0.2
Leggete l'angolo scrittrice sotto!⬇⬇
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<<NICO DI ANGELO! O SPEGNI QUELLA DANNATA SVEGLIA O SPEGNI QUELLA DANNATA SVEGLIA!>>
Vengo svegliato da un Percy che urla come se non ci fosse un domani. Apro gli occhi quel che basta per vedere Percy che sbraita dal suo letto con la testa sotto al cuscino e Jason che si alza per spegnere la sveglia. So che dovrei alzarmi dal letto dato che oggi cominciamo i corsi, ma non sentire più il suono assordante della sveglia e il fatto che le tapparelle sono ancora abbassate o forse che sono ancora intorpidito dal sonno, mi riaddormento. E così anche i miei compagni di stanza.
<<Muoviti! Sveglialo!>>
Mi sento scuotere una spalla poco dolcemente.
<<Hazel va via!>> sbraito rimettendo la testa sul cuscino. Certe volte è proprio uno strazio vivere con mia sorella.
Ehm...sicuro che sia Hazel?
Certo chi vuoi che sia?
Boh, magari Jason o Percy.
Apro gli occhi di scatto a quel pensiero e mi guardo attorno. Tre letti. Pareti bianche. Percy e Jason. Sono a scuola.
<<Nico sbrigati, dobbiamo andare a lezione>> strilla Percy correndo da una parte all'altra della stanza.
Jason scuote la testa e si infila una maglietta bianca che lascia intravedere i muscoli sotto.
Mlml
Okay...
Mi siedo sul letto di malavoglia e passo una mano sopra gli occhi. Sbuffo.
<<Non per allarmarti Nico, ma sono quasi le 8>> mi avvisa Jason.
Stavolta mi alzo sul serio e esco dalla stanza armato di asciugamano e vestiti puliti. Entro in bagno dove ci sono ragazzi che si lavano i denti e altri che scherzano tra di loro.
Vado nel posto dove ci sono le docce e ne trovo una libera quasi immediatamente. La cabina è piccola, circa quattro metri quadrati in cui c'è una doccia e una piccola panca provvista di appendiabiti. Mi concedo una doccia di cinque minuti, poi mi vesto con i vestiti puliti ed esco dalla doccia.
Il bagno ora è quasi vuoto, se non fosse per una figura china su un lavandino che si sta lavando la faccia con i capelli biondi leggermente bagnati. Un Will Solace a petto nudo mi si presenta davanti. Deve fare tanto sport dato il fisico che ha.
<<In camera mia ho le foto, se vuoi ti faccio pure l'autografo>> dice di scatto alzando la testa senza guardarmi direttamente. Guarda lo specchio dove c'è il mio riflesso. Mi guarda negli occhi attraverso lo strato di vetro e faccio la stessa cosa. È disarmante il suo sguardo. Ha gli occhi azzurri come il cielo quand'è sereno, che ti fanno sembrare speciale anche se sei nella mia situazione, anche se non sei speciale. Tiene quei due zaffiri incastrati nei miei neri. Fanno schifo i miei occhi. Non gli ho mai trovato un senso. Hazel ha sempre detto che ce li ho sfaccettati come diamanti, che i miei occhi mostrano una faccia alla volta, ma io non la penso così. Per me sono solo due chiazze di petrolio. Anzi no, il petrolio è prezioso. I miei occhi sono come un cielo senza luna e senza stelle, senza alcuna fonte di calore o paesaggio che gli diano una qualche luminosità. I suoi invece sono bellissimi.
Interrompe il gioco di sguardi che si è creato solo per voltarsi verso di me, poi ricominciamo.
<<Di Angelo, giusto?>> mi chiede facendo vibrare le labbra.
Gli hai guardato le labbra? Sono tipo hahsjwbjsk!
Zitta mi disconcentri!
<<Solace>> ribatto.
E niente. Suona la campanella una seconda volta interrompendo il momento. Mi guardo attorno cercando qualcosa, quando Will ride e dice <<Calcolo, aula 12>>
Mormoro un "grazie" prima di correre in camera e prendere un quaderno e un portapenne e correre nell'aula indicata da Will.
Nemmeno a dirlo, mi perdo nella scuola.
Wow che novità !
Ehi, sta scuola è enorme!
Mi fermo a chiedere indicazioni in segreteria dove mi dicono di andare vicino alla palestra.
Entro in classe e squadro gli alunni seduti ai loro posti. Riconosco la ragazza con gli occhi grigi di ieri e Leo Valdez che mi fa l'occhiolino dal fondo dell'aula. Accanto a lui c'è un ragazzo che ho già visto. Austin, il fratello di Will.
Dopo essere stato sgridato dal prof del ritardo, cerco un posto. L'unico libero è quello di fianco ad una ragazza con i capelli castani, alta, con un'ombra altezzosa e potente negli occhi. Mi siedo accanto a lei che si limita a salutarmi. Leggendo sulla copertina del quaderno, scopro che si chiama Reyna Ramirez Arellano e che le piace il football. Su molte pagine del suo quaderno c'è scarabocchiata la scritta "SPQR". Devo ricordarmi di chiedere a Jason il significato di questa sigla.
L'ora passa lentamente. Il professore si è dimenticato di presentarmi e alcune ragazze continuano a lanciarmi occhiatine fugaci per poi ridacchiare tra loro e bisbigliare qualcosa che non riesco a sentire.
Mi sto per addormentare, quando sul mio banco arriva un bigliettino accartocciato. Lo apro lentamente e stento a credere a quello che c'è scritto. Trovò un numero di telefono con con sotto scritto "CHIAMAMI" con tanto di cuoricino. Pff banale!
Tesò è che sei fregno!
Ma i cazzi tuoi no?
Mai
Guardo verso il gruppetto di prima e noto che una ragazza mi fa l'occhiolino. È bionda, molto bella, ma non è quello che fa per me.
Ho una mezza idea di quello che potrebbe fare per te, e ha gli occhi azzurri e un fisico palestrato.
Solace? Ma anche no. Però devo ammettere che è bello...
Visto? Siete fatti l'uno per l'altro!
Ti prego...
<<Se non te ne fai niente potresti darlo a me>> chiede Leo speranzoso.
Sono passate le prime 4 ore di questa giornata e le ho trascorse perdendomi nella scuola, non ascoltando le lezioni, leggendo numeri di tipe che manco conosco e sentendo Leo supplicarmi di dargli qualche bigliettino. Naturalmente ho rifiutato.
<<Eddai solo uno! Questo dai!>> mi dice prendendo uno dal mazzetto.
Lo legge velocemente per poi urlare <<Fratello, questo ti prego!>>
Fratello hahahah!
<<Dai questo è di Calypso! Una come lei devi lasciarmela per forza!>> dice mentre attraversiamo il corridoio e svoltiamo l'angolo.
<<Cosa ti fa pensare che lei voglia uscire con te?>> gli domando.
Ci pensa un attimo, poi risponde sicuro di sé.
<<Si innamorerà di me appena avrà provato il brevettato motoscafo Leo Valdez!>> e con la bocca mima quello che farebbe nell'improbabile eventualità che la sua faccia si trovi tra le tette di Calypso.
Faccio un verso di disgusto e Leo se la ride.
<<Fratello, o ti piace questa roba o sei gay>> dice ancora sorridente.
Mi blocco.
Mi passa nella testa un'immagine.
È fugace, ma vedo bene un paio di occhi azzurri incorniciati da dei riccioli biondi.
Mi riscuoto dai miei pensieri ritrovandomi col culo a terra e un ragazzo davanti a me che impreca mentre massaggia il suo.
Ma vorresti che Will lo stesse facendo al tuo! Eheh
Cosa?
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Ciao persone!
Alors, scusate se non ho aggiornato ieri, ma avevo allenamento🍃
Il capitolo non è venuto benissimo, ma volevo aggiornare.
Avrei una domandina da farvi: volete scene "spinte" o no?
Venerdì non aggiorno sicuramente, quindi provo ad aggiornare domani, ma non vi prometto niente perché sono impegnata fino alle 6.
Anyway, pubblicherò a breve.
Ilysm🌸
||Choco🍃
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