiò, mollando la ragazza ai suoi piedi che si afflosciò come un sacco vuoto.
Ne approfittai.
Mi scagliai contro il mimo avversario, convogliando a mia volta l'energia nei palmi, pronta a colpirlo non appena Jungkook fosse riuscito a ferirlo ma, a differenza di quanto sperai, lo stregone si accorse della mia presenza. Rapido allungò una mano verso la mia direzione, saltai in alto. La scarica elettrica mi sfiorò la suola delle scarpe e il giovane ragazzo mi fissò carico di risentimento, sorrisi. Come avevo detto: ci voleva ben altro per battermi.
Quasi senza far rumore atterrai al suo fianco e con una velocità degna di Jungkook, estrassi due pugnali dal fodero della giacca, glieli conficcai tra le costole.
Le sue braccia tremarono, la sua energia pulsò e un istante più tardi il suo corpo si accasciò sopra il mio. Mi scostai, facendolo cadere sull'asfalto.
«Oddio lo hai ucciso?» Jungkook osservò il corpo inerte di Hyunjin da sopra la mia spalla.
«Io...non...no!» rapida feci scorrere il mio potere nel corpo dello stregone « Non avrebbe dovuto - » mi pietrificai. Il suo cuore aveva smesso di battere.
«Non dovrebbe essere...»
«Secondo me lo hai ucciso, il suo cuore non batte più»
«Jungkook taci!» ordinai, il mannaro si zittì di colpo.
Tutta la mia furia si dissolse come neve al sole. Come poteva essere morto? Il mio attacco non doveva essere mortale. Non poteva essere mortale.
Sondai con il potere il torace del giovane ragazzo, i vasi principali erano ancora intatti, i bronchi integri, i lobi polmonari lacerati solo in presenza delle lame. Allora come era possibile? Come potevo averlo ucciso? Eppure il suo cuore non batteva, si era fermato.
«Qualcosa non mi torn-»
«Lo avete ucciso! Avete ucciso Hyunjin!»
Sia io che Jungkook ci voltammo di scatto, irrigidendoci.
«Junseo per favore» iniziai con tono calmo «Abbassa la pistola».
Lui mi fissò, gli occhi neri pieni di lacrime.
«Lo hai ucciso!» ripeté, le mani tremanti, l'energia che sondava il corpo senza vita dell'amico.
"Quella è la tua pistola, vero?" domandò Jungkook direttamente nella mia mente.
"Sì"
"Shibal! È carica?"
"Sì" sentii la nostra energia pulsare, il ragazzo davanti a noi si agitò.
«Junseo, per favore, ascoltami, lo sai che non ucciderei mai nessuno. Sono una Curatrice, una Poliziotta, io -»
«Il suo cuore non batte! Lo percepisco! lo hai ucciso!»
"Mi basta un tuo segnale e lo disarmo" i muscoli di Jungkook si tesero.
"Aspetta"
«Mi conosci, Junseo» provai a fare un passo verso di lui «Ti ho aiutato in passato, quindi ti prego, ora ridammi la pistola e spiegami come mai hai deciso di -»
«Stai indietro!» gli occhi del giovane Stregone mi fulminarono «Stai indietro ho detto...tu...tu non sei più una di noi...ora...ora sei un abominio».
Quelle parole mi colpirono più di quanto non gli feci notare.
«Sono sempre io...sono sempre Abigail»
«No!» il suo diniego rimbombò tra le pareti del vicolo «Hai usato la magia proibita...hai legato a te...» fissò per un istante Jungkook «Ora sei stata contaminata».
«Non eri tu quello che ha collaborato con i vampiri? Come puoi dire questo?»
«Sono stato uno sciocco! Uno sciocco!» scosse la testa «Ho seguito il tuo consiglio Abigail» iniziò lentamente ad abbassare le braccia «Sono andato alla Congrega, a chiedere un aiuto» i suoi occhi scintillarono per un istante «La Magistra di Seoul mi ha aiutato... mi ha dato una casa, un pasto caldo ogni giorno e degli amici» guardò ad uno ad uno i suoi compagni svenuti «E mi ha fatto capire che sbagliavo» rinsaldò la presa sulla mia pistola, fissando con disprezzo Jungkook.
"Io vado" disse la tigre telepaticamente.
Acconsentii. C'era qualcosa nello sguardo di Junseo, qualcosa che mi faceva accapponare la pelle. Anche io guardavo i mannari in quel modo prima di allearmi con loro per sconfiggere il Rakshasa? Anche i miei occhi emanavano tutto quell'odio?
"Al mio tre Jungkook...uno..." percepii il suo cuore accelerare.
"Due..." le sue cosce muscolose contrarsi.
"Tr-" non finì il conto alla rovescia.
Delle dita si serrarono attorno alla mia caviglia, una scarica elettrica mi attraversò tutto il corpo. I muscoli si contrassero in spasmi dolorosi, la vista si appannò.
Nello stesso momento Hyunjin urlò.
«Uccideteli!» le sue parole arrivarono come un eco lontano e non feci nemmeno in tempo a contrastare il suo potere che una potente fitta mi incendiò il costato.
Jungkook ringhiò il mio nome, prima di venir pugnalato con rabbia numerose volte.
"No" pensai, totalmente paralizzata.
«Addio Abigail» Junseo mi sorrise tristemente, le sue dita si strinsero attorno al grilletto.
Un istante più tardi, il suo cuore fuoriuscì dal petto.
«Avevo avvisato la vostra Magistra: loro erano sotto la mia protezione. Adesso sarà guerra tra Corte e Congrega»
☼Spazio autrice☼
Penso di sentire le vostre urla di gioia fino a qui, o mi sbaglio? O sono urla di rabbia per aver interrotto così anche questo capitolo?
Comunque pensiamo alle cose belle: qualcuno è arrivato a salvare la vita di Abigail e Jungkook e sono sicura che moltissim* di voi abbiano già capito chi sia.
Ma ora ditemi, avevate paura che uccidessi il caro tigrotto vero?
eheheheheheheh
E invece è ancora in vita... per il momento.
La nostra cara Cacciatrice ormai non è più al sicuro, la Congrega di Seoul ha scoperto il suo Legame con il bel tigrotto mannaro e ora le loro vite sono in pericolo. Ma secondo voi cosa accadrà adesso che è arrivato "voi sapete chi?". Strega e Famiglio saranno finalmente al sicuro o i guai inizieranno proprio ora?
Fatemelo sapere.
Nel frattempo RIP Junseo (ve lo ricordavate?).
Come sempre vi informo che su Amazon, Kindle e Kobo, potete trovare il primo volume di questa storia dal titolo "LUNAR ECLIPSE" completamente rivisitato ed editato grazie alla mia super fata madrina Malefica! Se lo comprate e lo leggete lasciatemi una recensione con il vostro parere!
Grazie.
Apobangpo!
Ps: non parlatemi di Jungkook x Calvino che divento una tigre io stessa! Calvino infamino!
PPS: vi sfido a cogliere le citazioni di questo capitolo eheheheh...la più difficile riguarda la strega evocatrice
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top