Il Fiore Venus

Il Parco Venus era diventato un giardino botanico vero e proprio, dove ogni tipo di fiore umano e magico veniva fatto crescere e curato all'interno dell'ormai ex zoo.

Infatti, il fiore Venus che dava il nome al parco si trovava nella botola a vetro posta sul tetto dell'edificio, dove anni prima le specie di uccelli vivevano in ecosistemi diversi ma coesi. La particolarità di quell'area erano i ponti sospesi attaccati a varie pezzi di terra fluttuanti, e i vasi pieni di fiori che si muovevano nello spazio senza un percorso apparente.

"Che bello questo posto! Com'è possibile che non lo conoscessi? Eppure non si trova nei sobborghi di Orchidea della Luna, ma piuttosto in centro" disse Byorn mentre osservava alcune rose volare dalla parte opposta in cui si trovavano lui e Kim. "Ti piacciono gli zoo?" chiese Kim in tutta risposta. "In realtà no" rispose Byorn. "Ecco la risposta" ribattè Kim con un sorriso in volto.

Mosse alcuni passi sul ponte sospeso su cui si trovava con il demone, ma si fermò per passare una numerosa famiglia di gnomi e una coppia di elfi che venivano dalla parte opposta. Appena passati, Kim iniziò a guardarsi intorno come se stesse cercando qualcosa.

"Byorn, c'è l'hai la cartina di questo posto?" chiese. "No. Ti serviva per caso?" chiese Byorn a sua volta. "In realtà si: volevo vedere se dava la posizione esatta del Fiore Venus. È il mio secondo fiore preferito, e volevo assolutamente mostrartelo. È fighissimo" spiegò in breve Kim.

Con passo veloce ma al contempo prudente, Kim iniziò ad attraversare la passerella, che mollemente traballava sotto il suo peso.

Ci misero ben venti minuti a trovare il Fiore Venus: si trovava in un punto difficile da notare a prima vista e che Kim non avrebbe mai notato se un giardiniere non avesse indicando il lungo esatto. Il fiore era stato piantato alla bene in meglio vicino alle vetrate in modo da ricevere molta luce ma al contempo all'ombra di una grossa betulla magica.

Il fiore cresceva su uno stelo verde chiaro, con i petali principali di un bianco accecante mentre quelli secondari e quindi più piccoli di un caldo arancione. Il fiore veniva chiamato così per i colori dell'omonimo pianeta, ma la particolarità che piaceva a Kim era tutt'altro rispetto al colore.

"Sai, il Fiore Venus cresce solo a marzo e muore entro la fine di aprile, e solo in pochi posti in tutto il mondo . Ma negli ultimi dieci anni molti contadini e commerciati li stanno coltivando in capannoni appositi, e c'è ne sono di meno che crescono in modo selvatico. E gli scienziati hanno notato che i Fiori Venus allevati stanno perdendo la crescita primaverile, e che ora durano tutto l'anno. Che palle" spiegò Kim. Byorn indicò il fiore e i bellissimi colori dei petali. "Quindi mi stai dicendo che questo non è selvatico?" chiese. "Già. In estate è solo un gambo secco e triste. Ho visto le foto su internet: sembra un rametto" disse Kim con un sospiro.

"Bhe, allora so cosa regalarti durante il tuo compleanno" disse Byorn sorridendo. Kim staccò gli occhi dal fiore e lo guardò perplessa. "Il mio compleanno?" chiese. "Perché, non fai gli anni a marzo?" ribattè Byorn.

La ragazza lo fissò, e ci mise solo qualche secondo per collegare la strana frase con il suo compleanno: il demone doveva aver pensato che il giorno in cui erano venuti al mondo i gemelli, il tre marzo, fosse il giorno di nascita di Kim. Maledetto zio Arthur che si dimenticava sempre di buttare un vecchio foglio appeso sul frigo, dove il malinteso nasceva in tutti quelli che non appartenevano alla famiglia Evans: accanto alla fatidica data, infatti, c'era scritto "Kim torta".

"In realtà, i gemelli sono nati a marzo. Io sono nata in estate" spiegò frettolosamente. "Ma scusa, su un foglio attaccato sul frigo della fattoria c'è un foglio con su scritto "3 Marzo, Kim torta". Com'è possibile?" chiese il povero demone, con le guance leggermente rosse per la figuraccia. "Si, lo so. Ci cascano tutti. Ma era un vecchio foglio che lo zio continua a non buttare via, e quel giorno dovevo andare io in pasticceria a ritirare la torta. Era il mio promemoria" disse Kim con voce imbarazzata.

Lasciò qualche momento per far digerire la questione al demone, e si appoggiò alla ringhiera per osservare il fiore. E pensare che lo aveva scoperto per caso tre anni prima, quando lei e Mary si erano perse in una strada di campagna, notando un esemplare di Fiore Venus sul ciglio della strada mentre Mary chiamava i soccorsi.

"Chissà come facevo a vivere senza conoscere questa bellezza" pensò Kim tristemente. Molte volte pensava a tutte le cose stupende che aveva scoperto tardi, o che doveva ancora scoprire. Fiori, tessuti, libri, cibi e palazzi. O anche avere un bambino: certe volte, nelle notti in cui non riusciva a prendere sonno, pensava a come sarebbe stato avere un infante stretto tra le braccia, sapendo che ci avrebbe messo tutta se stessa per proteggerlo dal mondo esterno.

Sinceramente non avrebbe mai avuto averlo con Kyle, in primo luogo perché sarebbe stato strano, in secondo luogo perché la sua parte razionale sapeva che quella sarebbe stata una storia passeggera che non sarebbe mai sfociata in qualcosa di strano.

Per un attimo fissò Byorn, ma subito dopo scosse la testa per quel pensiero orripilante: ma cosa stava pensando? Un figlio con Byorn? Stava definitivamente impazzendo, quella era una conferma. "E poi" pensò "Ci sono le ragazze. Byorn dovrebbe avere un figlio da una di loro, non con me. Anche se... Effettivamente c'è mai stato un bambino ibrido tra umano e demone?".

Aveva sentito di molti bambini nati tra unioni miste, ma mai tra un demone e un umano. Sarebbe stato con l'aspetto fisico di una persona normale ma con i poteri di un demone, o viceversa? Era una domanda interessante, ma fu proprio Byorn a farla distrarre dai suoi pensieri e a dimenticare la domanda.

"Te lo regalerò durante la vostra festa degli innamorati, che ne dici?" chiese ingenuamente. "Intendi San Valentino? Mi dispiace, è a febbraio. Però puoi sempre regalarmi una Rosa Perla. È stata scoperta da poco in Italia, ma ora si è diffusa in molti paesi del mondo visto che è stata esportata ovunque" spiegò Kim.

"E sai dove la tengono, questa Rosa Perla?" chiese Byorn, incuriosito da questa nuova scoperta in campo floreale. "In realtà no, ma possiamo pur sempre scoprirlo. Muoviamoci!" esclamò Kim estasiata.

Ridendo, Byorn segui la ragazza lungo i ponti fino a raggiungere la stanza successiva, cercando questa nuova tipologia di rosa.

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